Libri di Pasquale Villari
Antiche leggende e tradizioni che illustrano la Divina Commedia (rist. anast. 1865)
Pasquale Villari
Libro: Copertina morbida
editore: Francesco D'Amato
anno edizione: 2021
pagine: 120
«Nel principio di questo secolo, si pubblicava a Roma la Visione d'un frate Alberico, monaco di Montecassino, e subito si vide accapigliarsi l'irrequieta moltitudine dei comentatori. Da un lato si voleva, in quella strana leggenda, trovar la prima idea del poema sacro; e dall'altro, si gridava allo scandalo contro chi poteva veder somiglianza tra le divine immagini del poeta, e i sogni puerili d'un frate ignorante. Ma questa battaglia cessò presto, e non si seppe mai chi aveva ottenuto la vittoria. Gli avversari sembravano stanchi d'aver tirato dei colpi in aria, senza risultato; il pubblico non capiva, perchè uno scritto così povero sollevasse tanto rumore; e per un pezzo non s'è udito più ragionar di frate Alberico. In questo mezzo, però, si trovava nelle letterature straniere un gran numero di simili leggende, che parevano avere colla Divina Commedia i medesimi rapporti. Storici ed eruditi, come Ozanam, Labitte, Wright e tanti altri, non esitarono punto a dire, che Dante ritrovò l'idea del suo poema in tutto il secolo; che la Francia, la Germania, tutta l'Europa avevano contribuito in qualche modo alla Divina Commedia.» Questo l'incipit del volume, che racconta alcune tra le più note leggende medievali d'oltretomba, dalla Navigazione di San Brandano al Purgatorio di San Patrizio alla Visione di Tundalo. La passione risorgimentale e l'ansia di rinnovamento civile, filtrate dall'insegnamento desanctisiano, fecero coesistere in Villari, con eguale calore di partecipazione, la tradizione laico-mazziniana con quella manzoniana e neoguelfa. Villari accetta l'antitesi, cara agli storiografi liberali, di un'irriducibile estraneità del mondo latino, armonioso e organizzatore, al mondo germanico, mistico e irrazionale. L'antitesi trovò una singolare verifica, nel caso di Dante, nel riconosciuto divario tra le cosiddette fonti della Commedia e l'uso che ne fece il poeta.
L'Italia che non cambia mai. Gli eterni mali del Sud visti da un politico dell'Ottocento
Pasquale Villari
Libro: Libro in brossura
editore: Res Gestae
anno edizione: 2018
pagine: 293
Negli scritti raccolti in questo volume, Villari denuncia per la prima volta i problemi che affliggono il Mezzogiorno d'Italia a distanza di 14 anni dall'unificazione del Paese. Ex Regno delle due Sicilie, il Sud, si presenta come un territorio abbandonato alla propria miseria e al brigantaggio, ma l'analisi dell'autore non è circoscritta al solo Meridione. La questione "sociale" è infatti il secondo aspetto urgente che viene affrontato, in un'appassionata analisi che mette in luce le contraddizioni dell'intero processo risorgimentale.
Le trecciaiole. Donne al lavoro in Toscana fra Ottocento e Novecento. Con documenti, fotografie e testimonianze inedite
Pasquale Villari
Libro: Libro in brossura
editore: Florence Art Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 112
È un mestiere antico quello della trecciaiola, tradizionalmente femminile e legato al "cappello di paglia di Firenze", prodotto famoso nel mondo intero. Nell'Ottocento era diffusissimo nelle campagne toscane, poiché quello della paglia era uno dei settori trainanti dell'economia. Poi arrivò la crisi. "Le Trecciaiole" di Pasquale Villari, storico e uomo politico - ripubblicato nel centenario della sua scomparsa -, ci spiega il perché, fotografando quelle donne, il loro lavoro, le loro rivendicazioni e proponendo soluzioni per quella che sarebbe potuta essere una strategia per la sua salvaguardia. Un testo che, pur scritto molto tempo fa, è di sorprendente attualità. Grazie ai contributi di Lara Socci, curatrice del volume, attraverso testimonianze e interviste a coloro che hanno vissuto in prima persona quell'artigianato oggi scomparso, è inoltre possibile ripercorrerne la storia, le modalità di lavorazione, con uno sguardo sul mondo della paglia all'Impruneta, paese del Chianti fiorentino, di cui poco si sa, pur essendo stato immortalato dalla penna di due scrittori: Ferdinando Paolieri e Ferdinando Sabatini.
Introduzione alla storia d'Italia
Pasquale Villari
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2016
pagine: 113
Il testo che qui si pubblica, apparso nel 1849 e mai più inserito dal suo autore nelle numerose raccolte che ha dato alle stampe durante il corso della sua lunga e operosa attività di storico, è una pagina importante della cultura filosofica e storiografica italiana del XIX secolo, nel corso di quel lento e inesorabile processo di traghettamento dell'hegelismo verso indirizzi teorici di matrice realistico-positiva, che si realizza compiutamente negli studi storici. La vicenda culturale di Pasquale Villari - che attesta, infatti, più di altre questo percorso - permette di saggiare il suo profondo radicamento nel dibattito filosofico napoletano del Risorgimento, a partire da un reticolo teorico che, sulla scia di esperienze che affondano le radici nello storicismo vichiano, rappresenta il profilo intellettuale e civile della nuova Italia in una inedita e proficua riconversione della storiografia nella filosofia, e nel recupero dell'età comunale come centro nevralgico della civiltà italiana. Il testo - preceduto da una introduzione della curatrice, che ricostruisce la vicenda storiografica e metodologica di Villari, anche attraverso documenti inediti - merita di essere riletto, in quanto rappresenta un importante snodo dello storicismo italiano dell'Ottocento, nonché uno dei primi lavori di ricostruzione della Storia d'Italia nel decennio che ha preceduto l'Unità.
