Libri di Maurizio Cucchi
Paradossalmente e con affanno
Maurizio Cucchi
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 68
Il libro è bifronte: da un lato la prima raccolta poetica di Cucchi (1963-1969), finora mai pubblicata interamente; dall'altro un recentissimo prosimetro intitolato La sciostra (in milanese «magazzino»): un vagabondaggio per luoghi milanesi poco noti che trova il suo punto focale in una vecchia casa sul naviglio della Martesana, diventata col tempo un magazzino abbandonato. La prima parte è uno sguardo in avanti, un atteggiamento di attesa («Aspetto che un soffio gelido / si trasformi in spiffero», «Date tempo al tempo», «Ansiosamente attendo») tra ironia e sfoghi di violenza immaginata che richiamano i coevi Pugni in tasca di Bellocchio. La seconda è, per cosi dire, un'attesa del passato, una ricerca di percorsi umani perduti nei mutamenti di una città e di una società attraverso tracce fisiche, luoghi, oggetti, che si fanno intensamente simbolici. L'incrocio dei due sguardi produce uno strabismo che fa intravedere il senso del tempo, oltre che sintetizzare il percorso poetico di tutta una vita.
Nuovi poeti italiani. Volume Vol. 7
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 456
La collana «bianca» offre periodicamente uno sguardo sulle nuove generazioni della poesia italiana. E ogni volta la scelta dei poeti antologizzati è affidata a un curatore diverso: questo è il turno di Maurizio Cucchi, una delle più affermate voci poetiche italiane e acutissimo critico. La sua scelta è stata quella di selezionare pochi autori, solo cinque e tutti nati fra il 1968 e il 1973, assegnando loro uno spazio cospicuo con sillogi di ampio respiro, che possono testimoniare la solida maturità espressiva raggiunta da questi poeti.
Disturbi del desiderio
Mary Barbara Tolusso
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2018
pagine: 28
"Disturbi del desiderio" è in effetti ben più di una semplice plaquette, ben più di un lavoro di avvicinamento all'insieme di un'opera completa, risultando con immediatezza i tratti di una fisionomia netta ed energica e le fasi di un disegno molto controllato. Mary Barbara Tolusso ci coinvolge, passo su passo, nel suo vitale turbamento, che si insinua nella luce e nella sporcizia del giorno, negli interstizi dei suoi minimali accadimenti. Una quotidianità del corpo che dialoga a intermittenza con l'idea incombente del nulla, con il fantasma del non esserci più, della propria totale perdita, in cui non sarà neppure possibile trovare riscatto nell'abbandono del sonno. L'attenzione e la meditazione per immagini di questa poesia è attiva soprattutto negli aspetti, solo in apparenza scontati, della nostra inquieta, cupa o gioiosa animalità. Tolusso si muove su questi territori con voce robusta e scelte stilistiche libere ed efficaci nella loro varietà, nel loro rasentare in modo raboniano la prosa e nelle felici oscillazioni ritmiche di una musica interna estrosa pur nella sua sostanziale compostezza.
Azzurro possessivo (2015-2016)
Massimo Dagnino
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2016
pagine: 96
Un continuo, acuto trapassare dalla concretezza fisica di situazioni quotidiane anche minime a un territorio imprecisato, un territorio altrove, forse astratto, forse come una sorta di proiezione ortogonale del nostro comune esserci nelle cose. Come in un cammino di Mondrian, dove però la sintesi astratta dell’esito finale fosse lasciata aperta, e totalmente virtuale, a beneficio dell’interlocutore e delle sue possibili opzioni. Ecco ciò che si avverte subito in questo "Azzurro possessivo", già a una primissima lettura. Ma il bello è poi che la scrittura di Dagnino, così fitta nella sua musica, così densa e impeccabile nello stile elegante, offre continui appigli quasi materiali di ulteriore attenzione. O meglio ancora, coinvolge nel suo dettaglio polisemico chi abbia la fortuna e il merito di sapervisi accostare. (Dalla Prefazione di Maurizio Cucchi)
Poesie. Testo francese a fronte
Jacques Prévert
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 256
"Je suis comme je suis" ci avverte Jacques Prévert prima di offrirci i suoi versi disparati e sorprendenti tanto da sembrare una variegata collezione di dischi a cui ognuno è libero di attingere secondo il proprio capriccio o umore. Non si presenta né come un poeta-vate, né come un poeta-eroe, né tanto meno come un poeta-professore esteta e umanista, ma come un uomo che si rivolge alla gente nel suo stesso linguaggio, con una sorta di "poesia parlata", piena di composizioni a scatole cinesi, giochi di parole, doppi sensi ricavati dal cuore di etimologie arbitrarie, falsi proverbi e soprattutto lo fa in argot. È per questo che l'"anti-poesia" con cui celebra i piccoli e grandi piaceri della vita - il bacio in un mattino d'inverno al Parc Montsouris, a Parigi, i suoi ponti e i suoi vagabondi, le sue belle ragazze, i suoi fiori, i suoi bambini, le vrai soleil - risulta così familiare e il lettore, ancora oggi, riesce a trovare in queste pagine sollievo e piacere. Con uno scritto di Vittorio Sereni.
Donna Giovanna
Menotti Lerro
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2017
pagine: 120
Un Don Giovanni al femminile, nella nuova trascrizione per libretto d'opera. Una storia esemplare, grottesa e ironica,dove il mito intramontabile della seduzione viene portato ai nostri giorni. "Lerro riesce a mescolare toni e registri diversi, a introdurre la contemporaneità in uno schema di riferimenti d'altra epoca. Ad "anticare" la superficie del testo con una certa grazia, appunto ironica, che gli consente di giostrare tra verticalità delle arie e orizzontalità del racconto con lodevole destrezza" (dalla Prefazione di Maurizio Cucchi).
