Libri di STUART RUSSELL
Compatibile con l'uomo. Come impedire che l'IA controlli il mondo
Stuart Russell
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 424
Questo libro parla del tentativo, che gli esseri umani portano avanti da millenni, di sondare il mistero dell’intelligenza; e racconta gli sforzi compiuti nell’ultimo secolo per riuscire a creare una mente artificiale. Perché l’IA sta rapidamente diventando un elemento pervasivo del presente, e sarà la tecnologia dominante dell’immediato futuro. Ma dobbiamo prepararci all’eventualità che le macchine superino di gran lunga la nostra capacità di prendere decisioni nel mondo reale. Ottenere accesso a un’intelligenza tanto sterminata potrebbe essere l’evento più importante della storia dell’umanità. Bisogna però fare in modo che non si tratti anche dell’ultimo evento della storia dell’umanità. Il concetto di intelligenza è centrale nella costruzione dell’identità umana, non è un caso che la nostra specie abbia deciso di chiamarsi Homo sapiens. E dopo più di duemila anni siamo arrivati a una definizione dell’intelligenza che si può forse sintetizzare in questo modo: siamo intelligenti nella misura in cui ci possiamo aspettare che le nostre azioni raggiungano gli obiettivi che ci prefiggiamo. Alla luce di questa definizione tutte le altre caratteristiche della nostra sfera intellettuale – percezione, pensiero, apprendimento, inventiva e così via – possono essere ridotte al contributo che danno alla capacità di agire efficacemente. Si tratta di una definizione piuttosto funzionale, che presenta però dei rischi, soprattutto se estesa alle macchine. Dagli albori dell’IA, infatti, l’intelligenza sintetica è stata definita allo stesso modo: le macchine sono intelligenti nella misura in cui ci si può aspettare che le loro azioni raggiungano gli obiettivi che si prefiggono. E qui sta il problema: non esiste una garanzia certa che i loro obiettivi siano uguali ai nostri. E non esiste una garanzia che nel portarli in maniera più efficiente possibile a termine non decidano di prendere il controllo. Per scongiurare questa ipotesi, ci spiega Russell con linguaggio chiaro e accessibile, dobbiamo abbandonare l’assunto per cui le macchine dovrebbero avere un obiettivo definito, cosicché si rimettano al volere degli esseri umani, chiedano autorizzazioni, agiscano con cautela e si lascino spegnere. Questo significa sostituire parte delle fondamenta e della sovrastruttura che, oggi, reggono l’intelligenza artificiale. È un lavoro lungo, ma è necessario farlo per costruire una nuova relazione tra esseri umani e macchine che, invece di proiettarci in una inquietante distopia, ci lasci immaginare un futuro in cui la vita sarà infinitamente più facile e migliore grazie al benefico supporto della tecnologia.
La fortezza di Heinrich Himmler. Il centro ideologico di Weltanschauung delle SS
Stuart Russell, Jost W. Schneider
Libro: Libro in brossura
editore: Thule Italia
anno edizione: 2017
pagine: 298
Su una lingua di roccia calcarea che spicca alta sulla tranquilla valle dell'Alme, a circa 14 km a sud di Paderborn, si erge la fortezza di Wewelsburg, immersa nella trama delle leggende di cui è protagonista. Quando l'allora comandante delle SS del Reich, il Reichsführer-SS Heinrich Himmler, visitò per la prima volta la fortezza – il 3 novembre 1933 – rimase subito affascinato sia dall'imponente costruzione a tre torri sia dalla singolare pianta triangolare, tanto da esprimere già la sera stessa il desiderio di volerla acquistare per le sue SS. L'opinione pubblica seppe ben poco sui progetti e sulle intenzioni di Himmler, e poco seppe anche delle riunioni tra i più alti Führer delle SS nella fortezza di Wewelsburg, il cui fulcro era la possente torre nord con la sottostante sala centrale, che ancor oggi il popolo chiama "Walhalla". Questo sepolcro, sul cui significato nei culti e riti delle SS non si è mai smesso di fare congetture, è rimasto illeso, esattamente come si è salvata la sovrastante "Obergruppenführersaal". Entrambe, con tutti i loro ornamenti ben conservati e gli originali fregi, costituiscono un notevole richiamo per molte migliaia di visitatori.