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Mondadori: Soggettive

Scopriti. Perché le battaglie femministe iniziano tutte dal corpo

Scopriti. Perché le battaglie femministe iniziano tutte dal corpo

Giulia Zollino

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 168

ll corpo femminile è da sempre un crocevia di battaglie e rivendicazioni. Fin da piccole, alle donne viene chiesto di aderire a certi standard di bellezza, che presuppongono un corpo magro, depilato e perennemente giovane. Si insegna loro a dire sempre «sì», a essere accoglienti, accondiscendenti, accudenti, specie nei confronti dei maschi. E poi a stare composte, coperte, a non occupare spazio e a non alzare la voce. Giulia Zollino ha vissuto questa educazione – o, sarebbe meglio dire, diseducazione – sulla propria pelle. La sua infanzia e adolescenza sono trascorse all'insegna dell'inadeguatezza e della colpa, il corpo le appariva come un oggetto distante da modificare o mortificare, e l'amore, sperimentato anche attraverso una relazione problematica, era solo gelosia e oggettivazione. Poi, però, ha incontrato il femminismo. È successo a Bologna, durante gli anni burrascosi dell'università, tra gruppi di discussione, letture e orgasmi. Ed è stato amore a prima vista. Questo incontro ha segnato uno spartiacque tra un prima e un dopo, da qui è partito il suo percorso di ribellione e riscoperta di sé. Il femminismo le ha insegnato a distruggere i miti nocivi, come quello della bellezza, permettendole di accettare e riappropriarsi del suo corpo. Le ha permesso poi di riconciliarsi con il suo desiderio, rivelando come il piacere, proprio e altrui, se consensuale, possa essere libero e svincolato da una visione sessista dei ruoli. Ma soprattutto, grazie al femminismo, è riuscita a disfarsi della mentalità patriarcale che la ingabbiava e rendeva infelice e a ricostruire un nuovo modo di essere, esistere, amare. In questo libro, intimo e appassionato, ripercorre il suo vissuto personale trasformandolo in universale. E, toccando i temi fondamentali della filosofia femminista, delinea una storia di emancipazione che parla a tutte e a tutti.
17,50
Pageboy. La mia storia

Pageboy. La mia storia

Elliot Page

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 288

Grazie al successo del film Juno, Elliot Page ha ottenuto un'enorme popolarità in tutto il mondo e persino un'ambitissima candidatura agli Oscar. Tutto sembrava perfetto. O forse no. Perché mentre i suoi sogni professionali diventavano realtà, la pressione per soddisfare le aspettative di Hollywood si rivelava sempre più soffocante. E l'Olimpo si è improvvisamente trasformato in un incubo. Sotto i riflettori non c'erano soltanto il suo talento e il suo carisma, ma anche la sua vita privata. Elliot si è trovato ben presto a interpretare il ruolo più difficile di tutti, dentro e fuori dal set. Un ruolo che lo ha costretto a fingere di essere la persona che tanti volevano che fosse. Ha indossato vestitini e make-up, posato per servizi fotografici, nascosto la relazione con la sua ragazza di allora e se stesso dietro una maschera. Una recita snervante, e a volte il senso di vergogna, la depressione, gli attacchi di panico e la solitudine diventavano insostenibili. Fino a quando, in un'afosa sera d'estate, ha trovato finalmente la forza di dare voce ai propri desideri, rimasti troppo a lungo soffocati. Con una voce autentica e coinvolgente, Elliot condivide in queste pagine la sua storia. La storia di una vita spinta sull'orlo dell'abisso – e di un viaggio tortuoso alla ricerca di se stesso come queer e come trans. Un percorso fatto di curve e di svolte, due passi avanti e uno indietro. Pageboy è un intenso e sincero racconto che parla di genere, amore e relazioni, traumi e successo. Ma soprattutto è il racconto di cosa significhi liberarsi dalle aspettative degli altri e un invito a fare altrettanto, indipendentemente da chi sei e da quale sia il tuo viaggio.
19,00
Io ero il milanese. La storia dei miei errori e della mia rinascita

