Mimesis: Eterotopie
Politiche della città. Rigenerare, abitare, convivere
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 192
È possibile riqualificare aree dismesse e degradate senza innescare fenomeni di esclusione sociale (rigenerare senza gentrificare)? Qual è il ruolo effettivo della "partecipazione" in queste trasformazioni? Quale idea di città rivelano, o nascondono, le diverse politiche urbane? È possibile democratizzare il "diritto alla città"? Tali interrogativi cruciali, insieme a molti altri, sono affrontati in questo nuovo volume collettaneo dell'Associazione ODRADEK XXI di Brescia, che prosegue così la riflessione sul destino della città e il ruolo della cittadinanza attiva critica, iniziata con il precedente L'abitare e lo scambio. Limiti, confini, passaggi (2013). La riflessione, a più voci, è articolata intorno a quattro momenti cruciali: il nodo giustizia-amministrazione-politica; potenzialità, conflitti e sinergie nelle trasformazioni urbane e territoriali; il ruolo dello spazio pubblico nei processi di riconfigurazione urbana; una nuova "idea di città" che integri municipalismo responsabile, sostenibilità ambientale, maggiori investimenti in ricerca sperimentale sulle condizioni di vita nella città stessa. Un filo conduttore sembra attraversare tutti i contributi: la coimplicanza, etico-civile, fra trasformazioni delle strutture partecipative della città e tramutazioni delle coscienze dei suoi abitanti.
Pacifismi. Storia plurale di un'idea controversa
Roberto Della Seta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 420
La storia del pacifismo, cioè dell’insieme delle dottrine, delle riflessioni individuali e collettive, dei movimenti sociali e di opinione che negli ultimi due secoli si sono riconosciuti in una qualificazione della guerra quale disvalore, è piuttosto una storia di “pacifismi”: vicenda plurale dentro la quale converge una molteplicità di posizioni e di sensibilità accomunate da un sentimento sempre più diffuso di ripulsa verso la pratica della guerra ma tra loro decisamente divergenti, talvolta contraddittorie quanto a motivazioni e premesse culturali. In particolare, nel corso del ’900, al pacifismo delle origini, segnato da un’impronta umanitaria e cosmopolita, se ne affianca uno di tipo nuovo e che in parte risponde a sollecitazioni opposte: non lasciarsi coinvolgere in guerre “altrui” perché “non sono fatti nostri”. Prende così forma un “nazional-pacifismo” – oggi si potrebbe dire un pacifismo “sovranista” –, che negli anni ’30 del secolo scorso ha visto molti nazionalisti francesi, inglesi e americani opporsi nel nome della pace alla prospettiva di una guerra contro i fascismi. È un “neo-pacifismo” destinato a mettere radici profonde e durature nelle opinioni pubbliche occidentali, mostratosi con forza nel tempo attuale in Europa nella diffusa opposizione a forme dirette di sostegno, anche militare, alla resistenza ucraina contro l’invasione russa; ed è una sensibilità che si fonda sul concetto dell’interesse nazionale come criterio di giudizio morale da anteporre a preoccupazioni genericamente e universalisticamente umanitarie.
Le lezioni invisibili. Per un pensiero critico dell'insegnamento universitario
Marcello Ghilardi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 152
Questo breve saggio richiama esplicitamente il titolo di uno dei più noti romanzi di Italo Calvino, che annotava: “Penso di aver scritto qualcosa come un ultimo poema d’amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città. Forse stiamo avvicinandoci a un momento di crisi della vita urbana, e Le città invisibili sono un sogno che nasce dalle città invivibili”. Qui si propone una sorta di dichiarazione d’amore per l’insegnamento, per la scuola e per l’università, in un’epoca in cui alcuni modelli funzionali sembrano trasformarle in modo radicale, rendendole spesso invivibili per chi vi cerca ancora degli spazi non toccati dal lessico e dai criteri della performance, della creditizzazione, della professionalizzazione o del fund raising. Alla ricerca di un equilibrio fra una didattica “innovativa”, capace di sfruttare le potenzialità della tecnologia, e forme di educazione al sapere e alla soggettività che mantengono un rapporto con la tradizione, va ancora posto al centro del pensiero il rapporto che si può dare tra le forme del “sapere” e le dinamiche contemporanee della soggettività, nella consapevolezza che tanto i saperi quanto i soggetti non sono mai entità statiche, fisse, immutabili, ma processi in continua metamorfosi, sempre de-coincidenti rispetto a se stessi.
