Libri di Domenico Antonio Pallavicino
Canova. Quattro tempi. Volume Vol. 4
Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2024
pagine: 48
Il quarto e ultimo volume del progetto fotografico ed editoriale "Canova. Quattro Tempi", dedicato ai gessi di Antonio Canova conservati presso la Gypsotheca di Possagno, prosegue l’indagine sulla forma imperfetta del gesso: opere che con i loro repères (i chiodini che permettevano di riprodurre il gesso in marmo) sono espressione del genio in divenire. Luigi Spina avvicina in modo del tutto nuovo le opere, dai soggetti mitologici ai volti dei committenti, da Dedalo e Icaro, capolavoro della giovinezza, fino all’Adone incoronato da Venere, incompiuto e mai tradotto in marmo. L’eterno confronto fra la scultura di Ettore in posa dinamica e Aiace in procinto di estrarre la spada. La sensualità di Venere che si svela uscendo dalle acque. Infine il volume getta uno sguardo sulla committenza: la scultura del principino Heryk Lubominski nelle vesti di amorino con arco e faretra e la scultura della principessa Leopoldina Esterhàzy Liechtenstein. Nella mente dello scultore domina il modello classico simbolo di armonia e perfezione.
Canova. Quattro tempi., Ediz. inglese. Volume Vol. 4
Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2024
pagine: 48
Il quarto e ultimo volume del progetto fotografico ed editoriale Canova. Quattro Tempi, dedicato ai gessi di Antonio Canova conservati presso la Gypsotheca di Possagno, prosegue l’indagine sulla forma imperfetta del gesso: opere che con i loro repères (i chiodini che permettevano di riprodurre il gesso in marmo) sono espressione del genio in divenire. Luigi Spina avvicina in modo del tutto nuovo le opere, dai soggetti mitologici ai volti dei committenti, da Dedalo e Icaro, capolavoro della giovinezza, fino all’Adone incoronato da Venere, incompiuto e mai tradotto in marmo. L’eterno confronto fra la scultura di Ettore in posa dinamica e Aiace in procinto di estrarre la spada. La sensualità di Venere che si svela uscendo dalle acque. Infine il volume getta uno sguardo sulla committenza: la scultura del principino Heryk Lubominski nelle vesti di amorino con arco e faretra e la scultura della principessa Leopoldina Esterhàzy Liechtenstein. Nella mente dello scultore domina il modello classico simbolo di armonia e perfezione.
Canova. Quattro tempi. Ediz. francese. Volume Vol. 4
Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2024
pagine: 48
Il quarto e ultimo volume del progetto fotografico ed editoriale Canova. Quattro Tempi, dedicato ai gessi di Antonio Canova conservati presso la Gypsotheca di Possagno, prosegue l’indagine sulla forma imperfetta del gesso: opere che con i loro repères (i chiodini che permettevano di riprodurre il gesso in marmo) sono espressione del genio in divenire. Luigi Spina avvicina in modo del tutto nuovo le opere, dai soggetti mitologici ai volti dei committenti, da Dedalo e Icaro, capolavoro della giovinezza, fino all’Adone incoronato da Venere, incompiuto e mai tradotto in marmo. L’eterno confronto fra la scultura di Ettore in posa dinamica e Aiace in procinto di estrarre la spada. La sensualità di Venere che si svela uscendo dalle acque. Infine il volume getta uno sguardo sulla committenza: la scultura del principino Heryk Lubominski nelle vesti di amorino con arco e faretra e la scultura della principessa Leopoldina Esterhàzy Liechtenstein. Nella mente dello scultore domina il modello classico simbolo di armonia e perfezione.
Canova. Quattro tempi. Le sculture della Gypsotecha di Possagno. Volume Vol. 3
Luigi Spina, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2023
pagine: 96
Il terzo volume del progetto editoriale Canova. Quattro Tempi dedicato ai gessi di Antonio Canova conservati presso la Gypsotheca di Possagno si apre con una delle più celebri opere dell’artista a livello internazionale, ossia il gruppo scultoreo delle Tre Grazie, nel quale le tre figlie di Zeus, Aglaia, Eufrosine e Talia si stringono in un delicato abbraccio. La ricerca fotografica di Luigi Spina, accompagnata da un testo introduttivo a firma di Vittorio Sgarbi, si sofferma tuttavia su altri capolavori i cui chiodini in bronzo ci sollecitano a una riflessione mai paga sull’iter lavorativo del grande scultore neoclassico. Troviamo dunque il ritratto a figura intera di George Washington, raffigurato come un condottiero romano, unica opera che Canova realizzò per una committenza Oltreoceano, e quello di Elisa Baciocchi Bonaparte - una delle donne più importanti e intraprendenti della stirpe napoleonide - raffigurata come Musa Polimnia. Lo sguardo di Spina si sofferma poi sulla Danzatrice con le mani sui fianchi, scolpita per l’imperatrice Joséphine de Beauharnais, sulla Venere Italica, dove emerge lo studio di Canova non solo della Venere de’ Medici, ma anche di capolavori quali la Venere Capitolina e la Venere Callipigia, e infine sulla Ninfa dormiente. Prefazione di Domenico Antonio Pallavicino.
