Libri di Fernando Marchiori
Il malato immaginario
Molière
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 272
I giovani Angelica e Cleante si amano e vogliono sposarsi, ma Argante, l’autoritario padre di lei, ha deciso diversamente: Angelica sposerà un medico che lo curerà da tutte le sue malattie. Argante infatti è in ottima salute, ma si crede afflitto da mille disturbi e vive circondato da medicine e rimedi di speziali. E ha anche già individuato il genero perfetto: Tommaso Diarroicus, figlio di Monsieur Diarroicus, uno dei medici cui si rivolge abitualmente. E se la figlia rifiutasse, è pronto a diseredarla in favore di Belinda, l’ossequiosa e intrigante seconda moglie. Beraldo, il fratello di Argante, e Tinetta, la cameriera impertinente e dal cuore gentile, faranno di tutto per aiutare i due giovani a coronare il loro sogno e indurre Argante a ritrovare la sanità mentale. Come si può portare questo falso paziente dalla parte del vero amore? Tinetta e Beraldo ci stanno lavorando, ma il compito è difficile e Argante è testardo. Con la brillantezza di un testamento, questa ultima commedia di Molière, vivace e profonda al tempo stesso, dipinge il teatro come spettacolo, come trionfo del piacere, come vittoria della vita sulla morte.
Alburno
Fernando Marchiori
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte del Sale
anno edizione: 2022
pagine: 64
Viaggio nella memoria e in un luogo tra Venezia e Piove di Sacco: sul ciglio della barena, nell'occhio di un pioppo.
Media teatro memoria. Ustica e il teatro reticolare di Marco Paolini
Fernando Marchiori
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2020
pagine: 72
Quando pensiamo a 'Ustica' di Marco Paolini, a cosa pensiamo? Al 'Canto' a Bologna e Palermo? Al 'Racconto' in teatro o a quello allestito sul 'Cretto' di Burri a Gibellina? Al teatro interiore suscitato dalla diretta radiofonica o alla differita televisiva integrata da immagini di repertorio? Al video Rai o al film di Davide Ferrario? A quello che ci hanno raccontato o a quello che abbiamo visto ‘con i nostri occhi’? Forse a tutte queste visioni insieme. O almeno a quelle che ciascuno di noi ha potuto raccogliere nella propria esperienza personale. Ciascuna di esse influenza le altre e concorre a formare un’immagine complessiva dello spettacolo – come del caso giudiziario e della vicenda umana attraverso lo spettacolo – e dunque contribuisce al deposito memoriale. Fernando Marchiori ricostruisce il percorso di Marco Paolini fra teatro, cinema e televisione per raccontare la strage del Dc9 Itavia del 1980 e insieme delinea la nascita di un ‘teatro reticolare’, nomade e multimediale, attraverso alcuni degli spettacoli più noti dell’attore veneto, come 'Il racconto del Vajont', 'Parlamento chimico', 'Il Sergente', e progetti come 'Teatro Civico' e gli 'Album' per la tv.
Berta è scappata
Fernando Marchiori
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2013
pagine: 32
In una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra l'Europa dell'Est e dell'Ovest, una scimmietta sfugge al controllo dei ragazzini con cui vive come un animale domestico e salta oltre la rete di confine. Inizia così una ricerca che, attraversando luoghi diversi e situazioni impreviste, porterà i ragazzi a scoprire e a interrogarsi su altri confini, oltre a quelli geografici e linguistici, che corrono fuori e dentro ciascuno di noi. I confini tra i sentimenti, le età, i sogni e la realtà, quelli tra i paesaggi, le stagioni, il passato e il presente, quelli tra gli esseri viventi, umani e animali. Confini da riconoscere, da percorrere, da superare. A volte semplicemente guardandosi negli occhi. Età di lettura: da 8 anni.
Scritto dentro
Fernando Marchiori
Libro: Libro in brossura
editore: Poiesis (Alberobello)
anno edizione: 2012
pagine: 103
Nell'esilio dal mondo che si trova a vivere da troppi anni, per nulla pacificato, Saetta viene improvvisamente visitato dai fantasmi del passato, quegli anni Settanta che lo videro confuso e innamorato tra le nebbie di una stagione con cui neppure lui ha mai fatto i conti fino in fondo. Solo e malato, recluso nella casa natale trasformata nella scena campestre delle sue visioni, Saetta è l'involontario custode di una memoria scomoda, la sola che potrebbe chiarire un'intricata vicenda giudiziaria riaperta come una ferita dalle accuse di un pentito. Andrà a deporre la sua verità? Quale verità? Tra necessità dell'oblio e dovere della testimonianza, il ritratto di questa "piccola vita che non quadra" diventa anche una riflessione sulla scrittura e sui suoi "cari inganni".
