Libri di STEFANO RENZONI:
Storie di un teatro. Per i 150 anni del teatro Verdi
Stefano Renzoni, Stefano Bruni, Fabrizio Sainati, Maria Alberti
Libro: Copertina morbida
editore: ETS
anno edizione: 2017
pagine: 160
Il 12 novembre 1867 con il "Guglielmo Tell" di Gioacchino Rossini si inaugurava il Regio Teatro Nuovo, che dopo la morte del grande compositore venne intitolato a Giuseppe Verdi, nome che ancor oggi caratterizza il massimo istituto teatrale di Pisa, realizzato in pochi anni, subito dopo l'unità d'Italia, da un gruppo di cittadini al fin di dotare Pisa di un moderno teatro dove si rappresentassero spettacoli d'opera e di prosa. Di lì a poco, a partire dal 1889 il palcoscenico del teatro vide lo svolgersi anche di spettacoli drammatico-coreutici messi in scena dagli studenti della goliardia universitaria. Il teatro divenne così, fin da subito, la principale istituzione pisana votata allo spettacolo e le tavole del suo palcoscenico sono state calcate nei suoi centocinquanta anni di vita da tutti gli artisti italiani, ma anche internazionali, che hanno inciso il proprio nome nel pantheon delle rappresentazioni drammatiche, musicali, coreutiche. Attraverso un gruppo di scritti che affrontano le vicende della costruzione dell'edificio e delle trasformazioni urbanistiche del quartiere entro cui fu inserito, unitamente alla storia della vita e delle stagioni teatrali che hanno segnato la vita culturale di Pisa dai primi anni del Regno d'Italia a oggi, il volume ricostruisce anche con l'ausilio di nuovi documenti e di una documentazione fotografica il vivace profilo di un teatro che è stato ed è protagonista della vita culturale della città e della nazione.
Dall'alto del cielo. La diocesi di San Miniato vista da sopra la terra
Stefano Renzoni
Libro: Copertina rigida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2022
pagine: 200
Bestiario pisano. Persone in cerca di felicità
Stefano Renzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2022
pagine: 80
Arturo Checchi pittore. Vita e opere di un artista difficile
Stefano Renzoni
Libro: Copertina rigida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2022
pagine: 200
La Toscana conserva così tante risorse artistiche, da essersi permessa il lusso, di dimenticarsi di un pittore come Arturo Checchi, artista dal carattere impervio, che poco concesse alle pubbliche relazioni. Il volume è un modesto tentativo di ripercorrere in forma divulgativa la vicenda dell'artista, per riassumere la quale ci si è avvalsi, in particolare, dell'aiuto della Fondazione Montanelli Bassi di Fucecchio, che conserva molto del prezioso materiale su e di Checchi: disegni, incisioni, quadri, ritagli di giornale e gran parte della sua corrispondenza.
Giovanni Battista Tempesti. Storia illustrata degli artisti pisani
Stefano Renzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2021
pagine: 172
«Questo libro che vi trovate tra le mani è una cosa modesta. Costituisce la riduzione, a volte dolorosa a volte incoraggiante, di una tesi di dottorato che discussi a Pisa, in quel dipartimento dove passai gli anni garbati dell'università. La sede fisica era diversa, andavamo sul lungarno in quei tempi, ma la sede istituzionale era la stessa, e tornarci da vecchio fu per me esperienza curiosa ben oltre la vicenda strettamente scientifica, l'applicazione sui libri voltati e rivoltati. Tornavo per fare lo studente, e mi sembrò una vanità, ma anche un privilegio difficile da dire, quasi immeritato, e respiravo a pieni polmoni quella stessa aria respirata da ragazzi ben più giovani di me, e mi sembrava di compiere un'impresa quasi scandalosa. Sentii perfino qualcosa che a pensarci oggi somigliava ad una soddisfazione pacata e placata. Qualche volta. In questa avventura mi seguirono due docenti, che dovrei qui indicare come i miei professori, ma che a dire il vero furono qualcosa di più: persone che mi stettero vicine, alle quali davo del tu, e immagino ancora oggi il loro imbarazzo quando dovettero dirmi che quel capitolo era proprio brutto. Trovare le parole, a volte, non è semplice. Ecco allora che a distanza di anni voglio qui ricordare e ringraziare Alessandro Tosi, innanzi tutto, e poi Cinzia Maria Sicca, che si assunsero questa incombenza imprevista e, talvolta, pesante, e che con una pazienza di cui gli sono ancora grato, trovarono tempo e voglia di prendermi sul serio. Se fecero solo finta non me ne sono mai accorto, e questo va a loro maggior merito. So