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Libri di Diego Gabutti

Mangia ananas, mastica fagiani. Volume Vol. 1

Mangia ananas, mastica fagiani. Volume Vol. 1

Diego Gabutti

Libro: Libro in brossura

editore: WriteUp

anno edizione: 2021

pagine: 460

Libri rossi, libri sacri, libri perduti, libri bruciati: e dire che Marx ed Engels erano più “attenti a quei due” che i seri filosofi tutti d’un pezzo, per giunta greco-saggiamente-barbuti, che la tradizione ha così tanto desiderato raccontarci. Sono passati ormai cento anni o quasi da tutto: dalla fondazione del PCI, dalla Rivoluzione d’Ottobre, e ben di più dalla pubblicazione del Manifesto. E così Diego Gabutti decide di provarsi con il più ecumenico dei generi letterari, il “commento al testo sacro”, che tuttavia nel nostro caso non è unico, e non è neanche tanto sacro. Il diavolo sta nei dettagli, e così l’essenza del comunismo deve essere cercata oltre le pagine dello scritto a quattro mani del magico duo. Una ricca messe di scritti, chiose, osservazioni, racconti, articoli di giornale, memorie, interviste che tutte insieme rendono, nero su bianco, un ritratto diverso, umano tanto quanto disperato, dell’avventura comunista fuori dalla propaganda comunista. Perché la storia preferisce il pettegolezzo, la chiacchiera, l’indiscrezione. E non la scrivono i vincitori, ma quelli che, ahinoi, sono spesso privi di fantasia.
28,00

C'era una volta in America. Un'avventura al saloon con Sergio Leone

C'era una volta in America. Un'avventura al saloon con Sergio Leone

Diego Gabutti

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2015

pagine: 224

Uscito insieme al film, e da allora mai più ristampato, come talvolta capita a certi libri e a certi film che finiscono senza particolari ragioni ai confini della realtà, "C'era una volta in America" è in parte saggio, in parte diario di bordo, in parte romanzo, in parte memoir. Raccontato dalla voce dello stesso regista, e scritto con la sua complicità, ripercorre tutti i film di Sergio Leone, l'opera cinematografica forse più sottovalutata della storia del cinema. Tra tutti i grandi registi, Leone è stato il solo che la critica, ampollosa e parruccona, abbia riscattato dal limbo del cinema commerciale solo in occasione del suo ultimo film. Eppure nessuno aveva mai usato il cinema per uno scopo più nobile: viaggiare attraverso le età e i generi dell'immaginario senza demagogia e senza moralismi da cineclub. Svelò il cinema a se stesso giocando come carte dei tarocchi le icone stesse dei film: da Henry Fonda a Charles Bronson, da James Woods a Robert De Niro, da Joe Pesci a Lee Van Cleef, da Clint Eastwood a Rod Steiger, da Jennifer Connelly a Eli Wallach e Danny Aiello. Riservò ad alcuni attori italiani (Claudia Cardinale, Gian Maria Volontè, Romolo Valli, Gabriele Ferzetti) apparizioni memorabili. Come nel teatro delle ombre cinesi, in "C'era una volta in America" si profilano tutte le figure della fiction e della realtà che il regista assimilò nel suo sistema mitologico: il proibizionismo, il west, la mafia, gli eroi e i "malamente", la ferrovia, i bassifondi di New York e il fango delle città di frontiera.
15,90

Cospiratori e poeti. Dalla comune di Parigi al maggio 68'

Cospiratori e poeti. Dalla comune di Parigi al maggio 68'

