Libri di Enzo Michelet
Carnet di degustazione. Piccolo vademecum per riconoscere i vini e saperli apprezzare
Enzo Michelet, Angelo Costacurta
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2023
pagine: 63
La Collana "GRADO BABO" parla di vino e di storia, di uomini e di viaggi, di cambiamenti lungo la storia di ogni singolo vitigno; si sofferma a raccontare le qualità che fanno di ogni vino un grande vino, anche se il suo nome non è importante o blasonato. Non poteva quindi mancare un piccolo taccuino per accompagnare i momenti piacevoli in cui, oltre alla conoscenza nelle pagine, il vino si incontra nei calici o nei bicchieri. Completano il volume alcune indicazioni sui principali vini, le loro caratteristiche organolettiche, qualche aneddoto storico, ma soprattutto le schede per la conoscenza e la valutazione, redatte da un tecnico professionista.
Wildbacher. Dalla Stiria degli Asburgo a vitigno di eccellenza delle colline trevigiane
Enzo Michelet, Sergio Tazzer
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2023
pagine: 109
Il Wildbacher è un vitigno a bacca nera originario della Stiria, in Austria, dove si pensa fosse coltivato sin dall'epoca celtica. È presente in Italia in una sola area, ristrettissima, sui colli trevigiani. La storia del Wildbacher in quei luoghi trova le sue origini nel lontano XVIII secolo, quando il conte Antonio Rambaldo di Collalto fece impiantare questo particolare vitigno nei propri possedimenti. Soltanto tre sono le aziende che ne mantengono la coltivazione e lo vinificano. Un prodotto estremamente rappresentativo di un territorio affascinante, caratterizzato dalla bellezza e dolcezza del paesaggio collinare e da una tradizione enologica di importanza internazionale. Un'eccellenza che guarda al futuro con radici che affondano e risalgono a ritroso i secoli.
Boschèra. Dai vini selvatici al nobile Torchiato del Cansiglio
Angelo Costacurta, Enzo Michelet
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2021
pagine: 144
"Lungo il corso della Livenza in direzione di Venezia, volgendosi verso oriente e verso mezzogiorno, il Cenedese gode della esposizione continua al sole ed alla brezza che le viene dal mare, ha in ogni parte poderi coltivati e vigneti [...] hanno ricevuto dalla natura il dono prezioso di produrre ottime uve e vini generosi": così scriveva Andrea Bacci nel '500. Qui, alle pendici del Cansiglio, da tempi antichissimi si produceva un vino dalle uve selvatiche cresciute spontanee arrampicate sugli alberi e gradatamente domesticate. Nei secoli, nonostante guerre, invasioni, dominazioni, epidemie, quell'antico patrimonio genetico non è andato completamente perduto, si è anzi arricchito di nuovi genotipi dalle potenzialità latenti portati da altri popoli. Quando, finalmente, poco più di due secoli fa, i viticoltori hanno preso piena coscienza dell'importanza delle varietà, i diversi genotipi hanno acquisito un nome (Boschèra, Verdiso, Bianchetta...) e dato origine a prodotti particolari e prestigiosi come il Torchiato di Fregona.