Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Gianni Carchia

Immagine e verità. Studi sulla tradizione classica
39,00

La favola dell'essere. Commento al «Sofista»

La favola dell'essere. Commento al «Sofista»

Gianni Carchia

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 1999

pagine: 204

13,43

Omaggio a Goethe. Forme e colori di natura
26,00

L'amore del pensiero

L'amore del pensiero

Gianni Carchia

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 2000

pagine: 160

16,53

Kant e la verità dell'apparenza

Kant e la verità dell'apparenza

Gianni Carchia

Libro: Libro in brossura

editore: Ananke

anno edizione: 2006

pagine: 159

Alla teoria del giudizio riflettente, esposta da Kant nella Critica del giudizio, ci si richiama oggi da più parti, come al paradigma di un pensiero plurale, aperto all'alterità e alla differenza. Fra i contributi più significativi del lavoro filosofico di Gianni Carchia vi è stata proprio l'interpretazione della terza Critica kantiana: un confronto ventennale condotto all'insegna della coerenza, ma non privo di significativi spostamenti di prospettiva. Muovendo dall'indagine rivolta alla rappresentazione e all'apparenza della bellezza, Carchia si è infatti avvicinato alle questioni del giudizio teleologico. Sullo sfondo rimane il costante interesse per il platonismo, inteso come tenace difesa del carattere extralinguistico della verità, in opposizione alle tendenze dominanti nel pensiero contemporaneo. Gli studi qui raccolti offrono un documento di rilevanza teoretica circa il platonismo dello stesso Kant: tematica spesso genericamente invocata nell'ambito della ricerca, ma di rado indagata nella profondità delle sue implicazioni filosofiche.
13,00

Nome e immagine. Saggio su Walter Benjamin

Nome e immagine. Saggio su Walter Benjamin

Gianni Carchia

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2008

pagine: 199

"A questo libro è toccata la sorte singolare di essere insieme l'opera prima e l'ultimo lavoro di Gianni Carchia. Nella primavera del 1999, poco prima dell'aggravarsi della malattia che doveva condurlo alla morte, Carchia riprende in mano e trasforma la tesi di laurea, discussa nel 1971 all'Università di Torino col titolo 'Verità e linguaggio nel giovane Benjamin' dallo studente ventiquattrenne che già mostrava nello stile insieme nervoso e apodittico i tratti sicuri del maestro e, licenziandola col titolo 'Nome e immagine' ne fa in qualche modo il suo testamento. Inizio e fine sembrano qui, infatti, secondo un gesto autenticamente filosofico, davvero congiungersi, come se, con una sorprendente inversione, i motivi dell'ultimo pensiero di Carchia (la concezione della filosofia come evento e testimonianza, la critica del metodo, l'elaborazione messianica della fine) incontrassero per la prima volta la loro eco nella tesi giovanile. La fisionomia di Benjamin, con cui il libro si apre, è, in questo senso, un ritratto dell'autore, che ci appare sempre più come una delle voci più giuste nella filosofia italiana del Novecento." (G. Agamben)
15,00

Nome e immagine. Saggio su Walter Benjamin

Nome e immagine. Saggio su Walter Benjamin

Gianni Carchia

Libro

editore: Bulzoni

anno edizione: 2008

pagine: 162

11,36

Orfismo e tragedia. Il mito trasfigurato

Orfismo e tragedia. Il mito trasfigurato

Gianni Carchia

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 104

Fin da quando apparve, in Grecia, intorno al VI secolo a.C., la dottrina orfica ha rappresentato un potente elemento di rottura con tutto il mondo antico. Le prassi salvifiche, strettamente connesse alla credenza nell'immortalità dell'anima, il fermo rifiuto dei rituali sacrificali e il conseguente vegetarianesimo, l'originale concezione del tempo e della memoria, definivano un modo di vivere - il bios orphikos - la cui natura era, insieme, poetica e politica. In questo breve e densissimo testo, Gianni Carchia ha interrogato nuovamente il fenomeno dell'orfismo in tutte le sue implicazioni. Si può comprendere facilmente come tale fenomeno rappresenti, per Carchia, non tanto una questione storiografica, ma soprattutto un problema estetico e politico: se la tragedia costituisce uno dei cardini attorno a cui ruota la macchina di costituzione della polis, l'orfismo rappresenta una via decisamente alternativa alla stessa polis, rivendicando al proprio centro la parola poetica in tutta la sua forza autonoma.
14,00

