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Libri di Tommaso Labate

Ultima fermata. Il grande intrigo della politica italiana

Ultima fermata. Il grande intrigo della politica italiana

Tommaso Labate

Libro: Libro in brossura

editore: Solferino

anno edizione: 2022

pagine: 192

In sette mesi sulla scena politica italiana abbiamo assistito a un gigantesco gioco di specchi, in cui quasi nulla è stato davvero come sembrava. E in cui i protagonisti – più o meno consapevolmente – hanno posto le basi per una trasformazione radicale nell’assetto della Repubblica. Da dicembre 2021 a luglio 2022 la più autorevole figura internazionale a disposizione dell’Italia, l’ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, è passato dall’essere il presidente del Consiglio con un piede e mezzo al Quirinale alla rappresentazione vivente di come il Palazzo sia in grado di logorare chiunque. Nascosto dietro la coda dell’emergenza della pandemia e l’esplosione di una guerra che si combatte alle porte dell’Europa, in quei duecento giorni si è consumato un clamoroso susseguirsi di colpi di scena, dalla rielezione di Mattarella alla Presidenza della Repubblica alla prima campagna elettorale estiva della storia nazionale. Un percorso accidentato che Tommaso Labate ricostruisce con sapienza attraverso dettagli inediti e rivelazioni strappate ai protagonisti: dai messaggi di Casini durante la corsa mattutina a Villa Borghese al pallottoliere a casa Berlusconi per contare voti e deputati, dalle incertezze della Lega alla scissione dei Cinque Stelle, dal gioco di Meloni alle mosse di Renzi, dalle uscite di Grillo ai silenzi di Draghi. Un reportage dietro le quinte dei palazzi del potere per leggere il presente e il futuro politico del Paese.
16,50
Interista Social Club. Viaggio al termine delle nostre notti insonni nell'anno dello scudetto

Interista Social Club. Viaggio al termine delle nostre notti insonni nell'anno dello scudetto

Tommaso Labate

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 156

Il tifo calcistico è qualcosa di più di una storia d'amore o di una fede religiosa, è una condizione dell'essere. Si è di una squadra fin da bambini e la si ama seguendo dinamiche personalissime, fatte di consuetudini e liturgie ben precise, che rispondono a una grammatica che il non tifoso non può che ignorare. Tommaso Labate prende le mosse dalla recente vittoria dello scudetto del 2021 da parte della sua Inter per accompagnare il lettore alla scoperta di questa grammatica, attraverso un vero e proprio viaggio nell'"interismo". Una riflessione in cui sport e costume, analisi e narrazione si intrecciano fino a toccare la società, la cultura e la politica del Paese nel suo complesso. Un viaggio al termine di notti insonni in cui, sullo sfondo dei ricordi, si stagliano avvenimenti felici, come la conquista dello scudetto del 2008, o delusioni laceranti, come il titolo perso all'ultima giornata il 5 maggio 2002, fatidica data dalla quale Labate trae spunto per imbastire uno dei capisaldi della sua personale analisi dell'indole interista. Se è vero, infatti, che c'è una piccola percentuale di pessimismo dentro ognuno di noi, nel tifoso di calcio - e in particolar modo in quello dell'Inter - questa percentuale è più alta. Si tratta di una sorta di «ottavo vizio capitale» che fin dalla nascita lo accompagna, latente e silenzioso ma sempre presente, nell'altalena di emozioni in cui la passione per il calcio e le questioni della vita si intrecciano, spesso sfumando i propri contorni fino a diventare una cosa sola. Una girandola di gioie e delusioni in cui si alternano «diverse gradazioni di paradiso» e veri e propri «gironi infernali». Fra i vari personaggi che popolano queste pagine ce n'è uno che aleggia come un fantasma da esorcizzare, quel José Mourinho il cui nome, grazie alla conquista del Triplete, è destinato a restare impresso per sempre nella storia dell'Inter. Ed è stato proprio un ex juventino, Antonio Conte, a «liberare» gli interisti da un'eredità tanto pesante in una sera di ottobre del 2019, quando i nerazzurri, pur giocando un calcio spettacolare, persero con il Barcellona in una partita della fase a gironi della Champions League. Fu una sconfitta ingiusta, che lasciò un segno indelebile nel cuore dei tifosi, ma segnò l'inizio di un nuovo percorso. Perché il calcio è come la vita. E la sconfitta, più della vittoria, in alcuni casi è la chiave dell'eternità.
18,00
I rassegnati. L'irresistibile inerzia dei quarantenni

I rassegnati. L'irresistibile inerzia dei quarantenni

Tommaso Labate

Libro: Copertina rigida

editore: RIZZOLI

anno edizione: 2018

pagine: 220

«Trentanove è il numero simbolo di una generazione fallita o sull'orlo del fallimento. Una generazione fregata dai padri, che pure avevano consegnato l'illusione che a un'infanzia felice e a un'adolescenza bellamente turbolenta sarebbero seguiti anni di benessere, serenità, sollievo, pace. Una generazione che non genera figli, come impietosamente fotografato da tutte le rilevazioni statistiche. Trentanove è l'età media del Rassegnato.» Come siamo arrivati fin qui? Da dove ha origine quella che Mario Monti, da presidente del Consiglio, definì «generazione perduta»? Quali sono le responsabilità dei quarantenni di oggi e quali le colpe di una pessima visione politica e sociale nell'Italia degli ultimi cinquant'anni? Tommaso Labate, anagraficamente coinvolto in questa categoria vittima di un'inarrestabile parabola discendente, scava nel passato dei Rassegnàti per trovare la matrice della non-reazione, dell'inerzia, della sconfitta che segna il destino dei ventenni di vent'anni fa. Quelli a cui la dignità deve essere concessa per decreto. Dalle lotte (finte, sbagliate o troppo facili) degli anni Novanta a quelle individuali, quasi ombelicali di oggi, dalla crisi occupazionale a quella dei valori, I Rassegnàti è la cronaca precisa di un'occasione sprecata, di una partita persa all'ultimo rigore. Come quello di Baggio nella finale di USA 94, sparato alto sopra la traversa.
17,00

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