Libri di Silvia Ronchey
Lo Stato bizantino
Silvia Ronchey
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2002
pagine: XVII-262
Questo libro intende affrancare il bizantinismo dalla mistificazione e dal luogo comune, proponendosi di far emergere il senso del millenario esperimento di Bisanzio nella storia dell'idea di Stato. I documenti dell'esperienza statale di Bisanzio sono un inestimabile vademecum di cultura politica. E la lunga ombra di Bisanzio continua ad estendersi sulle vicende contemporanee. Le zone d'incandescenza e le faglie d'attrito del nuovo secolo, dal Balcani al Mar Nero, dal Caucaso al Kurdistan, appartengono, non a caso, al territorio che dall'impero multietnico della Seconda Roma passò a quello della Terza Roma, Mosca.
Figure bizantine
Charles Diehl
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 588
Le "Figure bizantine" di Charles Diehl sono il frutto di una duplice vocazione. Da una parte, quella del grande accademico, che in quasi cinquant'anni di carriera universitaria esplorò e spesso rivoluzionò ogni singolo settore della bizantinistica. Dall'altra, quella del pubblicista di grande talento che ancor oggi affascina i lettori con ricostruzioni limpide e godibili di personaggi, episodi e scene di vita della corte dell'Impero d'Oriente. Nei vari ritratti che, nei primi anni del '900, andò pubblicando su prestigiose riviste parigine, e che poi sarebbero confluiti nelle "Figure", Diehl fece rivivere, miscelando armoniosamente l'intuizione psicologica con il rigore storico, le pagine delle cronache con l'aneddoto civettuolo, uomini e donne che animarono il fastoso, mistico, scintillante millennio bizantino. Con introduzione di Silvia Ronchey, nota biografica e bibliografia dell'autore di Tommaso Braccini.
Il romanzo di Costantinopoli. Guida letteraria alla Roma d'Oriente
Silvia Ronchey, Tommaso Braccini
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
Le voci di centocinquanta testimoni, tra poeti, viaggiatori, filosofi, esploratori, eruditi, pellegrini, avventurieri di ogni nazionalità ed epoca, accostate come in un mosaico variegato e scintillante, compongono l'eterno "romanzo" di Costantinopoli. Da Procopio a Le Corbusier, da Paolo Silenziario a Mandel'stam, da Psello a Dos Passos, da Anna Comnena a Flaubert, da Ibn Battuta a Gide, da Gilles a Loti, da Grelot a Melville, da Andersen a Cocteau, da Chateaubriand a Fermor, da De Amicis a Mark Twain, da Byron a Yeats, da Nerval a Pamuk, narrazioni e descrizioni si snodano attraverso la Roma d'Oriente in dieci percorsi: un inconsueto itinerario topografico che è anche un viaggio nel tempo e nei segreti di un'eredità storica, artistica e culturale, quella bizantina. Ogni percorso è illustrato da una mappa-itinerario e da un'introduzione scientifico-narrativa ai monumenti e ai luoghi, che fornisce anche indicazioni precise per rintracciarli nel "labirinto" dell'antica Città. Un breve apparato di note, un'indispensabile quanto aggiornata bibliografia e un supplemento biografico con i profili di tutti gli autori convocati completano il volume, corredato inoltre da più di centocinquanta immagini tra disegni, incisioni, foto d'epoca e mappe.
L'ultima immagine
James Hillman, Silvia Ronchey
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 272
Questo libro postumo racchiude l’estremo pensiero di James Hillman. Non è solo la summa e l’ultimo approdo della riflessione sull’immagine, che fin dall’inizio sostanzia la sua idea di anima e tutta la sua psicologia. È anche il testamento, etico e politico, che uno dei massimi pensatori del Novecento ha voluto strenuamente concludere sul letto di morte, restando pensante sino alla soglia finale dell’intelletto, dell’introspezione, della biologia stessa. Vi ha depositato l’ultima immagine, appunto, di sé e del suo sistema psicologico e filosofico. Fin dal pensiero del suo maestro Jung – ma anche del platonismo antico e rinascimentale o dell’islam sufi di Corbin ‒ l’immagine è la materia di cui è fatta l’anima individuale. È allora proprio curando il nostro modo di guardare un’immagine che Hillman ci consegna una nuova terapia dei mali che oggi sempre più affliggono l’anima collettiva. Una via verde, immanente alla psiche, per salvare la Terra dalla catastrofe ecologica. Un ritorno alla “Grecia psichica”, al suo principio di laicità, di “inappartenenza”, di tolleranza, contro ogni fondamentalismo. Una riscoperta del “genio femminile”, l’importanza del nuovo e antico potere della donna, del suo ruolo nella composizione dei conflitti psichici, e quindi politici, dinanzi alla “caduta” della civiltà occidentale e alla crisi endemica delle sue economie. È nel settembre 2008, lo stesso mese e anno del crollo di Wall Street, che si svolge il “primo tempo” di questo dialogo con Silvia Ronchey, ispirato dalle immagini dei mosaici di Ravenna. Il suo “secondo tempo”, consumato in punto di morte nell’ottobre 2011, esattamente dieci anni fa, affida all’umanità del terzo millennio un insegnamento reso con la tenacia e la determinazione di un moderno Socrate, a testimoniare quella verità che si scorge ed esprime solo imparando a fermare lo sguardo, per cercare dentro ogni immagine l’ultima immagine
Il piacere di pensare. Conversazione con Silvia Ronchey
James Hillman, Silvia Ronchey
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2004
pagine: 171
In questa conversazione con Silvia Ronchey lo psicologo e filosofo americano James Hillman celebra i "piaceri del pensiero, la passione delle idee, l'erotismo della mente". Sono i piaceri perseguiti con dedizione nel corso di una lunga vita operosa, che scorre davanti agli occhi del lettore in una sorta di autobiografia per immagini. E, guidato e stimolato da Silvia Ronchey, Hillman offre le sue riflessioni su alcuni temi centrali del suo pensiero: l'Anima del Mondo come organismo vivente che trascende la nostra individualità, il Daimon che ci mostra ciò che dobbiamo diventare, la vecchiaia come rivelazione del carattere, il mito come origine e spiegazione del mondo, la Bellezza e la Giustizia come unici scopi della politica.
