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Neri Pozza: I narratori delle tavole

Strane creature

Strane creature

Tracy Chevalier

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 288

È il 1811 a Lyme, un piccolo villaggio sulla costa meridionale inglese. Le stagioni si susseguono senza scosse in paese e il decoro britannico si sposa perfettamente con la tranquilla vita di una provincia all'inizio del diciannovesimo secolo. Un giorno, però, sbarcano nel villaggio le sorelle Philpot e la quiete è subito un pallido ricordo. Vengono da Londra, sono eleganti, vestite alla moda, sono bizzarre creature per gli abitanti di quella costa spazzata dal vento. Margaret, diciotto anni, riccioli neri e braccia ben tornite, sorprende costantemente tutti coi suoi turbanti verdolini sconosciuti alle ragazze di Lyme, che se ne vanno in giro ancora con grevi vestiti stile impero. Louise, meravigliosi occhi grigi e grandi mani, coltiva una passione per la botanica che è incomprensibile in quel piccolo mondo dove alle donne è dato solo di maritarsi e accudire i figli. Ma è soprattutto Elizabeth, la più grande delle Philpot, a costituire un'eccentrica figura in quel paesino sperduto sulla costa. Ha venticinque anni. Dovrebbe comportarsi come una sfortunata zitella per l'età che ha, ma se ne va in giro come una persona orgogliosamente libera e istruita che non si cura affatto di civettare con gli uomini. In paese ha stretto amicizia con Mary Anning, la figlia dell'ebanista.
12,50
L'ultima fuggitiva

L'ultima fuggitiva

Tracy Chevalier

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 320

È il 1850 quando Honor e Grace Bright si imbarcano sull'Adventurer, un grande veliero in partenza dal porto inglese di Bristol per l'America. L'aria smarrita di chi non è avvezza ai viaggi, il bel volto offuscato dal mal di mare, Honor Bright sa che non rivedrà mai più Bridport, il paese in cui è nata, nell'istante in cui la nave si allontana dalle verdi colline del Dorset. Troppo grande è il mare e troppo lontano è Faithwell, il villaggio dell'Ohio in cui Adam Cox, un uomo anziano e piuttosto noioso, attende sua sorella per prenderla in sposa. L'irrequieta Grace ha allacciato una corrispondenza epistolare con lui, culminata poi con la proposta di matrimonio, con l'intento di lasciarsi alle spalle l'angusta vita della piccola comunità di quaccheri in cui è cresciuta e abbracciare così nuove avventure. Honor Bright non condivide lo spirito temerario di Grace, ma Samuel, il suo promesso sposo, ha rotto il fidanzamento e la prospettiva di vivere in mezzo all'altrui compassione l'ha spinta a seguire la sorella al di là del mare. Una volta giunte in Ohio, tuttavia, a un passo da Faithwell, Grace si ammala di febbre gialla e, tra le misere mura di un albergo, muore. Honor Bright si ritrova così sola in una nazione enorme ed estranea, divisa da un immenso oceano dall'amato Dorset. Non le resta perciò che Adam Cox come unica ancora di salvezza. A Faithwell, tuttavia, viene accolta con freddezza dall'uomo e dalla cognata vedova.
12,50
I frutti del vento

I frutti del vento

Tracy Chevalier

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 256

Nella prima metà del XIX secolo James e Sadie Goodenough giungono nella Palude Nera dell'Ohio dopo aver abbandonato la fattoria dei Goodenough nel Connecticut. La legge dell'Ohio prevede che un colono possa fare sua la terra se riesce a piantarvi un frutteto di almeno cinquanta alberi. Una sfida irresistibile per James Goodenough che ama gli alberi più di ogni altra cosa, poiché gli alberi durano e tutte le altre creature invece attraversano il mondo e se ne vanno in fretta. In quella terra, dove gli acquitrini si alternano alla selva più fitta, James pianta e cura con dedizione i suoi meli. Un frutteto che diventa la sua ossessione; la prova, ai suoi occhi, che la natura selvaggia della terra, con il suo groviglio di boschi e pantani, si può domare. La malaria si porta via cinque dei dieci figli dei Goodenough, ma James non piange, scava la fossa e li seppellisce. Si fa invece cupo e silenzioso quando deve buttare giù un albero. Finché, un giorno, la natura selvaggia non della terra, ma della moglie di James, Sadie, esplode e segna irrimediabilmente il destino dei Goodenough nella Palude Nera. Romanzo che si iscrive nella tradizione della grande narrativa americana di frontiera, "I frutti del vento" è un'opera in cui Tracy Chevalier penetra nel cuore arido, selvaggio e inaccessibile della natura e degli uomini, là dove crescono i frutti più ambiti e più dolci che sia dato cogliere.
12,50
La Vergine azzurra