Io ero il milanese. La storia dei miei errori e della mia rinascita

S. Lorenzo, Mauro Pescio

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 276

Lorenzo ha solo dieci giorni quando per la prima volta entra in carcere. Gli dicono che suo padre lavora lì come elettricista. La verità la scopre nell'estate fra i sette e gli otto anni: suo padre è stato un rapinatore ed è nel carcere di San Vittore per scontare la sua pena. Lorenzo non riesce ad accettarlo, si isola dai coetanei, fino a che suo padre non esce di prigione e decide di riportare la famiglia a Catania. A Librino Lorenzo conosce i nonni, il fratello Giovanni, la futura compagna Teresa, ma soprattutto si rende conto che in quel quartiere il passato di suo padre non è qualcosa di cui vergognarsi, ma un motivo di vanto. Qui impara le regole del mondo della strada. Qui inizia la sua carriera criminale. Ha solo dodici anni quando compie il primo furto, quattordici quando mette insieme una «batteria» per commettere una rapina e neppure quindici quando viene arrestato e condannato. Mentre il padre spera che quei ventidue mesi di prigione possano redimerlo, gli unici errori su cui Lorenzo riflette sono quelli commessi durante la rapina. Nella violenza del carcere minorile, tra regolazioni di conti e soprusi, si rafforza la convinzione che solo questo vuole fare nella vita: il rapinatore. Come suo padre, anzi, meglio di suo padre. Da allora Lorenzo vive da fuorilegge, alternando l'adrenalina della rapina, fughe rocambolesche, ristoranti e negozi di lusso con lunghi periodi in carcere, fino a ricevere una condanna a 57 anni. Ed è proprio quando inizia a rassegnarsi a passare il resto della sua vita in cella che, grazie a una serie di incontri speciali, dentro di lui qualcosa cambia. In un caldo giorno estivo, Lorenzo esce dal carcere come un uomo nuovo e diventa una risorsa per la società. Pochi giorni dopo la scarcerazione incontra Mauro Pescio e gli affida la sua storia. In questo libro, perciò, è raccontata «la vita di un uomo che ha fatto tante scelte sbagliate», un uomo che ha toccato il fondo, ma che, grazie al confronto con gli altri, è riuscito a rinascere. Una storia intensa, profondamente umana, che insegna come non debbano mai venire meno la fiducia e la speranza. E, soprattutto, l'importanza di offrire sempre un'altra possibilità.
18,50
Io vivrò. Storia della ragazza che ha sfidato l'Islam

Io vivrò. Storia della ragazza che ha sfidato l'Islam

Lale Gül

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 360

Il quartiere di Kolenkit, a ovest di Amsterdam, è considerato il «più problematico» dei Paesi Bassi per povertà, disoccupazione, abbandono scolastico e criminalità. Viverci è una sfida. Lo è ancora di più se sei una ragazza musulmana cresciuta in una famiglia di immigrati turchi semianalfabeti, ultraconservatori e nazionalisti. Se da bambina hai frequentato la scuola coranica, se l'imam e la tua comunità dettano le regole di una moralità soffocante. Büsra ha quasi vent'anni. Non può ascoltare musica, né festeggiare un compleanno. Non può andare in vacanza da sola, stare fuori la sera, avere amici maschi, truccarsi o indossare abiti troppo aderenti. Soprattutto, non può immaginare un'esistenza diversa da quella che i suoi famigliari, in ossequio alla tradizione religiosa e alla propaganda del proprio paese di origine, hanno deciso per lei, quella cioè di non essere altro che una «gallina da cova», sottomessa alla volontà del marito, senza ambizioni e desideri. E invece Büsra sogna per sé un futuro differente: si iscrive all'università, lavora in un ristorante fino a tardi, ama un ragazzo non musulmano, rifiuta il velo e i matrimoni combinati. Sceglie il proprio destino, ignara forse del fatto che per la sua autodeterminazione, per la sua ribellione al limite dell'apostasia, ci sarà un prezzo da pagare. Romanzo autobiografico, "Io vivrò" è diventato, fin dalla sua pubblicazione in Olanda, un caso letterario e ha acceso un profondo dibattito sull'integrazione con un'eco internazionale. A seguito delle intimidazioni e minacce di morte ricevute dalla comunità musulmana dopo l'uscita del libro, l'autrice, appena ventitreenne, ha dovuto lasciare la famiglia e da allora vive nascosta. Perché queste pagine non sono soltanto la cronaca di una dissidenza giovanile, un viaggio verso la libertà e la laicità, un manifesto femminista. Sono un j'accuse ruvido e sincero nei confronti della sua cultura, ma anche una disincantata riflessione sulle contraddizioni e le ipocrisie della società multietnica, sulle difficoltà delle politiche di integrazione e sui sensi di colpa dell'Occidente.
21,00
Jackie e Lee. Due sorelle, una vita splendida e tragica