Diego Gabutti

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2018

pagine: 283

Storia delle avanguardie e dell'idea di rivoluzione, e dell'alleanza che le lega fin dall'origine, queste pagine mostrano come, prima che «artistiche», le «avanguardie» siano state esistenziali e politiche, nel senso di Rimbaud, che aveva della poesia un'idea eminentemente pratica: «cambiare il mondo e cambiare la vita». Di questo vasto programma, che ha caricato di compiti spropositati la bohème artistica e politica dalla Comune di Parigi al Maggio 68, si faranno infatti carico tutte le avanguardie del XX secolo, cultrici dello scandalo e dell'iperbole, fino all'autoscioglimento dell'Internazionale situazionista nel 1972. Da Blanqui al socialismo fiabesco di Fourier, da Breton a Isidore Isou, scrittore e cineasta, fondatore dell'Internazionale lettrista, da Aragon a Guy Debord, scrittore e cineasta anche lui, fondatore dell'Internazionale situazionista, fino alla gioventù metropolitana ribelle della fine degli anni Sessanta, Gabutti narra di cospirazioni reali e illusioni rivoluzionarie, di storie personali e ardite teorie dell'arte e della società, e della loro tendenza a confondersi fino all'indistinguibilità dell'una e dell'altra. Un racconto che illumina il conflitto tra arte e potere che da più di tre secoli caratterizza le società occidentali.
13,50

Cavalieri pallidi, cavalieri neri. Gesta e opinioni di Clint Eastwood, eroe pop

Cavalieri pallidi, cavalieri neri. Gesta e opinioni di Clint Eastwood, eroe pop

Diego Gabutti

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2018

pagine: 221

Un viaggio nel moderno immaginario pop, non soltanto cinematografico, attraverso la carriera di Clint Eastwood, che riassume tutto il catalogo dell'intrattenimento (della politica, della musica, naturalmente anche del cinema, dello sport, dei fumetti, della letteratura fantastica, la fantascienza, il poliziesco, la spy story) che prende corpo nella seconda metà del secolo, quando si verifica una sorta di rivoluzione culturale (e formale insieme). Dopo Sergio Leone, per stare solo al cinema, Hollywood non sarà più la stessa, e così la percezione dell'eroe popolare, che muta e si trasforma in continuazione. Gli eroi, che fino a quel momento erano buoni, generosi, gentili e bene educati come gli sceriffi (e gli ex pugili irlandesi) di John Ford, da Per un pugno di dollari in avanti non hanno più niente di smanceroso o di troppo nobile. Escono di scena i personaggi interpretati per decenni da James Stewort e Gary Cooper. Entra Clint Eastwood. Gli eroi adesso sono sporchi, sarcastici e ambigui come lo straniero senza nome di Leone, oppure violenti, esaltati e nichilisti come i personaggi di Sam Peckinpah, i cui film vengono nella scia di Leone. Oltre che sporco e nichilista, il nuovo eroe popolare è anche politicamente scorretto, machista, conservatore, come l'Ispettore Callaghan, e come lo stesso Eastwood, che alla Clinton preferisce di gran lunga Trump. Più che una biografia su Eastwood è una biografia del nostro immaginario presente. Prima che un libro sul cinema, è un libro su questa rivoluzione, e sulle sarabande sociali (letterarie, politiche e antipolitiche, persino filosofiche) di cui questa rivoluzione è uno dei riflessi. Molto illustrato, le sue illustrazioni sono un percorso a spettro ampio attraverso il testo e intorno al testo. Qualche illustrazione è riferita al cinema, moltissime altre no, tutte fanno riferimento al ruolo dell'eroe nel contemporaneo e alla continua osmosi e ibridazione tra cinema, invenzione, realtà e immaginario.
16,90