La vita scalza
Maurizio Brusa
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2017
pagine: 72
Una poesia di eleganza sottile, l'opera di un animo sensibilissimo e, per questo, vittima inerme dei colpi della sofferenza, come è detto in un passaggio non indifferente, dove emerge "la voglia incantata di abitare la morte", accanto, peraltro, a uno strenuo aggrapparsi alla vita, pur entro un personale senso di precarietà. Risale alla fine degli anni '70 il primo apparire alla poesia di Maurizio Brusa, con la sua totale fiducia in quest'arte e il suo difficile rapporto con la quotidianità... Immutata la sua fiducia nel verso, che ritroviamo qui nella sua freschezza, amara spesso, ma senza appannamenti. Ci regala impressioni e osservazioni veloci, eppure mai immediate, frutto di una abitudine forte, irrinunciabile, allo scavo e alla traduzione in secche immagini, scolpite come registrazioni dell'osservazione e della sensazione stesse.
Conservazione della specie
Baldo Meo
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2017
pagine: 72
Baldo Meo è un poeta colto e sensibile, che ha già avuto esiti interessanti, forse non ancora valutati come avrebbero meritato. Questo si deve anche alla sua nobile discrezione, alla sua volontà di esserci senza autopromuoversi per apparire. Questa discrezione dell'uomo è anche nei suoi testi, nel suo stile di scrittura, così lontano dalla ricerca di effetti speciali e così saggiamente ancorato a un'idea di poesia che possa essere forza onesta del pensiero nel cuore di una parola pacata e il più possibile corrispondente alla verità personale e poetica dell'autore. Questo libro mira all'essenziale delle cose e a un possibile senso dello stare al mondo. Una serie di componimenti brevissimi, quasi di frammenti, dove emerge la meditazione disincantata su una vita che, nelle sue pretese, risulta in fondo più incongruamente complicata che complessa. Meo ha il dono di entrare nel vivo profondo delle umane cose quasi senza darlo a intendere, quasi senza parere. "Quasi" perché il lettore più accorto non potrà non cogliere la sottigliezze acuta del suo pensiero poetico, insieme all'eleganza della scrittura.
Antelucana
Lorenzo Caschetta
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2017
pagine: 72
Lorenzo Caschetta, una delle poche figure di punta tra i nostri poeti quarantenni, frequenta con assidua emozione i dettagli della sua realtà quotidiana, del quotidiano andare tra le cose, nell'umiltà e nell'insofferenza, nell'attrito costante in cui vive il suo difficile, complesso rapporto con il mondo. Ma la sua specificità, e diciamo pure la sua umana e poetica bravura, sta nel cogliere, ogni volta, la fenditura sinistra, l'anello che non tiene, il brivido che nella quotidianità anche più normale sempre si insinua. A volte sogna di retrocedere a una condizione naturale minima, eppure più in pace e armonia. Importante è poi la sua fedeltà alle radici, la terra dei suoi, la Basilicata che è anche quella di uno dei suoi maggiori punti di riferimento, Rocco Scotellaro. Incontriamo quella sua terra, mai del tutto perduta, nel ritorno a Melfi, nella sequenza dovuta a questo suo viaggio, ma anche altrove, nella costante e felice ricerca di una musica ruvida della parola, una musica verbale che lo riporti alla salute di un dire semplice e originario, che l'epoca e l'esperienza personale hanno quasi ormai del tutto cancellato.
Voci prima della scena
Roberto Mussapi
Libro: Libro rilegato
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2017
pagine: 96
In questi nuovi testi di Mussapi vediamo la forza di un progetto felicemente realizzato: quello di portare sulla scena la parola poetica, senza diminuirne l'energia espressiva. Compito difficile, che ha affrontato con successo e in modo coerente con la sua idea di poesia. Qui lo vediamo portare in scena figure appartenenti a culture, letterature, mitologie diverse, in un fluire narrativo che investe il lettore come potrebbe coinvolgere un pubblico teatrale. Personaggi che appartengono al mondo greco e alla tragedia shakespeariana, come al tardo medioevo francese del grande François Villon, cantore maledetto. Componimenti di ampio respiro e liriche più concentrate, epoche e luoghi svariati, protagonisti a tutto tondo, storie archetipiche dell'umana avventura. Un capitolo nuovo e interessante nell'opera di uno dei nostri maggiori poeti, un libro che tende a uscire dalla pagina per farsi teatro, ma che sulla pagina trova la sua validissima collocazione naturale.
Io sono gli altri
Maria Grazia Calandrone
Libro
editore: Stampa 2009
anno edizione: 2018
pagine: 28
Un pensiero umile e potente, in queste nuove poesie di Maria Grazia Calandrone, attraversa le cose, l'esperienza, e dà loro corpo che nella parola poetica trova conferma e durata. Ecco che la pagina diviene un campo aperto, dove voci diverse si incrociano, si alternano in una sorta di dialogo incompiuto, per raccontarci della vita, animale, vegetale, materiale, vissuta tra reale e nostalgia del reale stesso e con la volontà o il sano desiderio di tornare "bassi, vicini al senso delle cose", prima che il definirle ne diminuisse le virtualità e il valore, poiché "tutto, prima di essere nome, era pura bellezza". Troviamo persone, tra le quali c'è ancora chi porta "l'enzima dello stupore". Il percorso vuole addentrarsi nei grovigli di un'esperienza cresciuta su se stessa intensamente, "fino a conoscere che niente, / nessuno, in nessun luogo mai / è perduto per sempre". Calandrone lavora su varietà di strutture e registri, passando da un muoversi più corposo e magmatico a un'asciuttezza più verticale e lirica, molto icastica e dunque carica di una non comune energia espressiva.