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Libri di CERTOMA

Geografia economica e politica. Ediz. MyLab

Geografia economica e politica. Ediz. MyLab

Chiara Certomà, Sergio Conti, Paolo Giaccaria, Ugo Rossi, Carlo Salone

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Pearson

anno edizione: 2022

pagine: 256

Sino a non molti anni addietro, la prospettiva da cui si osservavano le vicende dell'economia mondiale veniva ricondotta a un modello di crescita sostenuto da logiche precise. Questo poggiava, in estrema sintesi, su un ordine internazionale relativamente stabile, su politiche macroeconomiche nazionali fondate su una gestione keynesiana della domanda, su un'organizzazione ford-tayloristica della produzione. Quei fondamenti, grazie ai quali le economie sviluppate conobbero un'epoca "gloriosa" non sono più rintracciabili, e il perché viene spiegato nelle pagine di questo volume.
30,00
URBAN GARDENING AS POLITICS
40,74
Un viaggio di ricordi. Il potere dei sentimenti ci porta dove tutto è cominciato

Un viaggio di ricordi. Il potere dei sentimenti ci porta dove tutto è cominciato

Giulia Certomà

Libro

editore: Kimerik

anno edizione: 2015

pagine: 262

"Sono una ragazza di ventidue anni e scrivo poesie da quando ero piccola, con esattezza da quando frequentavo la scuola media. Queste composizioni raccontano la mia vita: le amicizie, i sentimenti, le emozioni, ma anche i sogni e le illusioni. Insomma, un mix di ricordi e tutte le esperienze che ho vissuto fino ad ora. Crescendo ho imparato molte cose. Tramite queste mie poesie riuscirete a conoscermi. Sono convinta che il modo migliore per scoprire una persona è farlo attraverso ciò che esprime in qualsiasi forma, con poesie, con canzoni o attraverso qualche altra manifestazione di pensiero. Ora tocca a voi aprire la mente, leggere e interpretare ogni singola poesia. Sperando di riuscire a suscitare curiosità e soprattutto emozioni nel cuore del lettore." (L'autrice)
15,30
Maestri e amici nella storia del servizio sociale. A. Ossicini, A. Zucconi, P. Volponi, F. Ferrarotti

Maestri e amici nella storia del servizio sociale. A. Ossicini, A. Zucconi, P. Volponi, F. Ferrarotti

Giuseppe Certomà

Libro: Copertina morbida

editore: Sensibili alle Foglie

anno edizione: 2014

pagine: 96

Adriano Ossicini, Angela Zucconi, Paolo Volponi e Franco Ferrarotti sono grandi personaggi che hanno fatto parte della storia della scuola CEPAS e hanno segnato la storia culturale e scientifica della professione di assistente sociale. Le biografie di tali personaggi sono importanti perché, per dirla con le parole del grande storico Marc Bloch, ci offrono delle tracce. E le tracce si prestano ad un'interpretazione, e a un'interpretazione comprensiva. Il problema ermeneutico ci trascina verso la psicologia: comprendere significa entrare con l'immaginazione nella vita dell'altro. Da ciò consegue che per la ricostruzione dei personaggi presi in esame in tale saggio ho cercato di adottare l'interpretazione che si rifà all'approccio partecipativo empatico.
14,00
Contro l'obbedienza e la servitù. Diario sociale dell'outsider e quaderno di aforismi
15,00
Il servizio sociale. In principio era l'azione. Critica del metodo e origine della storia

Il servizio sociale. In principio era l'azione. Critica del metodo e origine della storia