A 3.0: critica anarchica dell'antipolitica e della diseducazione. Attualità di Camillo Berneri
Stefano D'Errico
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 524
Incultura e diseducazione favoriscono ovunque il ritorno delle destre. Dopo la sconfitta planetaria delle sinistre compromesse e totalitarie e del “politicamente corretto”, complice dello smantellamento dell’istruzione pubblica, può aiutarci l’originalità di Camillo Berneri? Si può superare la separazione machiavelliana fra etica e politica, dando alla politica una guida etica? Può l’anarchismo (unica ideologia che rifiuta la ragion di stato) darsi una dimensione politica? Se, come afferma Giampietro Berti, “la politica è quella scienza che riconosce i rapporti di forza espressi dalla realtà e dunque i legami fra necessità e possibilità” e “le sue leggi sono autonome e non rispondono a volontà ideologiche” (Il principe e l’anarchia, 2023), ne appare evidente il carattere “neutro”, con una “tecnicalità” da comprendere e gestire perché, come dimostra la Storia, risulta ineludibile. Qualsiasi cambiamento davvero rivoluzionario oggi dovrà essere umanista – il fine non giustifica i mezzi – e scevro da tutti i conformismi (anche dell’“antipolitica”) o non sarà. Alla base dell’umanesimo, quindi di una politica non politicante, c’è sempre l’educazione.
I filosofi e il progetto per la città
Gabriele Pasqui
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 202
Il volume ha un duplice obiettivo. In primo luogo, riflettere sulla lettura e sugli usi possibili dei testi filosofici da parte di chi studia la città e pratica le culture del progetto e della pianificazione urbana. In secondo luogo, offrire materiali per il ripensamento del progetto e del governo della città attraverso un corpo a corpo con alcune linee del pensiero filosofico contemporaneo. I capitoli saranno dunque anche esercizi di lettura, dalla prospettiva dell’urbanistica e dell’architettura, di testi e autori rilevanti nel dibattito filosofico tra i quali Heidegger, Dewey, Deleuze, Nancy, Serres. Le letture si nutrono di un dialogo serrato con il dibattito in corso nel campo delle discipline del progetto. Il testo vorrebbe saggiare alcune possibili modalità d’uso della filosofia e delle sue scritture, evidenziando rischi ma anche fertili potenzialità di incontro transdisciplinare.
Shrekologia. La fiaba antifiaba
Danilo Petrassi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 180
Qual è l’orco più amato al mondo? Ma Shrek, ovviamente! E quale è stato il suo impatto sul cinema d’animazione e sulla cultura pop contemporanea? Attraverso un approccio interdisciplinare, il libro analizza la saga di Shrek come l’antifiaba moderna per eccellenza, capace di ribaltare gli archetipi tradizionali con messaggi di inclusione, accettazione e superamento dei pregiudizi. Shrek diventa così un simbolo di uguaglianza e autenticità, dimostrando che il vero valore personale non deve dipendere dalle mere apparenze. Shrekologia non è solo un’analisi cinematografica, ma un contributo pedagogico e sociale che trasmette valori fondamentali come l’empatia, il rispetto e l’inclusione, in un mondo che ne ha tremendamente bisogno.
