Libri di Lella Ravasi Bellocchio
I confini del dolore. È possibile arginare la sofferenza psichica?
Lella Ravasi Bellocchio
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2024
pagine: 264
Attraverso alcune storie analitiche, il libro racconta il percorso del dolore nella vita delle donne. I “romanzi familiari” si snodano attraverso sogni e frammenti di esistenza e sono incastonati dentro i versi del Libro di Giobbe, uomo giusto “stritolato da Dio”, voce guida che impronta tutto il testo. A partire dalla sofferenza nasce una nuova possibilità di stare al mondo, forti di una dignità che si riconosce nel grido di Giobbe, nel “perché” a cui dare una risposta. Le donne sfidano il dolore apprendendo la forza della non risposta: non c’è una facile via di fuga, di fronte al male bisogna imparare a “stare”, a fare del “perché” una provocazione vitale. Alla fine, ci si ritrova dentro il mondo, dentro la vita, avendo imparato a rispettare i confini del dolore e un nuovo modo di giocare la vita con amore.
Gli occhi d'oro. Il cinema nella stanza dell'analisi
Lella Ravasi Bellocchio
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2004
pagine: 255
Un libro sul cinema, visto attraverso lo sguardo della psicoanalisi. Lella Ravasi Bellocchio guarda lo schermo come a un interlocutore amato, lo interroga e si fa interrogare, in un dialogo intimo: quel genere di dialogo appassionato attraverso il quale, mentre si cerca di conoscere l'altro, ci si rivela a se stessi. Guarda lo schermo con occhi d'oro che sanno oltrepassare il visibile e il letterale, intercettando nell'immagine l'intreccio di emozione, memoria e conoscenza che costituisce la trama nascosta dell'esperienza. Ne nascono narrazioni coinvolgenti, intuizioni e riflessioni sulla natura e sui travagli dell'anima.
Storie di confine fra la strada e il bosco
Lella Ravasi Bellocchio
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1992
pagine: 118
Un cerchio dopo l'altro. Il cambiamento femminile tra riflessione e sogni
Anna Del Bo Boffino, Lella Ravasi Bellocchio
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1996
pagine: 232
La lunga attesa dell'angelo. Le donne e il dolore
Lella Ravasi Bellocchio
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1996
pagine: VI-172
Come il destino. Lo sguardo della fiaba sull'esperienza autistica
Lella Ravasi Bellocchio
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1999
pagine: 156
In questo testo l'autrice legge l'autismo come nucleo ghiacciato delle emozioni, in senso affettivo oltre che psichiatrico. Per raccontarlo usa una fiaba, "La regina delle nevi" di Andersen, in cui è narrato in modo esemplare il percorso dell'autismo, ritrovato, nella seconda parte del libro, in diverse storie d'analisi. E' dall'interpretazione della fiaba che nasce la lettura del "paese dei ghiacci" in cui è sequestrato, incapsulato, il nucleo autistico; e il lavoro dell'analisi appare come il ritrovamento, dove è possibile, della parte di sé prigioniera.
Sogni senza sbarre. Storie di donne in carcere
Lella Ravasi Bellocchio
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2005
pagine: XII-184
Questo libro racconta un'esperienza di analisi con un gruppo di donne detenute nel carcere milanese di San Vittore. Gli incontri si snodano nel fluire dei pensieri e dei sogni, nella libertà dell'inconscio di farsi storia anche in situazioni gravemente deprivate. Otto porte di ferro si aprono e si chiudono alle spalle lungo il percorso che porta alla cella in cui ci si riunisce, ma i sogni volano altrove, verso il luogo di una libertà interiore ancora da sperimentare, con durezza o con dolcezza, e mettono l'analista nella condizione di vivere "il mestiere di chi ascolta" in modo radicale, senza le gabbie, le protezioni e le difese di una professione che qui trova le ragioni per interrogarsi.
La fiaba siamo noi. Storie che ci possono salvare
Lella Ravasi Bellocchio
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2022
pagine: 217
Come diceva Italo Calvino, le fiabe sono vere. E così La regina delle nevi, Cenerentola, Il pifferaio magico e altre storie dei fratelli Grimm ricalcano i passaggi fondamentali dell’esistenza, mostrano dove andare e come procedere, addestrano alla vita. Dunque, parlano di noi, ognuno ha dentro di sé un racconto che gli assomiglia. Orchi e fate, iniziazione e paura, abisso e speranza; come le storie di analisi, le fiabe si intrecciano nel farsi della vita e ci forniscono ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno: parole che ci possono salvare. Ma effetti terapeutici si possono trarre anche dalle favole dei nostri giorni, raccontate nell’immaginario poetico e cinematografico di Emily Dickinson, Federico Fellini e altri. La creatività come cura, in cui tutto è movimento, le narrazioni passano dall’inconscio personale a quello collettivo alla speranza di un lieto fine. Così, oggi, "La fiaba siamo noi" dà un senso alla riscoperta di una possibile salvezza. Come scrive Hillman: “Le parole sono come cuscini, disposte nel modo giusto alleviano il dolore”. Prefazione di Sonia Bergamasco.