Un'avventura di Amadeo Bordiga

Un'avventura di Amadeo Bordiga

Diego Gabutti

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2019

pagine: 272

Fondatore del Partito comunista d'Italia nel 1921, antiparlamentarista, principale icona dell'"estremismo infantile" secondo Lenin, visionario e grande scrittore, Amadeo Bordiga ebbe una vita avventurosa, la stessa di Don Chisciotte: il marxismo (di cui proclamò l'"invarianza", come l'hidalgo della tradizione cavalleresca) fu la sua avventura. Un'avventura teorica, dunque letteraria. Alla testa del "partito storico", difese il "programma inalterabile" del comunismo dalle derive della modernità. In attesa che la storia allentasse le briglie al "partito formale", che avrebbe proceduto con un oplà alla riforma generale del mondo, Bordiga si fece beffe del comunismo pop, sdolcinato e genocida insieme. Non tifò per le catastrofi socialiste e nazionalsocialiste che devastarono il XX secolo (poi detto "breve") ma lavorò al romanzo della rivoluzione proletaria, di cui illustrò miserie e splendori. Fu un comunista senza colpa. Diego Gabutti, molti anni fa, gliene rese merito con "Un'avventura di Amadeo Bordiga" (Longanesi 1982). Berlino, 1926. Al centro d'un intrigo storico, che coinvolge Karl Marx e il cancelliere tedesco Otto von Bismarck, una storia segreta le cui radici affondano nella Londra vittoriana, Bordiga dovrà vedersela con i demoni e le furie della teoria marxista. Al suo fianco terroristi russi e legionari fiumani, stelle del cabaret, Nero Wolfe, il mago Gurdlieff, il regista Fritz Lang, il grande giornalista americano Edgar Snow, l'astronomo e comunista di sinistra Anton Pannekoek. Ultima tappa: Mosca, dove Bordiga si misurerà faccia a faccia col Grande cannibale, Stalin in persona. "Questa domanda non m'era mai stata rivolta. Non pensavo che un comunista potesse rivolgermela. Dio vi perdoni per averlo fatto, compagno Bordiga". "Un'avventura di Amadeo Bordiga" torna in libreria con un'edizione reloaded, profondamente rivista e aggiornata.
16,90

Superuomo, ammosciati. Da Nietzsche a Tarzan, da Napoleone agli Avengers: la fabbrica dell'Übermensch

Superuomo, ammosciati. Da Nietzsche a Tarzan, da Napoleone agli Avengers: la fabbrica dell'Übermensch

Diego Gabutti

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2020

pagine: 206

"Ecce homo", annuncia Nietzsche, invitandoci a essere quel che siamo, ed ecco rispondere al suo appello l'Übermensch, il superuomo, che dell'uomo non è solo il potenziamento, come poi si pretenderà, ma anche la parodia, la contraffazione. Col tempo, fuori e dentro l'immaginario, il superuomo assumerà molte identità: il post umano della fantascienza, l'uomo nuovo delle ideologie salvifiche, il metaumano dei fumetti, l'assassino compassionevole dei risvegli religiosi, il mutante, il mostro morale, l'artista d'avanguardia, il leader carismatico, il «delinquente pallido» che indica a mano armata la via d'uscita dai labirinti della metafisica, il cicisbeo dannunziano che prende d'assalto le città irredente, il divo del cinema, lo squadrista, l'ayatollah, il cyborg e il ninja, la Guardia rossa, la rock star. "Superuomo, ammosciati" è la sua storia.
14,00