Libertà o anarchia?
Pasquale Villari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 56
"Libertà o anarchia", articolo pubblicato sul Politecnico di Milano nell'aprile del 1867, è un testo attualissimo perché, descrivendo la situazione politica italiana dopo l'unificazione, ci fa capire che i vizi comportamentali dei politici nostrani sono atavici. La diagnosi di Villari non consiste in una semplice valutazione della realtà a lui contemporanea, come di solito fanno i moralisti, ma è sorretta dall'analisi, un'analisi non solo sociologica e psicologica bensì anche storica. All'origine dei nostri mali sarebbe il fatto che in Italia la rivoluzione politica non fu preceduta da una rivoluzione sociale, come invece in Germania. Cosicché, una volta venuto a mancare il Conte di Cavour, guida e anima del nostro Risorgimento, il popolo italiano non ha saputo sostituirsi a lui, come invece ha fatto con Bismarck il popolo tedesco, "apparecchiatosi con una rivoluzione sociale al proprio risorgimento politico". Prefazione di Roberto Bertoldo.
Le origini del comune di Firenze
Pasquale Villari
Libro: Copertina morbida
editore: Le Càriti Editore
anno edizione: 2015
pagine: 144
Con uno scritto di Franco Cardini.
Napoli ad occhi aperti
Renato Fucini, Mario Jessie White, Pasquale Villari
Libro: Copertina morbida
editore: Francesco D'Amato
anno edizione: 2020
pagine: 232
Il volume intende ripercorrere, in forma antologica e in una veste destinata al grande pubblico, uno spaccato del percorso che la letteratura e il dibattito politico italiano di fine Ottocento hanno dato relativamente alla definizione dell'identità geografica e culturale di Napoli e del Mezzogiorno come territorio di frontiera e realtà problematica, su cui si sperimentavano i limiti di un intervento ancora tutto da sviluppare da parte del nuovo Stato Unitario. L'origine del dibattito si fa risalire al libro dello storico Pasquale Villari Lettere meridionali (1875): il meridionalismo di Villari, indubbiamente nutrito di una forte dimensione analitica, di una volontà di disamina dei problemi di un mondo arcaico in termini sociali ancor prima che economici, fece scaturire l'idea di una nuova testualizzazione della città che condusse, per sollecitazione e sostegno dello stesso studioso, alla pubblicazione della Miseria di Napoli (1877) di Jessie White Mario, singolarissima e spesso misconosciuta documentarista inglese, e di Napoli a occhio nudo (1878), opera ben più nota del verista toscano Renato Fucini.
In anello ideale fra Germania e Italia. Corrispondenze di Pasquale Villari con storici tedeschi
Pasquale Villari
Libro: Copertina morbida
editore: Archivio Izzi
anno edizione: 2006
pagine: 518
Zea Mays. Mais e pellagra nel nord Italia tra fine Ottocento e inizio Novecento
Cesare Lombroso, Pasquale Villari, Luigi Messedaglia
Libro: Copertina morbida
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2015
pagine: 121
La pellagra, di cui oggi non si parla più, ha imperversato a lungo nel nostro Paese causando migliaia di vittime. La sua triste vicenda è legata al mais (Zea mais L.), il cereale venuto dall'America che tanta parte ha avuto nella storia delle campagne italiane, padano-venete in particolare. Tra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento il dibattito su questa malattia è stato molto acceso, ha riguardato ogni aspetto di quella che era ormai diventata una piaga della società contadina e spesso ha assunto i toni aspri della battaglia ideologica, come testimoniano gli scritti che qui riproponiamo. Il volume si apre con pagine di denuncia sociale, sotto forma di un dialogo fra la Pellagra e la Libertà apparso nel 1885 sul periodico "Il Pellagroso". Prende quindi la parola Cesare Lombroso, che, noto soprattutto per i suoi studi di antropologia criminale, si interessò molto anche della pellagra, come paladino della teoria "tossicozeista" e dell'ereditarietà della malattia. Il suo saggio "La pellagra ed il maiz in Italia" è ricco di dati, ma anche di notazioni di ambiente e di considerazioni che, pur contestate da molti suoi contemporanei e superate dalle conoscenze che si andavano sviluppando, testimoniano la passione e la dedizione di chi era abituato a osservare e a sperimentare. Nell'articolo "La pellagra e i contadini nella provincia di Mantova" lo storico liberale Pasquale Villari riassume e commenta i risultati dell'inchiesta di una Commissione provinciale nel Mantovano nel 1878...