Libri di Rossana Rossanda
Volti di un secolo. Il Novecento in 52 ritratti
Rossana Rossanda
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 272
«Chi discute con i morti, chi ne trae una lezione? Chi ha il coraggio di chiedergli che cosa è stato giusto, che cosa sbagliato, che cosa dobbiamo fare? Con i morti non si parla». «Non è vero». Gli hanno dato del «secolo breve» ma, forse perché finora non è stato sostituito da nulla di apparentemente durevole o significativo, il Novecento non accenna a tramontare. È stato uno sconcertante contenitore di conflitti (anche mondiali), di ideologie (anche mostruose), di idee (anche geniali), di impegno (anche estremo). E dell’impegno di Rossana Rossanda – voce scomoda, abrasiva, coerente e appassionata del panorama politico e giornalistico italiano nessuno può dubitare. Ma, tra le pagine di questo libro, a emergere sono piuttosto il coinvolgimento e l’appartenenza a quel secolo contraddittorio e irripetibile che ha creduto nella memoria: forse sbagliando per l’ennesima volta, ma speriamo di no. Ricordare, mentre escono di scena, personaggi noti a tutti e amici cari noti soprattutto a lei sottolinea, in Rossanda, il talento da “autobiografa” del Novecento. Nell’ampia scelta di necrologi (oltre la metà del totale) proposta da Franco Moretti, saranno ancora in molti a riconoscere figure celebri della politica, dell’arte, della cultura (da Pablo Picasso a Herbert Marcuse, da Enrico Berlinguer a Natalia Ginzburg). Altre no, non più. O non ancora. Perché con i morti, dei morti, si deve parlare eccome. I morti ci appartengono, con tutto ciò che della nostra vita già sanno e possono insegnarci, anche a cambiare o a trovare.
Aperte lettere. Saggi critici e scritti giornalistici
Rossana Rossanda
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2023
pagine: 288
Tra i grandi protagonisti del dibattito civile e politico del ’900, Rossanda Rossanda è stata anche una voce originale e influente nel campo della critica culturale e letteraria, sia con generosi interventi “a caldo” dalle colonne del suo manifesto, sia con ampie introduzioni e prefazioni a classici molto amati. “Aperte lettere” raccoglie per la prima volta i suoi scritti letterari più significativi e memorabili. Con uno stile aguzzo e vivido che “rincorre nell’argomentazione i circuiti del pensiero”, come scrive il curatore Francesco de Cristofaro, Rossanda non fa sconti e possiede un vero talento nel rileggere a contropelo libri, figure letterarie, protagonisti della cultura, mostrando come la critica sia anche “disobbedienza” e scomoda testimonianza (è il caso del suo amato Fortini, che “giace insepolto fuori dalle mura”). Che si tratti di discutere l’etichetta “femminile” o “femminista” applicata a Emily Dickinson oppure di evidenziare come l’ironia “virile” di Thomas Mann si rovesci in strazio davanti alla feroce ambiguità della natura; che riveli come Tolstoj abbia amato l’insubordinata Anna Karenina per poi punire con la sua morte una parte di se stesso o come il contrasto tra etica e diritto si incarni in quello tra Antigone e Creonte; che demolisca “Le tre ghinee” di Woolf mostrando la contraddizione irrisolta che abita il testo, o demistifichi attraverso Sartre l’illusione di libertà dell’intellettuale, o contesti in controtendenza la visione rinunciataria de “La Storia” di Elsa Morante, Rossanda legge anche al rovescio il canone della letteratura.
Le altre
Rossana Rossanda
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 268
In questa serie di conversazioni tenute a Radiotre alla fine degli anni Settanta, Rossana Rossanda dialoga con le sue interlocutrici e i suoi interlocutori sulle parole-chiave della sinistra: politica, libertà, fraternità, uguaglianza, democrazia, fascismo, resistenza, stato, partito, rivoluzione. Filo conduttore è il rapporto tra le donne e la politica, ma anche quello di Rossanda con "le altre" e con il movimento femminista. In questo, che è uno dei suoi libri più importanti per il femminismo, l'intellettuale più acuta della sinistra "eretica" si interroga anche sugli incontri mancati tra una militante comunista quale lei è sempre stata e il mondo delle altre donne; e traccia il bilancio di una esperienza singolare, sempre fuori tempo rispetto a quella delle sue sorelle di sesso. In appendice al volume una conversazione con Pietro Ingrao su "Movimento delle donne, istituzioni e antiistituzionalismo". Presentazione di Lidia Campagnano.
