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Arti: argomenti d'interesse generale

Ami improprie. Lo stato della critica d'arte in Italia

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 348

Nel manifesto l'"Antitradizione futurista", pubblicato nel 1913, Apollinaire riserva «mer…de aux critiques». Poco più di cento anni dopo quel j’accuse ha conservato, intatta, la sua forza scandalosa. Dov’è la critica, oggi? Condannata a una lenta eutanasia, è diventata un genere residuale: la figura del critico è stata sostituita da quella del curatore. Eppure, proprio nell’epoca in cui le opere d’arte sono divenute sempre più criptiche, questa pratica legata alle origini della modernità avrebbe un ruolo decisivo. Per non permettere che l’esoterismo e la volatilità di tante esperienze artistiche attuali ci escludano dal piacere. E per creare un sentimento di prossimità nei confronti di creazioni non di rado respingenti. Ma, per avere ancora un senso, la critica non può che ripartire dalle sue ragioni originarie. Rimodulare, attraverso le parole, i segni dipinti. Riaffermare la centralità dell’opera. Raccontare in che modo un quadro è nato e che cosa rappresenta; quali erano gli obiettivi del suo autore; come egli si è formato; che tecniche ha adoperato; che relazioni ha intrattenuto con la società in cui si è trovato ad agire; a quali simboli ha rimandato. E ancora: insegnare a vedere meglio ciò che è in evidenza, ma anche ciò che si nasconde nell’ombra. Infine, non lasciarsi sedurre dal mito dell’eterno cominciamento, per darsi come inquieta storia del presente. E, insieme, come esercizio “parziale, appassionato, politico” (per dirla con Baudelaire). Di questa filosofia, con sensibilità e culture diverse e lontane, si sono fatti interpreti critici come, tra gli altri, Roberto Longhi e Lionello Venturi, Giulio Carlo Argan e Francesco Arcangeli, Cesare Brandi e Filiberto Menna, Giuliano Briganti ed Emilio Villa, Germano Celant e Achille Bonito Oliva, Carla Lonzi e Lea Vergine. All’attualità della loro lezione è dedicato Armi improprie. Che suggerisce un viaggio appassionante tra idee, teorie, libri, articoli, progetti, mostre, esperienze corsare. Disegnando così i contorni di un possibile canone della critica d’arte italiana del XX secolo.
25,00
Il sublime astratto

Il sublime astratto

Libro: Libro in brossura

editore: Johan & Levi

anno edizione: 2024

pagine: 120

L’incomprensione è parte integrante delle relazioni umane, e quando a comunicare sono Erwin Panofsky, il massimo teorico dell’iconologia medievale e rinascimentale, e Barnett Newman, esponente e principale teorico dell’Espressionismo Astratto, il disastro è assicurato. Soprattutto se nessuno è intenzionato a scendere a patti. Una polemica attorno al termine “sublime” dà il la per una riflessione molto più ampia sullo stato dell’arte aniconica. Negli Stati Uniti in particolare questa si è voluta annunciare completamente aliena non solo nei confronti della tradizione figurativa e delle categorie del bello formale e del classicismo di stampo europeo, ma anche rispetto alla stessa arte astratta del Vecchio Continente. L’astrattismo americano aveva come obiettivo principale quello di liberarsi da ogni proporzione e dalla rigidità delle forme e della geometria, senza per questo rinunciare al contenuto, aspetto che critici e teorici come Panofsky faticavano anche solo a immaginare. In questa antologia di saggi, curata da Pietro Conte, emergono le posizioni di sostenitori e detrattori di quella corrente che ha posto come obiettivo la costante ricerca, il tentativo di suscitare un terrore mescolato al piacere, con la perdita di tutte le coordinate e i punti fermi, esprimendo ancora, ma in modo completamente nuovo, il sublime.
20,00
Le mie natività

Le mie natività

Federico Zeri

Libro: Libro in brossura

editore: Interlinea

anno edizione: 2023

pagine: 64

Le più belle Natività secondo Federico Zeri, uno dei maggiori storici dell'arte italiani: dodici famosi capolavori scelti e commentati da un maestro indimenticato. Da Giotto a Correggio, da Tintoretto a Tiepolo, da Botticelli a Velazquéz, con riproduzioni a colori, Zeri ci accompagna alla scoperta di quanto sia artistico il mistero del Natale.
12,00
Concetti fondamentali della storia dell'arte

