Libri di Elisabetta Modena
Display. Luoghi, dispositivi, gesti
Elisabetta Modena
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 328
“Display” è un libro sul mostrare e il mostrare è il contenuto messo in display nelle sue pagine. La prima accezione di questo termine inglese è del resto legata al verbo 'to display' e riguarda l’atto di mettere in mostra qualcosa: vi è inclusa una sfumatura che si deve alla sua etimologia – dal latino tardo displicare che significa «spiegare», «svolgere» e che conferisce a questo atto una qualità narrativa. Parlare di display espositivo significa dunque alludere all’allestimento di una mostra o di una serie di oggetti, alle tecniche, alle teorie e alle forme di storytelling che ne sono parte costitutiva. Una seconda e diffusa accezione è legata al digitale e alla visualizzazione su schermo di dati e immagini, ma ancora una volta anche al processo di presentazione di tali contenuti. Apparentemente distanti, queste due declinazioni sono oggi intessute in esperienze che le ibridano generando un nuovo vocabolario, che ci consente di porre nella stessa prospettiva la Wunderkammer cinquecentesca e un archivio digitale, la cornice di un quadro e quella di un device indossabile. Al concetto di display fanno capo «luoghi» nei quali i contenuti vengono organizzati, «dispositivi» intesi come strumenti e oggetti teorici, e «gesti» messi in atto per produrre senso. Tramite la suddivisione in queste tre sezioni il volume tratteggia la complessità di un tema chiave della contemporaneità, restituendone al contempo le radici storiche.
Immersioni. La realtà virtuale nelle mani degli artisti
Elisabetta Modena
Libro: Libro in brossura
editore: Johan & Levi
anno edizione: 2023
pagine: 112
Nata alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, la realtà virtuale è oggi al centro di un rinnovato interesse grazie alla diffusione di visori portatili ed economici che l’hanno resa un medium protagonista nel settore dell’intrattenimento, ma anche uno strumento a disposizione degli artisti. A confrontarsi oggi con questa tecnologia sono nomi noti del sistema dell’arte, ma la VR è utilizzata già dalla fine degli anni Ottanta sia da artisti la cui ricerca era legata principalmente alle nuove tecnologie sia da artisti che operavano con un’ampia varietà di mezzi espressivi e che decisero di sperimentarla. Attraverso casi di studio, il volume intende fare il punto sulle tappe storiche del suo utilizzo in ambito artistico e sui problemi critici connessi: realizzare un’opera in VR non significa infatti solo impiegare un medium straordinario per dare forma a mondi-immagine a 360° in cui immergersi, ma rappresenta anche un’occasione per confrontarsi con nuove grammatiche progettuali, espositive e conservative.
Nelle storie. Arte, cinema e media immersivi
Elisabetta Modena
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2022
pagine: 164
Oggi la sensazione di essere immersi in una storia assume una connotazione fisica grazie a tecnologie come la realtà virtuale e la realtà aumentata; esse, infatti, sono in grado di dare forma a interi mondi intorno a noi e aggiungere elementi di realtà digitale a quella fisica: progressivamente siamo passati dall’essere assorbiti nella lettura delle pagine in cui Alice inseguiva il Bianconiglio al precipitare con lei nel Paese delle Meraviglie. Le origini di tutto ciò risalgono al XIX secolo: l’immersione a 360° nel mondo-immagine del Panorama è solo il primo passo di una vicenda che si è sviluppata attraverso il cinema, il videogioco e strategie per trascinare lo spettatore al centro del mondo narrativo. Dall’inizio del XX secolo, anche gli artisti si sono cimentati nella costruzione di ambienti in cui calare lo spettatore e articolarvi una narrazione per riflettere criticamente sul presente. Le tecnologie immersive avverano il sogno di trasformare il fruitore in testimone e calarlo nei panni degli altri o di viaggiare nello spazio-tempo in modi che la fantascienza ha prefigurato e che attualmente vengono sperimentati anche a fini educativi. Come le piante e gli animali, le storie progettate in una dimensione ambientale vivono un processo di acclimatamento che sta cambiando gli strumenti del narrare e gli spazi in cui viviamo.
La Triennale in mostra. Allestire ed esporre tra studio e spettacolo (1947-1954)
Elisabetta Modena
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2015
pagine: 248
Centro di produzione culturale, luogo di incontro delle arti, di elaborazione ed esposizione del nuovo nel settore del progetto, la Triennale di Milano vive, all'indomani della Seconda Guerra Mondiale e dopo la stagione delle mostre della propaganda fascista, un capitolo significativo della sua storia, fatto di bilanci e proposte, slanci in avanti e momenti di ripensamento, che aprirà la strada verso quell'appropriazione dei linguaggi e significati dell'atto espositivo proprio del settore del progetto e soprattutto di quello delle arti visive a partire dalla fine degli anni Cinquanta. In questo senso l'analisi delle mostre e degli allestimenti espositivi realizzati alla Triennale nell'arco cronologico che comprende la VIII, la IX e la X edizione (1947-1954) attraverso i documenti, in gran parte inediti, conservati nell'Archivio Storico della Triennale, permette di rintracciare gli snodi progettuali, le dinamiche, i metodi di lavoro e i problemi critici con cui gli intellettuali, i progettisti e gli artisti alla guida dell'ente milanese sono chiamati a confrontarsi.