Libri di Massimo Cacciari

Paradiso e naufragio

Massimo Cacciari

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 128

"L'uomo senza qualità" di Robert Musil riflette l'uomo contemporaneo, per cui il mondo di ieri, con le sue illusioni di armonia, di compiutezza, con le sue pretese di esattezza da ricercare in ogni campo, è finito per sempre. Vie di uscita non ve ne sono, vie soltanto, che dovremo costruire mentre si va, si cerca. Vi sono poche opere universali che in figure e situazioni storicamente concrete sanno esprimere lo spirito di un'epoca, la 'ragione' dei suoi drammi e della sua catastrofe, con la massima obbiettività, il più lucido disincanto e insieme la partecipazione più coinvolgente e sofferta. Opere che compiono il «miracolo» della trasformazione del 'pathos' in conoscenza, e della conoscenza più esatta e anche spietata della realtà che rappresentano in autentica 'saggezza' intorno alle insuperabili contraddizioni e aporie della nostra esistenza, saggezza che trascende ogni limite di tempo e cultura. "L'uomo senza qualità" è una di queste. L'uomo contemporaneo abita il «cielo dei casi», di cui canta lo Zarathustra di Nietzsche, ma le sue conoscenze statistico-probabilistiche gli consentono di affrontarlo pur sempre armato di relative certezze. Il mondo di ieri, con le sue illusioni di armonia, di compiutezza, con le sue pretese di esattezza da ricercare in ogni campo, è finito per sempre - ma guai a lasciarsi infatuare da ideologie, vuoti profetismi, promesse salvifiche. Vie di uscita non ve ne sono, vie soltanto, che dovremo costruire mentre si va, si cerca. La mèta non è determinabile, epperò occorre tenere lo sguardo ben lucido per cogliere tutto ciò che durante il viaggio ci viene incontro e contro. E il romanzo è una straripante piena di indimenticabili incontri. La mèta è forse almeno indicabile? Possiamo farne segno? Il suo segno è quel "Viaggio in Paradiso" in cui avrebbe dovuto compiersi il grande romanzo? La rinuncia a ogni dialettica conciliativa, a ogni ben fondata sovranità politica, a ogni immutabile Legge, non è rinuncia all'"impossibile possibilità" di quell'esperienza che, nell'istante di una "incommensurabile chiarezza", accorda il mondo dell'esattezza probabilistico-statistica al sentimento che ci rende partecipi di ciò che amiamo come lo abitassimo all'interno. Il matematico Ulrich, l'uomo senza qualità, si volge a quella Chiarezza e la ama, tanto più intensamente quanto più, «con rigore», ne riconosce l'inafferrabilità.
13,00 12,35
La città

La città

Massimo Cacciari

Libro: Copertina morbida

editore: Pazzini

anno edizione: 2021

pagine: 60

Riflessione filosofica, esperienza politica e cultura estetica si intrecciano anche in questo libro di Cacciari sulla storia della città. Dalla pólis greca alla civitas romana, dalla città europea alla metropoli e alla odierna postmetropoli: uno sguardo appassionato e insieme disincantato, una difficile lezione della storia da cui trarre qualche saggio consiglio per il futuro prossimo. La città è sottoposta a domande contraddittorie. Voler superare tale contraddittorietà è cattiva utopia. Occorre darle forma. La città è il perenne esperimento per dare forma alla contraddizione.
14,90
Il lavoro dello spirito

