Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Ugo Cornia

Le storie di mia zia

Le storie di mia zia

Ugo Cornia

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 196

"Ugo Cornia ha una delle parentele più ramificate e sparse che io conosca, fatta di parenti prossimi, come la fondamentale zia Bruna o la zia Fila, la zia Maria, il bisnonno Adolfo Ferrari, la cugina Mariolina, ma anche di lontani parenti e pseudo-parenti, coi relativi amici, vicini di casa, conoscenti e non conoscenti che però transitano nell'area famigliare, in un ventaglio largo e intricato. E su tutta questa gente, su ciascuno di loro, circolano le storie che Ugo raccoglie, storie passate di bocca in bocca, ripetute e via via aggiustate, perfezionate, fino a diventare la sintesi di una persona, come se ciascuno fosse venuto al mondo per lasciare di sé quell'episodio, spesso buffo o sorprendente e memorabile, che però risulta il centro focale e caratteriale della sua vita. E le storie sono raccolte senza abbellirle o aggiungere compiacimenti letterari, nella loro meravigliosa semplicità e comicità; costituendo così una sorta di epica minima, o novellistica al suo primo albore. Consiglio di leggersi il libro senza fretta, una o due storie per sera, e di rifletterci su. Perché il senso delle nostre umane vite è sempre un piccolo fatto minore, che ne resta l'emblema; il che è divertente e stringe il cuore, come questo libro."
14,00
Sulla felicità a oltranza

Sulla felicità a oltranza

Ugo Cornia

Libro: Libro in brossura

editore: LA NAVE DI TESEO

anno edizione: 2022

pagine: 144

1993, 1995, 1996 sono gli anni che segnano la vita di Ugo. I momenti in cui sono scomparsi la zia, la madre e il padre, il nucleo centrale dei suoi affetti e le fondamenta su cui si reggeva il suo mondo di giovane uomo. “Anni molto faticosi ma belli,” per dirla con le sue parole, in cui la sofferenza per le perdite si mischia, nel racconto, alla poesia e alla dolcezza del ricordo delle piccole cose. Gli amori, le avventure, le sparizioni, le gioie e i dolori di chi deve continuare a vivere in bilico tra tristezza e desiderio di felicità, mentre fa i conti con la reinvenzione di sé e delle proprie certezze. “Sulla felicità a oltranza”, libro con cui Ugo Cornia ha esordito nel 1999 rivelandosi uno degli autori italiani più interessanti della sua generazione, è un racconto dolcemente malinconico, teso tra il rimpianto e la volontà di essere felici, una storia coinvolgente in cui chiunque può riconoscersi.
16,00
Diogene e la città il cinismo antico e le sue riemergenze

Diogene e la città il cinismo antico e le sue riemergenze

Ugo Cornia

Libro

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 256

Il libro si propone di indagare, a partire dagli stimoli offerti dalle ricerche di alcuni filosofi e studiosi come Hadot, Agamben, Foucault, Fabbrichesi, Goulet-Cazé e Sloterdijk, la specificità dell'antico cinismo, una forma di vita molto particolare, il cui stile ha forse ancora oggi qualcosa da dire. A tale scopo, il testo ricostruisce un quadro di insieme che ricompone la peculiare forma di vita cinica, molto autarchica e polemica in relazione alle principali esperienze di vita: l'origine e la cittadinanza, il rapporto con l'economia, il potere, le convenzioni sociali, il sapere e la religione. Contestualizza inoltre la forma di vita cinica in relazione al contesto urbano, perché il cinismo si è sviluppato all'epoca della civiltà greco-romana e all'interno delle città. Nei templi o nelle piazze, attraverso comportamenti sfrontati e spudorati, veniva contestato l'abituale modo di vestirsi o di abitare, e veniva scarsamente considerato il ruolo delle normali consuetudini e delle leggi. Nella ricerca qui proposta viene inoltre indagata la persistenza di una corrente sotterranea del cinismo, con continue riemersioni, nel corso dello sviluppo della cultura occidentale, dalla fine del mondo greco-romano al diciannovesimo secolo. Riferimenti a Diogene sono anche presenti nella cultura araba e in alcune raccolte medioevali, così come in Erasmo da Rotterdam, Montaigne, Rabelais, Thoreau, Marx e Nietzsche. Per quanto riguarda il Novecento si sono analizzati alcuni motivi cinici presenti nella narrativa di vari autori come Tolstoj, Bernhard, Beckett, Hašek e Kristóf. Infine, in ambito filosofico, viene approfondito in quale modo il cinismo sia stato recuperato da Foucault e Sloterdijk, mentre per la sfera socio-economica si è cercato di evidenziarne i nessi con le proposte del pensiero della decrescita e di Ivan Illich.
15,00
La vita in ordine alfabetico

