Libri di Thomas Bernhard
Teatro. Volume Vol. 1
Thomas Bernhard
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 265
Questo primo volume raccoglie tre testi dei primi anni Settanta: Una festa per Boris (1970), La forza dell'abitudine (1974) e Il riformatore del mondo (1975). Una festa per Boris è l'esordio teatrale, un po' beckettiano, di Bernhard: una tragicomica sfilata di personaggi senza gambe. La forza dell'abitudine è una tagliente e grottesca parabola della ricerca di perfezione artistica, ambientata in un circo emblematico. Il riformatore del mondo è l'autorappresentazione di un vecchio delirante che si atteggia a coscienza del pianeta degradato e a nuovo ordinatore di questo caos.
Amras
Thomas Bernhard
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 112
«Scritto nel 1964, subito dopo “Gelo”, “Amras” è la storia di due giovani fratelli costretti a vivere in una torre, nei dintorni di Innsbruck, isolati dal mondo. Viene rievocata la storia della loro famiglia: i dissesti economici causati dal padre, l'epilessia della madre, il clima persecutorio dell'ambiente politico e culturale tirolese. La loro ambigua e morbosa simbiosi verrà spezzata drammaticamente. Lo stile del racconto è già caratterizzato da un flusso verbale a forte carica emotiva, ma la scrittura non è ancora venata dal cinismo beffardo dei libri successivi. È l'opera che piú si avvicina a una precisa e profonda «cognizione del dolore». Forse per questo in piú occasioni Bernhard stesso disse che “Amras” era il suo libro piú riuscito. Il racconto esprime, allo stesso tempo, la strenua volontà e l'impotenza dei personaggi di vivere nella realtà, e la rappresentazione di questa aporetica situazione esistenziale è affermata (e simultaneamente negata) con perfetta corrispondenza dai modi retorici che compongono il testo. Bernhard presenterà cosí il racconto in un autocommento mai pubblicato: «ad essere descritta è una superficie. Solo la descrizione di una superficie è possibile “Amras” descrive una minima parte di un processo di dissoluzione di una genialogia [sic] familiare tirolese in cenni allusivi». I due protagonisti - divisi dentro e fuori se stessi, a partire da un'unità impossibile da ricomporre - sono calati in un mondo irto di contraddizioni, gettati nel buio del loro destino. E mentre il senso della loro vita si disperde, abbandonandosi nel flusso della frammentarietà, la narrazione, a sua volta, devia e divide i segni per impedire che questi s'irrigidiscano trafitti da un unico significato. La sfida per l'autore è descrivere il caos senza mai cedere un centimetro al caos. Nonostante la superficie non sia mai levigata dalla sintesi, in “Amras” va notato il modo in cui Bernhard collega elegantemente forme narrative eterogenee, dando l'impressione di un'unità di racconto che invece tradisce numerose lacune e cesure. Ardite modulazioni in cui piacere e dolore, oscurità e sapere s'intrecciano indissolubili.» (Dalla prefazione di Vincenzo Quagliotti)
Teatro. Volume 6
Thomas Bernhard
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 394
Ubulibri fece uscire, tra il 1982 e il 1999, cinque volumi del Teatro di Bernhard annunciandone un sesto conclusivo, che in realtà non fu mai pubblicato. Dopo aver ripreso i cinque volumi Ubulibri, ora Einaudi completa la serie realizzando finalmente questo fantomatico sesto volume. Contiene i tre testi lunghi non compresi nei volumi precedenti, più tutti i testi brevi denominati da Bernhard «dramoletti». Inediti in traduzione italiana sono "Le celebrità" (1976), "Su tutte le vette è pace" (1981) e i tre dramoletti scritti in dialetto bavarese: "Match", "Un morto", "Funzione di maggio" (1981). Questi tre dramoletti dialettali sono tradotti da Umberto Gandini. Tutti gli altri testi sono tradotti da Alice Gardoncini. Ora che tutto il Teatro di Bernhard è disponibile anche in Italia, si potrà comprendere meglio la grandezza di questo scrittore, che con ironia e spirito di provocazione ha saputo innovare le abitudini teatrali più radicate. E magari si potrà aprire una nuova stagione di messe in scena. D'altronde l'Italia ha avuto un ruolo significativo nella storia teatrale di Bernhard, visto che due dramoletti - "Claus Peymann compra un paio di pantaloni e viene a mangiare con me"; "Claus Peymann e Hermann Beil sulla Sulzwiese" - sono stati messi in scena per la prima volta proprio in Italia da Carlo Cecchi un anno dopo la morte di Bernhard, nel 1990, e più volte ripresi. La più recente rappresentazione italiana di un testo di Bernhard è invece "Piazza degli eroi" mandata in onda da Rai 5 nel 2021 da un Teatro Mercadante privo di pubblico per il lockdown: protagonista Renato Carpentieri, regia di Roberto Andò.
