Libri di Georges Bataille
La sovranità
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 240
"La sovranità di cui parlo ha poco a che vedere con quella degli stati, definita dal diritto internazionale. Parlo in generale di un aspetto opposto, nella vita umana, a quello servile o subordinato. Un tempo la sovranità appartenne a coloro che, con il nome di capo, faraone, re, re dei re, svolsero un ruolo di primo piano nella formazione dell'essere con cui noi ci identifichiamo, dell'essere umano attuale. Ma appartenne egualmente alle varie divinità di cui il dio supremo è una delle forme, e anche ai sacerdoti che li servirono e li incarnarono, e a volte si identificarono con i re; essa appartenne infine a tutta una gerarchia feudale o sacerdotale che si distingueva da coloro che ne occupavano il vertice solo per una differenza di grado. Inoltre: essa appartiene essenzialmente a tutti gli uomini che possiedono e non hanno mai perduto del tutto il valore attribuito agli dèi e ai dignitari. Parlerò a lungo di questi ultimi, in quanto esibiscono questo valore con una ostentazione che va talvolta di pari passo con un'indegnità profonda. Dimostrerò anche che lo alterano esibendolo. Infatti non intenderò mai, quali che siano le apparenze, altra sovranità se non quella apparentemente perduta a cui talvolta il mendicante può essere così vicino quanto il gran signore, ma a cui, per principio, il borghese è volontariamente il più estraneo." (G. Bataille).
La parte maledetta preceduto da La nozione di dépense
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 224
«L'interesse che si attribuisce di solito ai miei libri è di ordine letterario … non li si può infatti classificare in un genere definito in anticipo». La consapevole inclassificabilità delle opere di Georges Bataille tocca il vertice con La parte maledetta (1949): un saggio di economia politica che con «ardito rovesciamento» scalza in radice le cognizioni basilari su cui poggia quella che viene ritenuta la scienza triste, per disvelarla come scienza tragica. Al «miserabile» principio acquisitivo dell'utile, che secondo gli economisti governerebbe la produzione, la conservazione e il consumo, Bataille antepone la dissipazione improduttiva, il bisogno di distruggere, il gesto dilapidatorio delle ricchezze di cui testimonia il potlàc, lo scambio arcaico studiato dagli etnologi e non riducibile a convenzionale antenato del commercio. È nella depénse - oggetto di un breve scritto (1933) che Bataille continuò a ritoccare, denunciandone il valore strategico per il suo pensiero - che si compie la catastrofe della ragione utilitaria. Un argomentare che «sconvolge e toglie allo spirito il riposo» ripercorre la storia della civiltà umana attraverso le nozioni di eccesso, sacrificio, dispendio e orgia. Perché «non è la necessità ma il suo contrario, il "lusso", che pone alla materia vivente e all'uomo i loro problemi fondamentali». Introduzione di Franco Rella.
Nietzsche e i fascisti
Gilles Deleuze, Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2016
pagine: 122
Nel corso della storia pochi autori sono stati fraintesi, ideologizzati, talvolta riabilitati, come è avvenuto con Friedrich Nietzsche e la sua opera. Secondo Deleuze - colui che, a detta di molti, è stato uno dei suoi più brillanti interpreti - nessun altro filosofo è riuscito a mettere in discussione il sistema di valori e le categorie del pensiero borghese al pari di Nietzsche. In questo volume, che comprende ampi estratti dalle opere principali, Deleuze e Bataille si soffermano sul presunto e tanto dibattuto legame di Nietzsche con i totalitarismi del XX secolo, smascherando il processo di falsificazione e di fraintendimento che ha portato a individuare Nietzsche come uno dei precursori dell'ideologia nazista.
