Libri di Guido Cavalcanti
Donna me prega
Guido Cavalcanti
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2023
pagine: 128
"Chi è questa che vèn, ch'ogn'om la mira, che fa tremar di chiaritate l'âre e mena seco Amor, sì che parlare null'omo pote, ma ciascun sospira?"
Rime
Guido Cavalcanti
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2012
pagine: 317
"Uno dei due occhi di Firenze al tempo di Dante" (l'altro, naturalmente, era Dante), così disse di Guido Cavalcanti Benvenuto da Imola nell'età ormai di Petrarca e di Boccaccio: testimonianza di una fortuna ininterrotta, fondata su un'"altezza d'ingegno" che Dante fu il primo a riconoscergli. Assieme alla Vita Nuova, le sue rime costituiscono l'apice della cultura poetica e non solo poetica fiorentina di fine Duecento, e il pegno di un primato che è anche rinnovamento totale, appena ai primi passi, di una civiltà. Sotto la specie di una stretta osservanza naturalistica, ossia dei dettami della "filosofia naturale" (ma altrettanto imponente è il magistero retorico), è l'esperienza irripetibile del fenomeno amoroso che si dispiega per la prima volta in tutta la sua verità, anche in dialogo (e in controcanto) con altri poeti, in ispecie con Dante: che vorrà dire la riflessione, in una mirabile canzone, sull'essenza d'amore, o la sua proiezione sul magico schermo delle occasioni quotidiane. La raccolta include tutte le rime dei corrispondenti o comunque a lui indirizzate, e quelle di una figura minore della sua casa, il fratello Iacopo.
Rime
Guido Cavalcanti
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 322
Pochi poeti hanno rivoluzionato la storia della nostra tradizione lirica come Guido Cavalcanti. Tuttavia, la preferenza accordata già da parte dei suoi contemporanei al titolo di "filosofo" rispetto a quello di "poeta" e la stessa contiguità con l'imponente opera (e personalità) di Dante hanno per molto tempo ritardato il riconoscimento delle cruciali conquiste della sua poesia: il superamento della "storia" cortese attraverso l'interiorizzazione del discorso lirico; la definizione di un linguaggio poetico capace di resistere fino alle soglie della modernità; la profonda integrazione di modelli letterari, scritturali e filosofici. Questa edizione delle "Rime", che si giova, per la grande canzone dottrinale "Donna me prega", delle cure di Giorgio Inglese, è fondata su un'attenta revisione testuale e su un'annotazione chiara e puntuale, che si propone di rendere accessibile la poesia cavalcantiana in ogni sua parte, sottoponendola a un'originale e aggiornata rilettura.