La Vergine azzurra

Tracy Chevalier

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 318

XVI secolo, Francia: Isabelle du Moulin è una splendida ragazza dai capelli color rame, chiamata da tutti nel villaggio con lo stesso nome della statuetta della Vergine che il duca de l'Aigle ha portato un giorno in paese: la Rossa. Dall'arrivo di Monsieur Marcel, coi suoi sermoni contro la Vergine, quel nome è diventato un tormento. Non è più un affettuoso nomignolo ma il nome di una strega, il sinonimo stesso di una malvagia creatura in un villaggio accecato dal fanatismo della Riforma. Quando resta incinta del giovane Tournier, a Isabelle non resta altro che abbracciare, dopo le persecuzioni seguite al Massacro di San Bartolomeo, fino in fondo la sorte dei Tournier: l'emigrazione nel villaggio svizzero di Moutier e un destino sconvolgente e inaspettato...
12,50
L'innocenza

L'innocenza

Tracy Chevalier

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 368

È il 1792 a Londra, e il traffico è intenso in Hercules Buildings: ventidue case a schiera di mattoni con un piccolo giardino sul davanti e un pub a ciascuna estremità della strada. Nel trambusto di carrozze, cavalli e barrocci, grida di pescivendoli, venditori di scope e fiammiferi, lustrascarpe e calderai, Jem Kellaway, un ragazzo col viso allungato, gli occhi azzurri infossati e i capelli biondo-rossicci, trasporta all'interno del numero 12 una sedia Windsor dopo l'altra. È il mese di marzo e il caldo e il rumore sono insopportabili. Jem esploderebbe certamente di rabbia e stanchezza se d'improvviso non calasse una strana pausa di silenzio sulla strada e la signorina Pelham non si zittisse e Maggie non smettesse di fissarlo. Seguendo il suo sguardo, il ragazzo scorge un uomo attraversare la via. Robusto, la faccia larga, la fronte spaziosa, gli occhi grigi e la carnagione pallida, vestito semplicemente, camicia bianca, brache, calze e giacca nere, e un bizzarro berretto in testa, un bonnet rouge, il copricapo con la coccarda blu, bianca e rossa della Rivoluzione francese. È uno degli abitanti più noti degli Hercules Buildings: William Blake, l'artista, il poeta che stampa "strani libretti" e inneggia alle idee che incendiano il paese dall'altra parte della Manica.
12,50
La dama e l'unicorno

La dama e l'unicorno

Tracy Chevalier

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 286

È un giorno della Quaresima del 1490 a Parigi, un giorno davvero particolare per Nicolas des Innocents, pittore di insegne e miniaturista conosciuto a corte per la sua mano ferma nel dipingere volti grandi come un'unghia, e al Coq d'Or e nelle altre taverne al di qua della Senna per la sua mano lesta con le servette di bell'aspetto. Jean Le Viste, il signore dagli occhi come lame di coltello, il gentiluomo le cui insegne sono ovunque tra i campi e gli acquitrini di Saint-Germain-des-Prés, proprio come lo sterco dei cavalli, l'ha invitato nella Grande Salle della sua casa al di là della Senna e in quella sala disadorna, nonostante il soffitto a cassettoni finemente intagliato, gli ha commissionato non stemmi imponenti o vetrate colorate o miniature delicate ma arazzi per coprire tutte le pareti. Arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a profusione. Una commissione da parte di Jean Le Viste significa cibo sulla tavola per settimane e notti di bagordi al Coq d'Or, e Nicolas, che può resistere a tutto fuorché alle delizie della vita, non ha esitato un istante ad accettare. Non ha esitato, però, nemmeno ad annuire davanti alla proposta di Geneviève de Nanterre, moglie di Jean Le Viste e signora di quella casa.
12,50
Quando cadono gli angeli

