Libri di Rachele Ferrario
Margherita Sarfatti. La regina dell'arte nell'Italia fascista
Rachele Ferrario
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 402
Margherita Sarfatti, giornalista, scrittrice e primo critico d'arte donna in Europa, ha fondato il gruppo Novecento, ha progettato e allestito mostre in patria e all'estero, ha frequentato gli intellettuali all'avanguardia del suo tempo, influenzando per oltre vent'anni la cultura e l'arte italiane. Eppure, la maggior parte del pubblico la conosce solo come «l'amante del duce». Il libro di Rachele Ferrario, grazie a una capillare ricerca documentaria e a carteggi inediti, ci restituisce invece il temperamento di una donna colta, elegante, raffinata e soprattutto libera, che riuscì a imporsi sulla scena culturale e a compiere il suo progetto: un'avanguardia artistica in linea con la tradizione classica italiana.
Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli
Rachele Ferrario
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 352
Donna di grande fascino e carattere, occhi color ghiaccio e capelli pettinati alla Greta Garbo, amante del bello in tutte le sue forme, dalle sublimi espressioni dell'arte, al design, all'alta sartoria, Palma Bucarelli ha attraversato il Novecento lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano. Nominata nel 1933, a soli ventitré anni, ispettrice della Galleria Borghese, dimostra fin dal principio il suo spirito determinato: quando Mussolini convoca tutti i soprintendenti d'Italia, lei non si presenta, e difenderà questa posizione indipendente per tutti gli anni del regime. Il coraggio, certo, non le manca: ai primi bombardamenti alleati sulla capitale, si impegna a portare in salvo il patrimonio della Galleria nazionale d'arte moderna, di cui è diventata funzionario con mansioni direttive, prima a Caprarola e poi, ottenuta la protezione di Pio XII, a Castel Sant'Angelo, mettendo preziosissime opere al riparo dai saccheggi nazisti. Il secondo no a Mussolini lo dice quando la RSI chiama i suoi a raccolta: resta senza stipendio, collabora con la Resistenza distribuendo in bicicletta il foglio clandestino «L'azione», e continua a proteggere la «sua» Galleria. Finita la guerra, Palma si deve ora confrontare con una società conservatrice e culturalmente arretrata. In quanto donna, fatica a imporre le proprie decisioni e spesso riceve sconsolanti risposte dallo Stato: quando le si offre la possibilità di acquistare il capolavoro di Boccioni 'La città che sale', opera simbolo del futurismo (oggi al MOMA di New York), il ministero della Pubblica istruzione blocca la trattativa, facendole sapere che non «ci sono soldi da buttare in stupidaggini». Ma anche qualche artista sembra non riconoscerle il suo intuito e la sua competenza: De Chirico la accusa di organizzare mostre sulle «astrattisticherie» di Kandinskij; Guttuso, con l'appoggio di Togliatti, la attacca perché predilige i pittori astratti. E quando espone le scatolette di Manzoni con la Merda d'artista, non manca un'interrogazione parlamentare. Tuttavia Palma non si perde d'animo: frequenta i più geniali e innovativi artisti italiani, li sostiene, allestisce mostre impensabili in quegli anni (come l'esposizione dei sacchi di Burri), porta dall'America Pollock e Rothko, apre a Schifano, Pascali e ai giovani artisti di Piazza del Popolo, influenza le commissioni della Biennale di Venezia, e riesce a farsi regalare alcune opere che oggi rappresentano la ricchezza della collezione permanente della Galleria. Per tutta la sua lunga vita potrà contare sull'appoggio dei suoi amici e corteggiatori, dai giornalisti Paolo Monelli, che sposerà negli anni Sessanta, e Vittorio Gorresio, amico di gioventù e da sempre innamorato di lei, a Giulio Carlo Argan, il compagno di università che scoprirà di amare negli anni professionalmente più difficili. Pioniera nell'arte e nella vita, donna libera in un mondo che alle donne lasciava poco spazio, Palma Bucarelli ha contribuito a imporre nel nostro paese l'idea moderna di museo, e ha rappresentato un modello unico di emancipazione femminile.