Negli occhi delle bestie. Visioni e movenze animali nel teatro della scrittura
Fernando Marchiori
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 143
Il libro racconta e analizza alcune occasioni di presenza dell'animalità nella scrittura letteraria, guardata come un teatro attraversato da movenze e schemi gestuali, da riflessioni e formule di pathos ben riconoscibili e a volte comparabili con quelle della pratica teatrale e della tradizione iconografica. Al centro vi sono le figure animali - le percezioni e concezioni umane di quei viventi chiamati animali - che il linguaggio ripete e la scrittura custodisce nelle sue strutture retoriche. Campo d'indagine è soprattutto il primo Novecento, in rapporto con eventuali modelli antichi. Non un elenco di occorrenze e varianti per un impossibile "bestiario dei bestiari", ma il tentativo di cogliere nella scrittura l'immanenza di un'animalità aldilà dell'animale e di riconoscere nel tema della bestia uno straordinario operatore di costruzione e decostruzione letteraria. Le piste lungo le quali si è cercato la bestia - la sua espressione, le sue tracce - nella scrittura letteraria e scenica vanno dalle modalità metamorfiche (come il movimento della testa, la trasformazione degli arti) alle tematiche dello sguardo e della "distrazione" come dispositivi di apparizione/accoglimento animale; dagli esempi di ribaltamento di posizioni tra esseri viventi umani e non-umani fino all'immagine del cavallo come figura metapoetica.
Verso il cielo degli altri. Uno spettacolo di César Brie con il Teatro Setaccio
Fernando Marchiori
Libro: Libro rilegato
editore: Titivillus
anno edizione: 2005
pagine: 128
Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini. Diario di un'estate»
Fernando Marchiori, Giuseppe Baresi, Marco Paolini
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 176
Il cofanetto riunisce il volume di Fernando Marchiori "Mappa mondo", il primo libro che offre una panoramica d'insieme sulla realtà teatrale dell'attore-autore-regista Marco Paolini, e un video. Quest'ultimo, "Questo radichio non si toca. Diario di un'estate", è un film che mette in scena il lavoro dello stesso Paolini e della sua troupe in una torrida e febbrile estate e che diventa, oltre che diario, racconto e metafora del lavoro teatrale stesso. Il video "Questo radichio non si toca. Diario di un'estate", un film di Marco Paolini e Giuseppe Baresi, mette in scena, con allegra e trascinante verve, il lavoro di Paolini e dei suoi collaboratori e collaboratrici in una torrida, febbrile estate che diventa, oltre che diario, racconto e metafora del lavoro teatrale stesso. Siamo nel 1998, le zanzare non danno tregua, e a settembre devono andare in scena due spettacoli quasi in contemporanea: il 10 settembre c'è all'Arsenale di Venezia, in una diretta televisiva destinata a diventare celebre, il Milione. Il 18 settembre c'è, al Teatro Olimpico di Vicenza, il Bestiario veneto. L'orto, da testi di Luigi Meneghello. Ricerche, esplorazioni geografiche in auto alla ricerca del nuovo paesaggio veneto, letture, mappe, l'intera «cassetta degli attrezzi» di Paolini si alternano a brani intensi (e rari) tratti dai due spettacoli, sul filo di un continuo commento ironico e leggero, quasi «in presa diretta», che regala momenti felicemente narrativi. Il libro "Mappa Mondo. Il teatro di Marco Paolini", di Fernando Marchiori, è il primo libro che offre al lettore una panoramica d'insieme della complessa realtà teatrale di un attore-autore-regista sempre più amato e seguito, e nello stesso tempo è un esempio di un modo nuovo di intendere la critica teatrale e letteraria, che sa coniugare rigore e leggibilità. L'autore indaga, nella Mappa, l'esperienza di Paolini scomponendola nei temi forti: metodo di lavoro, «questione della lingua», scrittura, impegno civile. E analizza nel Mondo ogni spettacolo: dai primi successi con il Teatro Settimo, agli Album, ai Bestiari, al Milione, fino agli esiti più recenti delle Orazioni civili. Una conversazione con Paolini fa da «ponte» tra le due parti. Completano il libro teatrografia, bibliografia, e un percorso critico-tematico utile per orientarsi nella «geografia» culturale dell'attore veneto.