Mimesis: IF. Itinerari filosofici
Il valore dell'altro. Intersoggettività, amore ed etica in Edmund Husserl
Giulia Cabra
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 348
Il volume considera la figura teoretica del valore dell’altro nel pensiero di Edmund Husserl, ponendo in connessione le analisi del filosofo sull’intersoggettività e sull’etica. Da qui le questioni fondamentali che guidano il percorso: è possibile impiegare le analisi fenomenologiche husserliane della relazione nel campo dell’assiologia e dell’etica? Può così essere fondato il valore dell’altro soggetto e della dimensione intersoggettiva e, dunque, un dovere nei loro confronti? Le analisi etiche presentano una particolare concezione dell’altro soggetto e della relazione come dotate di valore? È la categoria etica dell’amore a permettere di guadagnare una prospettiva significativa rispetto a tali interrogativi, rivelando come valore e dovere siano implicati dalla dimensione intersoggettiva dell’esperienza. Si apre così un’interessante prospettiva interpretativa, secondo la quale la fenomenologia husserliana contribuisce ad analizzare la dimensione dell’alterità e della relazione intersoggettiva anche da un punto di vista assiologico ed etico.
Il massimo necessario. L'etica alla prova dell'amore
Stefano Biancu
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 142
Pur essendo generalmente valutate in termini moralmente positivi, alcune azioni e attitudini morali non sono considerate come strettamente dovute, né tantomeno esigibili: si tratta delle attitudini e delle azioni che rientrano nell’ambito, vasto e molteplice, dell’amore. La tradizione morale ha coniato un termine tecnico per indicarle: “supererogatorio” (o “supererogazione”). Rispetto al minimo necessario di ciò che non può e non deve mancare – l’ambito di ciò che è appunto esigibile – il supererogatorio configura un “massimo”: va oltre ciò che è strettamente esigibile ed è dunque generalmente considerato eccedente la sfera e le competenze dell’etica. L’ambizione di queste pagine è di mostrare come questo massimo sia anch’esso in qualche modo “necessario” e come – al contempo – dal ripensamento di questo massimo derivi un nuovo sguardo sull’etica in generale e sul dovere in particolare. Quel massimo eccede una certa figura del dovere, ma non il dovere in sé: configura dunque, a tutti gli effetti, un fenomeno etico.
La questione filosofica dell'inconscio. Inconscio e autoscoscienza non riflessiva da Brentano a Husserl
Michele Di Martino
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 276
"La questione filosofica dell’inconscio" entra nel vivo delle riflessioni che, a partire dalle nascenti psicologie empiriche e scientifico-sperimentali dell’Ottocento, fino ad arrivare alla fenomenologia husserliana, circondano l’emergenza della nozione di inconscio. Molto prima che Freud monopolizzasse tale concetto, facendone – anche in funzione antifilosofica – il tema principale di una nuova psicologia, esso costituiva un problema centrale di una buona parte delle filosofie del XIX secolo. Che ruolo può giocare la questione dell’inconscio in una filosofia della coscienza? L’idea stessa di una “coscienza inconscia” non costituisce forse un’assurda contraddizione? Eppure, non è evidente che vi siano ampie zone della vita di coscienza che alla coscienza stessa sfuggono? Ecco alcune delle domande che il volume affronta tentando di gettare una luce sul groviglio di problemi e aporie che gravitano attorno a un concetto ormai divenuto famoso grazie al successo e agli sviluppi della psicoanalisi.
Pensiero terrestre e spazio di gioco. L'orizzonte ecologico dell'esperienza a partire da Merleau-Ponty
Prisca Amoroso
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 238
Nel 1939, in visita presso gli archivi di Lovanio, Merleau-Ponty legge per la prima volta il manoscritto husserliano sul "Rovesciamento della dottrina copernicana". È un incontro importante, che contribuisce in modo decisivo a fondare la cosmologia merleau-pontyana. Dalla rivoluzione scientifica ai viaggi spaziali, il nostro ancoraggio alla Terra – questo grande inaggirabile che si corrisponde con il corpo vivo – si è indebolito, facendosi più mediato. Che ne è, allora, del gioco che coinvolge il soggetto e il mondo? È possibile pensare la Terra come un oggetto? È necessario rinunciare a parlare di soggettività, come ha auspicato la generazione post-strutturalista? Questo libro è un esercizio di pensiero sul modello dello Spielraum, lo spazio di gioco che modula i rapporti tra il vivente e il suolo, tra il soggetto e il suo orizzonte di possibilità, e la proposta di un’ontologia del gioco che definisce una soggettività ecologica.
Nodi della verità. Concetti e strumenti per le scienze umane
Silvana Borutti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 195
Il libro raccoglie alcuni tra i più significativi saggi scritti da Silvana Borutti attorno ai temi della riflessione epistemologica sulle scienze umane. Diviso in due parti, il volume affronta i temi della verità e del suo nesso con il linguaggio, dell'oggettivazione, della rappresentazione e dell'irrappresentabile, per poi dedicarsi ad alcuni tra i più rilevanti problemi teorici della riflessione antropologica, storiografica e psicoanalitica, come la relazione con l'alterità, la scrittura, il rapporto tra immagini e concetti, l'assenza e il suo effetto di realtà.