Gli occhi d'oro, ancora. Il cinema nella stanza dell'analisi
Lella Ravasi Bellocchio
Libro: Libro rilegato
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2007
pagine: 128
"Gli occhi d'oro" sono quelli che possono vedere nello schermo del cinema, il potente motore di immagini e di analogie con lo schermo del sogno e con la sua drammatizzazione. Come il sogno, lo schermo del cinema ospita personaggi in relazione tra loro (la dimensione intrapsichica del sogno) e si offre alle nostre identificazioni di spettatori (la dimensione interpersonale del sogno). Come in questo schermo, gli "occhi d'oro" possono vedere ciò che è invisibile, così nel sogno l'analisi può offrire al paziente gli "occhi d'oro" per cogliere, dietro alla realtà, la metafora che è alla radice del suo transfert. Il cinema è uno dei mezzi più adatti a trasmettere all'esterno le immagini del mondo interno. Il regista cerca gli attori più adatti a rappresentarle. E con questi personaggi dello schermo noi ci identifichiamo al punto da poter fare del cinema l'uso che facciamo del sogno. In questa misura va intesa l'affermazione di Lella Ravasi che il film cura, come cura il sogno che permette al sognatore di oggettivare affetti ed emozioni proiettando sullo schermo le rappresentazioni dei propri oggetti interni, attori che il regista che opera in noi ogni notte sceglie per mettere in scena e drammatizzare le proprie esperienze ed emozioni collegandole, come un ideale ponte, alle esperienze ed emozioni dell'infanzia depositate nell'inconscio. In questa misura il cinema, come il sogno, permette di storicizzare il nostro inconscio facendoci rivivere emozioni rimosse o dimenticate per sempre.
L'inconscient createur. A propos du «Livre de mes reves» de Federico Fellini
Christian Gaillard, Lella Ravasi Bellocchio
Libro: Libro rilegato
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2009
Di madre in figlia. Storia di un'analisi
Lella Ravasi Bellocchio
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2009
pagine: XIII-200
Questo libro, divenuto un piccolo classico del genere, è la storia di un'analisi in cui due donne - la terapeuta e la sua paziente - rivivono il rapporto madre-figlia. Non c'è uno stacco oggettivante: il racconto dell'analisi è tutto interiore e il linguaggio è semplice, volutamente libero da tecnicismi di sorta. C'è piuttosto una costante esplorazione, lungo un percorso in cui ciascuna delle due donne svela e vela frammenti di passato, sogni, interpretazioni... e in cui l'inconscio è testimone del senso di quel viaggio. L'intuizione di Jung secondo cui ogni donna contiene in sé la propria madre e la propria figlia è l'ipotesi affascinante che orienta la terapia. Questa nuova edizione presenta un saggio inedito, sapientemente articolato e ricco di suggestioni, imperniato sul rapporto dell'autrice con la figlia bambina. L'appartenenza e la differenza segnano le tappe della loro relazione - punteggiata di memorie, visioni, liriche, intuizioni - incarnandosi nel confronto fra materno e femminile in modo autentico e toccante.
L'inconscio creatore. Attorno al «Libro dei sogni» di Federico Fellini
Christian Gaillard, Lella Ravasi Bellocchio
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2009
pagine: 120
Nel 2007 vede la luce il "Libro dei sogni" di Federico Fellini, che raccoglie trent'anni di sogni scritti e disegnati da lui, dall'inizio della sua analisi junghiana con Ernst Bernhard a poco prima della morte. Due analisti junghiani, Christian Gaillard e Lelila Ravasi Bellocchio, lavorano con passione e umiltà attorno ai sogni e alle immagini del maestro. I loro contributi sono diversi nell'approccio ma uniti nell'emozione dell'incontro con questo straordinario materiale psichico, con la vita dell'uomo e dell'artista. Interrogano il libro, in un ascolto rispettoso, e si interrogano sul senso della vita di Fellini come "autorealizzazione dell'inconscio" nella definizione che lo stesso Jung ha dato per raccontare la propria storia. Passano le immagini, alcune tra le molte, scelte dagli autori, e sono narrazioni che ci portano per mano, forse ci provocano a incontrare le parole e i disegni della vita di un artista, e della sua dedizione all'inconscio creatore.