Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Letteratura: storia e critica

La morte negli occhi. Figure dell'altro nell'antica Grecia

La morte negli occhi. Figure dell'altro nell'antica Grecia

Jean-Pierre Vernant

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2023

pagine: 120

A partire dalle opere di Omero, Esiodo, Erodoto, Callimaco, il libro rintraccia nella cultura greca la costante di un'opposizione tra Altro e Identico, civiltà e selvatichezza, ideale apollineo e frenesia dionisiaca. Una eterna oscillazione a cui presiedono tre divinità: Dioniso, Artemide e Medusa. Dioniso, dio del teatro, porta nel quotidiano l'ebbrezza e il delirio; Artemide, dea della caccia e delle zone di confine tra umano e ferino, tra adolescenza ed età adulta, assolve una funzione di mediatrice nella sua veste di dea dell'ospitalità. Medusa infine, con la sua maschera orrida e grottesca, è figura del disordine cosmico, dell'indicibile. Un classico degli studi sulla mitologia greca, che viene qui introdotto dalle belle pagine di Silvia Romani.
12,00
Luoghi e paesaggi nelle opere minori del Nievo

Luoghi e paesaggi nelle opere minori del Nievo

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2023

pagine: 54

Luoghi e paesaggi sono presenti un po’ in tutte le opere dello scrittore, compresa naturalmente l’opera maggiore, le Confessioni d’un Italiano, perché Ippolito Nievo amava molto la natura. Era un camminatore instancabile: a volte partiva dal castello di Colloredo e a piedi raggiungeva il mare, o andava in visita ai parenti. A queste estenuanti passeggiate, a volte trascinava i fratelli Carlo e Alessandro. Questa gradevole vita sociale della provincia veneta si fisserà nella sua memoria riapparendo nelle vivaci descrizioni del salotto di casa Frumier nelle Confessioni. Tra il 1855 e il 1856, scrive la maggior parte delle novelle campagnole, è un genere di moda in quel momento. Ma, come precisa Iginio De Luca nel suo Novelliere campagnuolo: «Nievo arriva naturalmente al racconto campagnuolo, che non costituisce un incontro casuale, un semplice esperimento letterario, ma l’atteggiamento fondamentale e il lievito della sua ispirazione narrativa». Fra le novelle campagnuole, che vengono pubblicate sui giornali a cui Nievo collaborava, va ricordata anche Il Varmo, una delle novelle più significative prima delle Confessioni. «Ed è importante perché ora l’idillio si rivela interamente come uno stato d’animo piuttosto che un genere letterario, oltre la maniera “campagnuola” che resta assorbita in un gusto proprio degli oggetti e del paesaggio, in una grazia nativa delle creature che agiscono».
9,00
Critica dell'inespresso. Letteratura e inconscio sociale

Critica dell'inespresso. Letteratura e inconscio sociale

Marco Gatto

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 128

Questa indagine costituisce un tentativo di elaborazione teorica attorno a un dilemma fondamentale per gli studi letterari: il rapporto tra il testo e una supposta dimensione nascosta, occulta, che lo accompagna. Attraverso un'interlocuzione con alcuni fra i massimi esponenti della teoria letteraria novecentesca e partendo da una fondamentale intuizione di Antonio Gramsci, l'autore prova a dimostrare come il testo letterario sia, per costituzione, legato a un non-testo, o a un non-detto, che infine viene indicato come il luogo dell'ideologia e del rapporto con la concretezza storico-materiale. L'opera letteraria è pertanto concepita come un depositum historiae – prendendo in prestito da Franco Fortini questa preziosa espressione –, vale a dire alla stregua di un contenitore nel quale si agitano presupposti e condizionamenti in apparenza molto lontani dalla realtà specifica del testo. L'inconscio sociale della letteratura si fa carico di un inespresso che, se opportunamente interrogato, mostra il carattere mai autonomo e mai separato degli oggetti culturali.
12,00
Saggio sul tragico

