Libri di Giovanni Sias
Fuga a cinque voci. L'anima della psicoanalisi e la formazione degli psicoanalisti
Giovanni Sias
Libro: Libro in brossura
editore: Antigone
anno edizione: 2008
pagine: 154
Attraverso cinque argomenti (verità, parola, alfabeto, maschera, oggetto) che sfumando continuamente uno nell'altro si rincorrono per tutto il libro come in una fuga a più voci, Giovanni Sias ricerca i motivi originari della pratica e della teoria della psicoanalisi, e riscrive, a partire dalla testimonianza di un'esperienza in corso, le modalità di formazione degli psicoanalisti.
La follia ritrovata. Senso e realtà dell'esperienza psicanalitica
Giovanni Sias
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2016
pagine: 100
Intendevo scrivere della follia, e non farne un trattato teorico, volendo mostrare come essa non sia altro che la messa in campo del desiderio, la follia che viene dalla verità di un desiderio rimosso, che da questa è prodotta affinché il desiderio stesso abbia possibilità di esistenza concreta e materiale nell'atto che lo fa esistere per ciascuno e nei confronti dell'oggetto cui si rivolge, introducendo una realtà che resta incomprensibile a chi ne è il subiectum il quale, nondimeno, non può sottrarsi alla propria follia e in cui le pretese della volontà mostrano tutte la loro inconsistenza ed evanescenza costringendo il nostro soggetto a restarne in balìa oltre ogni sua intenzione e consapevolezza. L'intento di questo scritto è, dunque, quello di mostrare che la follia è indipendente quanto estranea a ogni produzione del pensiero e allo stesso tempo di precisare che la psicanalisi nasce dalla considerazione della follia quale stato essenziale e costitutivo della condizione umana. Entriamo e usciamo dalla follia continuamente, e senza rendercene conto. Nella follia si esprime la verità più propria e intima di un essere umano.
Inventario di psicoanalisi
Giovanni Sias
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1997
pagine: 160
La psicoanalisi è vicina all'arte: non per interpretarla, come in una certa tradizione di "psicoanalisi applicata", ma per ascoltare la lezione degli artisti, e ritrovare il loro sapere e la loro creatività nello spazio psicoanalitico.