Jackie e Lee. Due sorelle, una vita splendida e tragica

Sam Kashner, Nancy Schoenberger

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2019

pagine: 300

Accomunate da tanti interessi eppure diverse per indole e aspirazioni. Inseparabili nei momenti più belli come nei più drammatici, ma eternamente divise da invidie e gelosie. Legate da un affetto profondo e tuttavia sempre venato di rivalità e spirito di competizione. Dopo un'infanzia idilliaca, Jacqueline (Jackie) e Caroline (Lee) Bouvier hanno avuto un rapporto tormentato, chiuso nel peggiore dei modi, alla morte di Jackie, con l'inspiegabile esclusione della sorella dal testamento. Figlie dell'esuberante «Black Jack» Bouvier, un operatore di borsa noto per il fascino tenebroso, lo stile elegante e i modi da simpatica canaglia, era chiaro fin dall'inizio che sarebbero diventate donne completamente diverse: Lee era uno spirito ribelle che amava distinguersi, Jackie una ragazzina giudiziosa che cercava di integrarsi; una era estroversa, civettuola e allegra, l'altra intelligente, curiosa, appassionata di letteratura e, soprattutto, era la prediletta del padre, che entrambe adoravano. Per ironia della sorte, fu proprio la schiva e riservata Jackie a conquistare il centro della scena, quando, al fianco di John Fitzgerald Kennedy, diventò una first lady straordinariamente amata e ammirata, e finì per relegare la vulcanica e intraprendente sorella minore allo sgradito ruolo di semplice «damigella d'onore». E se prima era Lee a coltivare sempre nuovi interessi, anticipando Jackie e influenzandone i gusti tanto nella moda quanto nelle arti, da quel momento la sua esistenza si trasformò in una sorta di corsa, più o meno consapevole, per uscire dall'ombra dell'ingombrante sorella. Sullo sfondo di anni cruciali per la storia americana, Sam Kashner e Nancy Schoenberger offrono un racconto ricco di aneddoti, molti dei quali svelati dalla stessa Lee nel corso di una lunga intervista. Fra matrimoni, figli, amanti, amici e nemici, gli autori tratteggiano il profilo meglio conosciuto ma anche quello privato di due donne indimenticabili, strette in un rapporto fatto di strappi e riavvicinamenti, attese e delusioni, sconfitte e rivalse, che tuttavia rappresentò per entrambe la relazione più forte e importante della vita.
19,00
Lo spazio dei sogni