Correzione
Thomas Bernhard
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2025
pagine: 352
«Perché un corpo sia stabile è necessario che abbia almeno tre punti d’appoggio» dice uno dei protagonisti di questo romanzo, che George Steiner considerava il capolavoro di Bernhard e «fra i più importanti del Novecento». I tre punti d’appoggio sono qui l’anonimo narratore, il taciturno imbalsamatore Höller e soprattutto Roithamer, docente di scienze naturali a Cambridge, cui la figura di Wittgenstein presta più di un dettaglio biografico. Con lucida ostinazione Roithamer ha realizzato nel centro esatto della foresta del Kobernausserwald, dove lui e la sorella, la sola persona che abbia amato, sono cresciuti, un temerario progetto architettonico – un cono perfetto, utopistica dimora felice – che lo ha prosciugato di ogni energia. Alla sua morte Höller invita il narratore nella soffitta della casa dove abita, nel punto più impervio di una gola: lì, nel fragore assordante del fiume che si getta fra le rocce, Roithamer si era ritirato per lavorare al cono, lì sono conservati i suoi libri e le sue carte, fra cui un manoscritto ossessivamente riveduto e corretto. Sullo sfondo di una natura ostile e insieme familiare, la voce di Roithamer si intreccia alle parole e ai silenzi dei due amici, mentre la scrittura di Thomas Bernhard ci sospinge implacabile fino ai limiti estremi del pensiero, fino all’ultima correzione – quella che, nel tentativo di emendarla, estingue l’esistenza stessa.
Teatro. Volume 5
Thomas Bernhard
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 290
Le pièce di questo quinto volume sono centrate su tre personaggi che più bernhardiani non potrebbero essere: l'uomo politico amorale in vacanza con la sua amante-attrice nel Portogallo della dittatura (Il Presidente, 1975); il drammaturgo fallito e megalomane, che schiavizza la sua famiglia costringendola a recitare un'assurda commedia nei più sperduti paesi di campagna (Il teatrante, 1984); il grande industriale delle armi, incattivito dalla vecchiaia e dalla sedia a rotelle a cui è costretto, circondato da una folla di adulatori che disprezza (Elisabetta II, 1987). Tre personaggi ridicoli e grotteschi, forse anche un po' ripugnanti, che attraversano ognuno a suo modo i temi che hanno da sempre ossessionato Bernhard: il potere, l'arte (in particolare quella legata al teatro) e l'odio come grande motore del mondo. Elisabetta II è il penultimo testo di Bernhard rappresentato a teatro (allo Schiller Theater di Berlino) vivo l'autore. Tra le recenti messe in scena italiane, ricordiamo un Teatrante con Franco Branciaroli e una Elisabetta II con Roberto Herlitzka. Introduzione di Eugenio Bernardi.