Concetti fondamentali della storia dell'arte

Heinrich Wölfflin

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2023

pagine: 304

«Come orientamento generale, basterà dire quanto segue: i Concetti fondamentali sono sorti dalla necessità di offrire una più salda base all’analisi della storia dell’arte; non a un giudizio di valore, dunque, di cui qui non si parla, bensì alla definizione dello stile. A tale scopo è sommamente interessante conoscere la forma rappresentativa dinanzi a cui ci si trova volta per volta (conviene parlare di forme della rappresentazione piuttosto che di forme visive). La forma della rappresentazione visiva non è ovviamente qualcosa di esteriore, ma ha un’importanza determinante anche per il contenuto della rappresentazione, e in questo senso la storia del succedersi dei concetti figurativi è già storia dell’arte. Il modo di vedere o, come preferiamo dire, della rappresentazione visiva, non è sempre e ovunque identico, avendo, come tutto ciò che vive, una sua evoluzione. Vi sono gradi nella rappresentazione visiva di cui lo storico dell’arte deve tener conto. Si parla di modi di vedere arcaici e “immaturi”, così come si parla, d’altra parte, di periodi di “arte matura” e di “arte tardiva”. L’arte arcaica greca e lo stile delle antiche sculture dei portali di Chartres non devono essere interpretati come se fossero stati prodotti nel nostro tempo. Invece di domandarsi quale effetto producano queste opere d’arte su di noi, uomini moderni, e di determinarne di conseguenza il contenuto espressivo, lo storico deve tener presente quale scelta di possibilità formali quel tempo abbia avuto. La linea di svolgimento della rappresentazione visiva è, per valerci di un’espressione di Leibniz, virtualmente già segnata, ma nella sua attuazione storica subisce interruzioni, ritardi, trasformazioni di ogni tipo. Ora, nel presente volume non si vuole offrire un compendio di storia, ma si cerca di stabilire certi criteri di valutazione con cui si possono misurare, con una certa esattezza, i mutamenti storici e i caratteri nazionali».
29,00
Il dettaglio

Il dettaglio

Daniel Arasse

Libro: Libro rilegato

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2023

pagine: 221

Di fronte a un quadro il nostro istinto è quello di fare un passo indietro, così da contemplarlo nel suo insieme. Con Il dettaglio Daniel Arasse ci invita, al contrario, ad avvicinarci ai capolavori dell’arte posando lo sguardo sui particolari. Talvolta inquietanti, talvolta rivelatori, talvolta quasi invisibili, questi dettagli celano messaggi in codice, dimostrazioni di perizia tecnica, rimandi alla politica o alla vita del pittore. Arasse traccia una storia dell’arte «minima» attraverso gli elementi secondari delle grandi opere, per ricordarci che è lì dove non guarda nessuno che è nascosto il tesoro più prezioso.
65,00
Il mercato dell'arte. Le regole del gioco

Il mercato dell'arte. Le regole del gioco

Simone Facchinetti

Libro

editore: Allemandi

anno edizione: 2023

pagine: 272

24,00
La sfera dei colori e altri scritti sul colore e sull'arte

La sfera dei colori e altri scritti sul colore e sull'arte

Philipp Otto Runge

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2023

pagine: 208

La saggistica sul colore conosce nei primi decenni dell'Ottocento punte di interesse e di diffusione mai più raggiunte in seguito. Riferimenti alle valenze simboliche del colore, ai suoi significati ideologici e persino etici si ritrovano in Novalis, Wackenroder, Tieck, Brentano e Goethe; in filosofi o scienziati come Schelling, Schopenhauer, Steffens, Hegel; in musicisti come Berger e Beethoven; nella cerchia di pittori concettuali come i nazareni di Overbeck e Pforr. Se la Farbenlehre di Goethe è forse il testo più noto di questa stagione, "La sfera dei colori" (Farbenkugel, 1810) e gli scritti sull'«arte nuova» del pittore romantico Philipp Otto Runge (1777-1810) rappresenteranno ancor più di quelli di Goethe, come scriverà Paul Klee, «un insegnamento imprescindibile per tutta la pittura a venire», incidendo profondamente sulla elaborazione teorica delle avanguardie artistiche degli inizi del Novecento. Le sue pagine, sempre percorse da una fortissima tensione intellettuale e morale, restituiscono i trasporti, le passioni, le utopie del romanticismo tedesco e rivelano la natura essenzialmente letteraria di Runge, testimoniata, oltre che da tutta l'opera pittorica, anche dalle due splendide fiabe (Il ginepro e Il pescatore e sua moglie) da lui composte nel dialetto della Pomerania, che nel 1811 i fratelli Grimm proporranno, nell'appello all'invio di Märchen per la loro raccolta, come archetipo strutturale e linguistico cui attenersi con la massima aderenza.
23,00
Se dico rosso