La vita in ordine alfabetico

Ugo Cornia

Libro: Libro in brossura

editore: LA NAVE DI TESEO

anno edizione: 2021

pagine: 224

“Per molto tempo, senza mai scriverne neanche una riga, ho avuto questa idea di fare una specie di Dizionario ragionato della mia vita, anche per vedere quale ‘mia vita’ ne sarebbe saltata fuori. Ero in cucina a Guzzano col computer davanti, avevo scritto Dizionario della mia vita perché non volevo perdere di nuovo questa frase che ogni tanto mi attraversava la testa, poi mi ero messo a scrivere una lista tipo: cravatte di mio padre, blatte tedesche, cimici, poi cravatte mie, la centoventiquattro special del nonno, la mia Lancia Dedra, sogni fatti a Guzzano tra le 4 e le 6 di pomeriggio in un periodo felice e così via. Era l’elenco delle prime cose che mi venivano in mente. È incredibile quanta roba ci stia in una vita (questo concetto ‘vita’ per fortuna è un concetto quanto più vago possibile, anzi, non è neanche un concetto, ma è questa cosa che ci capita a tutti noi viventi). Ti arriva addosso di continuo qualcosa da dovunque e tutti questi qualcosa quasi sempre non hanno la minima infrastruttura logica che li armonizzi e li renda funzionali a una specie di destino. L’eventuale destino forse lo si vede a posteriori, essendosi ormai perso tutto il ciarpame di cui felicemente siamo fatti.” Ugo Cornia compone una sorprendente enciclopedia sentimentale di piccole e grandi storie da una provincia mitica, remota e vicinissima, tra eroi improvvisati e urgenze indifferibili. Un romanzo emiliano distillato in ordine alfabetico, uno sguardo ironico e spiazzante sul disordine della nostra vita.
17,00
Favole da riformatorio

Favole da riformatorio

Ugo Cornia

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2019

pagine: 118

Lupi sfrattati o in pensione, alci disoccupate che si ammalano di depressione, Raperonzolo, Cipollonzolo e Pomodoronzolo rapiti dalla jihad agroalimentare, un gattino che voleva diventare il gatto con gli stivali ma non ha i soldi per comprarsi degli stivali... Attingendo dalla tradizione classica delle favole, e stravolgendola, Ugo Cornia scrive e riscrive venti fabliaux contemporanei, rispettandone per argutezza lo spirito antico ma attualizzandone la critica sottesa ai comportamenti e ai costumi del nostro vivere. Senza mai rinunciare alla leggerezza e a uno stile piano, accessibile, queste favole si aprono spesso allo scavo profondo dei sentimenti - per esempio ne "La favola della cicogna", che "dopo una vita di lavoro indefesso, ormai stanca di tutto, aveva sviluppato in sé il sentimento dell'estrema tragicità dell'esistere, cosa che nella sua testa si traduceva nella frase 'meglio sarebbe stato il non esser mai nati". Non manca neppure l'ironia nei confronti di alcune mode editoriali, come nella favola che chiude la raccolta - quella dei personaggi di favole famose che un bel giorno hanno voluto lasciare la propria favola per trasferirsi in un noir. Venti favole dissacranti e fanciullesche per un Natale "da riformatorio".
13,00
Donne-Women

Donne-Women

Ugo Cornia, Franco Matticchio

Libro: Copertina rigida

editore: Lazy Dog

anno edizione: 2019

pagine: 80

I volti delle donne di Franco Matticchio sono seri ed enigmatici, lui li disegna di getto su ogni supporto cartaceo che gli capita sotto mano, da una busta da lettere alla pagina di un libro o del «New Yorker». Sono i volti che incontra per strada, alla stazione, che osserva nel quotidiano e che si accumulano e si sovrappongono nel suo personale immaginario visivo. L'attenzione di Matticchio è catturata da donne dalla bellezza non appariscente, le cui espressioni impassibili sono accomunate da una certa intensità e fierezza nello sguardo. L'illustratore continua negli anni a ritornare su questo inesauribile soggetto, usando ogni mezzo: pastelli, acquarelli, acrilici o anche semplicemente una penna a china o una matita, collocando sempre queste figure su sfondi neutri o in ambienti spogli senza riferimenti temporali, riuscendo nella sottrazione ad acuire l'intimità delle scene e a creare atmosfere sospese e rarefatte. Nel tempo Matticchio ha raccolto una vera e propria collezione di volti femminili, quasi mai realizzati su commissione e per lo più non pubblicati: un cospicuo corpo di disegni nel quale si ritrova l'inconfondibile stile dell'illustratore ma allo stesso tempo si fatica a riconoscere quella vena surreale e ironica, che è uno dei suoi principali tratti distintivi. Matticchio infatti, quando si trova a disegnare un viso di donna si pone unicamente come un osservatore affascinato e discreto della profonda e misteriosa complessità dell'animo femminile. Il libro è accompagnato da un testo inedito di Ugo Cornia.
23,00
Buchi