Saggio sul tragico

Péter Szondi

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2023

Peter Szondi (1929-1971) critico letterario tra i più importanti del secondo Novecento, fu autore di fondamentali studi d’avanguardia nel campo della teoria teatrale e dell’ermeneutica letteraria (Friedrich Hölderlin, Rainer Maria Rilke, Paul Celan). Ebreo, sopravvissuto ai campi di sterminio, si diede la morte a quarantadue anni, a Berlino, nel 1971. «L’argomento centrale è qui la filosofia del tragico, che si distingue nettamente dalla poetica del tragico della tradizione aristotelica» scrive il curatore Federico Vercellone. «Nella prima parte, d’impianto nettamente teorico, l’autore esamina le posizioni di pensatori come Schelling, Hölderlin, Hegel, Goethe, Schopenhauer, Nietzsche e altri, soffermandosi in particolare sulla categoria del “tragico” nell’opera di quegli autori. Nella seconda parte, Szondi passa a esaminare alcune tragedie da lui considerate emblematiche, dall’Edipo re a La vita è sogno, dall’Otello alla Fedra, analizzandole con gli strumenti interpretativi messi a punto ed esposti in precedenza». Con una postfazione di Sergio Givone e uno scritto di Federico Vercellone.
21,00
Il pensiero di Vasilij Grossman

Il pensiero di Vasilij Grossman

Giovanni Maddalena

Libro

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2023

pagine: 110

Vasilij Grossman (1905-1964) è diventato negli ultimi anni un caso editoriale in Italia e in tanti Paesi del mondo. La vicenda dell'autore sovietico che diventa critico del regime senza essere un dissidente, l'incarcerazione del manoscritto di Vita e destino, la partecipazione dello scrittore ebreo-russo-ucraino all'epopea di Stalingrado formano una mescolanza di temi e interessi che evocano alcune vicende cruciali della nostra storia recente, dall'Olocausto all'Holodomor, dal totalitarismo nazista a quello comunista, dalla Seconda guerra mondiale al nuovo mondo della guerra fredda novecentesca. Dentro le opere di Grossman, però, c'è anche un profondo movimento di pensiero, che ha lasciato un segno anche nella storia filosofica.Questo volume è il primo tentativo di darne conto in modo sintetico e sistematico.
16,00
Il Verri. Volume Vol. 83

Il Verri. Volume Vol. 83

Libro

editore: edizioni del verri

anno edizione: 2023

pagine: 168

15,00
Abbracciare Dafne. L'uomo e la natura tra Omero e il futuro prossimo

Abbracciare Dafne. L'uomo e la natura tra Omero e il futuro prossimo

Libro: Libro rilegato

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 222

Il futuro prossimo è arrivato. La natura, che è madre e matrigna, che è nostra casa e nostro orizzonte, ci pone dinanzi alla hybris dell’uomo e ci interroga. È tempo di meditare insieme su tutto questo e di provare a costruire un mondo secondo idee altre. Di qui proviamo a ricominciare: con le idee, le parole e le immagini che ci vengono da tremila anni di pensieri e di esperienze, cerchiamo di capire qualcosa in più di ciò che sta accadendo. La responsabilità è nostra, nostra l’arroganza e nostro il pericolo. È il tempo di una nuova coscienza civile. Con Omero, con Esiodo o con Esopo, con Virgilio o con Ovidio cominciamo a rimettere gli alberi, gli animali, il vento, il mare e la terra al centro del mondo, a ridare loro la voce. La poesia, le lettere, la filosofia, le arti insieme alla scienza sono la via per costruire un immaginario collettivo diverso.
22,00
L'altra voce. Poesia e fine del secolo