Se dico rosso

Carla Della Beffa

Libro: Libro in brossura

editore: Book Time

anno edizione: 2023

pagine: 296

"Se dico rosso" è un'indagine sulle parole dei colori, un enorme puzzle impossibile da risolvere, tanto è ricco di indizi e punti di vista. Chimica, codici, pigmenti, cause fisiche del colore, funzionamento della luce e della percezione, nomi e metafore dei cataloghi, storie dell'arte, critica, morale, letteratura, canzoni. Parole e colori toccano tutto, tutti, dall'arte all'architettura, dalle caramelle allo smalto per unghie, dalla moda all'industria. In italiano, inglese e francese i nomi delle tinte cambiano e il loro valore simbolico è diverso in ogni cultura. Interprete, testimone, detective, Carla Della Beffa ha scavato per anni intorno al tema del colore e dei suoi linguaggi per raccogliere dati e argomenti, e poi cucire insieme parole e fotografie, commenti e traduzioni, come in un patchwork. Infinito e necessariamente incompleto, perché è la visione che dà colore alle cose: i colori esistono solo se ci sono occhi che li guardano. E quello che vediamo è soggettivo: anche davanti alla stessa tinta, ognuno di noi vede il "suo" rosso.
25,00
Futuri possibili. Scenari d'arte e intelligenza artificiale

Futuri possibili. Scenari d'arte e intelligenza artificiale

Rebecca Pedrazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2023

pagine: 384

L'Intelligenza Artificiale (IA) sta cambiando il mondo dell'arte e non solo. Questo libro risponde alle molte domande che noi tutti ci facciamo. Rebecca Pedrazzi, storica dell'arte, giornalista ed esperta di Intelligenza Artificiale applicata all'arte offre al lettore una vera guida a questo mondo in rapidissimo cambiamento in cui l'IA è divenuta uno strumento nella produzione di opere d’arte e un alleato nella ricerca, nella fruizione e molto altro. Il libro è strutturato in due parti. Nella prima viene spiegato come viene impiegata oggi l’IA nel mondo dell’arte, non solo per creare opere d'arte ma anche per esplorare musei, catalogare archivi, autenticare opere, fino agli ultimi studi sul rilevamento delle nostre reazioni a livello cerebrale di fronte a un’opera artistica. Con uno stile semplice e chiaro, e alcuni case studies esemplificativi, si spiega cos'è un chatbot, il deep learning, la blockchain, il BrainControl Avatar, ecc. La seconda parte è invece un invito alla scoperta dei pionieri nell’applicazione dell’IA grazie a una serie di interviste esclusive ad alcuni dei protagonisti della scena italiana e internazionale: artisti, imprenditori, ricercatori, esponenti del mondo accademico, galleristi. Qualche nome: gli artisti Mario Klingemann, Mike Tyka, Anna Ridler, Mauro Martino; Piero Poccianti (direttore Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale), Julia Betancour (direttrice Conservation Lab, Collection Solo, Madrid), Andrea Concas (Art Backers e Art Rights). Rebecca Pedrazzi, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano, nel 2017 fonda la rivista d'arte e cultura online "NotiziArte". È autrice di numerosi articoli sull'arte e le nuove tecnologie, docente in corsi e master sull'IA e dal 2023 è responsabile dei progetti dedicati all'arte allo IULM AI Lab di Milano.
19,90
Sulla scultura

