Libri di Giuseppe Pellizzari
L'apprendista terapeuta
Giuseppe Pellizzari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 254
L’apprendista terapeuta è un importante strumento di lavoro per la formazione di psicoanalisti e psicoterapeuti, in particolare quelli che operano nei Servizi pubblici. Senza assumere gli stilemi di un manuale o di un trattato, Pellizzari illustra, a chi si accinge a praticare la psicoterapia, una disposizione, un atteggiamento emotivo, un modo di mettersi in relazione che sono caratteristici di questo “mestiere”. Concependo la psicoanalisi non come una religione che deve difendere la purezza delle sue procedure e dei suoi dogmi, ma come un metodo la cui fecondità è ancora da esplorare, l’apprendista terapeuta trova una rinnovata pratica psicoanalitica rivolta all’ampia utenza che viene oggi accolta nelle istituzioni (asili, orfanotrofi, ospedali psichiatrici, carceri, comunità educative e terapeutiche). Pellizzari mostra quanto oggi la psicoanalisi possa trovare nuova vitalità, abbandonando le ansie di validazione e di confronto con le altre scienze, e recuperando quell’“artigianato terapeutico” stimolato dalle necessità sociali del territorio, sotto la spinta dei grandi cambiamenti nella cultura e nelle abitudini delle persone.
Opus incertum. Psicoanalisi, conoscenza, spiritualità
Giuseppe Pellizzari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 171
L’antica tecnica dell’opus incertum consiste nell’uso di frammenti di vario tipo per costruire superfici policrome. Frammenti che solo nel loro insieme possono accennare a delle figure, comunque imperfette. Noi vorremmo che il nostro pensiero fosse capace di assemblare le esperienze e le idee in modo da farle combaciare perfettamente, come nei puzzle. Eppure così rischieremmo di completare una parete che ci chiude alla realtà. Il pensiero sistematico attua una semplificazione che “pulisce” la realtà, oppure si accanisce in analisi che lo svuotano di senso. Il pensiero psicoanalitico non può cristallizzarsi in sistemi o perdersi in acrobazie semantiche. Il richiamo dei grandi temi dell’esistenza è troppo potente. Ma se ci troviamo disarmati di fronte a una realtà che credevamo di poter conquistare, non ci resta che procedere con quei frammenti che costellano la nostra esperienza di esseri umani, prima ancora che di psicoanalisti. Frammenti che ci definiscono proprio non definendoci.
La seconda nascita. Fenomenologia dell'adolescenza
Giuseppe Pellizzari
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 160
Dopo un lungo silenzio l'adolescenza è diventata un argomento di moda. Sono in molti a parlarne: giornalisti, sociologi, psicologi, psicoanalisti. Ma perché proprio ora? Perché l'adolescente con il suo smarrimento, col suo sentirsi orfano dei genitori dell'infanzia ci restituisce un'immagine impietosa, ma vera, del nostro smarrimento e del nostro sentirci orfani dei grandi ideali politici e religiosi del passato: che in forma di genitori simbolici sostenevano la vita degli individui. In quest'ottica l'interesse per l'adolescenza diventa non solo studio "scientifico" ma interrogazione sulla complessità del nostro essere di soggetti. L'adolescenza non è solo un'"età difficile": più ancora dell'infanzia rappresenta l'origine drammatica dell'uomo come essere pensante. In questo libro ci si propone di liberarla di sociologismi e psicologismi che tendono a produrre ricette rassicuranti, per restituirla alla sua dura essenzialità universale. Il modello freudiano e kantiano di "rivoluzione copernicana" e quello bioniano di "cambiamento catastrofico" costituiscono dei vertici privilegiati da cui guardare il dramma dell'adolescenza, perché esso esprime in maniera paradigmatica l'essenza di ogni crisi, cioè di ogni rivolgimento strutturale della percezione del mondo. Ripensare questo dramma può gettare nuova luce tanto sulla nostra condizione di esseri umani - chiamati all'incontro con la realtà e con il dolore - quanto sul concetto stesso di "esperienza".
L'oggetto. Viaggio di uno psicoanalista ai confini dell'esperienza
Giuseppe Pellizzari
Libro: Copertina morbida
editore: Antigone
anno edizione: 2015
pagine: 367
"La montagna Sainte-Victoire mi appare simile al monte Carmelo, al Castello interiore, a un percorso simbolico di elevazione che troviamo rappresentato in tutte le tradizioni." "Il simbolo nasce là dove vi è l'Oggetto, che inevitabilmente si sottrae, nasce al suo posto lasciato vuoto. L'oggetto transizionale descritto da Winnicott è un'invenzione fondamentale del bambino (...) per significare l'assenza materna come una presenza (...) non è la madre, anzi ne testimonia l'assenza; assenza da considerarsi soprattutto come alterità irriducibile della madre, che apre lo spazio della rappresentazione simbolica." L'oggetto di questo libro - un percorso conoscitivo che è un'esplorazione dei confini dell'esperienza - si riflette necessariamente nella forma in cui si presenta, senza una strutturazione in capitoli, ma come un flusso continuo, con pause implicite, rallentamenti e accelerazioni: l'autore ci racconta un viaggio del pensiero attorno a qualcosa che progressivamente si rivela senza mai esaurirsi.