Lo spazio dei sogni

David Lynch, Kristine McKenna

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 563

«Il secondo dopoguerra era un periodo perfetto per essere bambini negli Stati Uniti. All'epoca, pur essendo la capitale dell'Idaho, Boise manteneva un clima da cittadina di provincia, dove i figli della classe media godevano di libertà oggi inimmaginabili» scrive Kristine McKenna a proposito dell'infanzia e della città natale di David Lynch. Il quale, da parte sua, conferma ma aggiunge: «Quando giravo in bici la sera, al buio, da certe case provenivano luci calde, accoglienti. In altre le luci erano basse. Ecco, io avevo la sensazione che dentro quelle case non succedessero cose belle». Questo doppio registro narrativo - da un lato le oltre cento testimonianze di parenti, amici, attori, produttori, sceneggiatori e collaboratori che hanno lavorato con lui e che parlano unanimemente di Lynch come di una persona dolce e affabile e di un cineasta geniale, dall'altro la viva voce del protagonista che rivisita, talora con occhi diversi, gli stessi episodi e le stesse esperienze - è il tratto saliente di una biografia-autobiografia che, nel raccontare la vita del grande regista americano, offre una formidabile chiave d'accesso ai segreti della sua poetica e della sua creatività. Il flusso corale di ricordi, sentimenti e riflessioni, reso in un linguaggio colloquiale che ne esalta la spontaneità, chiarisce la natura di quello sguardo eccentrico e visionario che guida in modo coerente la cinematografia di Lynch, lungo una sequenza di titoli dal successo alterno ma tutti capaci di sferzare la fantasia e smuovere l'inconscio dello spettatore: da "Eraserhead" (1977) a "The Elephant Man" (1980), da "Velluto blu" (1986) alla saga tv di "Twin Peaks" (1990), da "Cuore selvaggio" (1990) a "Mulholland Drive" (2001). Ampio spazio è dedicato anche al talentuoso e vulcanico eclettismo del Lynch non regista. Che dipinge, una passione coltivata fin da ragazzo e mai abbandonata, con mostre in alcune delle più importanti gallerie del mondo; pratica la meditazione trascendentale; suona e compone musica; costruisce con le proprie mani oggetti, mobili e scenografie; e ha dato il proprio nome a una fondazione che promuove l'educazione infantile basata sullo sviluppo della coscienza. Di questo corposo racconto, Lynch dice che ha appena scalfito la superficie delle cose. Eppure il ritratto dell'uomo e dell'artista che ne emerge è così penetrante da rendere difficile credere che vi si possa aggiungere qualcosa di essenziale.
25,00
Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti

Horror. Storie di sangue, spiriti e segreti

Dario Argento

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 160

Dario Argento torna con questa raccolta di racconti alla scrittura, per aprire nuovi sipari nei quali animare fiabe maledette, creando così immagini che diventano pitture dove demoni, streghe e il sovrannaturale si mescolano col reale. Il suo orrore fantastico giace sempre pronto a sorprendere sotto una verosimiglianza che sappiamo può, a sua volta, venire sconvolta. E verosimili sono infatti le storie che escono dalla sua penna: bambini e giovani donne, studiosi e personaggi storici, guerriglieri, demoni e creature chimeriche, che vivono vicende inquietanti e spaventose. La sua scrittura crea scene definite e nitide, ma anche emotivamente coinvolgenti, capaci di coniugare suspense, dilemmi etici e tormenti umani. Innumerevoli tracce del suo talento cinematografico si possono riconoscere in questi racconti dall'ambientazione più varia: il set delle storie sono infatti luoghi angoscianti e fantastici ma al tempo stesso reali, come la Villa dei Mostri di Palagonia, gli Uffizi di Firenze, un'isola indonesiana, la Biblioteca Angelica di Roma... Al lettore, mentre segue le vicende di personaggi che si muovono tra straordinari musei e diroccati palazzi barocchi, tra castelli del passato e grattacieli del futuro, viene unicamente lasciata la facoltà di tenere sotto controllo l'accelerazione del proprio battito cardiaco. Ci ritroviamo a vivere storie senza censura e situazioni che sono destinate a turbarci e sorprenderci. L'azione e il ritmo si fanno musica e ci trascinano in una dimensione onirica e fantastica e, come avviene nei suoi film, riconosciamo in questi racconti dalle trame inattese quel dialogo con la paura, con l'inquietudine, con le ombre dei paesaggi e dell'animo umano, con i bagliori irreali e con la tensione che formano la cifra più profonda del suo sentire artistico. E infatti del maestro del cinema italiano ritroviamo nello scrittore Argento tutti i dualismi della nostra folle natura, le contraddizioni che nutrono le nostre fantasie, i sotterranei movimenti dell'inconscio, l'eterno balletto tra pericolo e salvezza, tra sogno e realtà.
17,00
La misura eroica. Il mito degli argonauti e il coraggio che spinge gli uomini ad amare

