Libri di Mauro Croce
Giorgio Celiberti. Un giorno una vita
Mauro Croce
Libro: Libro rilegato
editore: L'Orto della Cultura
anno edizione: 2020
Mauro Croce, attraverso i suoi scatti nascosti, ci racconta il Giorgio Celiberti segreto, ripreso nel suo studio, immerso nel suo quotidiano, un artista al lavoro che sorride alle sue opere accarezzando il gatto fidato sotto gli occhi innumerevoli dei gatti scolpiti. Croce è riuscito a regalarci l'umanità e la grande bontà di un artista che possiamo sentire vicino a noi come ci fosse veramente accanto. Quest'opera, totalmente fotografica, celebra il grande maestro friulano che sa riempire di colore anche le notti più buie, così come le sue opere sono vive e cariche della sua esistenza: uomo libero, empatico, saggio. Introduzione di Alessio Alessandrini.
Calle. Ediz. italiana e inglese
Mauro Croce
Libro: Copertina rigida
editore: L'Orto della Cultura
anno edizione: 2017
pagine: 60
La calla, celebrata nella Bibbia, nella mitologia greca e romana e, in seguito, divenuta icona dell'eleganza nel periodo dello stile Liberty, si associa, a seconda dei casi, all'idea di bellezza, purezza, castità, femminilità, maternità, passione, sensualità ed erotismo. Questo fiore, di grande impatto estetico, continua a essere oggetto di ispirazione e di interpretazione per poeti, pittori e fotografi. L'interesse artistico di Mauro Croce per le calle risale alla primavera del 2010: in breve, lo sguardo su questo candido fiore si è trasformato in osservazione, la ricerca fotografica in un continuo approfondimento, le prime immagini, realizzate per passione, in un lavoro durato anni e tuttora in corso.
Gratta e perdi. Anziani, fragilità, gioco d'azzardo
Fabrizio Arrigoni, Mauro Croce
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 128
La fotografia classica della solitudine dell'anziano lo mostra a guardare tristemente la strada dalla finestra di casa; oppure seduto su una panchina ai giardini. La foto più gentile lo vede a spasso col cane. Ora si aggiunge un nuovo scatto: su uno sgabello, ipnotizzato da una slot-machine, nella semioscurità in fondo a un bar. Pensionamento, vedovanza, mancanza o lontananza dei figli provocano spesso l'isolamento, da cui origina un sentimento di solitudine, che a sua volta funge da incubatore a uno stato di depressione. Se il lungo tempo libero non viene in qualche modo impegnato e valorizzato, rischia di essere solo un “tempo vuoto”. Riuscire a passare il tempo, a trascorrere bene la giornata, può voler dire cercare soddisfazioni momentanee, rifornirsi di piccoli piaceri, producendo sensazioni che almeno per qualche istante consentano di aprire un varco nel muro della noia. L'illusione e l'emozione di una improbabile vincita al gioco costituiscono uno di questi momenti. Il gioco d'azzardo, infatti, “cattura l'attimo”, con un'eccitazione che inizia con l'idea di sfidare la sorte, prosegue nella trepidazione dell'attesa del risultato, e si conclude con la delusione della perdita a cui si reagisce covando mentalmente la rivincita. L'“industria” del gioco d'azzardo si regge interamente su questa particolare domanda di consumo: un consumo di illusioni, emozioni, eccitazioni e tensione. Gli over 65 hanno acquisito un rilievo sempre maggiore, soprattutto sotto il profilo economico. Le loro illusioni da alimentare, il loro bagaglio emotivo da risvegliare e la loro eccitazione da sostenere, costituiscono un'area di mercato (e di prelievo) appetibile e non trascurabile. Gli autori mettono in evidenza i molteplici aspetti che intrecciano l'azzardo con la terza e quarta età, sgomerando il campo da numerosi equivoci e cliché fuorvianti, e riportano l'attenzione su una “congiunzione”, persone anziane e gioco d'azzardo problematico, che rischia di porsi come una questione critica per il prossimo futuro.
Gioco d'azzardo, giovani e famiglie
Mauro Croce, Francesca Rascazzo
Libro: Copertina morbida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 224
Il gioco d'azzardo è un modo, antico come l'uomo, di trascorrere il tempo provando la piacevole sensazione di fare a gara con il destino, e con gli avversari. Tuttavia, sebbene per molte persone questa attività non sia un problema, ci sono giocatori e famiglie che nell'azzardo conoscono la dipendenza. Per i giovani a caccia di sensazioni forti, più che mai desiderosi di sfidare chiunque, a partire da se stessi, l'azzardo è un campo d'azione particolarmente attraente. Il fascino del rischio, insieme all'illusione di vincere sono un mix potente in una società in cui emergere e osare sembrano essere regole inderogabili per riuscire, per vincere. Così accade anche con il gioco. Così, si possono trascorrere ore e ore a giocare, magari online, magari da soli, magari a pagamento, e il gioco diventa una specie di ossessione, un pensiero fisso, l'unico interesse. Sulla dipendenza e su come affrontarla il libro propone un insieme di strategie al centro delle quali c'è la promozione di una cultura della responsabilità.