La ragazza del secolo scorso
Rossana Rossanda
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 392
"Questo non è un libro di storia. È quel che mi rimanda la memoria quando colgo lo sguardo dubbioso di chi mi è attorno: perché sei stata comunista? Perché dici di esserlo? Che intendi? Senza un partito, senza cariche, accanto a un giornale che non è più tuo? È una illusione cui ti aggrappi, per ostinazione, per ossificazione? La vicenda del comunismo e dei comunisti del Novecento è finita così malamente che è impossibile non porsi questi interrogativi. Cosa è stato essere un comunista in Italia dal 1943? Comunista come membro di un partito, non solo come un momento di coscienza interiore con il quale si può sempre cavarsela: "In questo o in quello non c'entro". Comincio dall'interrogare me. Senza consultare né libri né documenti ma non senza dubbi".
Un viaggio inutile
Rossana Rossanda
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: XXIV-121
Nel 1962 Rossana Rossanda viene inviata dal Partito comunista italiano nella Spagna franchista - dove si avvertivano i primi segni di sgretolamento del regime - con l'incarico di riannodare i fili dell'opposizione, non più ricomposti dopo la guerra civile. Ma la peregrinazione, peraltro clandestina, si rivela priva di senso. Le risposte degli esponenti delle organizzazioni illegali sono ambigue, diffidenti, immature. È il centro-destra a porsi concretamente come forza di ricambio, proponendo un'esperienza storica nuova, cioè la liquidazione del fascismo dall'interno della stessa classe che l'ha creato. L'esperienza frustrante di tale inutile viaggio, che questo libro racconta con ironia e sapienza narrativa, diventa per Rossanda un punto di snodo, che ritornerà più volte negli anni: "è la storia di quando, per la prima volta, a me membro del comitato centrale del Partito comunista, i conti non tornarono".
Un secolo, due movimenti. Comunismo e femminismo, tracce di una vita
Rossana Rossanda
Libro: Libro in brossura
editore: Futura
anno edizione: 2022
pagine: 94
Comunismo e femminismo: c'è contiguità tra due dei movimenti che hanno segnato più profondamente il Novecento? Rossana Rossanda affronta teorie e percorsi storici che hanno influenzato gran parte della sua vita, tracciando anche un bilancio di una generazione politica. Introduzione di Maria Luisa Boccia.
Questo corpo che mi abita
Rossana Rossanda
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2018
pagine: 122
Parlare del corpo è smuovere un'«inquietudine». Ancor più per una donna che ha anteposto le ragioni del suo «io politico» al principio del «tutto è sessuato», in amichevole dissonanza nei confronti del pensiero femminista con cui non ha mai smesso di dialogare. Ma è quel sottile disagio - lo scarto che avverte tra sé e l'immediatezza biologica - a spingere felicemente Rossana Rossanda su un terreno inabituale. Lei che ha attraversato di furia, e contromano, il corso del mondo, non cede all'opacità indecifrabile del corpo, e mentre incombe l'età più fragile della vita lo interpella, lo scruta, gli dà del tu senza troppa confidenza e ne annota i cedimenti con moderata costernazione. «Da tutte le parti questo corpo che mi abita e che abito sfugge e mi torna, come se fosse l'anguilla della mia coscienza, un'anguilla attaccata a "me"». E sebbene l'oggetto del suo ragionare affilato le sembri provvisto di «tanta emotività quanto una grammatica», Rossanda riesce a infondervi, in modo quasi preterintenzionale, il battito di un incantamento, sia quando indugia sulle proprie splendide mani tradite dal declino, sia quando tocca questioni meno intime, gli inarrivabili canoni di bellezza delle dive o il travestitismo che permise ad alcune donne del passato di rimediare a uno stato di minorità. Nella sua messa a nudo, Rossanda rifugge però dall'idea che il sapere del corpo sia prerogativa femminile in virtù dei carichi simbolici assegnati ad esso da maternità e seduzione: è uno dei punti di maggiore sintonia con Lea Melandri, che anni fa ha ospitato sulla rivista «Lapis» gli articoli qui raccolti, e che oggi condivide con Rossanda la «malinconìa dei tempi lunghi della storia».