La misura eroica. Il mito degli argonauti e il coraggio che spinge gli uomini ad amare

Andrea Marcolongo

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 208

Giasone è solo un ragazzo quando, inesperto del mare e della vita, insieme ai compagni Argonauti salpa con la nave Argo, la prima costruita da mano umana, verso la remota Colchide alla ricerca del leggendario vello d'oro. Per poi, vittorioso, fare ritorno con l'amata Medea nell'Ellade, fra le paure, le tentazioni e le insidie proprie di ogni lunga navigazione in mare aperto. Quella narrata da Apollonio Rodio nelle Argonautiche, e ripresa da Andrea Marcolongo in queste pagine, è la storia universale e sempre attuale del delicato passaggio all'età adulta di un ragazzo e una ragazza, che trovano la "misura eroica" attraverso il viaggio e l'amore. Ed è il racconto della difficile arte di partire, abbandonando la terraferma e varcando quel confine che siamo chiamati a superare ogni volta che qualcosa di potente ci accade e ci cambia per sempre. Per diventare grandi, non importa quanti anni si abbiano. Poiché, però, prendere il mare significa esporsi al pericolo di naufragare, ai versi del capolavoro della poesia ellenistica l'autrice affianca, in una sorta di controcanto, la prosa disadorna ma pregnante di How to Abandon Ship - Come abbandonare una nave - un manuale inglese del 1942 che qui, a dispetto del titolo, non rappresenta un manuale di fuga, ma un compendio di strategie per resistere e superare i naufragi della vita. Dopo "La lingua geniale", in cui ha mostrato quanto profonde siano le tracce lasciate dal mondo greco nella nostra contemporaneità, Andrea Marcolongo torna a scrivere per raccontare il suo personale viaggio verso quella agognata Itaca che è per tutti l'età adulta. Forse l'unico modo, sicuramente il più sincero, per rispondere alle domande dei suoi tanti lettori. C'è ancora posto per il passato nel nostro futuro? Perché la paura deve essere necessariamente un sentimento di cui vergognarsi? Perché non ci siamo mai sentiti così soli nella storia dell'umanità? Perché ogni giorno tutti noi - umani e contemporanei Argonauti - navighiamo attraverso i mari per diventare diversi da come eravamo quando abbiamo lasciato la riva? La misura eroica ci ricorda quello che ogni viaggiatore dovrebbe sapere. Qualunque meta non è mai il punto di arrivo, ma è innanzitutto il punto di svolta: il senso di qualunque scelta, di qualunque viaggio, non è il dove si arriva, ma il perché si parte.
17,00
Padre quotidiano