Canova. Four tempos. Volume Vol. 3
Luigi Spina, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2023
pagine: 96
Il terzo volume del progetto editoriale "Canova. Quattro Tempi" dedicato ai gessi di Antonio Canova conservati presso la Gypsotheca di Possagno si apre con una delle più celebri opere dell'artista a livello internazionale, ossia il gruppo scultoreo delle "Tre Grazie", nel quale le tre figlie di Zeus, Aglaia, Eufrosine e Talia si stringono in un delicato abbraccio. La ricerca fotografica di Luigi Spina, accompagnata da un testo introduttivo a firma di Vittorio Sgarbi, si sofferma tuttavia su altri capolavori i cui chiodini in bronzo ci sollecitano a una riflessione mai paga sull'iter lavorativo del grande scultore neoclassico. Troviamo dunque il ritratto a figura intera di George Washington, raffigurato come un condottiero romano, unica opera che Canova realizzò per una committenza Oltreoceano, e quello di Elisa Baciocchi Bonaparte - una delle donne più importanti e intraprendenti della stirpe napoleonide - raffigurata come Musa Polimnia. Lo sguardo di Spina si sofferma poi sulla "Danzatrice" con le mani sui fianchi, scolpita per l'imperatrice Joséphine de Beauharnais, sulla "Venere Italica", dove emerge lo studio di Canova non solo della Venere de' Medici, ma anche di capolavori quali la "Venere Capitolina" e la "Venere Callipigia", e infine sulla "Ninfa dormiente". Prefazione di Domenico Antonio Pallavicino.
Canova. Quatre temps. Volume Vol. 3
Luigi Spina, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2023
pagine: 96
Il terzo volume del progetto editoriale "Canova. Quattro Tempi" dedicato ai gessi di Antonio Canova conservati presso la Gypsotheca di Possagno si apre con una delle più celebri opere dell'artista a livello internazionale, ossia il gruppo scultoreo delle "Tre Grazie", nel quale le tre figlie di Zeus, Aglaia, Eufrosine e Talia si stringono in un delicato abbraccio. La ricerca fotografica di Luigi Spina, accompagnata da un testo introduttivo a firma di Vittorio Sgarbi, si sofferma tuttavia su altri capolavori i cui chiodini in bronzo ci sollecitano a una riflessione mai paga sull'iter lavorativo del grande scultore neoclassico. Troviamo dunque il ritratto a figura intera di George Washington, raffigurato come un condottiero romano, unica opera che Canova realizzò per una committenza Oltreoceano, e quello di Elisa Baciocchi Bonaparte - una delle donne più importanti e intraprendenti della stirpe napoleonide - raffigurata come Musa Polimnia. Lo sguardo di Spina si sofferma poi sulla "Danzatrice" con le mani sui fianchi, scolpita per l'imperatrice Joséphine de Beauharnais, sulla "Venere Italica", dove emerge lo studio di Canova non solo della Venere de' Medici, ma anche di capolavori quali la "Venere Capitolina" e la "Venere Callipigia", e infine sulla "Ninfa dormiente". Prefazione di Domenico Antonio Pallavicino.
Canova. Quattro tempi. Volume Vol. 2
Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2021
pagine: 84
Questo volume dà continuità alla prima pubblicazione del progetto editoriale “Canova. Quattro Tempi”, nata in coedizione con la Fondazione Pallavicino di Genova, con l’obiettivo di accogliere in un raffinato impaginato la ricerca fotografica di Luigi Spina incentrata sui modelli in gesso realizzati da Antonio Canova e conservati, nella loro quasi totalità, nella gipsoteca di Possagno. Il progetto, che accompagna le celebrazioni canoviane nel quadriennio 2019-2022, si articola in quattro pubblicazioni, ciascuna incentrata su uno specifico nucleo di modelli scultorei in gesso, e vuole restituire dignità al momento creativo di Antonio Canova, sottolineando inoltre il ruolo imprescindibile dei chiodini in bronzo (repères) che hanno consentito la metamorfosi del modello gesso in scultura in marmo. Se il primo volume è dedicato al dialogo tra Mito e Fede, illustrato da Spina attraverso le fotografie di Amore e Psiche, Paolina Borghese Bonaparte, Venere e Marte, Maddalena Giacente, La Pace e il Compianto di Cristo, il secondo volume si concentra anzitutto sul Mito. Le opere scultoree sulle quali si concentra la narrazione visiva sono le seguenti: Danzatrice col dito al mento, Dedalo e Icaro, Teseo in lotta con il Centauro, Naiade, Pio VII orante, Venere e Adone, Ninfa dormiente.
