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Libri di Giuseppe Pellizzari

L'apprendista terapeuta

L'apprendista terapeuta

Giuseppe Pellizzari

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 254

L’apprendista terapeuta è un importante strumento di lavoro per la formazione di psicoanalisti e psicoterapeuti, in particolare quelli che operano nei Servizi pubblici. Senza assumere gli stilemi di un manuale o di un trattato, Pellizzari illustra, a chi si accinge a praticare la psicoterapia, una disposizione, un atteggiamento emotivo, un modo di mettersi in relazione che sono caratteristici di questo “mestiere”. Concependo la psicoanalisi non come una religione che deve difendere la purezza delle sue procedure e dei suoi dogmi, ma come un metodo la cui fecondità è ancora da esplorare, l’apprendista terapeuta trova una rinnovata pratica psicoanalitica rivolta all’ampia utenza che viene oggi accolta nelle istituzioni (asili, orfanotrofi, ospedali psichiatrici, carceri, comunità educative e terapeutiche). Pellizzari mostra quanto oggi la psicoanalisi possa trovare nuova vitalità, abbandonando le ansie di validazione e di confronto con le altre scienze, e recuperando quell’“artigianato terapeutico” stimolato dalle necessità sociali del territorio, sotto la spinta dei grandi cambiamenti nella cultura e nelle abitudini delle persone.
22,00
Una stanza tutta per me. Manuale di psicoterapia psicoanalitica dell'adolescente

Una stanza tutta per me. Manuale di psicoterapia psicoanalitica dell'adolescente

Libro: Libro rilegato

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 622

L'adolescenza è sempre stata vista come un'età problematica, portatrice di conflitti a volte violenti e difficilmente governabili. Al Centro Milanese di Psicoanalisi si è costituito da molti anni un gruppo di analisti interessati a prendere privatamente in cura adolescenti con difficoltà economiche, collocati in comunità o provenienti da famiglie multiproblematiche. Il gruppo si pone come obiettivo la ricerca. Una ricerca che parte dalla necessità di uscire dal territorio "classico" e avventurarsi in un territorio impervio e sconosciuto "alla periferia dell'analizzabile", ma ricco di aperture su nuovi scenari. In tale contesto la competenza psicoanalitica può essere spinta verso nuove declinazioni. Questa esplorazione di frontiera ha ricadute importanti sulla tecnica dell'analisi, non solo degli adolescenti. È di Giuseppe Pellizzari l'idea originaria di pubblicare sotto forma di manuale i frutti del lavoro del gruppo da lui voluto e a lungo coordinato, per proporre quello che si è imparato, rendendolo fruibile, grazie ai numerosi esempi clinici, per tutti gli operatori che, specie nelle strutture pubbliche, si trovano a fronteggiare quella che appare come un'emergenza difficile e complessa. Nello stesso tempo è parso opportuno proporre anche le problematiche tecniche e teoriche che si incontrano inoltrandosi in questi territori periferici e marginali, ma tali da costituire il futuro della psicoanalisi stessa.
39,00
Opus incertum. Psicoanalisi, conoscenza, spiritualità

Opus incertum. Psicoanalisi, conoscenza, spiritualità

Giuseppe Pellizzari

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2020

pagine: 171

L’antica tecnica dell’opus incertum consiste nell’uso di frammenti di vario tipo per costruire superfici policrome. Frammenti che solo nel loro insieme possono accennare a delle figure, comunque imperfette. Noi vorremmo che il nostro pensiero fosse capace di assemblare le esperienze e le idee in modo da farle combaciare perfettamente, come nei puzzle. Eppure così rischieremmo di completare una parete che ci chiude alla realtà. Il pensiero sistematico attua una semplificazione che “pulisce” la realtà, oppure si accanisce in analisi che lo svuotano di senso. Il pensiero psicoanalitico non può cristallizzarsi in sistemi o perdersi in acrobazie semantiche. Il richiamo dei grandi temi dell’esistenza è troppo potente. Ma se ci troviamo disarmati di fronte a una realtà che credevamo di poter conquistare, non ci resta che procedere con quei frammenti che costellano la nostra esperienza di esseri umani, prima ancora che di psicoanalisti. Frammenti che ci definiscono proprio non definendoci.
16,00
Il coraggio di immaginare. Ritratti e percorsi di storie terapeutiche con il fotolinguaggio

Il coraggio di immaginare. Ritratti e percorsi di storie terapeutiche con il fotolinguaggio