Il grande Sly. Film e avventure di Sylvester Stallone, eroe proletario

Il grande Sly. Film e avventure di Sylvester Stallone, eroe proletario

Diego Gabutti

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2021

pagine: 176

Sylvester Stallone, negli anni settanta, passa rapidamente dalle brevi comparsate in Bananas e altri film dell'epoca al grande cinema di cui è interprete, sceneggiatore e qualche volta regista. Giovanissimo, è autore di F.I.S.T., un grande film sul movimento sindacale americano, e di Taverna Paradiso, un divertissement sul sottoproletariato di Manhattan che ricorda le avventure picaresche dei pezzenti californiani di John Steinbeck in Vicolo Cannery e Pian della Tortilla. Col primo Rocky, nel 1976, scrive e interpreta il miglior film mai dedicato a un pugile. Rambo, qualche anno dopo, è il film definitivo sul Vietnam e sui disturbi post traumatici da stress (la pandemia novecentesca che ha mietuto più vittime d'ogni altro virus mai apparso sulla faccia del pianeta). Scrive e dirige Staying Alive, un cult del cinema ballerino. Poi, negli anni ottanta, la svolta: mentre Rambo e Rocky, i suoi personaggi iconici, diventano seriali e perdono un po' della loro freschezza, Sly inventa praticamente da solo il moderno action movie. Mette su muscoli e, con una bandana intorno alla fronte, imbraccia armi spazzacattivi che abbattono fortezze, polverizzano carri armati e tirano giù dal cielo i cacciabombardieri. Per metà nostalgia d'Ercole e Maciste contro Ursus, per metà prefigurazione dei videogame a venire, Sly si trasforma da grande firma del Nuovo Cinema anni settanta in bandiera d'un cinema avveniristico, mai neanche immaginato prima. C'è infine, doppiato il millennio, l'ultima delle metamorfosi, da maschera impassibile dell'action movie in «decostruttore», per dire così, del suo stesso cinema, in particolare con il serial vintage dei Mercenari, che riassume e porta al tracollo l'epopea dei warriors palestrati. Il grande Sly racconta con passione e divertimento le avventure di Sylvester Stallone dentro e fuori Cinelandia.
15,90

Maschere e pugnali. Utopisti e avventurieri da Platone a Nero Wolfe

Maschere e pugnali. Utopisti e avventurieri da Platone a Nero Wolfe

Diego Gabutti

Libro: Libro in brossura

editore: WriteUp

anno edizione: 2021

pagine: 412

Una lunga cavalcata, magari con cappa e spada, tra pellicole d’antan, romanzi d’appendice, fumetti, pettegolezzi e retroscena della storia dello spettacolo, della letteratura, del giornalismo: ecco quali sono le maschere e i pugnali che gli uomini e le donne di Diego Gabutti indossano e impugnano con leggerezza e maestria, per lasciare, non si sa quanto consapevolmente, un segno indelebile nell’immaginario collettivo. Mata Hari, Billy the Kid, Nero Wolfe e Platone, proprio come nel titolo, si alternano tra le pagine veloci e sornione, in un caleidoscopio che strizza mille occhi a chi, smaliziato ma ancora sognatore, si lascerà incantare dalle malìe di una scrittura affascinante tanto quanto le storie e i personaggi che racconta.
28,00

Storie del mare

Storie del mare

Diego Gabutti

Libro: Copertina morbida

editore: GOG

anno edizione: 2021

pagine: 233

E se tutta la storia del mondo non fosse altro che la storia del mare? Diego Gabutti si è lasciato trascinare dalle maree della letteratura per uscirne con una storia del mare che mette insieme i viaggi di Gulliver con Braccio di ferro, Robinson Crusoe con Dante, Paul Morand e Joseph Conrad.
17,00

Ottanta. Dieci anni che sconvolsero il mondo

Ottanta. Dieci anni che sconvolsero il mondo

Diego Gabutti

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 352

Dopo quasi tre decenni di crescita – dal secondo dopoguerra alla crisi petrolifera – cambia tutto. Fino a un momento prima c’era piena occupazione, l’industria prosperava, l’ascensore sociale funzionava, si andava presto in pensione, sanità gratuita per tutti. Erano gli anni del rock’n’roll e della Sex Revolution, della tivù, di Woodstock, dell’impegno politico, della decolonizzazione. Poi arrivano gli Ottanta, l’età del brusco risveglio. Nel 1980 l’Urss invade l’Afghanistan, che non è soltanto il suo Vietnam: dell’impero sovietico non resteranno, a fine decade, che rovine. Sale, con la rivoluzione khomeinista in Iran, la stella dell’islamismo radicale. L’Occidente è in balìa della «Reaganomics»: il liberismo osé della Scuola di Chicago. Nel biennio 1980-1981 ci sono due attentati particolarmente significativi: al papa polacco, nemico di Mosca, e a John Lennon, simbolo dei Sixties e delle controculture. Sono gli anni in cui si registrano i primi segnali dell’Aids. In Italia c’è la marcia dei 40mila: il sindacato e il movimento operaio, da protagonisti, si fanno marginali. Nasce Mediaset, il futuro impero mediatico di Berlusconi, che pochi anni più tardi entrerà in politica diventando il prototipo d’ogni populismo a venire. Nascono Internet, i pc, i primissimi cellulari. Sono anche gli anni della P2, delle guerre di mafia e di monsignor Marcinkus. Craxi si gioca la carriera a Sigonella. Un colpo di spugna dopo l’altro, gli anni della ricostruzione vengono cancellati: il boom economico sprofonda negli abissi del debito pubblico; dei movimenti giovanili e della cultura pop restano solo le parodie; gli eterni adolescenti forever young dei decenni precedenti invecchiano diventando bisbetici e rancorosi. È, insomma, la culla di ciò che stiamo vivendo oggi.
22,00