Padre quotidiano

Gianni Amelio

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 157

«Ethem mi venne incontro per salutarmi, ma non come faceva di solito, accostando le guance per tre volte. Adesso mi tenne stretto, mi si aggrappò addosso. Poi gli uscì una frase che forse mi aveva già detto altre volte, e c'era la parola bir, figlio. L'assistente tradusse sottovoce, perché anche a lui suonava strano quello che doveva ripetere: "Fino a oggi è stato figlio mio. Da domani sarà figlio tuo".» Durante le riprese di Lamerica, nel 1993, Gianni Amelio riceve da Ethem Zekaj, padre del giovane albanese il cui sguardo riempie l'ultima immagine del film, una proposta sconcertante che è, insieme, un ordine e una preghiera, e ha il potere di risvegliare in lui, il «regissore» italiano, le tracce di un'antica ferita, l'assenza di un altro padre - il suo - conosciuto troppo tardi. Fra slanci emotivi e incomprensioni, reciproca diffidenza e imprevedibili affinità, in un dialogo che vive soprattutto di silenzi, il rapporto con Ethem, personaggio chiave della storia, si fa sempre più profondo. E Amelio racconta come abbia deciso di adottare quel ragazzo, onorando l'atto d'amore di un padre pronto a separarsi da suo figlio per dargli un futuro meno incerto. La narrazione di questa esperienza intima acquista nelle pagine del libro un profondo respiro corale: l'apprendistato di padre putativo è scandito dalle fasi della travagliata lavorazione del film e dal ritratto di un'Albania ancora schiacciata dalle macerie della dittatura, tanto lontana dall'Italia di allora e tanto simile alla Calabria del dopoguerra, dove Amelio ha vissuto la sua infanzia. Sospeso fra due paesi, due caratteri, due culture, "Padre quotidiano" rievoca gli anni inquieti in cui si aprì la stagione delle migrazioni via mare, che continua a riversare sulle coste italiane il suo carico di dolore e di morte. Ma il ricordo viene qui addolcito, quasi purificato, dalla nascita di un legame affettivo che sfida i pregiudizi e s'impone con la forza necessaria per arginare l'indifferenza comune. Una vicenda personale diventa simbolica, scava a fondo nel privato, anche con durezza, fino a raggiungere un'emozione che ci coinvolge tutti.
18,00
Il giorno uno di noi due. Una storia d'amore

Il giorno uno di noi due. Una storia d'amore

Stefania Rossotti

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 109

Un uomo e una donna si rincorrono, si parlano, si amano per tutta la vita, senza stare insieme. Vogliono che sia per sempre, dunque decidono che non sarà, mai. Nasce così il loro amore senza conseguenze. Un legame, inscindibile e segreto, in cui ogni giorno è il giorno uno, il domani non c'è e la fine non è prevista. Una storia che comincia con i due protagonisti ancora bambini. Ma già alleati dentro al dolore: lui che affronta la perdita della madre, lei cresciuta nel gelo di una famiglia anaffettiva. Da qui l'idea, folle e perfetta, di provare a vivere un amore messo al riparo da tutto: dal mondo, dagli altri, da qualsiasi idea della fine. Nascosto e invincibile. La formula esatta per l'eternità. Un amore che è metafora di una generazione - quella che ha attraversato gli anni Settanta - che non riesce e non riuscirà mai ad aderire completamente a niente. Dove tutto è provvisorio e niente è scontato: la maternità, la carriera, i matrimoni, i luoghi in cui vivere e le idee in cui stare. Una generazione di guerrieri, presi a combattere anche e soprattutto con i propri desideri, limiti e fantasmi. E che si trova in fretta ad affrontare i dubbi dell'epilogo, a fare i conti con quel che è stato e quel che non sarà più. Rivivere questo amore - dentro a un racconto soltanto per sé, senza bugie - è il modo con cui la protagonista fa i conti con la propria esistenza. Ogni capitolo è un quadro: di un anno, di un ricordo, di un dolore, di una perdita e di un riscatto. Avanti e indietro nella trama della vita. Mentre il mondo cambia: il boom economico, il femminismo, gli anni di piombo, la crisi. E approda a oggi: dentro la sera dei protagonisti. A unire tutto: la loro storia, che diventa romanzo, dialogo d'amore. Un filo che attraversa gli anni che hanno vissuto insieme e quelli spesi altrove. Sempre agganciati al loro legame imprescindibile. Che li ha ancorati per tutta la vita all'idea che ci sia sempre una mano - la stessa che ti ha sfiorato ancora bambino - capace di salvarti dal buio.
17,00
Il grande lucernario. La lezione di Umberto Veronesi e la nuova via per la cura

