Industria e studi industriali
Stampa, giornalismo, radiotelevisione
Alessandro Pace
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 1983
pagine: 578
La qualità del produrre: struttura produttiva, addetti, organizzazione del lavoro, tecnologie, mercato e orientamenti delle imprese edilizie
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1982
pagine: 184
Industrializzazione e squilibri regionali in Italia. Bilancio dell'età giolittiana
Vera Zamagni
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1982
pagine: 268
Tendenze della nuova imprenditoria nel Mezzogiorno degli anni '70
Enzo Pontarollo
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1982
pagine: 240
Bibliografia dell'impresa pubblica (1975-1978)
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1982
pagine: 276
Energia anni '80. Problemi di tecnologia di produzione e di sviluppo
Enrico Lorenzini, Piergiacomo Sola
Libro
editore: Pitagora
anno edizione: 1982
pagine: 464
Corso di storia dei movimenti sindacali
Franca Assante
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1982
pagine: 204
La civiltà latina d'Africa nel libro italiano. Catalogo della Mostra (Dakar, 1982)
Libro
editore: Ist. Nazionale di Studi Romani
anno edizione: 1982
pagine: 116
Scioperi e movimenti collettivi
Giuseppe Colasanti, Luca Perrone
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 1982
pagine: 352
La doppia capitale. Roma burocratica e moderna
Pierluigi Severi
Libro: Copertina morbida
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 1981
pagine: 156
"Le pagine di Severi ruotano su due tesi fondamentali, e fortemente rinnovative. La prima è che Roma è diventata ormai capitale a tutti gli effetti, nella misura in cui la sua immagine storica si è deideologizzata e la sua realtà socio-culturale si è trasformata, in coincidenza con i radicali mutamenti intervenuti nel suo tessuto urbano ed economico grazie alla parziale bonifica delle borgate e all'insediamento di ceti emergenti che le hanno rese notevolmente omogenee con il centro storico. La seconda tesi di questo saggio è che sembra venuta l'ora di abbandonare la logica dell'emergenza vissuta anche dagli amministratori comunisti come pura difesa a riqualificazione dell'esistente, per scommettere finalmente in positivo sullo sviluppo delle grandi strutture di servizio, di distribuzione, di trasporti e sulla struttura direzionale. Severi punta sulla vocazione moderna della città capitale come polo determinante dell'industria pubblica e della finanza, come punto di riferimento e di interscambio per il terzo mondo, come contraltare laico (non in chiave puramente diplomatica e tanto meno sterilmente polemica) della Chiesa cattolica e delle minoranze religiose ebraica e musulmana, come capitale della pace." (dalla Prefazione di Antonio Ghirelli).