L'altra voce. Poesia e fine del secolo

Octavio Paz

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 126

In L’altra voce. Poesia e fine del secolo, sintesi smagliante della sua ininterrotta riflessione saggistica sull’arte poetica, Octavio Paz analizza la situazione della poesia nel mondo contemporaneo. Secondo Paz non stiamo vivendo la fine della poesia, come molti affermano, ma la fine di una tradizione poetica che è iniziata con i grandi romantici, ha raggiunto il suo apogeo con i simbolisti e ha avuto un meraviglioso crepuscolo con le avanguardie e i modernismi del XX secolo. Dopo aver preso in considerazione la fine della “tradizione della rottura”, le relazioni tra poesia e rivoluzione e la funzione della poesia nella società del Novecento, Paz si interroga su quale sarà il posto della poesia nel XXI secolo. La sua risposta, più che una descrizione o una profezia, è una professione di fede, ovvero una variazione ulteriore di quella “difesa della poesia” che da più di due secoli i poeti moderni non si stancano di scrivere.
12,00
Marinai, rinnegati e reietti. La storia di Herman Melville e il mondo in cui viviamo

Marinai, rinnegati e reietti. La storia di Herman Melville e il mondo in cui viviamo

Cyril Lionel Robert James

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2023

pagine: 224

Vittima del maccartismo, nel 1952 James fu rinchiuso a Ellis Island in quanto “straniero indesiderato”. In quei mesi scrisse Marinai, rinnegati e reietti, senza dubbio la più sorprendente e originale interpretazione dell’opera di Melville mai pubblicata. Per James, la genialità e la grandezza dello scrittore americano stanno nell’aver saputo cogliere nel suo tempo i primi segni di quella degenerazione della democrazia che è il totalitarismo, nell’averci offerto con Achab un’attenta descrizione “del tipo sociale più pericoloso e distruttivo mai apparso nella civiltà occidentale” e nell’aver prefigurato, attraverso la letteratura, i conflitti sociali generati dalla rivoluzione industriale. Il Pequod, la nave di Moby-Dick, gli appare come un’allegoria della società capitalistica moderna, in cui i marinai sono simbolo del proletariato industriale e il capitano Achab della borghesia, decisa a dominare e controllare la sua creazione demoniaca – la civiltà capitalistica – o a soccombere insieme a essa in una catastrofe generale. Nella lotta contro la balena, Achab era disposto a sacrificare la sua nave e il suo equipaggio, così come la borghesia aveva dimostrato, con Auschwitz e Hiroshima, di essere disposta a distruggere l’umanità intera pur di preservare il proprio sistema di dominio. Postfazioni di Bruno Cartosio e Giorgio Mariani. Nota biografica di Enzo Traverso.
19,00
La postcritica è solo un pretesto

La postcritica è solo un pretesto

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 128

"Postcritica" è termine che di recente s'è fatto strada nel campo della critica letteraria, della filosofia e della sociologia. Nasce come reazione al progressivo infiacchimento dei grandi paradigmi teorici del Novecento, in particolare quelli che della teoria facevano una tecnica di smascheramento e denuncia delle condizioni di dominio e alienazione. Secondo la critica tradizionale, gli attori sociali non sono perlopiù in grado di avvedersi delle condizioni che garantiscono e nutrono gli squilibri di potere: hanno bisogno di teoria, ovvero di un sapere specialistico, che renda loro visibile quanto è invisibile, cioè i meccanismi occulti e taciti che stabilizzano distinzioni e differenziali. La postcritica mette in questione non tanto l'esistenza di questi meccanismi, quanto il ruolo che la teoria critica assegna a sé stessa. Per paradosso, un pensiero che pretenda di fungere da macchina del disincanto potrebbe finire col rafforzare le dinamiche che pretende di erodere. Nei suoi vari contributi, che attraversano diversi campi del sapere, questo libro vuole spiegare come e in che senso la teoria sia chiamata a cambiare il proprio statuto e la propria funzione. Capitolo dopo capitolo, il testo fa uso dei materiali più disparati: libri, note, poesie, opere d'arte e d'artigianato, atti di sovrano coraggio e di composta viltà. Pezzi di quell'apparato che chiamiamo "vita ordinaria" e che la postcritica esamina senza affidarsi ruoli salvifici, da composta osservatrice che non intende cambiare il mondo quanto viverlo.
12,00
Sulla poesia