Estetica ed erotica. Saggio sull'immaginazione

Estetica ed erotica. Saggio sull'immaginazione

Gianni Carchia

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 124

A quarant'anni dalla sua prima edizione, Estetica ed erotica, secondo volume delle «Opere di Gianni Carchia», restituisce all'estetica la sua piena dignità speculativa, liberandola dai limiti stretti della disciplina. Dal punto fermo della modernità, Kant, si risale, attraverso Hegel, Marx e il Romanticismo, all'immaginazione pura, dischiusa al pensiero dall'angelologia sofianica, da Dante e da Platone. Abbagliato da una luce imprevedibile creduta ormai vinta, il paradigma neo-romantico della creatività e del soggetto, di cui una modernità intenta alla riproduzione di se stessa si nutre, non solo rivela come indebite le sue pretese, ma lascia finalmente sgombro il luogo del pensiero.
14,00

Dall'apparenza al mistero. La nascita del romanzo

Dall'apparenza al mistero. La nascita del romanzo

Gianni Carchia

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 112

Questo libro, scritto nel 1983 a partire da ricerche sulla nascita del romanzo antico, è figura dell’auriga platonico che non cede al cavallo nero e asseconda il bianco. Viene da un pensiero che sa di muoversi contro una corrente che tutti i cavalli, come la notte, rendeva già irreparabilmente neri. Individuare nell’Ellenismo e nel suo dogma estetico la soglia critica tra filosofia e “ideologia” era anche interrogarsi sul ruolo assunto dalle sue forme espressive, il romanzo in primis, e dalle loro implicazioni politiche. Incapaci di trattenere il mito nel rango ontologico della pura apparenza esse ne autorizzavano la metamorfosi in mistero artistico. Il libro già nel binomio del titolo rimanda a La persuasione e la rettorica di Michelstaedter nelle due possibilità perennemente aperte al pensiero e alle arti: la via dell’immaginazione trascendentale e quella dell’immaginario reificato. Posto dinnanzi ai dilemmi del mondo antico, il lettore potrà mettere a fuoco in maniera inedita quelli contemporanei, scoprendo che quanto si spacciava per emancipante liberazione delle apparenze non era, in realtà, che compiuta simulazione spettacolare; acritica consegna del pensiero all’astenia dei suoi fantasmi. Questi, in forme culturali inseparabili dai misteri del successo, avrebbero rivelato muscoli servili adatti alla nuova forma ludica di potere planetario. Ma il filosofo riconosce sempre con largo anticipo le direttive a cui il cavallo nero, nel suo impeto cieco, non esita a piegarsi.
14,00

L'Imam nascosto

L'Imam nascosto

Henry Corbin

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 112

"L'avventura spirituale che ci è narrata in queste pagine da Henry Corbin, fra i tanti segreti accanto ai quali ci fa sostare, uno ce ne sussurra, dei più preziosi. Si riferisce al tempo. Noi leggiamo queste storie meravigliose, entro le quali si cullano i sogni della coscienza che si desta alla conoscenza, e subito ci avvediamo che esse non sono l'opera di un arbitrio del fantasticare puro, che i contorni della fantasia che le genera non sono quelli, molli ed evanescenti, del rammemorare mitico. Perché la libertà e l'incanto di ciò che qui si narra sono inscritti, piuttosto, entro le linee ferme e intransigenti di una dottrina, anzi di una religione. Ma al tempo stesso, la ferma sobrietà che, sotterraneamente e senza sforzo, disciplina il rigoglio dell'ispirazione, è come non avesse peso, come si liberasse leggera al di sopra di qualsiasi greve storica puntualità. Gli eventi che si raccontano sono determinati e precisi, hanno un rilievo, non sono fantasmi irreali; il loro profilo, però, è quello immateriale, benché obiettivo, di un viso in uno specchio, di un 'raggio di luce che attraversa una vetrata'." (Dallo scritto di Gianni Carchia)
14,00

Il rituale del serpente. Una relazione di viaggio

Il rituale del serpente. Una relazione di viaggio

Aby Warburg

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 113

«A tenere la conferenza di Kreuzlingen era, dovremmo ricordarlo, un uomo malato, che voleva dimostrare di avere sconfitto la malattia (o di essere sul punto di sconfiggerla) con le proprie forze. La sua conferenza fa parte del programma di autoguarigione, e ne è in pari tempo il manifesto. Dopo aver lottato per anni contro i demoni, Warburg vede ora la vittoria a portata di mano, e si arrischia a tradurre in un simbolo le potenze fobiche di cui è stato vittima: tiene una conferenza sulla quintessenza stessa del terrore, ovvero sul serpente. Trasforma così il simbolo della minaccia estrema alla razionalità umana nel banco di prova della sua ratio personale. Gli indiani d’America – il tema della sua conferenza – offrivano a Warburg in certo qual modo una maschera protettiva dietro la quale nascondersi per poter affrontare un’impresa assai rischiosa: dimostrare che cosa significhi esorcizzare la paura mediante i simboli». (Ulrich Raulff)
12,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.