Les italiens. Sette artisti alla conquista di Parigi
Rachele Ferrario
Libro
editore: UTET
anno edizione: 2017
pagine: 182
Ci sono periodi storici che, nella memoria collettiva, si legano indissolubilmente a una città. Se il simbolo del Rinascimento è Firenze, degli anni sessanta la swinging London, la Belle Époque per tutti si incarna in Parigi. All'inizio del Novecento è qui che si concentrano gli spiriti più inquieti e creativi del tempo. Tra i suoi boulevard, nei tavoli dei caffè celebri come La Rotonde o La Coupole, nelle gallerie e negli atelier, si possono incrociare Modigliani con l'amata Jeanne, Dalí con il suo formichiere al guinzaglio, Picasso e la sua bande, e ancora Marc Chagall, Max Jacob, Jean Cocteau... Sono anni febbrili, ogni giorno alla Gare de Lyon sbarcano decine di giovani artisti bohémien pieni di ambizioni. Tra questi c'è un gruppo di italiani destinato a lasciare un segno nella storia dell'arte. Giorgio de Chirico e suo fratello Alberto Savinio arrivano a Parigi nel 1911, poco dopo saranno raggiunti da Mario Tozzi, René Paresce, Massimo Campigli e Filippo De Pisis. Gino Severini si è già trasferito da qualche anno. Sette artisti "metechi", come li chiamano con disprezzo i francesi. Les Italiens nel 1928 si riuniscono intorno a Tozzi per la prima grande mostra collettiva del gruppo suscitando l'ammirazione dei colleghi e le critiche indispettite dei detrattori. Già da qualche tempo, l'"accademia" francese guarda con sospetto tutti questi artisti stranieri che stanno rubando la scena ai francesi. L'esplosione dei nazionalismi tra le due guerre destabilizza ulteriormente la posizione degli italiani a Parigi, e presto sono costretti a lasciare la città. La "festa mobile", nella celebre definizione di Hemingway, è terminata, lo spirito del tempo sembra pronto ad abbandonare Parigi. Rachele Ferrario dipinge un vivace quadro di quegli anni folli e racconta, con rigore e leggerezza, l'affascinante parabola degli Italiens de Paris, protagonisti e testimoni di una delle stagioni più entusiasmanti dell'arte mondiale.
Le signore dell'arte. Quattro artiste italiane che hanno cambiato il nostro modo di raffigurare il mondo
Rachele Ferrario
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 180
"Carol Rama dipinge dentiere e sessi femminili e maschili, l'eros e l'inconscio, il suicidio del padre e i disturbi nervosi della madre, scandalizzando la cultura ufficiale, che la riconoscerà solo quando avrà compiuto settant'anni. Carla Accardi traccia segni e costruisce geometrie, unica donna nel gruppo dei pittori astratti vicino al Partito comunista. Giosetta Fioroni raffigura volti femminili e costruisce teatrini, anticipa il reality chiudendo in una stanza un'attrice da osservare attraverso lo spioncino, divide la vita con un grande scrittore, è amica dei poeti e dei pittori maledetti di piazza del Popolo, attraversa il dolore senza mai perdere la gioia di creare. Marisa Merz usa l'alluminio, la cera, il sale, con i ferri da calza tesse il rame e il nylon, guarda alla natura e alla fabbrica. A ottantun anni è una regina dell'arte internazionale ma rimane chiusa nel suo silenzio e nel suo enigma." Rachele Ferrario ricostruisce le storie di queste grandi artiste, che hanno cercato la libertà nella vita e nella sperimentazione e hanno saputo affrancare il loro lavoro dal luogo comune dell'"arte al femminile", e ci offre nel contempo uno scorcio dell'effervescente vita culturale dei primi decenni del dopoguerra: dai salotti torinesi (con Giorgio Manganelli, Edoardo Sanguineti e il giovane Calvino) alla Roma del Caffè Rosati, dei galleristi, dei registi e degli attori, fino alla Parigi di Tristan Tzara e Alberto Giacometti.
David Tremlett. The thinking in space
Rachele Ferrario
Libro: Copertina morbida
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 168
"L'homme est là, léger comme le vent, libre et fou, solide comme un roc, à la derive comme un satellite", scrive David Tremlett nel 1985 sulla parete del Centre Pompidou di Parigi. A distanza di tempo questa frase è il simbolo della sua poetica. Tremlett è un nomade contemporaneo. È un viaggiatore, ama l'imprevisto e il caso. La sua stanza d'artista sono i viaggi, il suo studio è il mondo. The Thinking in Space ripercorre il suo cammino dalle prime sperimentazioni concettuali, in uno studio-garage alla periferia di Londra, alle registrazioni dei suoni della natura nella campagna inglese, dal viaggio a piedi fino in Australia ai wall-drawings dipinti sui muri con le mani nelle zone remote della Tanzania e nel deserto del Texas, a quelli nelle cappelle di campagna come la Madonna delle Grazie sulle colline delle Langhe e Notre-Dame-des-Fleurs a Moric in Francia, che si raggiunge solo a piedi. Il suo lavoro può durare un giorno o per sempre: ora la Tate Britain per la sua collezione permanente gli ha commissionato una grande opera, "Drawing for free Thinking".