Canova. Quattro tempi. Ediz. francese. Volume Vol. 2
Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2021
pagine: 84
Questo volume dà continuità alla prima pubblicazione del progetto editoriale “Canova. Quattro Tempi”, nata in coedizione con la Fondazione Pallavicino di Genova, con l’obiettivo di accogliere in un raffinato impaginato la ricerca fotografica di Luigi Spina incentrata sui modelli in gesso realizzati da Antonio Canova e conservati, nella loro quasi totalità, nella gipsoteca di Possagno. Il progetto, che accompagna le celebrazioni canoviane nel quadriennio 2019-2022, si articola in quattro pubblicazioni, ciascuna incentrata su uno specifico nucleo di modelli scultorei in gesso, e vuole restituire dignità al momento creativo di Antonio Canova, sottolineando inoltre il ruolo imprescindibile dei chiodini in bronzo (repères) che hanno consentito la metamorfosi del modello gesso in scultura in marmo. Se il primo volume è dedicato al dialogo tra Mito e Fede, illustrato da Spina attraverso le fotografie di Amore e Psiche, Paolina Borghese Bonaparte, Venere e Marte, Maddalena Giacente, La Pace e il Compianto di Cristo, il secondo volume si concentra anzitutto sul Mito. Le opere scultoree sulle quali si concentra la narrazione visiva sono le seguenti: Danzatrice col dito al mento, Dedalo e Icaro, Teseo in lotta con il Centauro, Naiade, Pio VII orante, Venere e Adone, Ninfa dormiente.
Canova. Quattro tempi. Ediz. inglese. Volume Vol. 2
Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro: Libro rilegato
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2021
pagine: 84
Questo volume dà continuità alla prima pubblicazione del progetto editoriale “Canova. Quattro Tempi”, nata in coedizione con la Fondazione Pallavicino di Genova, con l’obiettivo di accogliere in un raffinato impaginato la ricerca fotografica di Luigi Spina incentrata sui modelli in gesso realizzati da Antonio Canova e conservati, nella loro quasi totalità, nella gipsoteca di Possagno. Il progetto, che accompagna le celebrazioni canoviane nel quadriennio 2019-2022, si articola in quattro pubblicazioni, ciascuna incentrata su uno specifico nucleo di modelli scultorei in gesso, e vuole restituire dignità al momento creativo di Antonio Canova, sottolineando inoltre il ruolo imprescindibile dei chiodini in bronzo (repères) che hanno consentito la metamorfosi del modello gesso in scultura in marmo. Se il primo volume è dedicato al dialogo tra Mito e Fede, illustrato da Spina attraverso le fotografie di Amore e Psiche, Paolina Borghese Bonaparte, Venere e Marte, Maddalena Giacente, La Pace e il Compianto di Cristo, il secondo volume si concentra anzitutto sul Mito. Le opere scultoree sulle quali si concentra la narrazione visiva sono le seguenti: Danzatrice col dito al mento, Dedalo e Icaro, Teseo in lotta con il Centauro, Naiade, Pio VII orante, Venere e Adone, Ninfa dormiente.
Canova. Quattro tempi
Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2020
pagine: 96
Nel processo creativo di Antonio Canova un significato di tutto rilievo è dato dai modelli in gesso a dimensione reale che costituivano il momento di passaggio tra una prima fase ideativa e la vera e propria realizzazione della scultura in marmo. Come spiega il fotografo Spina, “il gesso è, nell'atto del concepimento dell'artista, il momento fragile e variabile del sentire il corpo della scultura”. I gessi non sono ancora opera finita ma, nonostante questo, ne contengono tutta la forza e le potenzialità. I chiodini in bronzo (repères) guidano il fotografo nel tracciare un atlante visivo del tutto inedito, e consentono al lettore di perdersi per percorsi anch'essi inediti tra espressioni e gesti, acconciature e pieghe dei panneggi. Le sequenze fotografiche realizzate a contatto con l'opera scultorea ne sveleranno le superfici gessose, e consentiranno allo sguardo del lettore di approfondire – ancora una volta – quel legame tra luce e plasticità della materia che è uno degli aspetti chiave e peculiari dell'opera di Luigi Spina. Infine, come evidenziato dal sottotitolo, la dimensione temporale sarà uno degli elementi chiave della ricerca fotografica compiuta dal fotografo, in solitaria, tra le stanze della gipsoteca di Possagno. Quei “quattro tempi” non vogliono infatti essere unicamente un espediente per declinare la riflessione visiva di Spina nel quadriennio di celebrazioni canoviane (2019-2022). La dimensione temporale ha un'importanza senza pari nella fase creativa e realizzativa dello scultore neoclassico: c'è un prima e un dopo l'opera in gesso. Il prima è lo studio preparatorio; il dopo l'opera finita. Il gesso si pone nel mezzo, centrale. Questo volume vuole quindi presentare al grande pubblico questa fase così significativa e nel contempo così poco approfondita di Antonio Canova, uno dei maggiori scultori di tutti i tempi.