Il lavoro dello spirito

Massimo Cacciari

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2020

Tra il 1917 e il 1919 Max Weber tenne due conferenze dal titolo Die geistige Arbeit als Beruf, che potremmo tradurre «Il lavoro dello spirito come professione». Formulazione quanto mai pregnante, perché rappresentava l'idea regolativa, il progetto e la speranza che avevano animato il mondo della grande cultura borghese tra Kant e Goethe, tra Romanticismo e Schiller, tra Fichte e Hegel, e avrebbero costituito il filo conduttore dello stesso pensiero rivoluzionario successivo, da Feuerbach a Marx. Il «lavoro dello spirito» è il lavoro creativo, autonomo, il lavoro umano considerato in tutta la sua attuosa potenza, e volgersi alla sua affermazione significa liberazione di ogni attività dalla condizione di lavoro comandato, dipendente, e cioè alienato. Ma il suo dissolversi nella forma capitalistica di produzione, nell'universale macchinismo, che fagocita quella Scienza che pure è l'autentico motore dello sviluppo, finisce col delegittimare la stessa autorità politica, che nella «promessa di liberazione» trova il proprio fondamento. La «gabbia di acciaio» è destinata dunque a imprigionare anche quel «lavoro dello spirito» che è la prassi politica? Lo spirito del capitalismo finirà col destrutturare completamente lo spazio del Politico, riducendolo alla forma del contratto? O tra Scienza e Politica sono ancora pensabili e possibili relazioni che ci affranchino dal nostro «debito» nei confronti del procedere senza mete né fini del sistema tecnicoeconomico? Sono le attuali domande che, un secolo fa, nessuno ha posto con la drammatica chiarezza di Max Weber - e con le quali, oggi, Massimo Cacciari si confronta.
13,00
Della cosa ultima

Della cosa ultima

Massimo Cacciari

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2019

pagine: 598

Quale cosa attinge, "in ultimo", l'anima dopo essersi aperta, attraverso l'angoscia, alla ricerca di sé? È questo l'interrogativo che sottende l'originale articolarsi del nuovo libro di Massimo Cacciari. Tre voci in dialogo tra loro e con i 'Maggiori loro' - da Platone a Husserl, da Tommaso a Cusano a Karl Barth - cercano di rispondere a tale domanda, ognuna seguendo il proprio «demone custode»: la voce portatrice di un autentico e radicale scetticismo dell'Intelletto, la voce che incarna l'atto di fede in lotta contro se stesso, e infine quella dell'autore, che agli amici si rivolge anche attraverso due lunghe serie di lettere, riprendendo, sviluppando - e se necessario criticando - le idee della sua più importante opera teoretica: "Dell'Inizio". Infatti, dopo aver indagato, in "Geofilosofia dell'Europa" e nell'"Arcipelago", l'irriducibile pluralità delle radici culturali presenti nel paesaggio europeo, l'attenzione di Cacciari torna a volgersi a quel «cominciamento» che è il problema filosofico fondamentale. La cosa ultima, quindi, non è che l'Inizio: qui però non è più semplicemente inteso come indifferente insieme di tutte le possibilità, bensì come l'infinità stessa della cosa nella sua inalienabile e intramontabile singolarità. Solo attingendo alla cosa ultima, 'toccandone' l'essenza divina, l'anima esprime la propria unica, possibile libertà. E il fare filosofia si manifesta allora per ciò che sempre, e ancora una volta, dovrebbe essere: movimento di liberazione.
40,00

La mente inquieta. Saggio sull'Umanesimo

Massimo Cacciari

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2019

pagine: 116

Predomina ancora una visione del periodo dell'Umanesimo che ne esalta, da un lato, i valori estetico-artistici, e tende a ridurne, dall'altro, il pensiero a elementi retorico-filologici. Massimo Cacciari ci fa capire come le cose siano più complesse e meno schematiche, e come la stessa filologia umanistica vada in realtà inserita in un progetto culturale più ampio nel quale l'attenzione al passato è complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. Dunque una filologia che è intimamente filosofia e teologia. E i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest'ottica non iniziano con Petrarca o con i padovani, ma con lo stesso Dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del Rinascimento. C'è un nucleo tragico del pensiero umanistico, fortemente «anti-dialettico», in cui le polarità opposte non si armonizzano né vengono sintetizzate.
18,00 17,10
Le sette parole di Cristo

