Libri di Gohar Homayounpour
Contro il catastrofismo. Psicoanalisi in dialogo
Gohar Homayounpour, Ronny Jaffé, Alfredo Lombardozzi, Orazio Attanasio, Luca Caldironi, Christine Franckx, Attilio Giacosa, Mark Halle, Cosimo Schinaia, Mauro Van Aken
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 240
«Questo libro esplora il concetto di catastrofismo, che oggi si riferisce alla tendenza a esagerare i pericoli, ostacolando così la risposta alla crisi ambientale globale. Con brillanti e chiari contributi di psicoanalisti, economisti, specialisti in alimentazione e antropologi, il volume offre spunti preziosi non solo per gli psicoterapeuti, ma per chiunque sia interessato alla psicoanalisi e alle scienze umane». (Giuseppe Civitarese, Società Psicoanalitica Italiana, IPA, APSAA). Lo psichiatra e psicoanalista Cosimo Schinaia convoca qui varie voci di psicoanalisti, e non solo, in merito al tema del catastrofismo, in un dialogo tra discipline. Prende così sempre più corpo una psicoanalisi ancora capace di arricchirsi in termini teorici e clinici nel contatto con altre culture, un organismo vivo, in grado di comprendere e immaginare quale umanità stia prendendo forma o, meglio, quale umanità stiamo costruendo. Gli autori: Orazio Attanasio, Luca Caldironi, Christine Franckx, Attilio Giacosa, Mark Halle, Gohar Homayounpour, Ronny Jaffè, Alfredo Lombardozzi, Cosimo Schinaia, Mauro Van Aken.
Blues a Teheran. La psicoanalisi e il lutto
Gohar Homayounpour
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2024
pagine: 240
L'autrice di questo libro è al contempo Shahrazad, l'inesauribile narratrice, e la sua analista: attraversa la sua storia e quella dei suoi pazienti tessendo un filo che passa dal dolore per la morte del padre alle vite straziate da lutti e separazioni di chi ha vissuto la guerra da molto vicino. Un filo che, come un blues, passa dal lutto all'amore, dalla morte alla vita, sradicando contemporaneamente tutti gli stereotipi sull'Iran e le donne iraniane. In questo libro provo a "seguire le note del blues, dove c'è musica ma non melodia, dove l'improvvisazione scalza la composizione. Perché anche il blues, come la psicoanalisi, abita i margini: sia l'uno sia l'altra fanno parlare le anime del sottosuolo." Attraverso un viaggio musicale imprevedibile e vivace, fatto di psicoanalisi, autobiografia, attualità e cultura, l'autrice ci mette in guardia dal desiderio di una guarigione completa. È grazie alle ferite, non malgrado le ferite, che la vita merita di essere vissuta.
Trans/vitae. Le politiche dell'ambiguità
Gohar Homayounpour, Jeanne Wolff Bernstein
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 59
Come vive la sua esperienza una persona transessuale in Iran? E come è ostacolato o favorito un cambio di genere in un paese dove l'omosessualità è condannata? La psicoanalisi si è mossa da un approccio riduzionista e patologizzante ad una visione conformistica e acritica lontana dal sovversivo discorso psicoanalitico sulla differenza. L'autrice Homayounpour si muove verso la considerazione di "un'etica dell'ambiguità" che sostenga la possibilità di sopportare il perturbante di questa condizione. Come pure è richiesta una grande capacità di tolleranza dell'estraneità per poter accettare un organo da un'altra persona nell'esperienza dei trapianti o per una donna che offre il proprio utero ad altre coppie per portare avanti la gestazione dei loro bambini nel proprio corpo. Wolff Bernstein si interroga su come il senso di estraneità e alterità debba essere superata o desiderata per permettere che una parte interna di un Altro possa diventare parte di se stesso/stessa e si interroga sul significato anche psichico del commercio ormai usuale di parti del corpo.
Una psicoanalista a Teheran
Gohar Homayounpour
Libro: Libro rilegato
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2013
pagine: XII-147
È possibile praticare la psicoanalisi nella repubblica islamica dell'Iran? Gohar Homayounpour, psicoanalista iraniana formatasi in Occidente, risponde di sì. Tutta la cultura iraniana ruota attorno al racconto. Perché mai, se gli iraniani avvertono con tale forza la necessità di parlare, non dovrebbero essere capaci di libere associazioni? Inizia così una narrazione affascinante, in cui il racconto autobiografico si intreccia con le storie dei pazienti. L'autrice evoca il piacere e il dolore di ritornare nella terra natale e le angosce che assillano lei, per prima, e altri iraniani. Nella narrazione si aprono di continuo scorci che lasciano intravedere le sedute con i pazienti: una celebre artista sogna di essere abbandonata e vuole sedere sulla sedia dell'analista anziché stare sdraiata sul lettino, una giovane donna avvolta nel chador dice la propria vergogna per aver perso la verginità... Prefazione di Abbas Kiarostami. Postfazione di Lorena Preta.