Mangia ananas, mastica fagiani. Volume Vol. 2

Mangia ananas, mastica fagiani. Volume Vol. 2

Diego Gabutti

Libro: Libro in brossura

editore: WriteUp

anno edizione: 2021

pagine: 412

Secondo volume di Diego Gabutti, che raccoglie la parte meno teorica e più interessante dell’intera parabola comunista: sono infatti le carte del processo di Mosca a interessarlo questa volta, nonché il famoso “socialismo dal volto umano” che, come non manca lo stesso autore di evidenziare nel sottotitolo, ha prodotto anche risultati “notevoli” come Pol Pot... Le ultime propaggini della “letteratura comunista” si rivelano infatti ricche di testi che forse appartengono al genere dell’agiografia, della didattica globale per la popolazione universale, della propaganda più semplice e à la page, nonché della vera e propria mistificazione. Anche questa volta l’autore decide di andare oltre il semplice confine della discussione politica, per raccontare a chi legge come l’enorme messe di scritti che il comunismo ha prodotto non manchi di contraddizioni, aneddoti, distorsioni, vie di luce brutalmente stroncate. Scopo dichiarato: far apprezzare la libertà dell’intelligenza, e del cuore. Relativizzare, contestualizzare, richiamare la memoria alla vigile coscienza, era un tempo ciò che si chiamava “critica”: è confortante che oggi qualcuno ancora la eserciti sui testi...
28,00

Ucronòmicon. Ovunque e quandunque nel multiverso

Ucronòmicon. Ovunque e quandunque nel multiverso

Diego Gabutti

Libro

editore: WriteUp

anno edizione: 2022

pagine: 200

La storia, ci hanno abituato a ripetere, non si fa con i "se" e con i "ma". E in questi ultimi due anni di iperrazionalismo scientifico, sembra che ogni dubbio, ogni narrazione alternativa, debba essere sempre messa a tacere. Tuttavia, è difficile imbrigliare la mente dei romanzieri e delle romanziere. Perché il romanzo è l'arte del dubbio, dell'impossibile, dell'inimmaginabile. Soprattutto nel secolo breve, ma anche, come sembra, nei primi decenni del secolo nuovo... Diego Gabutti, sempre attento osservatore dei fenomeni culturali contemporanei, ha per questo messo insieme una raccolta di suoi articoli, pubblicati in più luoghi e nel corso di più anni, nei quali si era dedicato all'analisi di un genere apparentemente simile a fantascienza e affini: l'ucronia. La storia fatta con i "se" e con i "ma," appunto, ma variegata, ricca di suggestioni e di esiti inaspettati. Perché la realtà, a volte, per essere interpretata, ha bisogno di fantasia, oltre che di rigidi schemi scientifici, e l'arte di immaginare cosa sarebbe successo se Napoleone non avesse perso a Waterloo, se i Tedeschi fossero sbarcati sulle coste inglesi, se i Russi avessero vinto la guerra fredda, a volte è una tentazione troppo forte... Ucronòmicon è il primo volume di una collana dedicata a questo particolarissimo genere letterario, che comprenderà saggi, romanzi, traduzioni, raccolte di racconti... ovunque e quantunque nell'universo. Prefazione di Roberto Barbellini.
21,00

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