Mariapia Borgnini

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 136

Come recita il sottotitolo – "Ritratti e percorsi di storie terapeutiche con il fotolinguaggio" – e come bene illustra lo psicoanalista Giuseppe Pellizzari nella prefazione al testo, si tratta qui di un viaggio in un mondo fatto di immagini e parole. Le immagini scelte (spesso casualmente o istintivamente) dai pazienti, sotto la guida della psicopedagogista, arteterapeuta e artista Mariapia Borgnini e di altri psicologi e psicoterapeuti, sono immagini che emozionano, liberano, producono spontaneamente il “conversare” psicoanalitico. Sono immagini di grandi fotografi o immagini qualunque, fotocopiate e assemblate, e hanno la potenza di smuovere i ricordi, evocare e rappresentare paesaggi interiori. Come fossero piazze di una città sconosciuta, da cui si dipartono strade da percorrere insieme, producono percorsi terapeutici imprevedibili e sorprendenti.
12,00
Sul perturbante. Attualità e trasformazioni di un'idea freudiana nella società e nella clinica psicoanalitica di oggi

Sul perturbante. Attualità e trasformazioni di un'idea freudiana nella società e nella clinica psicoanalitica di oggi

Angelo Antonio Moroni

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 200

La paura dell’altro, del diverso, dello “straniero”, sembra essere diventata la cifra caratteristica dell’epoca in cui viviamo. La dialettica conflittuale tra “familiare” ed “estraneo”, descritta da Freud nel suo breve saggio sul Perturbante nel 1919, non è mai stata infatti così attuale. Il volume esplora le declinazioni contemporanee del Perturbante e le sue manifestazioni in vari ambiti della cultura di oggi: nella società, nella politica, nell’arte e nella clinica psicoanalitica, seguendo il filo rosso di quel “fenomeno particolare” della vita psichica, di cui ci ha parlato Freud nel suo saggio del 1919.
20,00
La seconda nascita. Fenomenologia dell'adolescenza

La seconda nascita. Fenomenologia dell'adolescenza

Giuseppe Pellizzari

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2016

pagine: 160

Dopo un lungo silenzio l'adolescenza è diventata un argomento di moda. Sono in molti a parlarne: giornalisti, sociologi, psicologi, psicoanalisti. Ma perché proprio ora? Perché l'adolescente con il suo smarrimento, col suo sentirsi orfano dei genitori dell'infanzia ci restituisce un'immagine impietosa, ma vera, del nostro smarrimento e del nostro sentirci orfani dei grandi ideali politici e religiosi del passato: che in forma di genitori simbolici sostenevano la vita degli individui. In quest'ottica l'interesse per l'adolescenza diventa non solo studio "scientifico" ma interrogazione sulla complessità del nostro essere di soggetti. L'adolescenza non è solo un'"età difficile": più ancora dell'infanzia rappresenta l'origine drammatica dell'uomo come essere pensante. In questo libro ci si propone di liberarla di sociologismi e psicologismi che tendono a produrre ricette rassicuranti, per restituirla alla sua dura essenzialità universale. Il modello freudiano e kantiano di "rivoluzione copernicana" e quello bioniano di "cambiamento catastrofico" costituiscono dei vertici privilegiati da cui guardare il dramma dell'adolescenza, perché esso esprime in maniera paradigmatica l'essenza di ogni crisi, cioè di ogni rivolgimento strutturale della percezione del mondo. Ripensare questo dramma può gettare nuova luce tanto sulla nostra condizione di esseri umani - chiamati all'incontro con la realtà e con il dolore - quanto sul concetto stesso di "esperienza".
22,00
L'oggetto. Viaggio di uno psicoanalista ai confini dell'esperienza

L'oggetto. Viaggio di uno psicoanalista ai confini dell'esperienza

Giuseppe Pellizzari

Libro: Copertina morbida

editore: Antigone

anno edizione: 2015

pagine: 367

"La montagna Sainte-Victoire mi appare simile al monte Carmelo, al Castello interiore, a un percorso simbolico di elevazione che troviamo rappresentato in tutte le tradizioni." "Il simbolo nasce là dove vi è l'Oggetto, che inevitabilmente si sottrae, nasce al suo posto lasciato vuoto. L'oggetto transizionale descritto da Winnicott è un'invenzione fondamentale del bambino (...) per significare l'assenza materna come una presenza (...) non è la madre, anzi ne testimonia l'assenza; assenza da considerarsi soprattutto come alterità irriducibile della madre, che apre lo spazio della rappresentazione simbolica." L'oggetto di questo libro - un percorso conoscitivo che è un'esplorazione dei confini dell'esperienza - si riflette necessariamente nella forma in cui si presenta, senza una strutturazione in capitoli, ma come un flusso continuo, con pause implicite, rallentamenti e accelerazioni: l'autore ci racconta un viaggio del pensiero attorno a qualcosa che progressivamente si rivela senza mai esaurirsi.
25,00
L'apprendista terapeuta. Riflessioni sul «mestiere» della psicoterapia
24,00

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