Libri di Günter Grass
La ratta
Günter Grass
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 414
"Chiuso. Voi uomini c'eravate una volta. Siete dei fu, il ricordo di una follia... In futuro nient'altro che ratti". È l'apocalisse prossima ventura cosi come la vede Günter Grass, o meglio cosi come gliela rivela in sogno la Ratta sapiente, simbolo e presagio dell'era post-umana. Un day after a cui concorrono scorie radioattive, piogge acide, fusti che colano veleni, discariche immense e naturalmente l'incombere della catastrofe termonucleare. A salvarsi dalla distruzione sarà solo il grande popolo dei ratti che prospera sui rifiuti dell'uomo e resiste al disastro ecologico nelle fogne diventate rifugi antiatomici. Una degenerazione universale in cui è coinvolto anche il romanzo come struttura narrativa, una matassa di storie che si rincorrono, si perdono, si ritrovano.
Statue viventi. Con i disegni dell'autore
Günter Grass
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2024
pagine: 80
Alla domanda con quale donna della storia dell’arte avrebbe voluto cenare, Umberto Eco rispondeva senza esitazioni con un nome: Uta di Naumburg. Uta di Naumburg è una delle dodici statue in cui un anonimo scultore del XIII secolo ha raffigurato i fondatori e benefattori della cattedrale della città. Uta è caratterizzata da un gesto modernissimo: con la mano destra alza il collo della pregiata veste, come per difendersi dal pingue, forse violento e certamente non amato sposo, Ekkehard. La bellezza del volto, l’aura malinconica e tragica di Uta rapiscono Günter Grass fin dal primo incontro, sul finire degli anni ottanta. Grass inizia a convocare i dodici fondatori, e soprattutto la bella Uta, sulle pagine bianche, disegnandoli, immaginando conversazioni con e tra di loro. Anni dopo, quando il Muro è caduto e il mondo è cambiato, l’autore riconosce la fatale Uta nel profilo di un’artista di strada, una statua vivente che rappresenta appunto Uta, e sembra inseguirlo tra le piazze di Colonia prima e Milano poi. Cerca di parlarle, ma un ambiguo sgherro (una strana reincarnazione del cattivo Ekkehard) lo allontana bruscamente. Infine la ritrova a Francoforte, sempre statua vivente, ma nei panni di un’altra donna, Elisabetta delle Rose. Questa volta riesce a parlarle, ma non sa che, seguendo fino in fondo questa ossessione letteraria, inconfessabile persino a sua moglie, Grass si troverà in serio pericolo. Un racconto inedito del premio Nobel per la Letteratura, con i disegni originali dell’autore. Inizialmente concepito come un capitolo della sua autobiografia, questo testo è stato scoperto solo recentemente negli archivi di Günter Grass dalla sua storica collaboratrice, Hilke Ohsoling.
Gatto e topo
Günter Grass
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2000
pagine: 173
Edito per la prima volta nel 1961, dopo il clamoroso "Tamburo di latta", "Gatto e topo" è un racconto che, per dirla con l'autore, attinge alle zone turpi e oscene della vita e viene giocato sulle corde del grottesco e della provocazione. Joachim Mahlke, liceale di Danzica durante la seconda guerra mondiale, ha un difetto, un'anomalia che lo distingue dai suoi coetanei, un vistoso pomo d'adamo sviluppato oltre ogni misura e che si muove quasi zampettando alla maniera di un topo quando il suo proprietario mangia o beve o anche soltanto quando medita profondamente o devotissimamente prega la Madonna. Nel tentativo di dissimulare tale deformità, per difendersi dal gatto, il gran gatto sempre in agguato (trasparente metafora della società), Mahlke dà luogo ad ameni e atroci accadimenti, che si consumano in mezzo alla ragazzaglia, sull'indolente, sporca, eccitante spiaggia di Danzica. Il segreto di Günter Grass, ha scritto H.M. Enzensberger, "è in quell'equilibrio, precario e originalissimo, che egli riesce a stabilire tra la sua anarchica forza d'immaginazione e il suo sovrano magistero artistico".
Il club dei mancini
Günter Grass
Libro: Copertina morbida
editore: Marotta e Cafiero
anno edizione: 2022
pagine: 132
Diciannove racconti comici e surreali, satirici e grotteschi, dove viene fuori tutta la potenza della scrittura aggressiva dello scrittore tedesco. In queste pagine incontrerete una fantomatica associazione in cui sono ammessi solo i mancini, in cui si esalta la mancinitudine. Parlerete con una donna che non sopporta il suono delle mele masticate. Guarderete un toro murato nella parete di un matador in pensione che prende vita alla vista di un drappo rosso. Leggerete di uomini che partecipano ad attacchi terroristici a ritmo di valzer e altri che attendono di veder un pesce comparire in giardino. Il tutto stampato su carte colorate che trasformano questo libro in un oggetto di design, ogni volume è un esemplare unico. Il club dei mancini esalta la diversità e l'unicità.