Sulla poesia

Eugenio Montale

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 696

Sempre più netta appare nel tempo la sorprendente identità di classico di "Sulla poesia". Duplice il suo valore: da un lato, infatti, questo libro permette di accostare in modo nuovo e approfondito numerosi autori di varie letterature, dall'altro offre la possibilità di entrare nel vivo e nel dettaglio dell'opera stessa di Eugenio Montale. "Sulla poesia", apparso per la prima volta nel 1976, è infatti un libro composito e internamente articolato in nove capitoli, nei quali il poeta è presente con discorsi (ad esempio quello scritto in occasione del Nobel), autocommenti e interviste, ma soprattutto ragiona su figure di epoche e culture diverse. Eccoci allora, in questi interventi per lo più usciti su riviste e giornali come il «Corriere della Sera», di fronte a nomi di grandi poeti molto lontani tra loro: da figure centrali dell'Ottocento a Valéry, Eliot, Pound, Auden, oppure Saint-John Perse, Char, ma anche Jiménez, Kavafis, Majakovskij, Pasternak, fino ai nostri D'Annunzio, Pascoli, Gozzano, Campana, Sbarbaro, arrivando ad autori di generazioni successive, come Bertolucci, Sereni, Zanzotto. Le riflessioni di Montale spaziano, sul piano teorico, dalla diffusa tendenza a una poesia oscura a quella della poesia in prosa, indagando momenti e orientamenti spesso decisivi nella ricerca espressiva del secolo scorso. Nella scrittura, come ha opportunamente rilevato Ida Campeggiani nel suo ampio e denso saggio introduttivo, Montale impone «una particolare aura di leggerezza», fortemente comunicativa pur nello scavo in profondo della sua analisi, mostrandosi «ironico e fulminante nei modi», offrendo spazio a humour e paradosso, utilizzando «metafore rapide, come brevi accensioni», giocando su un lessico colloquiale per esprimere concetti in realtà tutt'altro che ovvi.
25,00
Ritratto dell'artista da piccolo. Undici infanzie di scrittrici e scrittori

Ritratto dell'artista da piccolo. Undici infanzie di scrittrici e scrittori

Marta Barone

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 224

La mela cotta nel tubo della stufa che aspetta il risveglio del piccolo Walter Benjamin, Marguerite de Crayencour (non ancora anagrammata in Yourcenar) vestita da santa Elisabetta d’Ungheria e fotografata tra le pecore, Eudora Welty e i fratelli caricati sulla Oakland a cinque posti come in una coloratissima tavola di Norman Rockwell, Virginia (che sposerà Leonard Woolf) e la sorella Vanessa sotto il tavolo a chiedersi se i gatti neri abbiano o non abbiano la coda. Cosa c’è stato, degli scrittori e delle scrittrici, prima? Prima dei libri che hanno scritto, prima di scoprirsi autori, prima ancora di saper scrivere? In un percorso non banale nella letteratura dell’ultimo secolo sfilano davanti a noi paesaggi, città, genti, lingue le più diverse: dalla Libia in cui visse qualche anno la piccola Anna Maria Ortese alla Czernowitz di Gregor von Rezzori che non esiste più, dalla Carinzia incantata e poi ferocemente bombardata di Ingeborg Bachmann alla terra ai confini dell’Europa dove nasce Elias Canetti, tra «bulgari e turchi, greci, albanesi, circassi, armeni, zingari, rumeni, e qualche russo». Per Marta Barone, a sua volta scrittrice, nonché lettrice acutissima, non si tratta di trovare nell’infanzia dell’artista il «“fatto” che spieghi poi la storia, la vita, l’arte»: questi undici, strepitosi ritratti non sono biografie, né saggi critici. Sono album di ricordi, racconti d’atmosfera, palinsesti miracolosamente in equilibrio tra vita e arte, infanzia e maturità, tra il senno di poi di noi lettori e la sconfinata apertura che ogni bambino porta al mondo.
16,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.