Cime tempestose
Emily Brontë
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2016
pagine: 379
Un uomo in cerca di solitudine capitato per caso nella proprietà di un certo Mr Heathcliff e una governante prodiga di racconti: comincia da qui la narrazione a ritroso delle intricate vicende di Wuthering Heights, ovvero Cime Tempestose, severa dimora che sfida le intemperie in cima a una collina, nella brughiera dello Yorkshire. Tutto ha inizio quando il capofamiglia, Mr Earnshaw, torna da un viaggio a Liverpool insieme a un orfano di pelle, occhi e capelli scurissimi, lo adotta e lo fa crescere nella sua casa. Ma le cose non vanno come sperato: il piccolo Heathcliff, dall'indole violenta e aggressiva, entra subito in contrasto con Hindley e Catherine, i due figli di Mr Earnshaw. Le liti e le gelosie tra bambini sono poca cosa in confronto alla tempesta dell'amore che esplode, impetuoso, inesorabile e distruttivo, fra Catherine e Heathcliff, cresciuti insieme, inseparabili; e che continua a segnare le loro vite anche quando Catherine sposa Linton, il compassato, elegante, debole vicino di casa. "Se tutto il resto crollasse, e lui restasse, io continuerei a esistere; e se tutto il resto rimanesse, e lui fosse annullato, l'Universo diventerebbe un enorme estraneo. Non ne farei parte. Il mio amore per Linton è come le foglie del bosco. Il tempo lo cambierà, lo so bene, come l'inverno cambia gli alberi". Età di lettura: da 13 anni.
Il labirinto
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2017
pagine: 102
"Davanti al mondo terrestre in cui l'estate e l'inverno governano l'agonia di tutto ciò che è vivente, davanti all'universo composto di stelle innumerevoli che girano, si perdono e si consumano senza misura, io non scorgo che una successione di splendori crudeli il cui movimento stesso esige che io muoia; questa morte non è che consumazione sfavillante di tutto ciò che era, gioia di esistere di tutto ciò che viene al mondo, perfino la mia propria vita esige che tutto ciò che è, in ogni luogo, si dia e si annienti senza posa."
Cime tempestose
Emily Brontë
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2018
pagine: 388
L'arrivo improvviso di una tempesta nella brughiera dello Yorkshire mette a dura prova le poche case arroccate sulle colline: le porte sbattono, le finestre scricchiolano e il vento porta via le voci, confondendole nella distanza. Proprio come una burrasca, la comparsa dell'orfano Heathcliff nella tenuta del signor Earnshaw travolge la vita dei due giovani fratelli, Catherine e Hindley. Heathcliff diventa ben presto il fuoco di gelosie, rancori, liti violente: è l'invasore, secondo Hindley; per Catherine, invece, è prima il compagno di un'infanzia vivace e poi il polo di un amore devastante. Ma il tempo dei giochi è destinato a finire e, a segnare il passaggio all'età della ragione, Catherine compirà una scelta che condannerà le vite di entrambi a consumarsi nella rabbia e nella morte. La nuova, intensa traduzione di Beatrice Masini restituisce a Cime tempestose la forza emotiva e l'urgenza espressiva che, nel volgere di pochi decenni, resero questo romanzo uno dei punti fermi della letteratura inglese dell'Ottocento.
Mia madre
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2018
pagine: 120
Jean-Jacques Pauvert, primo editore, nel 1956, di "Ma mère", così presentò questo romanzo ritrovato tra le carte inedite di Bataille, dopo la sua morte: "II giovane protagonista, Pierre, racconta come, dopo un'infanzia profondamente religiosa, viene, all'età di diciassette anni, iniziato alla perversione dalla madre. Sprofondando grazie a lei nella dissolutezza e nell'orgia, scopre l'estasi della perdizione in cui si mescolano angoscia, vergogna, godimento, disgusto, adorazione e rispetto. Adorazione e rispetto per quella donna, la madre, che ha osato bruciare ogni suo vascello, e che, dopo aver toccato il fondo dell'abisso, trascina il figlio con lei, prima di darsi la morte. "Ma mère" è uno dei testi più violenti, più scandalosamente belli di Georges Bataille, che diceva di se stesso: "Io non sono un filosofo, ma forse un santo, forse un folle", sapendo che è proprio in questa ambiguità che risiede l'unica filosofia possibile".