Giulio Paolini. Un viaggio a distanza
Rachele Ferrario
Libro: Copertina morbida
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 144
La collana "Stanza d'artista" nasce intorno all'idea dello studio come spazio dell'invenzione. La stanza è metafora dell'opera, ma anche del suo autore e dei suoi mezzi espressivi, è sospesa tra mondo reale e virtuale, tra l'architettura di un edificio e la dimensione eterea del pensiero. È nella propria stanza che l'artista attende l'immagine o l'idea. Giulio Paolini a questo tema ha dedicato molta parte della sua ricerca, ha usato come simbolo gli strumenti dell'antico mestiere di pittore, dal primo lavoro sul Disegno geometrico, da cui partono tutte le "opere", a Synopsis, che significa sintesi, la fotografia dello studio restituito allo spettatore nella sua essenzialità. Per questo la collana "Stanza d'artista" non poteva che partire da lui, protagonista del proprio tempo e interprete raffinato delle "stanze" dell'arte e degli "attori" che nei secoli le hanno animate. In Paolini si compie l'esperienza della rappresentazione: autore e spettatore s'incontrano. Dall'atelier all'opera, dal museo alla collezione, alle sale di lettura: è un viaggio tra memoria del passato e percezione del presente. Come nell'opera Museo, la stanza d'artista per eccellenza, in cui ogni immagine ripresa da Paolini, è riconducibile a un artista, dal Beato Angelico a Giorgio De Chirico, e al luogo in cui ha vissuto, dipinto e colto l'ispirazione. Perché l'opera non si fa annunciare e giunge inattesa.
Lo scrittore che dipinse l'atomo. Vita di René Paresce da Palermo a Parigi
Rachele Ferrario
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2005
pagine: 104
Personalità quanto mai complessa ed eclettica, Paresce, nato in Svizzera alla fine dell'Ottocento, viaggia per tutta Europa e non solo, continuando a vagare per il resto dell'esistenza tra scienza, pittura e scrittura. Il Sole 24 Ore lo ha definito un "artista di grande inventiva e felicità".
Giuliano Collina
Rachele Ferrario, Enrico Crispolti
Libro: Copertina morbida
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 272
Giuliano Collina. Il corpo è sacro. Opere dal 1990 al 2009
Rachele Ferrario, Paolo Biscottini, Stefano Crespi
Libro: Copertina morbida
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 80
La mostra monografica di Giuliano Collina presso il Museo diocesano di Milano presenta un ciclo di opere realizzate in quasi un ventennio di attività artistica, dal 1990 al 2009. È possibile scandire il percorso della mostra in cinque ambiti tematici. Il primo è dedicato interamente al corpo, alla sua espressività, drammaticità e totale abbandono, mentre il secondo all'angelo, figura effimera, impalpabile, mediatore di un confine ancora sconosciuto. Il tema dell'anima, svelata nelle opere intitolate Animi Domus, è rappresentato attraverso forme chiuse e colori freddi che rimandano a una serena solitudine e a una instancabile riflessione sul rapporto vita-morte; Mater Dei raccoglie tutta la tenerezza della maternità e, assieme, il miracolo della vita. Infine l'eucaristia, dove tutto, nella sua essenzialità e rigore, diventa condivisione, compartecipazione e comunione. La mostra si conclude con cinque nature morte, opere recenti, in cui lo studio di un oggetto umile e quotidiano come un piatto, un uovo, una tazzina da caffè, risente di quel riverbero di sacralità, pur nella sua natura così semplice e misera.
Nella materia. Catalogo della mostra
Rachele Ferrario, Lorella Giudici
Libro: Copertina morbida
editore: Silvia
anno edizione: 2003
pagine: 112
René Paresce
Beatrice Buscaroli, Rachele Ferrario
Libro
editore: Edisai
anno edizione: 2000
pagine: 184
Margherita Sarfatti. La regina dell'arte nell'Italia fascista
Rachele Ferrario
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: 403
Strano destino quello di Margherita Sarfatti, giornalista, scrittrice e primo critico d'arte donna in Europa. Ha fondato il gruppo del Novecento, ha progettato e allestito mostre in patria e all'estero, ha frequentato gli intellettuali all'avanguardia del suo tempo, per oltre vent' anni ha influenzato in modo profondo la cultura e l' arte italiane. Eppure, per una sorta di damnatio memoriae, la maggior parte del pubblico la conosce solo come "l'amante del duce". La sua figura è rimasta a lungo "appiattita" su quella di Mussolini. In realtà rivestì un ruolo da protagonista, soprattutto in campo artistico, ma anche in politica e nel forgiare l'ideologia del fascismo. Colta, elegante, raffinata, Margherita nasce a Venezia nel 1880 da una ricca famiglia ebrea, i Grassini. Fin da giovane frequenta Antonio Fogazzaro e Guglielmo Marconi, conosce la regina Elena e il patriarca Sarto, futuro papa Pio X. Intelligente, inquieta e curiosa, è decisa a occupare un posto in prima fila nella vita, in un tempo in cui le donne potevano dedicarsi tutt'al più alla filantropia. Il suo salotto di Milano, un vero laboratorio del pensiero artistico del tempo, è frequentato da futuristi come Marinetti e Carrà, Russolo e Boccioni - con cui intreccia una storia d' amore -, i pittori di Novecento (Sironi, Funi, Bucci), letterati e poeti come d' Annunzio e Ada Negri, e da un giovanotto trasandato ma ambizioso di nome Benito Mussolini...