L'anno degli studenti
Rossana Rossanda
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2018
pagine: 93
"A pochi mesi dall'esplosione del movimento del 1968 negli atenei italiani, Rossana Rossanda tenta in questo libro, originariamente pubblicato nel giugno del '68 dalla casa editrice De Donato, una prima ricognizione di quella nuova figura sociale, lo studente, che irrompe tumultuosamente sulla scena politica, mutandone i connotati e mettendo in luce ritardi e crisi di egemonia del movimento operaio. All'avvincente ricostruzione giornalistica si affianca l'individuazione delle nuove domande e dei nuovi problemi posti dall'anno degli studenti. Manifestolibri ha deciso di riproporlo: «Per i tantissimi che all'epoca non erano nati e del sessantotto sanno poco o niente; per quelli che invece c'erano ma non ricordano più bene»." (dalla prefazione di Luciana Castellina)
Se la felicità... Per una critica al capitalismo a partire dall'essere donna
Alessandra Bocchetti, Rossana Rossanda, Christa Wolf
Libro: Libro in brossura
editore: Vanda Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 72
Il 21 marzo 1992 si incontrano a Roma due grandi donne, esponenti di spicco della politica italiana una e della letteratura internazionale l’altra. Un “incontro al vertice”, al vertice del vertice, due giganti, Rossana Rossanda e Christa Wolf. Due donne ammiratissime e stimatissime, e non solo dal femminismo. Organizzato dal Centro Virginia Woolf, nota associazione femminista, l’evento fu ideato e condotto dall’allora presidente Alessandra Bocchetti. Il tema, fascinoso e audace: la felicità delle donne come strumento per una rivoluzione contro il capitalismo; non dunque la lotta di classe ma la felicità delle donne per cambiare veramente. Christa e Rossana intelligenti, curiose, sincere parlarono dei loro momenti di felicità, della loro vita, del loro amore per la politica, delle loro delusioni e aspettative. Davanti a loro cinquecento donne in perfetto ascolto. Oggi, dopo la morte di Rossanda che ha lasciato un vuoto incolmabile nella politica e nel femminismo, si propone questa preziosa, unica, rara testimonianza.
Novecentosettantotto. I giovani, le Brigate Rosse, Aldo Moro
Pietro Ingrao, Rossana Rossanda
Libro: Copertina morbida
editore: Bordeaux
anno edizione: 2021
pagine: 128
In concomitanza con le commemorazioni dell'eccidio di Via Fani e del tragico epilogo del sequestro Moro del 1978, proponiamo un lavoro di Alberto Olivetti che riunisce in un unico volume tre scritti indissolubilmente legati: il testo inedito di una conversazione tra Rossana Rossanda e Pietro Ingrao svoltasi nei giorni precedenti il sequestro di Moro e destinata al manifesto ma, proprio in seguito a quei terribili fatti, mai più pubblicata; l'articolo di Rossana Rossanda del marzo 1978 sulle Brigate rosse e sul cosiddetto "album di famiglia"; la commemorazione di Aldo Moro che Pietro Ingrao, Presidente della Camera dei deputati, tenne in Aula il 10 maggio 1978.
Note a margine
Rossana Rossanda
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1996
pagine: 238
Dalla fortunata serie di articoli su "Il manifesto" nel marzo 1994, una sorta di diario politico-culturale che registra fatti, idee, opinioni di questi anni particolarmente intensi di vita del nostro paese, colti da un punto di vista molto personale che non rinuncia agli accenti privati per affrontare quelli che dovrebbero essere i grandi temi del discorso pubblico, e che il discorso "politico", a cominciare da quello della sinistra, elude o perverte in spettacolo. "Diamoci del lei", ritorce la Rossanda dopo aver constatato che, nonostante le dichiarazioni di fuoco, atroci scambi d'insulti, minacce tremende, i contendenti si ritrovano tutti, la sera sul teleschermo a darsi del tu.
La perdita
Manuela Fraire, Rossana Rossanda
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 79
La "perdita" è un tema da un lato troppo presente, dall'altro ancora lontano: idea assillante ma sospesa sul vuoto dell'esperienza che avrebbe potuto sostanziarlo di pensieri e sentimenti reali. Forse la condizione "giusta", né troppo dolorosa né troppo distaccata, per pensare la morte propria e delle persone che abbiamo amato, non si da mai. La morte, come coscienza che siamo destinati a scomparire "a uno a uno", come dicono Rossanda e Fraire, è il "grado zero" della rappresentazione, l'"impensabile". Tra tutte le opposizioni "incomponibili" che danno un'impronta "tragica" alla vita, la più resistente ai nostri sforzi di pacificazione è sicuramente quella di un Io costretto a riconoscersi straniero nel proprio corpo, parte del ciclo biologico e, al medesimo tempo, di una "natura" speciale, irriducibile alla materia di cui sono fatti gli altri viventi.