Libri di Vittorio Gregotti
Il disegno del prodotto industriale. Italia (1860-1980)
Vittorio Gregotti
Libro
editore: Electa
anno edizione: 1989
pagine: 376
Suddiviso in tre sezioni, 1860-1918 (a cura di Manolo De Giorgi), 1919-1945 (a cura di Andrea Nulli) e 1946-1980 (a cura di Giampiero Bosoni), il volume scandaglia, settore per settore, tutti gli ambiti della produzione industriale in cui lo stadio del progetto ha via via assunto le caratteristiche che oggi sono comunemente associate al termine "design". Dagli ombrelli alle biciclette, dal dibattito sulle arti decorative alla produzione di arredamento della casa popolare, dalle locomotive alle macchine per il caffè, dalla Topolino alle macchine Olivetti, l'avventura del disegno industriale italiano e dei suoi protagonisti famosi in tutto il mondo trova una sistemazione enciclopedica in questo libro.
Tre forme di architettura mancata
Vittorio Gregotti
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 122
L'architettura gode di sempre maggiore importanza nelle nostre società globalizzate, al punto che alcuni grandi architetti hanno ormai acquisito lo status di "archistar" e i loro edifici sono considerati dei punti di riferimento per l'estetica contemporanea. Ma Vittorio Gregotti, da sempre un maestro di architettura capace di pensare in termini non solo disciplinari il percorso della contemporaneità, vede nell'apparente trionfo di un certo modo di fare architettura alcuni pericoli, sia per la pratica artistica di per se stessa, sia per i riflessi che essa ha sulla realtà del mondo in cui viviamo. Questi pericoli discendono da tre rinunce, tre forme di architettura mancata: "la rinuncia al disegno di modificazione del presente come progetto di confronto critico con il contesto, la rinuncia alla capacità di vedere piccolo, con precisione, tra le cose, e la rinuncia alla durata dell'opera di architettura come metafora di eternità".
La città pubblica. Ediz. italiana e inglese
Vittorio Gregotti
Libro: Copertina morbida
editore: Giavedoni
anno edizione: 2012
pagine: 80
Il sublime al tempo del contemporaneo
Vittorio Gregotti
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 236
I fondamenti dei progetti di architettura di successo mediático hanno proposto negli ultimi trent'anni un rovesciamento dell'idea di sublime come identificazione con la cultura del capitalismo finanziario globalizzato. Ciò impedisce ogni presa di coscienza di una distanza critica che permetta di leggere le contraddizioni che presiedono lo stato attuale delle cose e la costituzione di linguaggi capaci di proporre possibilità alternative. Le illusioni che hanno connesso, con straordinari risultati, razionalismo e Repubblica di Weimar, costruttivismo e prima rivoluzione sovietica, non ci sono più consentite; ma ciò non significa che le forme dell'architettura non debbano essere volte anche oggi alla ricerca della verità, che non è prima ma è nella concreta forma della nuova cosa; anche attraverso la finzione ma mai attraverso la menzogna. Forme che debbono costruire possibilità altre di conoscenza, senza rispecchiamenti di ideologie come falsa coscienza. Per Gregotti è quindi importante opporsi a qualsiasi disgiunzione dell'architettura non solo dalla politica ma anche dal contesto, dalla coscienza della storia, dall'uso, dalla regola come misura di ogni eccezione, al fine di mettere in atto, per mezzo delle forme dell'architettura, una nuova critica positiva della realtà capace di proporre una modificazione creativa dello stato delle cose.
Il segno dell'arte. Per le Scuole superiori. Volume Vol. 5
Gillo Dorfles, Vittorio Gregotti, Marcello Ragazzi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Atlas
anno edizione: 2023
Contro la fine dell'architettura
Vittorio Gregotti
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 133
Il territorio delle discipline dell'architettura e la riflessione a esse connesse si è modificato e differenziato nel tempo, si sono trasformate le relazioni con la società, le condizioni tecniche del fare, le procedure e il ruolo stesso dell'architetto. I confini tra le diverse arti si sono fatti incerti e l'identità e i compiti dell'architettura si sono confusi. Tale confusione è stata vissuta da molti come una liberazione di forze creative; ma troppo facilmente si è fatto a meno di ogni distanza critica dalla realtà e anche di ogni fondamento del proprio fare. Tutto ciò ha determinato lo spostamento dell'architettura verso l'indistinta nuova disciplina dell'estetizzazione diffusa del mondo, facendo abusivamente coincidere le nozioni di arte e comunicazione e proponendo i mezzi stessi come fini: smarrendo, cioè, la necessità del senso, di ciò che solo ciascuna delle arti può dire. Questo libro ricerca le ragioni e le conseguenze di una confusione interdisciplinare che sottrae l'avventura dell'architettura alle proprie responsabilità.