Quando cadono gli angeli

Tracy Chevalier

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 366

Gennaio 1901, il giorno dopo la morte della regina Vittoria i Watherhouse e i Coleman, due famiglie londinesi, si incontrano al cimitero, dove confinano le rispettive tombe di famiglia. Lavinia Watherhouse e Maud Coleman hanno entrambe cinque anni e diventano subito amiche. È attraverso i loro differenti sguardi che apprenderemo gli eventi dei dieci anni successivi, fino all'avvento al trono di Edoardo VII: l'adulterio del marito di Kitty Coleman, la distruttiva relazione di Kitty con il signor Jackson, il suo impegno nel movimento delle suffragette, le tragedie che si abbattono sulle due famiglie, le speranze, i sogni, le delusioni del mondo nuovo.
12,50
Blanche e Claude

Blanche e Claude

Melanie Benjamin

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 384

Parigi, 1940. L'esercito francese si è sfaldato come uno dei friabili pasticcini di Monsieur Escoffier e i nazisti dilagano per le strade della città. Occupano alberghi ed edifici storici senza alcun riguardo per il loro glorioso passato. Tra questi, l'Hôtel Ritz, in Place Vendôme, una delle sacre istituzioni della vita mondana parigina. Meta di principi e duchesse, di Marcel Proust e Sarah Bernhardt, di scrittori e stelle del cinema sin dal lontano 1898, quando ha spalancato per la prima volta le sue porte offrendo ai suoi ospiti bagni privati, telefoni in ogni stanza, luci elettriche e le più squisite creazioni di Auguste Escoffier - meringhe farcite di crema alla vaniglia, tournedos alla Rossini, saporiti pâté - l'Hôtel Ritz è di proprietà dell'omonima famiglia ed è il regno incontrastato di Blanche Ross e Claude Auzello. Capelli biondi, grandi occhi castani e un sorriso abbagliante, Blanche è approdata a Parigi negli anni Venti col sogno di diventare una diva del fiorente cinema francese del tempo. Sogno presto abbandonato nell'istante in cui si è imbattuta in Claude, un giovane che coi suoi modi pacati e sicuri ha subito conquistato il suo cuore di americana caparbia e irruente, pronta a infiammarsi contro le avversità del mondo. Dopo diciassette anni di vita vissuta insieme, e dopo aver coltivato e poi realizzato insieme l'ambizioso progetto di Claude di dirigere l'Hôtel Ritz, i due si ritrovano a occuparsi del prestigioso albergo non più per conto di Mme Ritz, la vedova di César Ritz, ma al servizio di arroganti ufficiali nazisti. La vita al Ritz è in apparenza sempre la stessa: la lussuosa opulenza, le maniere cortesi, le chiacchiere futili. Ma niente è come prima. Al posto della Garbo e della Dietrich adagiate sulle seggiole in pose seducenti ci sono ora Coco Chanel e la star del cinema Arletty, al posto di Picasso e Porter, i vari Hans e Fritz in uniforme. Troppo per Blanche Ross, americana infiammata dal coraggio e... maestra nell'arte dell'inganno.
18,00
La quattordicesima lettera

