Libri di JAN BLANC
Il Secolo d'oro olandese
Jan Blanc
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 608
Gli storici dell’arte sono abituati a utilizzare l’espressione «Secolo d’oro olandese» per riferirsi alla civiltà dei Paesi Bassi della fine del Cinquecento e poi del Seicento, e in particolare all’esplosione artistica di quel momento straordinariamente fecondo. Jan Blanc, uno dei maggiori conoscitori del periodo, si propone di ridiscutere questa definizione, analizzando il modo in cui sono stati tracciati i contorni del XVII secolo dagli olandesi dell’epoca, oltre che dai loro contemporanei nel resto d’Europa. Questa età dorata è stata infatti un momento di profonde inquietudini e sconvolgimenti: tra i feroci conflitti che l’hanno attraversata e lo svanire delle tensioni religiose precedenti che ne ha fatto un’epoca di grande apertura e tolleranza. Un’epoca in cui le Province Unite hanno riaffermato la propria egemonia economica e commerciale, fondata soprattutto sui traffici e sul dominio coloniale. Intellettuali, poeti, filosofi e artisti hanno colto con la parola, il colore e le idee questa profonda trasformazione; studiare i loro contributi, nella varietà che offrono, consente di dare vita al composito ritratto di una nazione in divenire, dalla guerra degli Ottant’anni al primo decennio del Settecento. Da Frans Hals a Carel Fabritius, da Rembrandt a Vermeer, passando per interpreti meno noti ma altrettanto stupefacenti, un libro prezioso, ricco di meravigliose illustrazioni, che ricostruisce, con rara profondità storica, la cultura e la società che hanno dato vita a un periodo artistico irripetibile.
L'arte degli antichi Paesi Bassi. Da Van Eyck a Bruegel
Jan Blanc
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 616
Tra la fine del XIV e la metà del XVI secolo, i Paesi Bassi si affermarono come uno dei maggiori centri artistici del mondo occidentale. In questo libro, Jan Blanc ricostruisce brillantemente le condizioni e le ragioni in virtù delle quali l’arte degli antichi Paesi Bassi si impose progressivamente sulla scena internazionale, inventando nuove maniere, profondamente moderne, di pensare l’arte e il suo rapporto con il mondo, senza per questo rinunciare agli stretti legami con le forme concepite alla fine del Medioevo. Dall’avvento di Filippo II di Borgogna detto l’Ardito (1384) alla scissione dei Paesi Bassi del 1581, questo vasto percorso tocca tutti i grandi maestri della pittura (Jan van Eyck, Petrus Christus, Rogier van der Weyden, Hans Memling, Jan Gossaert, Joachim Patinir, Jan van Scorel, Pieter Bruegel il Vecchio), ma anche la miniatura, il disegno, l’incisione, l’architettura, la scultura, gli arazzi e l’arte orafa – altrettante aree di eccellenza del periodo. Uno studio storico-artistico che offre un nuovo sguardo sui «primitivi» fiamminghi. Una ricca analisi cronologica e tematica, supportata da 600 illustrazioni di grande qualità e da numerosi dettagli.
Roma 1629. Una microstoria dell'arte
Jan Blanc, Marije Osnabrugge
Libro: Copertina rigida
editore: Artemide
anno edizione: 2021
pagine: 296
Il volume è un esperimento metodologico, che vuole provare ad applicare alla storia dell'arte i notevoli progressi acquisiti nel campo della microstoria. Ciascuno degli undici saggi raccolti in questo libro tratta di una vicenda culturale o artistica avvenuta a Roma nel 1629. Tutt'altro che un anno straordinario nella storia della città papale, il 1629 ci mostra infatti il "business as usual" nella vita artistica dell'Urbe. La scelta di un quadro geografico e cronologico limitato, d'altronde, offre l'opportunità di mettere a fuoco i dettagli delle singole vicissitudini. Inoltre, letti insieme, i saggi dipingono un'immagine pluriforme della vita culturale della Roma moderna. Essi consentono infatti di incontrare gli attori principali della vita romana nel 1629 (dai Barberini e Cassiano dal Pozzo a Sandrart e Giulio Mancini), così come di comprendere le dinamiche delle reti familiari, sociali (i Bentvueghels) e professionali (l'Accademia di San Luca) e di aprire una finestra di ricerca sulle pratiche della vita quotidiana nell'atelier (Antonio Bosio davanti alla sua scrivania e la dimora-museo di Filippo Napoletano), nei cantieri (Ciampelli nella Fabbrica di San Pietro e Valentin a palazzo Barberini) e nella strada (Duquesnoy che studia le antichità o i fiorentini che celebrano un loro nuovo santo).