Le sette parole di Cristo

Massimo Cacciari, Riccardo Muti

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2020

pagine: 140

Masaccio e la «Crocifissione», con il suo fondo dorato che ferisce gli occhi, con la Maddalena prostrata ai piedi della croce; Haydn e la musica delle «Sette ultime parole del nostro Redentore in croce», espressione straziante del sacrificio di sé. Masaccio e Haydn si fondono in un'unica immagine, come ci svela questo dialogo d'eccezione. Le parole di Cristo morente si fanno suono e senso universale che trascendono l'immagine stessa, divenendo pura astrazione. 
12,00
Re Lear. Padri, figli, eredi

Re Lear. Padri, figli, eredi

Massimo Cacciari

Libro

editore: Saletta dell'Uva

anno edizione: 2015

pagine: 80

"Che ci ha detto il genio di Shakespeare? Che questa figliolanza è l'impossibile per l'uomo. Le figlie mettono immediatamente a morte il padre da cui ereditano. Chi lascia in eredità, in questo mondo, muore. Il secolo non perdona chi si illude di lasciare in eredità e continuare a vivere. E d'altra parte nessuno in questo secolo fa erede il figlio e la figlia come puro atto di dono."
10,00
Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto

Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto

Massimo Cacciari

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2012

pagine: 86

I maggiori fabbri del volgare europeo, quello pittorico (Giotto), e quello letterario (Dante), si incontrano nella figura di san Francesco - quasi che il loro nuovo linguaggio nascesse precisamente dalla necessità di rappresentarla. Ma l'incontro si rivela un conflitto: le loro interpretazioni della rivoluzione francescana divergono radicalmente e tuttavia non riescono a dar ragione del "crocefisso di Assisi", giacché entrambe lo tradiscono. Eppure, attraverso questi tradimenti, si afferma quello spirito che segnerà la nascita della nuova Europa.
7,00
Il dolore dell'altro. Una lettura dell'Ecuba di Euripide e del libro di Giobbe
10,00
Magis amicus Leopardi

Magis amicus Leopardi

Massimo Cacciari

Libro

editore: Saletta dell'Uva

anno edizione: 2005

pagine: 105

10,00
Adolf Loos e il suo Angelo. «Das andere» e altri scritti

Adolf Loos e il suo Angelo. «Das andere» e altri scritti

Massimo Cacciari

Libro

editore: Mondadori Electa

anno edizione: 2002

pagine: 143

Vent'anni dopo la prima pubblicazione nella collana dei Documenti di Architettura (1981), il saggio di Massimo Cacciari su Adolf Loos viene riproposto in una nuova collana e con qualche modifica. In particolare sono state sostituite le riproduzioni delle pagine della rivista "Das Andere", dell'"Appello ai Viennesi" e di "Sulla tomba di Adolf Loos" di Karl Kraus con la trascrizione in italiano dei testi. Il saggio di Cacciari è dedicato al rapporto che legò Loos e Kark Kraus. Il rispetto per la tradizione, il disprezzo per la superficialità delle pratiche artistiche coeve, temi chiave del pensiero di Loos, sono qui ripercorsi a conferma dell'originalità della sua opera nel panorama delle sperimentazioni premoderne.
30,00
Generare Dio

Generare Dio

Massimo Cacciari

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 105

La figura della Vergine col suo bambino ha svolto un ruolo straordinario nella civiltà europea. Attraverso questa immagine, che assume forme diversissime, che è chiamata e invocata con nomi anche contrastanti, questa civiltà non ha pensato soltanto il proprio rapporto col divino, la relazione di Dio con la storia umana, ma l'essenza stessa di Dio. Perché Dio è generato da una donna? Pensare quella Donna costituisce una via necessaria per cogliere quell'essenza. E le grandi icone di quella Donna, come la Madonna Poldi Pezzoli del Mantegna, non sono illustrazioni di idee già in sé definite, bensì tracce del nostro procedere verso il problema che la sua presenza incarna.
12,00