La quattordicesima lettera

Claire Evans

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 448

È una mite sera di giugno del 1881, la sera della festa di fidanzamento di Phoebe Stanbury. Mano nella mano di Benjamin Raycraft, il fidanzato appartenente a una delle famiglie più in vista della Londra vittoriana, Phoebe accoglie gli invitati con un sorriso raggiante di gioia. È il suo momento, l'istante che suggella la sua appartenenza alla buona società londinese. Un istante destinato a durare poco. Dalla folla accalcata attorno alla coppia si stacca una sinistra figura, un uomo nudo, sporco di fango e col torace coperto da una griglia di tatuaggi, come un fiore gigante. L'uomo solleva il braccio verso Benjamin, facendo balenare la lama stretta nella mano: «Ho promesso che ti avrei salvato» dice, prima di avventarsi sull'ignara Phoebe e tagliarle la gola con un rapido gesto. La mattina seguente, a pochi chilometri di distanza, William Lamb, ventitré anni e l'ambizione di diventare socio dell'avvocato Bridge una volta completato il praticantato, fa visita a un cliente molto particolare, Ambrose Habborlain, sino a quel momento seguito esclusivamente da Bridge. Si ritrova al cospetto di un uomo dai capelli canuti e dallo sguardo smarrito che, in preda alla paura, gli consegna un misterioso messaggio: «Dite a Bridge che il Cercatore sa». Tornato allo studio, William spera di avere da Bridge delucidazioni sull'oscuro comportamento di Habborlain. Ma, contro ogni aspettativa, l'anziano avvocato viene colto anche lui dal terrore. Con affanno apre l'ultimo cassetto della scrivania, estrae un piccolo cofanetto in legno sul cui coperchio sono intagliati sette cerchi all'interno di un ottavo, a formare un grande fiore, e lo affida a William con la raccomandazione di tenerlo al sicuro e non farne parola con nessuno. Tra rocambolesche fughe, una misteriosa setta disposta a tutto pur di realizzare i propri scopi e un terribile segreto che affonda le sue radici in un lontano passato, William vivrà giorni turbolenti in una Londra vittoriana che, come un gigantesco labirinto di misteri, custodisce antiche leggende e oscure macchinazioni, saperi secolari e nuovi pericolosi intrighi.
18,00
L'apprendista

L'apprendista

Barbara A. Shapiro

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 368

È l'estate del 1922 e la giovane Paulien Mertens, il cuore a pezzi e duecento franchi in tasca, è in esilio a Parigi. Diseredata e ripudiata dai genitori a causa della truffa finanziaria messa in atto dal suo fidanzato George Everard, che ha condotto le Fabbriche tessili Mertens sull'orlo della bancarotta, Paulien vaga per la città chiedendosi come riuscirà a dimostrare la propria innocenza e a restituire al padre almeno una piccola parte di ciò che ha perso. Dopo aver dato un taglio ai suoi lunghi capelli e cambiato il proprio nome in Vivienne Gregsby, la giovane donna decide di sfruttare le sue competenze nel campo dell'arte per rientrare in possesso della collezione di dipinti postimpressionisti di suo padre e ottenere, così, il perdono della famiglia. Grazie alla sua intraprendenza, riceve la proposta di fare da assistente al dottor Edwin Bradley, collezionista d'arte americano con l'ambizione di creare un museo a Philadelphia. Vivienne dovrà accompagnarlo nelle sue visite agli studi degli artisti, fargli da interprete, da segretaria, aiutarlo a fissare gli appuntamenti e a prendere accuratamente nota delle transazioni. Un lavoro che la giovane accetta con entusiasmo, conscia del fatto che potrebbe consentirle non soltanto di venire a contatto con opere straordinarie, ma anche di incontrare gli artisti i cui dipinti la emozionano fin da quando era solo una bambina, come Henri Matisse, ad esempio, che col suo piglio giovanile, la barba folta e lo sguardo intelligente, non mancherà di far breccia nel suo cuore. Un lavoro, tuttavia, non privo di rischi. Qualcuno potrebbe smascherarla, magari lo stesso George Everard, in vena di architettare uno dei suoi malefici raggiri...
18,00
Casa Tyneford

