Libri di Ugo Malaguti

Avvengono a volte, tra grandi amici, delle coincidenze, si verificano delle sincronie, che a guardare dall’esterno sembrano strane e naturali allo stesso modo. E inspiegabili. Non è facilmente spiegabile, infatti, la circostanza che vede due protagonisti della SF italiana e internazionale mettersi a lavorare su un lavoro autobiografico nello stesso periodo. Non facilmente spiegabile se non per quel complesso di vedute e sensibilità comuni, di esperienze condivise, negli entusiasmi e nelle delusioni, in una vita intera, che creano affinità ineffabili. Senza che ci fosse un progetto comune, mentre Ugo scriveva il suo “Incontri Ravvicinati”, Luigi Cozzi metteva mano a una sua autobiografia, anch’essa ricca di aneddoti e incontri e dal titolo che evoca, in chi ha amato il cinema di SF seguendolo nell’arco della propria vita, una sensazione di nostalgica meraviglia. "L’estate è dei mostri", oltre all’autobiografia di un grande protagonista della scena SF mondiale, è il racconto di un amico che ha le nostre stesse passioni e sa ricordarci un’epoca non lontana e gloriosa in cui ogni giorno per la SF era un’estate rigogliosa.

In questo romanzo, che rappresenta il seguito del capolavoro La Plaie, Nathalie Charles-Henneberg scrive un'avventura poetica senza pari, dando una conclusione alla guerra tra le forze delle tenebre e le flotte siderali della Metagalassia. La Terra è prigioniera del Male, di un male assoluto che segue percorsi da autentico inferno dantesco, e il giorno della Riconquista si allontana, perché le flotte siderali attendono intorno al pianeta Omicron, mondo di grandi acque e di deserti sabbiosi, popolato da intelligenti delfini. L'eroe de La Plaie, il mutante Airth Reg, non si rassegna all'attesa. Decide di partire per l'inferno della Terra, dove scoprirà l'ambizioso progetto dei Notturni sovrapporre alla creazione una nuova creazione, grazie a una Macchina che dovrà fondersi con un essere umano.

Il cerchio si stringe. Intorno a Earl Dumarest, sempre più vicino a scoprire le coordinate perdute del suo mondo natale, la mitica Terra, un segreto nelle mani di alcuni ricercatori irrisi da tutti e perduti tra i mondi periferici della Via Lattea. E intorno al Cyclan, dove le misteriose morti delle intelligenze conservate per sempre a formare la sapienza dell'organizzazione cominciano ad apparire una minaccia paurosa. E il Primo Cyber di fresca nomina compie una scoperta troppo a lungo attesa... scopre che Earl Dumarest, l'uomo che possiede il segreto che può portare il Cyclan al dominio dell'universo, è ancora vivo!

Sotto i raggi dardeggianti di un immenso sole rosso, una creatura comincia un percorso attraverso il nulla, in compagnia di una voce misteriosa e onnisciente, nel profondo mistero di spazi arcani e di creature misteriose che sembrano evocate da qualcosa di onnipotente, una forza creatrice in grado di smuovere i meccanismi dei pianeti e degli universi. Ma per quale motivo ognuna delle entità che popolano un mondo sospeso nel nulla ai confini del tempo ha diversi ricordi, ricordi che risalgono alla Terra lontana, e a varie epoche, e a motivazioni diverse tra loro? Qual è lo scopo delle macchine, se di macchine si tratta, e il desiderio degli umani di sventarne i progetti è dettato dalla saggezza o dalla follia? Inizia una ricerca fatta di meraviglie e leggende, di ricordi e di speranze, alla scoperta di quello che rimane della razza umana e di ciò che essa aveva creato.

Futuro e passato, visioni fantastiche e visioni aliene, spaziando attraverso tutte le tematiche, Pestriniero ci offre straordinarie pagine nelle quali la protagonista assoluta è Venezia, nello spazio e nel tempo, con le sue atmosfere incantate, i suoi drammi, il suo tempo sospeso, nel quale la creatività di questo scrittore si esercita a seguire strade nuove.

Earl Dumarest, il più grande avventuriero delle vie spaziali, si trova apparentemente prigioniero di un meccanismo perverso che gli impedisce di continuare nella difficile ricerca della Terra, in una inesorabile rete di infiniti ritorni dalla quale persino a lui è difficile sfuggire. La Prigione della notte, Incidente su Rha, Il settore Quillian e Una rete di sabbia sono i titoli dei quattro affascinanti romanzi nei quali persino il Cyclan sembra allentare la sua morsa sull'uomo capace di combattere contro mostri delle sabbie, creatori di illusioni, cercando con sempre maggiore disperazione la strada per ritrovare quel pianeta perduto che sembra sfuggirli come acqua tra le dita: la Terra, la sua Terra natale, il cuore dell'antico universo dove si nascondono i più titanici segreti. E nelle vie cosmiche comincia a serpeggiare un sospetto, che presto si trasforma quasi in una certezza... Dumarest è morto, prigioniero della rete dei mondi?