Giuseppe Certomà

Libro: Copertina morbida

editore: Sensibili alle Foglie

anno edizione: 2012

pagine: 136

Questo libro viene da un lento e tortuoso cammino che ha comportato unacerta dose di avventura e persino un perdersi nell'esperienza. Esso è stato pensatonon come il metodo della logica formale caratterizzato dalla continuità. Perché il pensiero non segue sempre, in qualsiasi momento, il metodo puramente razionale. "La coscienza" scrive Maria Zambrano "si stanca, declina e lavita dell'uomo, per molto cosciente e molto amante del conoscere che sia, nonè impiegata continuamente in ciò". Questo significa che il metodo deve intendersicome ciò che "apre il cammino all'esperienza umana e non semplicemente come ciò che struttura un ordine, una forma mentis". Il servizio sociale è una forma concreta di esperienza che, per la sua frammentarietà e incompletezza,non si lascia innalzare al cielo dell'oggettività. Il servizio sociale reclama la pratica, il sapere dell'esperienza, l'attività dell'agire e del trasformare.
16,00
Il servizio sociale di Teresa Ossicini Ciolfi: una scelta di vita

Il servizio sociale di Teresa Ossicini Ciolfi: una scelta di vita

Giuseppe Certomà

Libro: Copertina morbida

editore: Sensibili alle Foglie

anno edizione: 2011

pagine: 96

Teresa Ossicini Ciolfi è stata la più grande ricercatrice del servizio sociale italiano del '900. La ricerca veniva intesa da lei non come sostituto dell'azione, ma come strumento di conoscenza-azione rivolta al cambiamento. A tale proposito diceva che le attività di ricerca non dovevano finire per riempire i vuoti determinati dalla mancanza di azione. L'assistente sociale doveva "conoscere e agire" e "agire e conoscere" nel proprio campo d'intervento per fare il bene della comunità. Per Teresa Ossicini Ciolfi la ricerca non aveva fine; era un processo interminabile, uno slancio vitale, una forte tensione ideale. L'opera "Ricerca e servizio sociale" è uno dei capitoli fondamentali della storia del servizio sociale.
14,00
Il carcere discarica e il tramonto del servizio sociale della giustizia

Il carcere discarica e il tramonto del servizio sociale della giustizia

Giuseppe Certomà

Libro

editore: Sensibili alle Foglie

anno edizione: 2010

pagine: 87

La sicurezza è il valore che ha aperto la strada allo smantellamento dello stato sociale. Ed è anche il valore che ha contribuito alla formazione della stato social-penale, basato sulla tolleranza zero. Le strategie di quest'ultima hanno generato sentimenti di odio, di rancore e di violenza nei confronti dei diversi con il conseguente effetto dell'incarcerazione di massa. Uno degli elementi peculiari dell'incarcerazione di massa consiste nel fatto che il carcere è diventato un'istituzione deputata alla gestione dei rifiuti sociali. Questo tipo di carcere non promette alcuna trasformazione dei detenuti mediante l'aiuto sociale, il trattamento rieducativo o la terapia. Accanto alle carceri, le quali continuano a svolgere il controllo social-penale, vi sono istituzioni più repressive: i campi d'internamento per immigrati clandestini. In questi ultimi regna il dominio totalitario in quanto l'ordinamento giuridico dei diritti è integralmente sospeso. Ne consegue che nei campi, i quali non sono altro che spazi di eccezione, "tutto è possibile", tutto è permesso. Nello stato sicuritario e di eccezione l'intervento del lavoro sociale, dei servizi della psico-pedagogia penitenziaria, dei servizi socio-assistenziali territoriali, basato sull'ideale del reinserimento, non ha più senso. Nel contempo le professioni di aiuto corrono il rischio di diventare "un'antenna dei servizi di polizia e un'appendice dell'istituzione giudiziaria".
13,00
Fare svilupppo di comunità nel Mezzogiorno

Fare svilupppo di comunità nel Mezzogiorno

Giuseppe Certomà

Libro: Copertina morbida

editore: Sensibili alle Foglie

anno edizione: 2009

pagine: 80

10,00
Angela Zucconi. Il lavoro sociale di comunità come partecipazione dal basso. Antologia 1951-1966
14,00
Lo sviluppo di comunità, il lavoro sociale e i paesi interni della Calabria e del Mezzogiorno
10,00

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