di essere una persona difficile, e la mite dolcezza di certi momenti la ricordo ancora. Il lavoro, come dicevo, è il frutto di una riduzione del testo originale a volte perfino temeraria, altre forse infelice. Mancano le schede dei dipinti e dei disegni, che da sole costituivano quasi metà della ricerca. Mancano soprattutto le note, numerosissime ed estenuanti. La bibliografia è davvero essenziale. Qualche raccordo tra le varie parti è stato allora acrobatico, e si noterà, ma tutto sommato penso che Tempesti valesse una pur breve monografia e qualche sacrificio. Del resto io non riesco mai a prendermi troppo sul serio, e va bene così. E comunque, come si dice in questi casi, se troverete sciocchezze o ingenuità, la colpa sarà da addebitare esclusivamente a chi scrive» (Dalla Prefazione)
Detti pisani. Per gente ammodino
Stefano Renzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2021
pagine: 72
Questo libretto è un modo per dichiarare l'amore per la propria lingua, e come essa sia davvero quella dei luoghi dove si vive, perché nulla ci fa sentire vicini come le parole vernacole che pronunciamo. L'autore, "essendo pisano senza vergognarsene troppo" ha selezionato alcuni detti, d'origine o d'adozione poco importa, che ben ci restituiscono la cifra e il temperamento sbarazzino del pisano "uso alle cose di mondo". Un piccolo omaggio, talvolta irriverente, talvolta perfino melanconico, al vernacolo pisano, senza la pretesa filologica di sviscerarne gli aspetti linguistici, ma col solo scopo d'ingannare la noia e di farci sorridere.
La bellezza e la preghiera. La fede e i suoi luoghi nella Diocesi di San Miniato
Stefano Renzoni
Libro: Copertina rigida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2021
pagine: 200
«Mi capita spesso di camminare per le vie di San Miniato, di percorrere le strade della nostra diocesi in auto, per raggiungere ogni parrocchia, di camminare per le tante "stradelle" bianche, come su sentieri più nascosti e di trovarmi rapito da paesaggi, colori, sguardi che vengono immortalati nel cuore e spesso anche nella telecamera del mio cellulare. È lo stupore che nasce di fronte alla bellezza che la natura ci regala, e possiamo riconoscere che con noi, nella nostra terra, la creazione è stata particolarmente generosa nel regalarci orizzonti, spazi, colori e bellezza. È con lo stesso sguardo e stupore, con la curiosità di chi ricerca, e i passi di chi incontra, che si rimane ammirati delle bellezze che l'arte, custodita nelle nostre chiese, ci regala. Essa è testimonianza della fede di chi ci ha preceduto, dell'ingegno di chi sa maneggiare pennello e creta, dell'ardire di chi in tempi diversi e più poveri di mezzi rispetto a noi, sapeva progettare e realizzare grandi cose. Ed è così che entri in una chiesa e rimani stupito, sorpreso delle bellezze che essa custodisce. Si tratta di pitture, sculture, affreschi, architettura di chiese..., e si passerebbero ore a guardare i particolari, vedere l'insieme, contemplare. È la bellezza! L'incontro con la bellezza, comunque si presenti, nella natura attorno a noi e nella armonia di una chiesa, nei colori di un dipinto e nelle forme di una scultura è incontro con l'opera di Dio, con Lui che è Bellezza. Su questa strada un'opera d'arte, la bellezza, può diventare via di incontro con Dio, di preghiera, di contemplazione. Ed è proprio così, perché bellezza vuol dire vita, contemplare la bellezza significa avere vita, regalare vita ai nostri giorni. E la preghiera è l'ossigeno per la vita. Il volume ci consegna in queste pagine la bellezza che l'arte ha saputo realizzare nei centri di San Miniato e in altri ambienti e comunità della nostra diocesi. Si rimane affascinati dalla bellezza delle immagini riprodotte in questo volume, con una qualità fotografica, insieme alla ricchezza delle didascalie e del racconto che diventano invito a intraprendere il percorso dei turisti, o meglio dei pellegrini di questa terra.» (Andrea Migliavacca Vescovo di San Miniato)
Il Museo delle sinopie. A short guide
Stefano Renzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Tipografia Bongi
anno edizione: 2021
pagine: 64
Il Museo delle sinopie. Guida rapida
Stefano Renzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Tipografia Bongi
anno edizione: 2021
Una breve guida illustrata al Museo delle Sinopie degli affreschi del Camposanto Monumentale di Pisa. Per una più completa conoscenza delle meraviglie della Piazza dei Miracoli di Pisa.