Buchi

Ugo Cornia

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2016

pagine: 96

Aprire un cassetto, una scatolina rossa, una bella cassapanca coi piedi di leone, un'angoliera - tutti oggetti che stavano nella vecchia casa di famiglia - e trovarci dentro "un richiamo come all'indietro". Un richiamo a un passato ricevuto in eredità ma di cui il cinquantenne Ugo ha solo pochi ricordi: la casa di Guzzano, un tempo piena di vita ma già vuota dopo la sua nascita, già solamente casa di vacanze, e poi la zia Bruna, la zia Maria, la zia Fila, il nonno, lo zio Renato, lo zio Arrigo... Di fronte a questo vuoto, a questo buco impossibile da riempire ma che è ormai necessario attraversare, Ugo non può che inventarsi il proprio modo per creare "un piccolo centro d'ordine in mezzo alle forze del caos". E il modo che si inventa è raccontare. Allora ecco che dal passato sorgono frammenti, piccole avventure, le corse in macchina con il nonno, l'aia di notte, il favo dei calabroni nel sottotetto, l'amore alla falsa diga del Limentra, visi in penombra, frasi che ritornano, che non si è mai finito, sembra ieri, forza e coraggio. Ma soprattutto emozioni, piccole angosce, malinconie, un po' di sollievo. Sennonché chi racconta ha l'abitudine di evitare, di scantonare, di "slaterare", perciò alle emozioni sigillate dentro a quei cassetti antichi arriva piano e slaterando, appunto, parlando di chi ha conosciuto appena per arrivare infine alla perdita dei genitori: allo smantellamento degli affetti più cari.
10,00
Sono socievole fino all'eccesso. Vita di Montaigne

Sono socievole fino all'eccesso. Vita di Montaigne

Ugo Cornia

Libro: Copertina morbida

editore: Marcos y Marcos

anno edizione: 2015

pagine: 174

Evita gli impegni mondani, il potere è per lui un piacere fiacco; è sempre in cerca di cose nuove e sconosciute. Ha un amico, La Boétie. Con lui, si abitua a essere in due dappertutto, e la sua morte lo lascia a metà. Non siamo mai un uno, siamo sempre la metà di qualcos'altro, siamo tante metà, dieci metà o quindici metà. Un navigatore porta tre indigeni americani alla corte del re: Montaigne vuol sapere cosa pensano di noi. Pensano che è strano che metà della popolazione sia satura di agi, e l'altra metà sia bisognosa, smagrita dalla fame e dalla povertà; ancora più strano che le metà bisognose non diano fuoco alle case delle metà agiate. La giustizia del resto non funziona, troppe leggi allontanano dalla verità. Adottiamo una nuova formula di sentenza: "La corte non ci capisce niente". In tempi di guerre civili, spiazza i nemici trattandoli da amici, vuole inventare possibilità di 'non guerra'. Il padre era un uomo forte, e d'ingegno molto fine; invece di lasciargli in eredità il suo senso pratico, gli lascia il mal della pietra. Le coliche sono lunghe e penose, gli tolgono la voglia delle donne. Montaigne diffida dei medici, dice che ci insegnano a star male per imporci la loro autorità. Quel che ci piace ci fa bene, così lui si mette in viaggio: Parigi, Svizzera, Germania e poi l'Italia. E di locanda in locanda, di terme in terme, un susseguirsi di acque, dolori, stranezze e meraviglie; la felicità di un uomo curioso del mondo fino all'ultimo respiro...
15,00
Animali (topi gatti cani e mia sorella)

Animali (topi gatti cani e mia sorella)

Ugo Cornia

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2014

pagine: 111

Una casa di famiglia, sull'Appennino bolognese. Una vecchia casa. Gli animali sono una presenza nota. Non si tratta sempre di animali domestici, o quantomeno la loro domesticità è lontana dalla nozione tradizionale. Se nell'annus mirabilis 1992 quella di topi, arvicole e ratti era stata una vera e propria invasione, il dibattito si riapre quando arrivano i piccioni con il vaiolo: la sorella del narratore, dolce animalista, si fa in quattro per curarli, e nondimeno cura, almeno idealmente, i topi, anzi i ratti che turbano la quiete della magione. Uno in particolare, piuttosto abitudinario, compare sempre sullo stesso ripiano della libreria, dal che sorge spontaneo il sospetto che il topo sia un osservatore consapevole delle cose umane. Ugo Cornia parte da qui per una scorribanda dentro tutte le convivenze che hanno a che fare con figure animali. Alle derattizzazioni e alle stragi di volatili innocenti fan seguito storie di gatti (il cacciatore di prede Cito, l'avventuroso Cionci, la depressa Pinzia), e di cani (il setter cieco Billo e Tobi, il cane pazzo della sorella). Attraverso gli animali Cornia ricostruisce la storia di famiglia, dove con le bestie si parla, si confligge, si fanno patti, si stabiliscono confini, dove attraverso le bestie si dispiegano il labirinto emotivo degli affetti, le stagioni di un'esistenza, lo spazio delle assenze e la sequenza delle morti.
12,00
Scritti di impegno incivile