L'etica dello scrittore. Discorsi e interventi
Günter Grass
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 91
La tardiva confessione di Günter Grass nell'agosto 2006 in merito alla sua breve militanza nel corpo speciale delle SS negli ultimi mesi del conflitto mondiale, ha attirato su di lui da più parti numerose critiche che mettevano in dubbio la sua autorevolezza morale e in discussione la natura del suo impegno politico. Alcuni critici hanno addirittura sostenuto la necessità di rivedere il giudizio sulla sua opera. A quasi un anno di distanza dalla confessione, una volta attutiti la veemenza dei giudizi e lo stupore, se non la delusione, dei suoi numerosi estimatori, è possibile affrontare il caso Grass da una prospettiva più distesa e riflessiva. A tal fine è necessario rileggere alcuni dei suoi più significativi interventi del passato proprio sui temi oggetto del dibattito che ne è scaturito, vale a dire sulla posizione etica dello scrittore e sulla natura del suo impegno ideologico. La breve selezione di discorsi del presente volume offre la possibilità di indagare i concetti di impegno e di istanza morale dello scrittore da una prospettiva per lo più trascurata nel dibattito sul caso Grass. La rilettura permette così di considerare la tardiva confessione del premio Nobel per la letteratura non semplicemente nei suoi caratteri psicologici o privati, ma alla luce di considerazioni più generali riguardo gli aspetti etici e ideologici del ruolo dello scrittore nella società, che si possono anche riassumere nella domanda: "Consigliere personale o buffone di corte?".
Patrie. Vecchi razzismi e nuove xenofobie
Günter Grass
Libro: Libro rilegato
editore: Marotta e Cafiero
anno edizione: 2019
Questo è un libro che si schiera contro la legge del più forte. Gunter Grass fa sentire la sua voce attraverso questi brevi scritti, condannando vecchi razzismi e nuove xenofobie. Circondato da guerre ufficiali, economiche, nascoste e da terrorismi, Grass rifiuta prepotentemente ogni forma di conflitto, la diversità come pretesto per impugnare le armi. Patrie dà voce a chi si oppone, a chi per le sue idee è stato reso dal sistema straniero a casa propria. Queste righe fanno a pezzi il diktat capitalista e guerrafondaio “o con me, o contro di me”.
Anni di cani
Günter Grass
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2016
pagine: 560
Romanzo ambizioso e potente, Anni di cani fa i conti con le contraddizioni della coscienza tedesca. Lo fa montando una storia a tre strati, fittissima di eventi, di memoria, di figure umane e animali. Due i personaggi centrali: Eduard Amsel, il ragazzo mezzo ebreo, grassoccio, goffo, materasso della ragazzaglia, figlio di mercante, dotatissimo nella costruzione di spaventapasseri, più tardi pittore, poi coreografo e infine proprietario di una miniera; e Walter Matern, il robusto rampollo di una dinastia di mitici mugnai, l'amico d'infanzia e il fratello di sangue di Amsel, lo sbandato, l'ubriacone, l'ex comunista, l'attore, il milite SA, il nazista, il disertore, il cattolico, l'heideggeriano, l'antifascista che, accompagnato dal cane di Hitler, percorre la Germania del dopoguerra alla ricerca dei colpevoli... Intorno a queste due vite parallele, un brulichio di personaggi: gli arcaici abitanti dell'estuario della Vistola, come il mugnaio Matern, che predice il futuro ascoltando i vermi della farina, come i paesani del Werder, i professori, le SA, le nonne e, specialmente, la ragazzetta Tulla, sinistra, attraente, misteriosa, perduta.
Gatto e topo
Günter Grass
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 173
Edito per la prima volta nel 1961, dopo il clamoroso "Tamburo di latta", "Gatto e topo" è un racconto che, per dirla con l'autore, attinge alle zone turpi e oscene della vita e viene giocato sulle corde del grottesco e della provocazione. Joachim Mahlke, liceale di Danzica durante la seconda guerra mondiale, ha un difetto, un'anomalia che lo distingue dai suoi coetanei, un vistoso pomo d'adamo sviluppato oltre ogni misura e che si muove quasi zampettando alla maniera di un topo quando il suo proprietario mangia o beve o anche soltanto quando medita profondamente o devotissimamente prega la Madonna. Nel tentativo di dissimulare tale deformità, per difendersi dal gatto, il gran gatto sempre in agguato (trasparente metafora della società), Mahlke dà luogo ad ameni e atroci accadimenti, che si consumano in mezzo alla ragazzaglia, sull'indolente, sporca, eccitante spiaggia di Danzica. Il segreto di Günter Grass, ha scritto H.M. Enzensberger, "è in quell'equilibrio, precario e originalissimo, che egli riesce a stabilire tra la sua anarchica forza d'immaginazione e il suo sovrano magistero artistico".