Antonello da Messina
Stefano Renzoni
Libro: Copertina rigida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2020
pagine: 270
Di Antonello si fa presto a sgombrare il campo da infelici illusioni: di lui non si sa praticamente niente. Ma non niente nel senso della trovata retorica per poi stupire i lettori con giochi pirotecnici; no, niente nel senso di (quasi) niente. Non conosciamo la sua data di nascita (1430? Forse), e neppure il giorno della sua morte. Sappiamo, da una notazione quasi marginale di un umanista, che fu a Napoli, ma non conosciamo quando vi arrivò e quanto vi stette. Le chiese napoletane non ci restituiscono opere di lui sicure, e gli archivi tacciono. Non conobbe mai, in vita e negli anni immediatamente successivi, il beneficio della biografia, e il plutarchismo cinquecentesco si fermò sostanzialmente al pur nobilissimo Vasari, che però, quando parlava di non toscani, sapete tutti come andava a finire: un poco di storia, un poco d'invenzione. Del resto per tutti, o quasi, Antonello sarà colui che porterà in Italia la tecnica della pittura ad olio, imparata nelle Fiandre da Jan van Eyck, e se questi morì troppo presto per insegnare alcunché al Nostro, il particolare parve del tutto ininfluente. Nelle Fiandre probabilmente non andò mai, e forse neppure nella Francia del sud, ma il fascino dell'enigma è intrigante, e in campo storiografico si tende spesso a far di tutto per far tornare tutto. Noi ci siamo accontentati di far finta di nulla. Poco prima di morire fece anche un fruttuoso viaggio a Venezia, dove secondo qualche tardo biografo si distinse anche per le sue robuste doti amatorie, ma anche in questo caso non sappiamo quando e come. Abbiamo solo un paio di testimonianze, e ce le teniamo strette, anche perché dovrebbero dirci che fece pure in tempo, prima di tornare a Messina, ad andare a Milano, da quel bel tipo di Galeazzo Maria Sforza, grande amante delle arti, ma anche dei modi spicci, talvolta molto spicci. Ma anche dei suoi soggiorni messinesi finiamo con non sapere molto. Sì, qualche documento esiste, e ci dice qualcosa sulla famiglia, e su quello che dipingeva, ma sono pochissime cose, e poi si tratta di freddi documenti notarili, senza palpiti né indugi sugli aspetti di colore che a noi tanto servirebbero. A causa del terribile terremoto di Messina del 1908, che tutto distrusse, non c'è poi neppure la speranza di saperne di più, e questo è tutto. Non fece affreschi, o almeno non ne esistono testimonianze. Fece in compenso molti ritratti, di qualità in genere strabiliante, ma se il dibattito sull'identità della Gioconda di Leonardo vi appassiona, è perché non avete mai fatto mente locale alle identità dei ritratti di Antonello. Sono uomini, di questo siam sicuri, ma non sappiamo chi fossero, e neppure quale professione svolgessero. A volte esiste almeno il sollievo di un data scritta di suo proprio pugno, accanto alla firma in latino. Poi basta. Non possediamo una lettera scritta da Antonello, neppure di banale notazione di vita...» (Stefano Renzoni)
Il Camposanto monumentale di Pisa. Una guida
Stefano Renzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2020
pagine: 120
Questa guida è stata scritta con l'intenzione di fornire uno strumento per orientarsi nella straordinaria raccolta di opere d'arte presenti nel Camposanto. Dall'arte antica a quella medievale e rinascimentale, fino allo storicismo ottocentesco passando per le stagioni barocche e neoclassiche, il Camposanto mantiene intatto il fascino che lo ha reso celeberrimo nel mondo.
Pittori e dipinti del Novecento pisano. Nel secolo andato
Stefano Renzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2018
pagine: 157
La nostra non vuole essere una storia della pittura a Pisa del primo Novecento e neppure una breve sintesi dei pittori più significativi. Si tratta, molto più modestamente, di tredici medaglioni biografici di alcuni tra i principali pittori pisani del primo Novecento che, secondo il personalissimo parere di chi scrive, furono tra i più importanti, con l'aggiunta di qualcuno che forse così significativo non fu, ma che è stato pressoché totalmente dimenticato, e che meriterebbe invece una qualche riconsiderazione.