Canova. Quattro tempi. Ediz. inglese
Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2020
pagine: 96
Nel processo creativo di Antonio Canova un significato di tutto rilievo è dato dai modelli in gesso a dimensione reale che costituivano il momento di passaggio tra una prima fase ideativa e la vera e propria realizzazione della scultura in marmo. Come spiega il fotografo Spina, “il gesso è, nell'atto del concepimento dell'artista, il momento fragile e variabile del sentire il corpo della scultura”. I gessi non sono ancora opera finita ma, nonostante questo, ne contengono tutta la forza e le potenzialità. I chiodini in bronzo (repères) guidano il fotografo nel tracciare un atlante visivo del tutto inedito, e consentono al lettore di perdersi per percorsi anch'essi inediti tra espressioni e gesti, acconciature e pieghe dei panneggi. Le sequenze fotografiche realizzate a contatto con l'opera scultorea ne sveleranno le superfici gessose, e consentiranno allo sguardo del lettore di approfondire – ancora una volta – quel legame tra luce e plasticità della materia che è uno degli aspetti chiave e peculiari dell'opera di Luigi Spina. Infine, come evidenziato dal sottotitolo, la dimensione temporale sarà uno degli elementi chiave della ricerca fotografica compiuta dal fotografo, in solitaria, tra le stanze della gipsoteca di Possagno. Quei “quattro tempi” non vogliono infatti essere unicamente un espediente per declinare la riflessione visiva di Spina nel quadriennio di celebrazioni canoviane (2019-2022). La dimensione temporale ha un'importanza senza pari nella fase creativa e realizzativa dello scultore neoclassico: c'è un prima e un dopo l'opera in gesso. Il prima è lo studio preparatorio; il dopo l'opera finita. Il gesso si pone nel mezzo, centrale. Questo volume vuole quindi presentare al grande pubblico questa fase così significativa e nel contempo così poco approfondita di Antonio Canova, uno dei maggiori scultori di tutti i tempi.
Canova. Quattro tempi. Ediz. francese
Domenico Antonio Pallavicino, Vittorio Sgarbi
Libro
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2020
pagine: 96
Nel processo creativo di Antonio Canova un significato di tutto rilievo è dato dai modelli in gesso a dimensione reale che costituivano il momento di passaggio tra una prima fase ideativa e la vera e propria realizzazione della scultura in marmo. Come spiega il fotografo Spina, “il gesso è, nell'atto del concepimento dell'artista, il momento fragile e variabile del sentire il corpo della scultura”. I gessi non sono ancora opera finita ma, nonostante questo, ne contengono tutta la forza e le potenzialità. I chiodini in bronzo (repères) guidano il fotografo nel tracciare un atlante visivo del tutto inedito, e consentono al lettore di perdersi per percorsi anch'essi inediti tra espressioni e gesti, acconciature e pieghe dei panneggi. Le sequenze fotografiche realizzate a contatto con l'opera scultorea ne sveleranno le superfici gessose, e consentiranno allo sguardo del lettore di approfondire – ancora una volta – quel legame tra luce e plasticità della materia che è uno degli aspetti chiave e peculiari dell'opera di Luigi Spina. Infine, come evidenziato dal sottotitolo, la dimensione temporale sarà uno degli elementi chiave della ricerca fotografica compiuta dal fotografo, in solitaria, tra le stanze della gipsoteca di Possagno. Quei “quattro tempi” non vogliono infatti essere unicamente un espediente per declinare la riflessione visiva di Spina nel quadriennio di celebrazioni canoviane (2019-2022). La dimensione temporale ha un'importanza senza pari nella fase creativa e realizzativa dello scultore neoclassico: c'è un prima e un dopo l'opera in gesso. Il prima è lo studio preparatorio; il dopo l'opera finita. Il gesso si pone nel mezzo, centrale. Questo volume vuole quindi presentare al grande pubblico questa fase così significativa e nel contempo così poco approfondita di Antonio Canova, uno dei maggiori scultori di tutti i tempi.