Libri di Salvatore Cicenia
Viaggio nella povertà e altre poesie
Salvatore Cicenia
Libro
editore: Edisud Salerno
anno edizione: 2024
pagine: 64
Una vita per la scuola. Ricordo del prof. Domenico Cicenia
Libro
editore: Edisud Salerno
anno edizione: 2018
pagine: 98
Il volo degli aquiloni. Scritti sul lavoro ecclesiale della parrocchia del Volto Santo (2011-2016)
Salvatore Cicenia
Libro
editore: Edisud Salerno
anno edizione: 2016
pagine: 58
La pena di morte nella letteratura
Salvatore Cicenia
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 166
Alla base del presente studio c'è l'idea che l'abolizione della pena di morte sia stata avvertita prima nel campo letterario e artistico e dopo sul piano della scienza giuridica, essendo la vita umana stata consegnata alla pietà degli uomini e solo successivamente affidata alla fredda logica formale. Nella prima parte sono trattati alcuni aspetti giuridici e filosofici delle teorie della pena di morte e della sua abolizione, resi ancora più inquietanti dall'ansia civile di una lettera di Pietro Ingrao e da altre - inedite - di condannati, del braccio della morte. Nella seconda parte, anche nella necessaria prospettiva antropologica del problema, è analizzata la produzione letteraria di vari autori, come Hugo, Dostoevskij, Tolstoj, Camus e Sciascia. Così, il profilo dei personaggi, la descrizione delle emozioni e degli affetti più intensi della loro vita, fanno apparire l'assurdità della colpa e l'inesorabilità della pena come la strada che conduce all'abisso della disperazione.
Il pianto dell'umanità
Salvatore Cicenia
Libro: Libro in brossura
editore: Homo Scrivens
anno edizione: 2015
pagine: 112
Questioni di epistemologia didattica
Salvatore Cicenia
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2012
pagine: 208
L'autore propone un allargamento degli approcci metodologici, fino ad oggi ritenuti principi assolutamente veri, passando da una didattica per principi ad una didattica per problemi. Alcuni autori, come Dewey, Popper e lo stesso Kuhn, hanno già lanciato l'idea del problema come opzione epistemologica, ma in alcuni casi (come nella filosofia di Popper), con scarsa spendibilità didattica. Meglio, sostiene l'autore (che richiama pure la sua esperienza di ricerca con Antonino Drago), l'approccio didattico-educativo attorno ad un problema centrale.
La memoria degli assenti. Monumenti ai caduti del salernitano nella grande guerra
Luigi Avino, Salvatore Cicenia
Libro
editore: DEA Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 160
Mezzogiorno, cultura e politica in Michele Solimene (1795-1864)
Salvatore Cicenia
Libro: Libro in brossura
editore: Lavegliacarlone
anno edizione: 2008
pagine: 556
Michele Solimene, poco conosciuto e ancor meno studiato, ebbe una profonda coscienza storica dei problemi che riguardavano non solo le questioni politico-economiche e giuridiche del Regno delle Due Sicilie, ma anche il dibattito intrecciato tra l'eredità galileiana e newtoniana, la filosofia di Vico e il kantismo, ovvero le leggi della natura, le leggi della storia e quelle della morale. L'autore, squarciando il velo dell'oblio, ne ha ricostruito il profilo intellettuale e la vicenda umana e politica.
Lettera a mio figlio sulla scuola
Salvatore Cicenia
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2010
pagine: 117
Cicenia costruisce il personaggio del figlio (reale, ma nel gioco dialogico, presenza letteraria di confronto che scava nella doppia riva del testo) cancellando le differenze temporali: parlano alla pari, si guardano negli occhi lui studente e figlio, l'altro preside e padre e da questa stellare simmetria si libera (nella seconda lettera di Elio) una proposta semplice e sorprendente, e sembra scaturita sotto l'albero delle lezioni di Barbiana (il libro di don Milani è più volte ricordato in Lettera a mio figlio sulla scuola): "Bisogna invertire il processo di rilancio della scuola, partendo dalla sua cellula elementare, dalla classe". Poi, con doloroso amore lo studente-figlio aggiunge: "Io non ci sarò, ovviamente, ma tu, che hai messo le radici nella scuola, sì". (dalla prefazione di Rino Mele)