Oggetto e valore. Intersezioni tra teoria dell'oggetto e teoria del valore in Alexius Meinong
Cristina Travanini
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 125
Nel recente rifiorire di studi sul pensiero di Alexius Meinong, un ambito è stato relativamente poco esplorato: quello della teoria del valore e delle sue relazioni con la più nota teoria dell'oggetto. Ora, che cosa si intende per "oggetto' o per 'valore', e che tipo di esperienza ne abbiamo? Possiamo ammettere valori assoluti o oggettivi, e ribattere al relativista etico? Nel sovrapporsi di riflessioni psicologiche, di teoria del valore e dell'oggetto, il pensiero di Meinong si colloca in un'area di intersezione tra -discipline distinte eppure profondamente connesse. Emerge la complessità del pensiero meinonghiano, irriducibile a quei fraintendimenti novecenteschi che lo hanno interpretato come «giungla» ontologica, universo sovraffollato di entità bizzarre. Esplorando, dunque, le connessioni tra teoria dell'oggetto e teoria del valore, si mostrerà in che senso la posizione meinonghiana si configuri, in entrambi gli ambiti, nei termini di un «oggettivismo» radicale.
L'antropologia di Anselmo d'Aosta. Tra fondamento ontologico e istanza teologica
Luca Odini
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 234
Questo studio presenta la concezione antropologica di Anselmo d'Aosta attraverso una lettura ermeneutica e storico-teoretica della quasi totalità dei suoi testi fondamentali. L'originalità di Anselmo emerge nel preciso riferimento e nella parziale discontinuità con l'impianto antropologico e teologico agostiniano. Lo studio si articola in cinque capitoli che mostrano come l'imprescindibile fondamento di Dio, da cui tutto procede, passi, attraverso l'icona del Cristo e della sua incarnazione, all'uomo, riconducendo nuovamente a Dio. Infine, attraverso una ripresa del Proslogion, si sottolinea come anche l'id quo maius acquisti valenza ancor più ricca attraverso i riflessi antropologici che suggeriscono stimoli di profondo interesse anche per l'uomo contemporaneo.
L'erede che ride. Parodia ed etica della consumazione in Max Stirner
Mattia Luigi Pozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 525
Che significa ereditare e, più radicalmente, l'eredità può coniugarsi con la risata? Quando ciò avviene, il comico può rilevarsi un paradigma non solo interpretativo, ma anche euristico e performativo, un mezzo per confrontarsi con la storia, addirittura per fare la propria storia. Pochi, nello sviluppo del pensiero occidentale, hanno incarnato il paradosso del ridere unito all'ereditare con maggiore incidenza di Max Stirner (1806-1856). Rileggerne oggi la proposta teoretica, affrontando la duplice istanza di un confronto con la letteratura critica e con l'orizzonte speculativo del giovane hegelismo, significa in primo luogo ricostruire, sotto questo aspetto, le profondità di una stagione di pensiero non ancora pienamente indagata e, in secondo luogo, restituire senso all'unico riconoscimento che a Stirner è sempre stato tributato, ossia il suo essere estremo. Significa cioè mostrare che l'estremismo stirneriano non fa segno agli abissi del nichilismo passivo, bensì a una cuspide della strategia parodica che attinge il piano metafisico e apre al futuro di un'etica inedita - un'etica della consumazione.
L'intenzionalità all'opera. Studi sul pensiero pratico di Husserl
Marco Deodati
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 162
Il grido e il silenzio. Un in-contro tra Celan e Heidegger
Laura Darsiè
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 245
Un tormentoso corpo a corpo con il linguaggio svela il destino dell'in-contro "epocale" fra Paul Celan e Martin Heidegger. Una conversazione estenuante ai confini dell'Essere, conduce alla terra del cuore dove, per il poeta bucovino non c'è parola che lenisca le ferite della storia. Fra l'evento del loro in-contro e la speranza di una parola impossibile, si fa strada il pensiero poetante, ultimo superstite di un colloquio denso di equivoci, di parole trattenute, di ammissioni ricusate: la parola poetica rincorre il pensiero in un atto di estremo attaccamento alla vita - la poesia è per Celan una stretta di mano che forse, il filosofo del Baden non è in grado di restituire. Un'intensa e appassionata disamina dove poesia e filosofia si intrecciano innervate dall'ascolto psicanalitico per incamminarsi nella dimora del perturbante amoroso. Nel segreto dell'in-contro, l'ospitalità dell'estraneo cede alla follia di includere, per amore, l'altro sotto il giogo antico della memoria e della nominazione, non lasciando neppure la libertà di volger via lo sguardo, e di arretrare di fronte a un possesso che tutto vuole per librarsi estenuato, nella scrittura di un 'colpo d'ascia fiorita'... Prefazione di Massimo Marassi.