L'anima del mondo. Conversazione con Silvia Ronchey
James Hillman, Silvia Ronchey
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 167
Intellettuale anticonformista, seguace di Jung, che ha riportato al centro del dibattito filosofico l'accantonata idea dell'anima, James Hillman parla del mondo in cui viviamo rovesciando prospettive consolidate, sia che si tratti di dottrine politiche, sia di economia, sia della natura, sia del ritorno degli antichi déi sotto nuove vesti (Marte nella violenza e nella velocità della televisione, Venere negli allettamenti della pubblicità, Mercurio nella rete Internet).
L'enigma di Piero. L'ultimo bizantino e la crociata fantasma nella rivelazione di un grande quadro
Silvia Ronchey
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: XIII-539
A Urbino nella Galleria nazionale c'è un dipinto misterioso, la "Flagellazione" di Piero della Francesca, di cui s'ignora la committenza, la data precisa, il significato. A partire da questo enigma Silvia Ronchey ha scritto una vera e propria detective story, piena di colpi di scena. Protagonisti? Papi, cardinali, agenti segreti, torbidi signori rinascimentali, spie russe, grandi pittori e, come un ragno al centro della tela, il genio politico dell'ultimo grande bizantino, Bessarione. La teoria suggestiva che emerge da queste pagine rimanda a un evento che, come un 11 settembre immensamente più devastante, ha sancito lo scontro di civiltà tra Cristianesimo e Islam: la caduta di Costantinopoli in mano ai turchi nel 1453.
Ipazia. La vera storia
Silvia Ronchey
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 318
"C'era una donna quindici secoli fa ad Alessandria d'Egitto il cui nome era Ipazia." Fu matematica e astronoma, sapiente filosofa, influente politica, sfrontata e carismatica maestra di pensiero e di comportamento. Fu bellissima e amata dai suoi discepoli, pur respingendoli sempre. Fu fonte di scandalo e oracolo di moderazione. La sua femminile eminenza accese l'invidia del vescovo Cirillo, che ne provocò la morte, e la fantasia di poeti e scrittori di tutti i tempi, che la fecero rivivere. Fu celebrata e idealizzata, ma anche mistificata e fraintesa. Della sua vita si è detto di tutto, ma ancora di più della sua morte. Fu aggredita, denudata, dilaniata. Il suo corpo fu smembrato e bruciato sul rogo. A farlo furono fanatici esponenti di quella che da poco era diventata la religione di stato nell'impero romano bizantino: il cristianesimo. Perché? Con rigore filologico e storiografico e grande abilità narrativa, Silvia Ronchey ricostruisce in tutti i suoi aspetti l'avventura esistenziale e intellettuale di Ipazia, inserendola nella realtà culturale e sociale del mondo tardoantico, sullo sfondo del tumultuoso passaggio di consegne tra il paganesimo e il cristianesimo. Partendo dalle testimonianze antiche, l'autrice ci restituisce la vera immagine di questa donna che mai dall'antichità ha smesso di far parlare di sé e di proiettare la luce del suo martirio sulle battaglie ideologiche, religiose e letterarie di ogni tempo e orientamento.
La giustizia di Afrodite. Aphrodite's Justice
James Hillman
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Conchiglia
anno edizione: 2017
pagine: 84
Anche se gli antichi Greci la chiamavano la Dorata e la Sorridente, Venere è in primo luogo "portatrice di tentazioni che trasgrediscono l’ordine etico e prescindono dalla giustizia", spiega Hillman in questo saggio profondo, pieno di sorprese, illuminato da un ininterrotto fuoco di immagini e intuizioni. I seguaci di Afrodite, coloro che le fanno da seguito e portano i suoi doni, che "imprimono a ogni momento della giornata il segno di Venere nel loro modo di fare, parlare, vestire", sono stati relegati troppo a lungo, nella nostra civiltà, "a un rango inferiore e banale, né serio né morale".
La cattedrale sommersa. Alla ricerca del sacro perduto
Silvia Ronchey
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2018
pagine: 252
Da quali antichissime simbologie proviene la mezzaluna emblema dell'islam? A quale passato si riallacciano le distruzioni di statue dell'Isis? E in che modo il paganesimo si è ibridato con il cristianesimo? In altre parole, quanto passato c'è nel nostro presente e quanto presente nel nostro passato e quanto oriente nel nostro occidente? Oggi che il baricentro del mondo sembra essersi spostato, per dissipare pregiudizi e malintesi nati da interferenze nella trasmissione dei saperi o da vere e proprie falsificazioni, Silvia Ronchey ci accompagna in un viaggio avventuroso alla ricerca del sacro perduto, riportando alla luce una topografia rimossa dalla nostra coscienza storica e dalla nostra identità collettiva e facendo emergere dal profondo del tempo e della psiche l'edificio sommerso e complesso di ciò che l'uomo contemporaneo ha smarrito: i legami che generano quell'unica civiltà orientale-occidentale in cui oggi, in un tempo di rivolgimenti culturali e migrazioni epocali, siamo globalmente implicati e coinvolti.