Libri di Piera Giovanna Tordella
Bernardo Buontalenti (1523-1608). Disegno, architettura e teatro
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 344
Nella fisiologica alternanza di zone d’ombra e terreni in parziale o piena luce, e nel segno di una programmatica multidisciplinarità, i contributi del convegno "Bernardo Buontalenti (1523-1608). Disegno, architettura e teatro" richiamano centralmente e rileggono trasversalmente situazioni episodiche e, in antitesi, costanti tematiche e linguistiche (alimento della sostanziale poliedricità buontalentiana), tendendo a intercettare punti di osservazione estranei a terreni battuti e letture consolidate. Nella presenza schermata ma percepibile di un filo conduttore intenzionalmente non lineare, ciò non di rado si esplica e risolve in processi di reinterpretazione di codici strutturali come di motivi transitori, suggeriti dalla compresenza stratificata di idee solitariamente o rapsodicamente emergenti o, invece, lungamente meditate; tra queste la drammaticamente tormentata e irrisolta progettazione della Cappella dei Principi (1587-1602). Nella complessità dialettica del personaggio, l’approssimazione critica all’identità linguistica di Buontalenti, innanzitutto compenetrata dalla sua duplice veste di ingegnere militare e architetto civile, ne investe necessariamente, accanto alla serrata evoluzione mentale e tecnica del pensare disegnativo in eco michelangiolesca e leonardiana, approdi decorativi, idraulico-paesaggistici e teatrali, analogamente addensati da inedite angolazioni concettuali e interpretative.
Filosofia del disegno. Nodi critici e luoghi letterari nel primo Ottocento europeo (Germania, Inghilterra, Francia)
Piera Giovanna Tordella
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2020
pagine: 308
Il volume presenta, suddiviso in tre ampi paragrafi ‘in parallelo’ dedicati alla Germania, all’Inghilterra e alla Francia, un percorso analitico avviato a individuare tangenze, luoghi di prossimità, discriminazioni sottili e diaframmi culturali di ampio raggio, nutriti dalla macro come dalla microstoria, in terreni di riflessione proto-ottocentesca sul disegno, legati alle tre aree di riferimento, tedesca, inglese e francese. La filosofia del disegno viene quindi studiata nel suo rapporto tra arti della figurazione e letteratura nel primo Ottocento europeo, evidenziandone le principali tematiche figurative e letterarie, le fonti teoriche e critiche e la loro fortuna, il tutto inserito in un ampio inquadramento storico e stilistico.
Volti e storie. Ottavio Leoni (1578-1630). Ritrattista nell’Accademia Colombaria e nelle raccolte fiorentine
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2019
pagine: 96
Il catalogo della mostra allestita dal 16 novembre 2019 al 16 febbraio 2020 a Firenze, nella sede dalla Fondazione Cassa di Risparmio, è dedicato all’arte di Ottavio Leoni (1578-1630), uno tra i maggiori ritrattisti protobarocchi, e riproduce una selezione del corpus delle sue opere conservate presso l’Accademia “Colombaria”. I disegni, realizzati tra il 1609 e il 1629, ritraggono uomini, donne e bambini perlopiù appartenenti alla nobiltà romana, presso la quale l’artista lavorò. “I ritratti di Ottavio Leoni”, scrive Sandro Rogari, “si fanno apprezzare per la capacità di rappresentare un mondo e delle gerarchie sociali forti e consolidate, e nello stesso tempo proiettarlo nella contemporaneità grazie ad uno stile grafico incisivo, efficace e di fruibile lettura”. Testi di Luigi Salvadori, Sandro Rogari, Piera Giovanna Tordella.
Hugo von Hofmannsthal e la poetica del disegno tra Otto e Novecento
Piera Giovanna Tordella
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2016
pagine: 256
In un dibattito che rinnova costantemente se stesso - soprattutto in area germanica, francese e anglosassone - il disegno, inteso come scrittura figurativa o pura astrazione, come versante creativo che agisce sul fronte della complicità immaginativa, della dimensione simbolica, nutre il pensiero ottocentesco e protonovecentesco sulle arti nella più estesa determinazione critica. All'interno di quel dibattito un breve testo di Hugo von Hofmannsthal (1874-1929) diviene motore di uno sguardo sulla dimensione figurativa.
Il disegno nell'Europa del Settecento. Regioni teoriche ragioni critiche
Piera Giovanna Tordella
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2014
pagine: XIV-284
Lungo il Settecento europeo, non unicamente secolo dei Lumi, in un serrato itinerario a ritroso, attraverso testi di autori tedeschi, francesi, inglesi, olandesi e italiani, il volume segue l'evoluzione teorico-critica del disegno, nella sua articolata e lessicalmente ambigua configurazione. Soggetto intrinsecamente variegato, il disegno chiama in scena intellettuali, filosofi, scrittori, poeti, artisti, conoscitori, collezionisti, e non solo. Una scena spesso animata da interpreti innovatori che solcano orizzonti concettuali ed estetici densamente popolati da plausi e dissensi.
Ottavio Leoni e la ritrattistica a disegno protobarocca
Piera Giovanna Tordella
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2011
pagine: VIII-244
La ritrattistica a disegno di Ottavio Leoni (1578-1630) restituisce un'altissima declinazione del genere non solo in età protobarocca. La cronotassi del vasto corpus dei fogli datati, attraverso i personaggi che dal 1600 al 1630 la innervano, pone in luce la rete evolutiva di legami collezionistici che il volume affronta anche sotto angolazioni inedite, rideterminando il portato stilistico e culturale dell'intensa, anche solitaria ricerca di un naturalismo rappresentativo affatto singolare, non meno originalmente tradotto nella dimensione calcografica.
La linea del disegno. Teoria e tecnica dal Trecento al Seicento
Piera Giovanna Tordella
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2009
pagine: 246
La linea del disegno, come per Vasari, aspetto sostanziale di architettura, scultura e pittura o non piuttosto universo autonomo, con leggi e tecniche sue proprie? Storia dell'arte o delle arti figurative come storia del disegno, dunque? La linea del disegno, da sola, seduce e attesta l'esistenza di un "pensiero della mano"; essa è anche la traccia indicante il percorso e il ruolo non secondario di ciò che si definisce "cultura materiale": le tipologie della carta e gli strumenti atti a creare il segno da cui dipendono forme e figure pensate nelle botteghe e nelle accademie fra XIV e XVII secolo. Di tutto questo e di molto altro ancora - coniugando la vicenda storica del disegno con quella della teoria e della critica ma soprattutto chiarendo come nel tempo materia e tecnica si siano poste al servizio dello stile e dell'espressione dell'artista - ci parla questo libro innovativo di una specialista come Piera Giovanna Tordella, nel quale per la prima volta proprio le ragioni di una teoria e di una tecnica, anche alla luce della moderna scienza analitica e diagnostica, trovano adatta collocazione didattica, di cui è parte non secondaria una cospicua selezione di fonti di letteratura artistica.