I popoli dell'es. Psicoanalisi delle mutazioni
Chiara Buoncristiani, Tommaso Romani
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 344
"I popoli dell’Es" è una riflessione psicoanalitica profondamente radicata nella contemporaneità, che cerca di comprendere le trasformazioni individuali e antropologiche della nostra epoca. Gli autori non si limitano a constatare i cambiamenti, ma li affrontano con strumenti teorici eterogenei: dalla psicoanalisi all’ontologia relazionale, dalla semiotica alla filosofia postumana. Praticano, anche nella scrittura collettiva di interi capitoli di questo libro, l’esperienza rizomatica e di connessione “tra” diverse soggettività. A questo viaggio hanno partecipato psicoanalisti, antropologi e filosofi: Leonardo Albrigo, Daniela Angelucci, Angela Balzano, Tiziana Bastianini, Lorenzo Bernini, Fabrice Bourlez, Domenico Chianese, Alfredo Lombardozzi, Ludovico Pratesi e Lorena Preta. Il testo è provocatorio, volutamente eccentrico. Ma è proprio questa forma che rispecchia il contenuto: il mondo descritto è disarticolato, mobile, stratificato, imprevisto. Il soggetto dell’Es di oggi non è più quello nevrotico dell’epoca freudiana, ma una figura in mutazione, fluida, ibrida, attraversata da algoritmi, media digitali, identità non binarie, e da un inconscio che non risponde più solo alla logica della rappresentazione. Un libro ambizioso e sperimentale, che offre spunti originali e necessari per ripensare la psicoanalisi fuori dai suoi confini tradizionali.
Noi siamo il messaggio
Giulia Roncucci
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 168
L’evoluzione tecnologica, a partire dal telegrafo e dalla radio, è un fenomeno diretto verso un’esperienza della connessione, della compartecipazione e dell’unione fra le persone, guidato da una sorta di “provvidenza” verso un “noi” universale. L’esperienza dei social è esperienza della connessione. Tale percezione del “noi” è uno sviluppo del pensiero e della coscienza, dimensione dell’anima che si amplifica – per dirla con Bergson – per poter ritrovare la propria essenza umana: la ricerca della propria ontologia. In maniera mcluhanamente iperbolica possiamo dire che il messaggio del mezzo è un messaggio dello spirito, che si manifesta come esperienza trasformativa che rivela una verità dello spirito stesso. È come se un messaggio intrinseco dello spirito si manifestasse e reificasse nella tecnologia. A partire dall’esperienza dell’overview effect degli astronauti – a cui un gruppo di ricercatori dell’università del Missouri sta lavorando con la realtà virtuale – si intraprende un percorso sulle orme del pensiero di Bergson che conduce, in particolare, all’esperienza straordinaria dei primi mistici cristiani da cui si desume l’idea di coscienza come ascolto, come apertura uditiva al mondo. Quest’apertura della coscienza, che è un ritrovamento di sé, è il vero antidoto per contrastare da una parte l’imperativo tecnologico del “se si può fare, si deve fare”, e dall’altro la corsa cieca verso il “punto di saturazione e di collasso” del sistema, non solo economico-produttivo ma anche nervoso, di cui la rete è estensione. Antidoto, infine, alla bruttezza e all’inquinamento risultante dal consumismo. Questo ascolto dell’anima che è l’apertura della coscienza al “noi” come mondo di tutti, risulta essere l’unico strumento che ci può consentire di andare nella direzione della vita. Da potenziale minaccia per le culture cosiddette tradizionali e rischio di una violenta omologazione e di “epistemicidio dei popoli”, la ricerca attuale del “noi universale” è vista come la realizzazione della “mondialità”, ovvero come lo sviluppo interiore di un pensiero immaginativo e visionario che parte dal centro della persona-mondo, dal centro dello spirito umano.
Effetto Faust. Metamorfosi e rifrazioni
Luigi Marfè
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 284
Nel groviglio delle sue contraddizioni, la figura di Faust rappresenta un mito dell’individualismo moderno, conteso tra brama di sapere, inquieta malinconia, tentazioni del male. Perché la leggenda del patto col diavolo si è impressa così a fondo nell’immaginario culturale europeo? Come è stato elaborato il nucleo narrativo della vicenda faustiana? Quali significati ha assunto nel tempo? Cosa rappresenta oggi? L’effetto Faust coincide con un metadiscorso sul mito, che ha trasformato le leggende sulla vita di un impostore del XVI secolo in una vicenda letteraria, per poi generare infinite nuove riscritture e rifrazioni, in una lunga storia di metamorfosi e ibridazioni tra letteratura, cinema e musica. Figura dell’irrequietudine, il personaggio di Faust continua a essere un dispositivo attraverso cui esplorare aspirazioni e paure profonde dell’inconscio sociale. Ancora oggi la sua storia ha la forza di un richiamo, una tentazione che invita a desiderare e sperimentare, anche a costo di perdere se stessi.