Casa Tyneford

Natasha Solomons

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 400

Vienna, 1938. Quando riceve la lettera che la porterà a Tyneford House, sulle coste del Dorset, la diciannovenne Elise Landau non sa nulla dell'Inghilterra. Cresciuta negli agi di una famiglia borghese ebraica — la madre, Anna, è una stella dell'Opera di Vienna; il padre, Julian, un noto scrittore — Elise, in fuga dal nazismo, si trova costretta ad abbandonare l'Austria e ad accettare un visto per lavorare come cameriera alle dipendenze di Mr Rivers. Una volta giunta a Tyneford House, una magnifica residenza signorile con il prato che digrada verso il mare e una facciata di arenaria su cui campeggia lo stemma dei Rivers, la giovane donna non può fare a meno di sentirsi sola e sperduta. Lontana dalla sua famiglia e dalla scintillante Vienna, soltanto un filo di perle donatole dalla madre e una viola di palissandro, in cui è gelosamente custodito l'ultimo romanzo di suo padre, le ricordano chi è e da dove viene. In difficoltà con una lingua che non comprende e con cui fatica a esprimersi e a disagio sia con la servitù sia con il padrone, l'affascinante vedovo Christopher Rivers, Elise tenta, giorno dopo giorno, di non abbandonarsi alla nostalgia e alla preoccupazione per i suoi familiari, bloccati in Austria in attesa del visto per fuggire in America. Finché l'arrivo a Tyneford House di Kit, il figlio di Mr Rivers, non le restituisce la speranza di una rinnovata felicità. La guerra, tuttavia, sta per raggiungere l'Inghilterra, pronta a chiedere il suo tributo di sangue e a spazzare via ogni certezza. Il mondo che Elise ha conosciuto è sull'orlo di un epocale cambiamento e lei dovrà decidere se soccombere alle circostanze o abbracciare un'altra vita e un altro destino.
18,00
Il diario di Renia 1939-1942

Il diario di Renia 1939-1942

Renia Spiegel

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2020

pagine: 382

«Ho solo voglia di un amico. Di qualcuno a cui poter parlare delle mie inquietudini e gioie quotidiane. Qualcuno che provi quel che provo io, che creda a quel che gli dico e non riveli mai i miei segreti. Nessuna persona potrebbe mai essere un'amica così, ed è per questo che ho deciso di cercare un confidente sotto forma di diario». Inizia così uno dei più straordinari e importanti documenti storici sulla Shoah, rinvenuto in una cassetta di sicurezza, dove è stato custodito per settant'anni. Pagine dense delle riflessioni di una ragazza, Renia Spiegel, nata il 18 giugno 1924 a Uhryn'kowce, nella Polonia sudorientale, da una famiglia ebrea di estrazione borghese. Nel settembre 1939, a seguito dell'invasione nazista della Polonia, Renia e sua sorella, Ariana, vennero separate dalla madre, rifugiatasi a Varsavia. Ospiti dei nonni a Przemys'l, mentre la guerra infuriava, Renia affidò al diario i suoi pensieri di adolescente folgorata dai primi amori e piena di speranze per il futuro, ma al contempo angosciata per la separazione forzata dai genitori e la morsa che, giorno dopo giorno, si stava stringendo attorno a lei e alla sua gente. Negli ultimi quarant'anni, i sopravvissuti alla Shoah che hanno pubblicato le loro memorie sono stati numerosi. I diari, tuttavia, sono altra cosa dalle memorie; poiché sono resoconti stilati sul momento, offrono immediatezza emotiva e permettono di ascoltare anche la voce di chi non è più tra noi. Mentre riportava sulla pagina i suoi sogni e le sue paure, Renia, nascosta clandestinamente in una soffitta insieme con altri ebrei, non poteva sapere che nel 1942 i nazisti avrebbero posto fine alla sua giovane vita con un colpo di pistola. Chi ha salvato il suo diario non ha certo potuto sottrarla a questo crudele destino, né concederle quell'avvenire in cui aveva riposto i suoi sogni, ma l'ha indubbiamente salvata dall'ulteriore sofferenza di essere dimenticata. Dense di toccante poesia e pervase dalla dolorosa tensione tra una realtà sempre più cupa e una straziante speranza nel futuro, queste pagine mostrano come preservare la memoria della Shoah sia, oggi più di ieri, un compito ineludibile.
19,00

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