L'azzurro del cielo
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 151
«Più o meno ognuno di noi è legato ai racconti, ai romanzi, che gli rivelano la molteplice verità della vita. Solo quei racconti, letti a volte come in delirio, lo pongono davanti al destino. Dobbiamo dunque cercare appassionatamente che cosa possa essere un racconto, come orientare lo sforzo attraverso il quale il romanzo si rinnova o, meglio, si perpetua. La preoccupazione delle tecniche nuove, che compensino la sazietà delle forme conosciute, pare dominare qualsiasi riflessione. Ma non riesco a spiegarmi — se vogliamo proprio sapere che cosa un romanzo possa essere — perché non si individui subito e non si sottolinei quella che dovrebbe costituire la base per una vera ricerca. Il racconto che rivela le possibilità della vita non richiama necessariamente, ma può richiamare, un momento di rabbia, senza il quale l'autore resterebbe cieco a quelle possibilità eccessive. Ne sono convinto: solo la prova asfissiante, impossibile, dà all'autore il mezzo per spingere lontano la sua visione, per andare incontro alla attesa del lettore stanco dei limiti angusti imposti dalle convenzioni. Come si può perdere tempo su libri alla cui creazione l' autore non sia stato manifestamente costretto? [...] Ho voluto esprimermi brutalmente. Ma non intendo insinuare che solo un sussulto di rabbia o la prova della sofferenza possa assicurare a un racconto il potere della rivelazione. Ne ho parlato per arrivare a dire che solo un tormento mio personale è all'origine delle mostruose anomalie di L'azzurro del cielo. Queste anomalie sono la base di L'azzurro del cielo. Ma ero così lontano dal pensare che tale base potesse bastare a conferirgli una validità, che avevo rinunciato a pubblicare questo libro, scritto nel 1935. Ora, amici toccati a suo tempo dalla lettura del manoscritto m'incoraggiano alla pubblicazione. Alla fine mi sono rimesso al loro giudizio ». Con una nota di Guido Neri.
L'erotismo
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 272
«Da lungo tempo gli uomini parlano senza paure e apertamente di erotismo. Ciò di cui parlo è cosa ormai nota. Ho voluto semplicemente ricercare, nella diversità dei fatti descritti, una coesione. Ho tentato di fornire un quadro coerente di un insieme complesso di atteggiamenti umani. È questa ricerca di un insieme coerente che differenzia il mio tentativo da quelli della scienza. La scienza studia un problema isolato. Accumula lavori specialistici. Io ritengo che l’erotismo abbia per gli uomini un senso che la metodologia scientifica non è in grado di cogliere. L’erotismo può essere fatto oggetto di indagine solo se, indagando su di esso, si indaghi sull’uomo. In particolare, l’erotismo non può essere considerato indipendentemente dalla storia del lavoro, non può essere considerato indipendentemente dalla storia delle religioni. Ecco la ragione per cui i capitoli di questo libro spesso si allontanano dalla realtà sessuale. D’altra parte ho trascurato problemi che ad alcuni sembreranno non meno importanti di quelli da me trattati. Ma io ho sacrificato tutto alla ricerca di un punto di vista dal quale risulti l’unità dello spirito umano». (Georges Bataile)
L'amicizia
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 112
«Quel che è importante mostrare, attraverso questo esemplare scritto di Bataille, è come il pensiero possa, con il più grande rigore, parlare di ciò che di questo rigore è la continua messa in crisi. L'esistenza, l'infinita ricchezza dell'esistenza, compresa la sua "parte maledetta", non è l'opposto del pensiero, ma il bordo di uno stesso limite. Il pensiero più rigoroso è esattamente quello che sa stare sul limite. Come esso ci stia poco importa. Quel che conta è quanta libertà mostra e fa respirare, quanta gioia sa trasmettere (la gioia di cui parla Bataille alla fine de L'amicizia). Ed è per questo che il pensiero, la pratica di pensiero, ad avviso di Bataille può essere soltanto una pratica dell'amicizia, intesa come un sottrarsi e un esporsi ai propri limiti per aprirsi all'altro.» (Dallo scritto di Federico Ferrari)