Scritti di impegno incivile

Ugo Cornia

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2013

pagine: 153

Cornia si definisce in questo libro il tipico statale, pigro e pieno di sentimenti sociali scadenti; il quale passando ad esempio in bicicletta sulla via Emilia, osserva e medita sulla città di Modena, sull'Italia di oggi, sulle leggi, su quella fauna speciale che sono i politici, sulla vita sociale, e anche sull'Unione Europea, che cosa ha di buono e di discutibile. E allora quando è toccato da qualche pensiero originale, a Ugo Comia viene da prendere carta e penna e scrivere alle autorità: al sindaco, al direttore del giornale, a questo o quel ministro della Repubblica. Sono interventi nati da un lampo di pensiero filosofico o economistico, sempre ai fini della pubblica utilità; sembrerebbero pensieri paradossali e comici, ma a ben considerarli non sono poi così assurdi; ad esempio sul Pil italiano, come farlo crescere con poca fatica, approfittando dei tanto in auge godimenti sessuali; sui sensi unici che un sindaco sensibile dovrebbe abolire almeno per le biciclette, altrimenti ci si fa battere da Reggio Emilia; su Angela Merkel e sulle sue attrattive, per fare il bene dell'economia italiana, in polemica con l'opinione di un nostro ex primo ministro; su babbo Natale e l'alcolismo; sulla possibilità di scalare dalle multe il costo di un libro, uno acquista ad esempio "Il mondo come volontà e rappresentazione" di Schopenhauer e glielo scontano dalla multa, onde rilanciare la cultura e sopportare con animo grato le multe; e così via...
14,00
Il professionale. Avventure scolastiche

Il professionale. Avventure scolastiche

Ugo Cornia

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2012

pagine: 127

"Questo libro è all'incirca un anno e mezzo della mia vita. Un giorno, proprio mentre stavo guidando per andare a lavorare, mi è venuta di colpo l'idea di licenziarmi. Così ho fatto: sono tornato a casa e avevo addosso quella tipica felicità del licenziarsi, che non so se sia esattamente opposta alla tristezza di essere licenziati. Poi son rimasto senza soldi e, quasi contemporaneamente, senza una donna. Una mattina squilla il telefono e era una scuola che mi chiedeva se ero disposto a fare una supplenza sul sostegno, e io gli ho detto che mi ero licenziato e quindi ero stato depennato dalle graduatorie, e loro mi hanno detto che per quell'anno non avevano depennato, quindi che gli dicessi se accettavo o no, allora io gli ho detto che arrivavo subito, perché a quel punto c'era da baciarsi i gomiti a tornare a insegnare. Soltanto che per una strana ironia della sorte la scuola che mi ha chiamato era non soltanto nello stesso paese di quella da cui mi ero licenziato dicendo che non sarei mai più entrato in una scuola in vita mia, ma addirittura nello stesso edificio, che era diviso in due per il lungo e ospitava due scuole diverse. Quindi me n'ero andato da un posto tutto scoglionato e dopo soltanto otto mesi ritornavo nello stesso posto. E poi venivo riassorbito dalle più svariate avventure scolastiche."
11,00
Operette ipotetiche

Operette ipotetiche

Ugo Cornia

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 112

Ugo Cornia abita Modena come i filosofi greci abitavano Atene, nel senso che Modena è la sua patria, come Atene era la patria ad esempio di Diogene Cinico. E senza Modena non si sa cosa Ugo Cornia avrebbe fatto, se avrebbe mai scritto i suoi tipici e incantevoli libricini; come Diogene, che senza Atene non sarebbe stato un cinico famoso ma solo un barbone. Qui in queste "Operette ipotetiche" Ugo Cornia si mette a fare dei ragionamenti partendo da una più o meno accettabile ipotesi: cosa succederebbe se Dio facesse sparire per un po' Piazza Grande di Modena; o resuscitasse la mummia di Tutankhamon con tutti i problemi connessi; se il Dio monoteista si fosse affermato sugli antichi dèi politeisti con pestaggi indiscriminati; se Giove e Mercurio esistessero davvero e interferissero col genere umano e con le donne in particolare; se coi progressi della plastica una mucca potesse diventare una signora... Come si vede sarebbe un libricino classico di filosofia, se non fosse tutto fatto di storie comiche e campate per aria, che però danno da pensare filosoficamente.
12,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.