Teatro. Volume 4
Thomas Bernhard
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 278
Una cantante lirica sull'orlo di una crisi di nervi; suo padre, cieco e confuso dall'alcol; un dottore esagitato e satanico. Questi i protagonisti de L'ignorante e il folle, metafora-parodia del teatro come artificio in cui si specchiano le ossessioni e la follia del mondo. Nel secondo testo del volume il Kant di Bernhard è trasferito di peso nel primo Novecento, su un transatlantico tipo Titanic che porta il vecchio filosofo negli Stati Uniti per ricevere una laurea honoris causa e per farsi curare un glaucoma che minaccia di renderlo cieco. Cattivo e sprezzante (in questo alter ego dell'autore), il Kant bernhardiano alterna momenti di genialità ad altri di pura demenza senile. Infine, Prima della pensione mette in scena un ex ufficiale delle SS che celebra il compleanno di Himmler con un festino segreto approntato dalla devota sorella. Un'altra ambigua sorella, inferma, è vittima e carnefice dei suoi fratelli nostalgici del nazismo.
Teatro. Volume 3
Thomas Bernhard
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 227
"In queste tre pièce Bernhard concentra la sua attenzione su quella figura di interprete-esecutore-attore che è al centro di tutta l'impalcatura della sua opera e di cui egli ora, riducendo al massimo i termini della rappresentazione, rimette in gioco il senso. (...) Contraddizione e spettacolo come termini interscambiabili. Soprattutto L'apparenza inganna e Semplicemente complicato mimano le contraddizioni di cui è fatta non solo l'esistenza dell'attore, ma quella di chiunque tenti di arrivare a una propria rappresentazione del mondo." (dal saggio introduttivo di Eugenio Bernardi)
Camminare
Thomas Bernhard
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2018
pagine: 125
«Mentre io, prima che Karrer impazzisse, camminavo con Oehler solo di mercoledì, ora, dopo che Karrer è impazzito, cammino con Oehler anche di lunedì... ho salvato Oehler dall'orrore... perché non c'è nulla di più orribile del dover camminare da soli di lunedì»: bastano poche frasi, ad apertura di pagina, a immergerci nel flusso ipnotico della scrittura di Thomas Bernhard. Ma perché, e quando, Karrer è impazzito? Forse, dice Oehler (che come molti personaggi di Bernhard è contagiato da una «micidiale tendenza al soliloquio» e al «meditare sino allo sfinimento su cose insolubili»), c'entra il suicidio dell'amico Hollensteiner - il chimico annientato dalla «bassezza» dello Stato austriaco, che «nulla odia più profondamente di chi è fuori dall'ordinario». O forse l'aver esercitato sino in fondo «l'arte di esistere contro i fatti» - di esistere, cioè, «contro ciò che è insopportabile e contro ciò che è orribile». Al momento in cui Karrer ha varcato «il confine della pazzia definitiva», Oehler ha assistito personalmente: ed è, quella che racconta con precisi, ossessivi, grotteschi dettagli, una sequenza di irresistibile e insieme tragica comicità che fa pensare a certe pagine di Kafka.
L'imitatore di voci
Thomas Bernhard
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1987
pagine: 166
Amras
Thomas Bernhard
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 152
Segregati in una torre – al tempo stesso eremo mistico e simbolo della loro tradizione familiare – due fratelli vivono un tempo sospeso e dilazionato, dopo il suicidio dei genitori, cercando un impossibile approccio all’Assoluto. In questo bruciante racconto della maturità, ritenuto dall’autore il proprio capolavoro, Thomas Bernhard ha condensato i motivi e i temi cardine del suo intero universo poetico. Poche pagine della letteratura sono così struggenti come quelle in cui il narratore rievoca i momenti precedenti il tentato suicidio della famiglia. Quei suoni che provengono dalla strada, le figure ancora intraviste dalle tende tirate nell’incombente buio della sera, i libri di poesia ancora compulsati, i noti oggetti e volti quotidiani, percepiti in un istante che si avverte come estremo, l’improvviso e imprevisto piacere delle proprie «mani, voci e idee»: tutto questo è inaspettatamente evocato con un amore segreto e umanissimo, che restituisce alla vita tutta la sua aura sacrale, sia pure nella consapevolezza tragica e piena del suo incancellabile dolore. (Luigi Reitani)