L'impossibile
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 160
«Come i racconti fittizi dei romanzi, i testi che seguono – almeno i primi due – si offrono con l’intenzione di rappresentare la verità. Questo non significa che io sia portato a conceder loro un valore convincente. Non ho voluto barare. D’altra parte non esiste romanzo che, in linea di massima, possa barare. E io non potevo presumere di riuscirci meglio di un altro. Credo persino che in un certo senso i miei racconti attingano chiaramente l’impossibile. Queste evocazioni hanno in verità una grevità penosa. Una grevità che si lega forse al fatto che l’orrore ha talvolta avuto nella mia vita una presenza reale. Può anche darsi che soltanto l’orrore, sia pur colto nella finzione, mi abbia permesso di sfuggire al sentimento di vuoto della menzogna... Il realismo mi sembra un errore. Soltanto la violenza si sottrae al sentimento di povertà delle esperienze realistiche. Soltanto la morte e il desiderio hanno la forza che opprime, che spezza il respiro. Soltanto l’eccesso del desiderio e della morte permette di attingere la verità. […] Si apre dinanzi alla specie umana una duplice prospettiva: da un lato la prospettiva del piacere violento, dell’orrore e della morte – esattamente quella della poesia – e, in senso opposto, quella della scienza o del mondo reale dell’utilità. Soltanto l’utile, il reale, hanno un carattere di serietà. Non possiamo mai arrogarci il diritto di preferirgli la seduzione: la verità ha dei diritti su di noi. Ha su di noi persino tutti i diritti. E tuttavia noi possiamo, e persino dobbiamo rispondere a qualcosa che, non essendo Dio, è più forte di tutti i diritti: quell’impossibile al quale possiamo accedere solo obliando la verità di tutti quei diritti, solo accettando la scomparsa».
Teoria della religione
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 128
“La morte di Dio non è stata soltanto l’«evento» che ha suscitato, nella forma che noi conosciamo, l’esperienza contemporanea: essa ne disegna indefinitamente il grande sostegno scheletrico. Bataille sapeva bene quali possibilità di pensiero questa morte poteva aprire, e in quale impossibilità essa impegnava il pensiero. Cosa vuol dire, infatti, la morte di Dio se non una strana solidarietà tra la sua inesistenza che esplode e il gesto che lo uccide? Ma cosa vuol dire uccidere Dio se non esiste, uccidere Dio che non esiste? Probabilmente, vuol dire ucciderlo perché al tempo stesso non esiste e affinché non esista (è la risata). Uccidere Dio per liberare l’esistenza da questa esistenza che la limita, ma anche per ricondurla ai limiti che questa esistenza illimitata cancella (è il sacrificio). Uccidere Dio per ricondurlo a quel nulla che egli è; per manifestare la sua esistenza nel cuore di una luce che la fa fiammeggiare come una presenza (è l’estasi). Uccidere Dio per perdere il linguaggio in una notte assordante, e perché questa ferita lo faccia sanguinare fino a che zampilli un «immenso alleluia perduto nel silenzio senza fine» (è la comunicazione). La morte di Dio non ci restituisce a un mondo limitato e positivo, ma a un mondo che si snoda nell’esperienza del limite, si fa e si disfà nell’eccesso che lo oltrepassa.” (Michel Foucault) Testo stabilito da Thadée Klossowski. Con uno scritto di Paola Alberti.