Libri di Giovanni Pirelli
Luca ed io
Giovanni Pirelli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 160
"Luca ed io" è un racconto inedito sulla ritirata di Russia scritto da Giovanni Pirelli nel 1948. Dietro lo schermo della finzione letteraria, Luca, alter ego dell’autore, attraversa le vicende vissute in prima persona dal giovane tenente Pirelli, ufficiale di collegamento presso il Comando ungherese di stanza a Karpenkovo, nell’inverno 1943, tra lo sfondamento del fronte del Don da parte sovietica e il bombardamento che, a ritirata conclusa, lo sorprese nella città bielorussa di Homel. In un dialogo che intreccia amicizia, confessione e psicoanalisi, il testo ripercorre lo sfascio della catena di comando e la frettolosa ritirata degli alleati tedesco e ungherese; l’abbandono dei soldati italiani al loro destino nella steppa innevata, appiedati e mal equipaggiati; la disperata corsa contro il tempo per salvare più vite possibili e il senso di colpa per un privilegio a cui non è possibile rinunciare. Soprattutto, il racconto restituisce la scissione provocata dalla dolorosa presa di coscienza dell’illusorietà dei valori in cui il protagonista, come l’autore, era stato educato dall’Italia fascista.
I Bonora
Giovanni Pirelli
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2024
pagine: 240
«Coesistono almeno due anime narrative in questo libro di Giovanni Pirelli: una risponde ai requisiti del romanzo imprenditoriale, l'altra riguarda la tipologia di quello resistenziale. Giovanni Pirelli aveva le carte in regola per cimentarsi con convinzione in entrambi i generi. Discendeva da una tra le più importanti famiglie della borghesia imprenditoriale milanese, i Pirelli appunto, la cui storia, almeno in potenza, non avrebbe sfigurato dinanzi a un modello letterario come I Buddenbrook di Thomas Mann, eppure non interpretò il ruolo dell'integrato, piuttosto quello del fuoriuscito, del ribelle, il ruolo cioè di chi rinuncia al peso di un'eredità morale e si allontana volontariamente da un possibile destino, preferendo rimanere ai margini dí un'identità e di un'appartenenza. Si potrebbe discutere a lungo sui motivi del rifiuto e magari rintracciarvi i percorsi più impervi, però di un dato bisogna essere certi: il gesto dipese anche da quel che egli visse e patì, come ufficiale dell'esercito, durante il secondo conflitto mondiale. «Quel Giovanni non esisterà più» scrive in una lettera alla sorella Elena. «Sono un altro, un ferito». C'è, nei Bonora, la storia di una famiglia in cui si riconoscono facilmente i tratti di quella d'origine. C'è soprattutto il patriarca morente che incarna i tratti di una generazione rimasta al centro di un mondo circostanziato, fatto di principi, in cima ai quali sventola l'etica del lavoro come modello di una civiltà. E poi finalmente ci sono i giovani: Michele, Andrea, i nipoti del patriarca, coloro ai quali sarà chiesto il sacrificio della vita o, meglio, sarà la vita a chiedere di scegliere da che parte schierarsi. Se può essere vera l'ipotesi che nella morte del patriarca si appalesano i sintomi della lotta dell'imprenditore Giovanni Pirelli con l'idea proiettiva di sé in fabbrica, è probabile sia vero anche che nell'epilogo del personaggio chiamato Andrea si svelino in controluce i fantasmi venuti ad agitare i giorni e le notti dello scrittore Giovanni Pirelli, quasi esistesse un legame sotterraneo tra loro due, a suffragare il perenne corpo a corpo tra persona che racconta e persona che viene raccontata, tra principio del vero e demone dell'invenzione» (dalla prefazione di Giuseppe Lupo)
Questione di prati. Cerro X. Due racconti di montagna
Giovanni Pirelli
Libro: Libro in brossura
editore: Le Château Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 144
Giovanni Pirelli è stato uno dei più importanti intellettuali italiani del XX secolo. Con grande tenacia riuscirà ad affermarsi e lasciare un segno importante nella storia editoriale italiana sia sul versante delle pubblicazioni storico-politiche, sia in quello della narrativa nel quale si collocano Questione di prati e Cerro X. Le due storie di montagna, la prima ambientata in un paese della Valle d’Aosta dove vivono gli uomini e si sviluppano le loro vicende, la seconda nelle Ande patagoniche, dove viceversa l’uomo è un elemento estraneo, si completano descrivendo due facce dello stesso ambiente. Questione di prati è la metafora del nuovo rapporto instaurato negli anni Sessanta tra la ricca pianura alla ricerca di svago e di occasioni per lucrosi investimenti e la montagna che, dopo secoli di dignitosa povertà, scopre di avere un valore che qualcuno è disposto a monetizzare. Mentre Cerro X prende spunto dalle spedizioni alpinistiche per la conquista del Cerro Torre e descrive un microcosmo dove si consuma una spietata lotta all’interno del gruppo degli alpinisti per la conquista della cima inviolata.
Legami e conflitti (lettere 1931-1965)
Alberto Pirelli, Giovanni Pirelli
Libro
editore: Archinto
anno edizione: 2002
pagine: 208
Fanon o l'eversione anticoloniale
Alessandro Aruffo, Giovanni Pirelli
Libro
editore: Massari Editore
anno edizione: 1994
pagine: 176
Del "teorico della rivoluzione anticoloniale" e "dello psichiatra della liberazione" parlano due specialisti: un africanista e lo studioso appassionato che ha fatto conoscere in Italia l'opera di Fanon. Terzo mondo, psicopatologia nera, rivoluzione algerina...