Libri di Daniele Santilli
Aldair. Il potere del silenzio. Formidabile e riservato. In pochi bravi come lui negli ultimi trent'anni. Il romanzo di una vita (13 stagioni con la Roma)
Daniele Santilli
Libro: Copertina morbida
editore: Absolutely Free
anno edizione: 2021
pagine: 240
Nascimento Dos Santos Aldair, Alda per tutti i tifosi romanisti, è stato uno dei difensori più forti degli ultimi trent'anni. Campione del mondo con il Brasile nel 1994. Ha giocato tredici stagioni con la Roma, risultando lo straniero con il maggior numero di presenze. Questa è la sua storia. Dagli inizi in Brasile, all'esperienza al Benfica, fino agli anni romani culminati con la conquista dello scudetto nel 2001. Un'impresa vissuta da protagonista. L'autore racconta la lunga militanza di Aldair nella Seleção, un'esperienza ricca di colpi di scena e soddisfazioni. Aneddoti e ricordi narrati dai compagni dell'epoca e da lui stesso. Le partite chiave e i rapporti con gli allenatori di un giocatore che è stato sempre idolo del tifo romanista, amato senza mai essere messo in discussione. Uomo sensibile, riservato, elegante, educato. Difensore eccezionale. La storia di un campione che ha vissuto serenamente l'avventura nel mondo del calcio.
L'anno del Flaminio
Daniele Santilli
Libro: Libro in brossura
editore: Absolutely Free
anno edizione: 2020
pagine: 200
La Roma nel 1989-90 vive una stagione strana, sicuramente particolare. L’Olimpico è chiuso, lo stanno ristrutturando in vista della Coppa del Mondo, di Italia 90. La squadra deve giocare al Flaminio, che è il secondo impianto della Capitale. Sembra una complicazione, diventa un momento da raccontare. L’autore lo fa attraverso i ricordi di giovane tifoso, nella narrazione si fa aiutare dai protagonisti di quei giorni. È un’avventura che i sostenitori romanisti custodiscono nel cuore, nonostante non sia stata caratterizzata dalla conquista di trofei. Era la Roma di Tancredi, Manfredonia, Nela, Pellegrini, Conti, capitan Giannini, Impallomeni, Scarchilli, Rizzitelli, Voeller. Durante l’estate erano arrivati Berthold, Cervone e Comi. Il presidente era Viola. In panchina, solo per quell’anno, c’era un allenatore carismatico come Gigi Radice. Era una squadra che giocava con il cuore, in uno stadio costruito per il calcio, un impianto che consentiva al pubblico di fare la differenza. Il libro, per chi era sugli spalti, è un’occasione per rivivere le avventure di quei giorni. Per chi invece ne avesse sentito solo parlare, rappresenta il momento giusto per scoprire la verità. Prefazione è di Ruggero Radice, il figlio di Gigi. Sono trascorsi 30 anni, il calcio italiano oggi ha bisogno di una ventata di romanticismo. L’anno del Flaminio è la risposta.