Il grande lucernario. La lezione di Umberto Veronesi e la nuova via per la cura

Maria Giovanna Luini

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 227

Questa è la storia di una rivoluzione e di una sfida. La vita di un medico che si dedica per tanti anni alla medicina in un centro di eccellenza internazionale e passo passo si arricchisce di uno sguardo olistico. Perché la sfida è tenere insieme gli inviolabili poteri della scienza e la nostra parte misteriosa. Siamo esseri complessi e meravigliosi: il corpo fisico è solo una parte di noi. Ecco perché la medicina dovrebbe aprirsi a filosofie e pratiche che non hanno a che fare solo con la parte tangibile o con la cosiddetta «psiche». E mettere al centro la ricerca della cura unica e speciale per ognuno di noi. L'ascolto e il rispetto di chi ha bisogno, la comprensione e l'empatia, l'accompagnamento nel percorso della guarigione. La storia di Giovanna Gatti, Maria Giovanna Luini quando scrive libri, è il percorso di un medico che non abbandona le proprie radici ma le oltrepassa e approfondisce questioni che alcuni definiscono come meramente «alternative». E tutto accade durante l'esperienza più incredibile della sua vita, cioè nei sedici anni fianco a fianco di Umberto Veronesi. Perché l'eredità di Veronesi non si chiama solo chirurgia. Ciò che impariamo da un maestro non è dire fare e pensare quello che il mondo si aspetta da noi, ma dire fare e pensare quello che siamo, per sentirci davvero vicino al nostro cuore di verità, dentro la scoperta continua e irripetibile del mistero di esseri umani.
20,00
Un futuro infinito. Piccola autobiografia

Un futuro infinito. Piccola autobiografia

Adriana Asti

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 143

Bambina ipersensibile e schiva, nata in una famiglia borghese poco incline alle dimostrazioni d'affetto, ma anche adolescente ribelle al punto da andarsene di casa a diciassette anni. «Pessima attrice» in una compagnia teatrale itinerante (il Carrozzone), cui si unisce per caso e non per passione, ma capace di farsi presto notare da Giorgio Strehler, che la scritturò per il Piccolo Teatro. Vittima di un misterioso malessere che la costringerà in analisi per oltre trent'anni (e da cui guarirà grazie a Cesare Musatti), eppure protagonista acclamata della scena teatrale italiana e internazionale, contesa dai più famosi registi del Novecento, da Harold Pinter a Bob Wilson. Attrice cinematografica amata da registi colti e raffinati come Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Giuseppe Patroni Griffi, Susan Sontag, Bernardo Bertolucci, Abel Ferrara, Marco Tullio Giordana, ma anche interprete di alcuni tra i film più osé e delle pièce più scandalose degli anni Settanta. La vita di Adriana Asti è un susseguirsi di scelte anticonvenzionali, incontri spiazzanti e contraddizioni apparentemente inconciliabili. Che il suo sguardo divertito rispecchia fedelmente. È con irresistibile garbo e autoironia che in Un futuro infinito racconta sé stessa e il suo mondo, popolato da scrittori, poeti, maghi, intellettuali, registi, attori, primedonne, personaggi eccentrici e bizzarri. Le cene con Alberto Moravia, Carlo Emilio Gadda, Goffredo Parise, Elsa Morante e Natalia Ginzburg (che scrisse per lei Ti ho sposato per allegria). Le estati a Ischia con Luchino Visconti, che organizzava scherzi feroci. E poi, il legame struggente con Pier Paolo Pasolini, «un diamante che non si scalfisce». Il burrascoso rapporto con Susan Sontag. Il sodalizio umano e artistico con Franca Valeri. Il successo in Francia, che le ha aperto una carriera Oltralpe e un'«altra» vita. La malattia, che la spaventava al punto da non nominarla, ma che non riuscì a tenerla lontana dal palcoscenico. E ancora, le prime nozze con Fabio Mauri, presto naufragate. L'incontro e il matrimonio con Giorgio Ferrara, regista, attore e direttore del festival di Spoleto. Lei allora quarantenne, lui poco più che ventenne, uno scandalo per l'epoca. La storia di una straordinaria attrice, riservata eppure spregiudicata. Di una donna profondamente libera e anticonvenzionale, con il talento di sapersi lasciare ogni cosa alle spalle. Perché il passato non esiste: è solo qualcosa che la spinge in avanti, verso ciò che deve ancora accadere.
18,00

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