Sulla scultura

Henry Moore

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2023

pagine: 96

La lunga e fortunata carriera di Henry Moore (1898-1986) esemplifica nella sua evoluzione alcune delle istanze che hanno caratterizzato il dibattito artistico del Novecento e, in particolare, la nascita e l’affermazione della scultura moderna. L’originale ricerca di Moore prende avvio dalla scoperta dell’arte primitiva, per approdare – attraverso le sperimentazioni astratte e surrealiste degli anni Trenta, la suggestione dell’arte rinascimentale italiana, l’impegno civile come war artist durante la Seconda guerra mondiale – a una posizione artistica caratterizzata da un profondo umanesimo che si esprime soprattutto nella realizzazione di grandi sculture monumentali a destinazione pubblica. Vengono qui raccolti alcuni suoi importanti contributi al dibattito artistico sviluppatosi in Inghilterra tra gli anni trenta e i primi anni quaranta, che delineano gli aspetti fondamentali della nascita del modernismo in scultura: l’influenza del primitivismo, la polemica tra astrazione e surrealismo e la necessità, profondamente avvertita da Moore, di giungere a un equilibrio tra la forma astratta e quello che egli chiamava «il contenuto psicologico umano». Con uno scritto di Herbert Read.
13,00
Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto

Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto

Gillo Dorfles

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2023

pagine: 320

Una nuova luminosa edizione per uno dei testi classici del Novecento che hanno rivoluzionato il modo di concepire l’arte e il campo più esteso e vivo dell’estetica quotidiana. Quando nel 1968 Gillo Dorfles pubblica un volume dedicato al fenomeno del kitsch, la parola stessa, attinta dalla lingua tedesca, era ignota fuori dell’area germanofona. Ma se la parola era poco diffusa, i prodotti e i comportamenti che si caratterizzavano per il loro (più o meno deliberato) cattivo gusto sciamavano dappertutto, sconfinando l'ambito artistico per insinuarsi in ogni aspetto della vita contemporanea, dal design alla comunicazione, dalla moda all’arredamento, dallo sport allo spettacolo. Secondo Dorfles il kitsch non è però un concetto atemporale, legato com’è all’idea di riproducibilità tecnica che si è venuta affermando con la seconda rivoluzione industriale. Prima non sono mancate situazioni in cui il processo di creazione artigianale raggiungeva un certo grado di serialità, ma senza dubbio la moltiplicazione e la diffusione tipiche delle tecnologie moderne hanno impresso al fenomeno una vitalità inarrestabile, e subdolamente maliziosa. È questa infatti l’essenza del kitsch, esclusi certi suoi usi in chiave umoristica: gratificare l’utente con un senso di artisticità facile, superficiale, e in definitiva artefatta, per manipolare la sua coscienza a uso delle varie propagande (politica, religiosa, consumistica). Pur acutamente critica, l’analisi di Dorfles resta sempre curiosa, eclettica e rispettosa degli altri, attenta a non inciampare nel moralismo e nel distinguere, all’interno di un fenomeno così vasto e ormai “naturale”, le sue varie sfumature e componenti. Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto rappresenta perciò una pietra miliare della riflessione estetica contemporanea, proprio perché oggi dominata dal suo apparente contrario, il buon gusto imposto dal postmoderno che fa della contraffazione stessa un’arte.
48,00
La conservazione delle materie plastiche nelle collezioni di design e nell'arte contemporanea

La conservazione delle materie plastiche nelle collezioni di design e nell'arte contemporanea

Susanna Bassotti, Eliana Costa

Libro: Libro in brossura

editore: Nardini

anno edizione: 2023

pagine: 254

Il primo testo che fornisce notizie complete, storiche, tecnologiche e metodologiche sul mondo delle materie plastiche nella produzione artistica moderna e contemporanea. Entrati con entusiasmo nelle collezioni dei musei del moderno, i materiali plastici sono oggetto da alcuni decenni della ricerca specifica sui metodi d'intervento. L'eterogeneità delle caratteristiche e l'affinità morfologica pongono quesiti sulle modalità operative, fin dal riconoscimento dei materiali. Questo libro fornisce dunque uno strumento irrinunciabile nella progettazione dell'intervento di restauro: 1. il riconoscimento dei materiali plastici attraverso modalità ottiche, tattili, olfattive; 2. l'inquadramento cronologico-estetico (brevetto e data di produzione industriale prima e artistica poi); 3. Riconoscimento dei fattori di degrado; 4. strategie di conservazione preventiva, fin dalla manipolazione allo stoccaggio ed esposizione; 5. metodologie di conservazione; tecniche di restauro e risultati delle più recenti ricerche sui metodi di incollaggio, consolidamento, pulitura, reintegrazione, ritocco, protezione attiva e passiva; 5. Casi studio per verifica pratica del restauro.
38,00

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