Lo scandalo del contraddirsi. «Le ceneri di Gramsci» e il marxismo eretico di Pasolini
Enrico Roncalli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 232
Il rapporto di Pasolini con l’ideologia marxista e con il Partito comunista italiano è stato un legame complesso e contraddittorio che ha portato il poeta friulano a scontri e incomprensioni con la sinistra italiana, da quella istituzionale a quella extraparlamentare. In questo volume vengono analizzati il rapporto di Pasolini con il Pci e il suo particolare marxismo, estetico e pauperistico, che egli stesso ha più volte definito “eretico”. Si descrivono poi la contraddizione dell’autore, vera cifra distintiva del poeta (anche a livello politico), e l’aspetto manierista della sua personalità, inteso quale forma di fallimento dell’esistenza. Il lavoro si concentra infine sull’analisi de "Le ceneri di Gramsci", la raccolta di poesie che meglio ha saputo cogliere nel profondo dell’animo del poeta gli aspetti che ne contraddistinguevano il “marxismo eretico”, ovvero la prevalenza della passione sull’ideologia, l’estetica pauperistica del mondo popolare e la contraddizione stessa.
Pictorial Trump. Il ruolo politico delle nuove immagini
Andrea Rabbito
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 180
Il secondo ingresso alla Casa Bianca da parte di Donald J. Trump sta dando vita a un capovolgimento radicale non solo della politica ma anche dell’impianto culturale dell’Occidente. Un fenomeno innescato anche grazie all’idea trumpiana di comunicazione costante e aggressiva resa attraverso l’uso di immagini che danno risonanza ai messaggi del nuovo governo statunitense e impongono la sua visione del mondo. Questo studio si concentra sulla centralità della picture per il neopresidente degli USA, descrivendo e analizzando il “turn” – una svolta immaginale e visuale, il pictorial Trump – che ha preso forma. Viene così condotta un’analisi di varie immagini diffuse da Trump, a partire dai suoi esordi come imprenditore fino ai primi cento giorni di politica durante il suo secondo insediamento alla presidenza degli Stati Uniti. Un percorso d’indagine che approfondisce la strategia dell’uomo più potente del mondo e la sua abilità nello sfruttare il potere delle immagini per il raggiungimento dei suoi fini. Il volume è aperto dall’introduzione di Ruggero Eugeni e chiuso dalla postfazione di Roberto Revello.
Etica e anarchia. La persistenza dell'idealismo fichtiano nel pensiero libertario
Carla De Pascale, Antonio Senta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 134
Assumendo come punto di partenza l’etica fichtiana, il testo analizza sinteticamente il contenuto delle lezioni tenute da Fichte all’Università di Jena pubblicate con il titolo Einige Vorlesungen über die Bestimmung des Gelehrten nel 1794. Vengono quindi approfondite le riflessioni attorno al principio della morale di Michail Bakunin, che echeggiano concetti fichtiani. L’etica è tema centrale anche per Pëtr Kropotkin, il quale intende mostrare come l’evoluzione realizzi la morale, che da principio volontaristico diventa principio scientifico. Tra gli intellettuali anarchici delle generazioni successive, Gustav Landauer fa ricorso a una nozione di morale quale sforzo volontario di coscienza che si oppone tanto al materialismo quanto al determinismo e pubblica sul giornale “Der Sozialist” diversi estratti dalle opere di Fichte. Tale storia di pensiero e di lotta trova un punto di sintesi e di affinamento in Errico Malatesta, il quale arriva alla conclusione che l’anarchia sia innanzitutto espressione della volontà morale.