Molti millenni or sono, dei Predatori provenienti dallo spazio esterno assalirono i pianeti conquistati dall'uomo fino a rendere in pericolo l'intera Via Lattea. Gli umani fuggirono nelle galassie più lontane, ricostruendo una civiltà e producendo nuove razze adatte a sopravvivere in un universo pieno di insidie e pericoli. Nacquero così i Vampiri, signori della catena alimentare, feroci e implacabili come il nemico cosmico, e il Raduno dei Mondi diede loro potere su tutte le altre razze, per vincere il nemico. Ma gradualmente i Vampiri usurparono questo potere, soggiogando le bioforme mutate e gli umani, appoggiati dai possenti draghi guerrieri, costruendo un regime corrotto e opprimente il cui fulcro si trova nei mondi del sistema stellare dove splende l'Occhio di Dio, la stella della vita, il disco di fuoco sospeso nel cielo su un mondo desolato e ostile ove si tessono però gli intrighi di potere tesi a cancellare per sempre democrazia e tolleranza dai mondi delle stelle, e rendere uomini e androidi, mutanti e persino draghi, semplice bestiame per soddisfare la loro fame di carne e sete di sangue.

In questo suo secondo libro, Giovanni Celano, autore poetico, ironico e "gattesco", ci racconta una storia a metà strada tra giallo e fantascienza, ambientata nella Roma di oggi, dove un giornalista, incaricato dal suo direttore di indagare sulla leggenda metropolitana di Cicerone, il gatto parlante dei Fori Imperiali, si ritrova coinvolto nel mondo degli amici degli animali, e scopre che la realtà spesso è assai diversa da quella che presuntuosamente riteniamo modellata da noi.

Nella sua ricerca della Terra perduta, Earl Dumarest si è imbattuto in un segreto mortale, che può dare al Cyber, l'organizzazione di androidi collegati da un ponte mentale attraverso tutta la galassia, il potere della vita e della morte su centinaia di pianeti indipendenti, usciti dalle grandi guerre che hanno spezzato l'unità dei mondi galattici. Di pianeta in pianeta, Dumarest continua la sua ricerca della Terra, ma è anche la preda delle insidie che i Cyber gli tendono. Duro, implacabile, ma umano e generoso, Earl Dumarest riuscirà a sfuggire a nemici così potenti da governare quello che fu il più vasto impero dell'uomo?

Alessandro Fambrini, professore di letteratura tedesca presso l'Università di Pisa e scrittori di science fiction, dedica un saggio stimolante e illuminante alla figura di Philip K. Dick, finalmente in una luce obiettiva, al di fuori dell'agiografia e delle leggende metropolitane, per coglierne l'evoluzione tematica e stilistica, i grandi pregi, e gli evidenti difetti.

Quarto volume delle avventure di Earl Dumarest, l'avventuriero nato sul pianeta Terra e fuggito al centro della Via Lattea, là dove il nome dell'antico pianeta è stato dimenticato. Dumarest possiede un segreto prezioso per il Cyclan, l'organizzazione di superuomini cibernetici che vuole controllare la galassia per applicare la propria logica fredda e impeccabile per il progresso dell'uomo. Pressato dai suoi eterni nemici, Dumarest deve ugualmente avvicinarsi a quella regione dello spazio nel quale potrebbe nascondersi il pianeta che lui vuole ritrovare a ogni costo. E il Cyclan questo lo sa, e la sua morsa si stringe sempre di più sull'unico uomo capace di sfidare un potere quale mai la galassia ha conosciuto.

Gli astronauti venuti dalla lontana Terra, dopo oltre un secolo di viaggio in animazione sospesa, si avvicinano al Pianeta e si trovano di fronte a una visione paradisiaca. Alberi che danno frutti copiosi, esseri leggendari che giocano in paesaggi incantevoli, uomini e donne che fanno liberamente l'amore seguendo il desiderio e la ricerca del piacere. Neppure la morte fa paura in un mondo che, incredibilmente, sembra ispirato al capolavoro del grande Hyeronimus Bosch, Il giardino delle delizie. Ma dove c'è il Paradiso, deve esistere anche l'Inferno. E chi è il Dio che ha trasformato il mondo brullo e arido ai confini della galassia in un mondo surreale, magico, esaltante? Qual è il segreto di una razza antica che raccoglie le emozioni e la conoscenza di tutte le intelligenze dell'universo?