L'ultimo hutong. Lavorare in architettura nella nuova Cina
Vittorio Gregotti
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 144
Dopo dieci anni di lavoro di architettura in Cina, Gregotti cerca, a partire da questa esperienza, di misurare che cosa, le differenze di tradizione culturale e sociale nei confronti di questa grande civiltà, del suo attuale assetto e delle sue contraddizioni, possano insegnare a un architetto europeo e in qual modo la cultura architettonica del moderno possa, senza colonialismi, proporsi alla nuova Cina. Vittorio Gregotti lavora dal 1953 nel campo della progettazione architettonica e di disegno urbano in Italia, in molti paesi europei, in Cina e in Nord Africa. È stato professore in molte università italiane, straniere, nord e sudamericane, ed è autore di una quindicina di libri di teoria dell'architettura tradotti in molte lingue. È stato direttore delle riviste "Casabella", "Rassegna" ed "Edilizia Moderna".
Dentro l'architettura
Vittorio Gregotti
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1991
pagine: 112
Architettura e postmetropoli
Vittorio Gregotti
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 150
Il trionfo della città nel mondo contemporaneo è diventato un luogo comune: sia nei paesi ricchi che in quelli in via di sviluppo la popolazione urbana cresce costantemente, dando luogo a fenomeni di enorme portata economica, sociale, culturale. Vittorio Gregotti getta uno sguardo sulle città di oggi e sulle possibilità, le sfide e i problemi che esse pongono alla pratica dell'architettura. Se è vero che la globalizzazione della finanza e dei consumi ha trasformato con forza dirompente la nozione stessa di città, l'architettura ha spesso scelto, per comodità o addirittura per convinzione, di ridursi a rispecchiamento dell'ordine globale, all'inseguimento di una bizzarria di superficie e indifferente al suo contesto che tradisce le ragioni profonde del suo essere pratica artistica. Ma è impossibile recuperare una distanza critica nei confronti della post-metropoli trionfante che consenta di disegnarla e progettarla in modo diverso? E non si può sperare che le tendenze accelerate e convulse dei cambiamenti globali potranno depositarsi, dando forma a modalità di architettura urbana altrettanto significative ed equilibrate di quelle del passato?
L'architettura di Cézanne
Vittorio Gregotti
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 48
La ricerca di Cézanne della verità in pittura sembra voler individuare un percorso capace di costruirsi attraverso una relazione profonda con la geologia della realtà: ogni sua pittura è la lenta realizzazione di un'architettura del quadro definita da tale necessità. Al di là delle analogie che possono essere proposte con i problemi affrontati nel primo decennio del ventesimo secolo dai protagonisti del moderno anche in architettura, l'atteggiamento di Cézanne nei confronti della propria disciplina può essere un modello anche oggi nella condizione della attuale crisi della cultura architettonica, che sembra voler rispecchiare lo stato delle cose anziché costruire una distanza critica attiva rispetto a esse.
Una lezione di architettura. Rappresentazione, globalizzazione, interdisciplinarità
Vittorio Gregotti
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2009
pagine: 100
Uno dei tratti distintivi dell'essere in arte di Vittorio Gregorti è il costante e continuo trapassare tra l'opera - progettata o costruita - e la riflessione teorica. La prolusione tenuta nel 2008 alla Facoltà di Architettura di Firenze è divenuta, così, questa 'lezione' incardinata sulle questioni della rappresentazione, della globalizzazione e della interdisciplinarità. Tre temi, tra i molti possibili, attraverso cui traguardare la confusa condizione contemporanea senza compiacimenti o indulgenze. Una prassi critica mirata a quel centro difficile, a quell'"ergon poieticon" sfuggente che, tuttavia, è forse il solo capace a istituire l'architettura come concreto "frammento di verità storicamente definito".