Libri di William Butler Yeats
Poesia-Teatro-Prosa. Nobel 1923
William Butler Yeats
Libro
editore: UTET
anno edizione: 1969
pagine: 682
Gitanjali (Offerta di canti)
Rabindranath Tagore
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Libri
anno edizione: 1990
pagine: 146
Drammi celtici: Calvario-La resurrezione-Purgatorio
William Butler Yeats
Libro: Libro in brossura
editore: Marco Saya
anno edizione: 2022
pagine: 150
Drammi celtici. Testo inglese a fronte
William Butler Yeats
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2019
pagine: 233
Una raccolta di drammi ricchi di magia e suggestione, l'omaggio di Yeats al patrimonio di storie e leggende della tradizione irlandese. I testi raccolti in questo volume evocano una drammaticità severa e scarna, che riduce al minimo gli scenari realistici per lasciare spazio a elementi decorativi e simbolici: tutto è concentrato nella gestualità e nel linguaggio, che è insieme poetico e popolare, nutrito di tutta l'imprevedibile fantasia e le infinite metafore della parlata contadina. Scritti in un unico atto, questi testi ruotano attorno alle vicende di mitici eroi e personaggi: dall'amore tragico di Deirdre e Naoise all'epopea di Cuchulain, i "Drammi celtici" immergono il lettore nelle tipiche ambientazioni irlandesi e restituiscono tutto il fascino di un mondo ormai perduto. Introduzione di Giorgio Manganelli.
La clessidra, Il miracolo. Due atti unici
William Butler Yeats
Libro: Copertina morbida
editore: Ripostes
anno edizione: 2019
pagine: 61
Il volume contiene due atti unici di Yeats. Il primo "La clessidra", elabora in prosa una fiaba popolare: un sapiente, che ha rinnegato la fede e diffuso ovunque lo scetticismo viene visitato da un angelo, inviato per annunciargli la morte e la condanna eterna, a meno che non trovi, nel tempo segnato da una clessidra, qualcuno che ancora crede. Il sapiente interroga vanamente i suoi discepoli, la moglie e i figli: solo un Folle sarà in grado di salvare la sua anima. Il secondo Il Miracolo, è intriso di misticismo, attraverso una visione potente e poetica si manifesta tutta la forza e la coerenza di Yeats a una visione non nichilista del mondo. Questi due atti unici sono delle piccole perle, assolutamente da non perdere, che mettono a nudo l'animo di un grande autore che non conosce l'oblio del tempo.
Per amica silentia lunae
William Butler Yeats
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 144
“A una prima lettura, si comprende immediatamente che Per Amica Silentia Lunæ è una divagazione su due temi cari a Yeats: la maschera e la visione. La bellezza del testo sta però proprio nella stranezza di queste divagazioni, nel loro procedere senza continuità dialettica da monologhi a squarci e pensieri fulminanti, quasi aforistici, che fanno della loro oscurità la loro forza. Il problema dei morti, che occupa quasi tutta la seconda parte del testo, e del rapporto che i vivi hanno con loro, è centrale nel pensiero di Yeats. […] Ma chi sono questi morti di cui parla Yeats? I poeti che lo hanno preceduto, secondo Harold Bloom, che legge questo testo anche come un saggio sull’Influenza Poetica e sul modo in cui un poeta riesce a liberarsi dei propri predecessori e a crearsi una propria individualità. […] C’è infine un ultimo modo in cui è possibile leggere questo testo: Yeats immaginò queste meditazioni come una lettera a Iseult Gonne – la giovane donna di cui credeva di essere innamorato, figlia di quella Maud Gonne che era stata e forse era ancora un suo grande amore. […] Ma nel parlare d’amore, Yeats dimentica quello che era il suo scopo e parla di ciò che ama e parla a ciò che ama. E questa lettera d’amore a Iseult diventa così anche una lettera d’amore per i poeti romantici, e una lettera d’amore per i morti appassionati. Un amore infelice, ovviamente, e illusorio come la luna.” (Dallo scritto di Gino Scatasta)
La rosa segreta
William Butler Yeats
Libro
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 124
"La rosa segreta" è un fiore nascosto che nasce dall'ibridazione di due varietà diverse: la rosa alchemica e la rosa che, accanto al più famoso trifoglio, ha rappresentato per molto tempo il simbolo della nazione irlandese, poiché è stata usata come espressione cifrata per poter parlare di Irlanda sotto il dominio britannico. Yeats intraprende la ricerca della rosa segreta scrivendo una raccolta di racconti che affonda a piene mani nel folklore irlandese per trarne una serie di gemme preziose. Grazie alla sua personale e potente alchimia narrativa, infatti, l'autore si cimenta in una celebrazione delle proprie radici culturali che è anche un'operazione di trasformazione e di costruzione di una mitologia completamente rinnovata. Si tratta, in fondo, dello stesso processo di re-incantamento del mondo che si ritroverà nel suo saggio intitolato Magia: "Come il musicista o il poeta incanta, ammalia e lega con un sortilegio la sua stessa mente quando vuole incantare la mente altrui, così l'incantatore creava o rivelava per sé oltre che per gli altri l'artista soprannaturale o il genio, la mente all'apparenza transitoria ricavata da molte menti".
Gitanjali. Con testo Bengalese a fronte
Rabindranath Tagore
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2020
pagine: 367
Gitanjali, che significa "offerta di canti", è una raccolta di poesie scritte originariamente in lingua bengalese, tra il 1906 e il 1910. Le liriche qui raccolte si rivolgono sempre a un destinatario preciso — ora chiamato "maestro", ora "signore", "re", "sole" e perfino "amico" —: dio. Il dio di Tagore, identificabile con Krishna fanciullo, tuttavia, è allegro, gioviale, perfino giocoso. A lui Tagore si rivolge con un tono confidenziale, tanto affettuoso da apparire simile a una relazione amorosa. Per quanto giochi e si faccia "desiderare", il dio presente nelle poesie di Gitanjali, però, non è mai un'entità indifferente e distante: si avvicina all'uomo, questa creatura transitoria e imperfetta, per offrire il suo amore; sorride al fianco del poeta, gli chiede di cantare, gli fa percepire la sua presenza e il rumore dei suoi passi. Nelle poesie del Gitanjali sono presenti, oltre al rapporto tra il dio e il poeta, anche temi più popolari: la siccità della terra, le miserie della gente bengalese, l'arretratezza culturale del Bengala.
L'uccello maculato
William Butler Yeats
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Studio Tesi
anno edizione: 2021
pagine: 224
Lo scrittore ci conduce, con il suo secondo romanzo, nel misterioso reame delle fate irlandesi. Lungi dall’essere creature benigne, pronte a soddisfare i desideri umani, le fate si identificano con gli spiriti inquieti dei defunti o con gli angeli cacciati dal cielo. Nonostante all’inizio l’autore si fosse prefissato di scrivere un’opera realistica, la sua narrazione si mescola a elementi autobiografici e risente di un certo estetismo fin de siècle, che tende a rivalutare il mistero, il sogno, l’irrazionale: il risultato è un realismo anomalo, decadente, incline al simbolismo esoterico e fantastico, tematiche che anticipano la maturità artistica di Yeats. “L’uccello maculato” è una tappa fondamentale dell’itinerario artistico del celebre poeta dublinese.