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Libri di Boris Pasternak

La nostra vita

La nostra vita

Boris Pasternak, Aleksandr Pasternak

Libro: Copertina morbida

editore: Excelsior 1881

anno edizione: 2010

pagine: 260

"La nostra vita" è un grande affresco del "casato" Pasternak, e al tempo stesso un vero e proprio ritratto delle città in cui vissero, in particolare di Mosca. Nel volume, a cura di Ljiljana Avirovic, sono riuniti alcuni scritti dei due figli di Boris Pasternak, Aleksandr (tratti da "Le vicinanze lontane") ed Evgenij (da "Materiali per una biografia"), più due opere del padre, "Storia di una controttava" e "L'infanzia di Zena Ljuvers". Il filo rosso che si snoda in tutto il libro è la musica: il "dolce peso" che il padre Boris conobbe fin da bambino gli serve per estrarre dall'anima quello che la parola non può. In gioventù infatti Boris Pasternak si dedicò intensamente agli studi musicali; più tardi li abbandonò ma la musica continuò ad essere sottesa nella struttura della sua opera, al punto da essere utilizzata nelle poesie in sostituzione dei versi quando il poeta avvertiva l'inadeguatezza della parola. "Storia di una controttava" intorno al 1913, nello stesso periodo de "Il gemello nelle nuvole", è la prima raccolta di liriche presenta un ampio spettro della vena creativa pasternakiana. Alla base del racconto ci sono i ricordi dei viaggi del 1906 e del 1912 in Germania, patria del grande Romanticismo, che a Pasternak fu sempre idealmente vicino. Infine, "L'infanzia di Zena Ljuvers" rappresenta il prototipo della prosa poetica pasternakiana, di delicato e fragile spessore: la volontà di sfiorare con la parola ciò che è in sé indicibile.
18,50
Seconda nascita

Seconda nascita

Boris Pasternak

Libro: Libro in brossura

editore: Passigli

anno edizione: 2022

pagine: 160

«… La raccolta ‘Seconda nascita’, composta in breve tempo, tra il 1930 e il 1931, ruota tutta, salvo il poemetto d’apertura, attorno all’anno 1930, prendendo l’avvio dagli eventi destinali di quella stagione. Un’estate che muterà alla radice la vita familiare di Pasternak, non dissimile da quella “naturale e preistorica come nell’Apocalisse” che aveva scosso la Russia zarista e di cui scriverà in una ideale lettera postuma a Rilke. Sono trascorsi circa dieci anni dall’uscita del dittico ‘Mia sorella, la vita’ e ‘Temi e variazioni’ (1922, 1923) – vertice del lirismo di Pasternak, quello che lo ha reso unico e vertiginoso, capace di sedurre l’orecchio indiscutibile di Marina Cvetaeva che alla sua poesia ha dedicato saggi fin qui insuperati. Dieci anni di altre prove, incursioni nell’epos, la scelta di misurare il ritmo della Storia con i poemi ‘L’anno 1905’, ‘Il luogotenente Schmidt’, il ‘romanzo in versi’ Spektòrskij… Con ‘Seconda nascita’ si afferma l’intenzione di interpretare l’esigenza del nuovo secolo, corrispondere all’attesa di un nuovo pubblico di lettori, districando la complessa sintassi delle prime raccolte, l’esasperazione fonetica di certe quartine, l’uso intensivo dei “nidi di parole” che lo apparentano alla maniera di Cvetaeva. Un particolare ritorno alla lirica, percepita come non necessaria al ‘mandato’ dell’epoca che a malapena la tollera, valutandola “extraterritoriale”… Una ‘Seconda nascita’ insieme all’amata, scriverà Pasternak a Zinaìda Nejgauz, condensando nel titolo lo slancio a nuova vita, il tema dell’oblio e della morte che la precedono e insieme il progetto di una rinnovata poetica, la dichiarata “semplicità inaudita”…» (Dalla prefazione di Caterina Graziadei)
19,50
Storia di una controttava e altri racconti

Storia di una controttava e altri racconti

Boris Pasternak

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Studio Tesi

anno edizione: 2021

pagine: 208

“Storia di una Controttava e altri racconti” è un libro in prosa poetica, dove la vita, la natura e soprattutto i sentimenti, ricadono sotto la lente di un potente microscopio. Il racconto “Storia di una controttava”, scritto probabilmente intorno al 1913, si ispira ai ricordi dei viaggi in Germania compiuti dalla famiglia Pasternak negli anni precedenti. “La fanciullezza di Ženja Ljuvers” (1918) descrive la vita interiore e le emozioni di una giovinetta nel delicato passaggio tra infanzia e vita adulta. “Il tratto di Apelle” (1915) è un racconto giovanile sui generis scritto in forma dialogica il cui protagonista è Heinrich Heine, il famoso poeta tedesco. In “Lettere da Tula” (1918) il protagonista medita sulle forme e sulle ragioni dell’arte e su chi si fa chiamare artista.
14,50
Il dottor Zivago

Il dottor Zivago

Boris Pasternak

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 632

Boris Pasternak nacque nel 1890 a Mosca. Il suo ingresso nella vita intellettuale russa coincise con la moda del cubofuturismo e con le più accese esperienze di rinnovamento letterario. Ma per quanto animato da un ansioso bisogno di ricerca, egli non dimenticò mai la più genuina tradizione della sua terra, come testimoniano l'opera poetica e, ancor meglio e di più, il romanzo. La sua poesia, così improduttiva ai fini della propaganda, non lo mise mai in buona luce presso le autorità; egli stesso - non per una ben individuata ragione di ordine politico, ma per un preciso bisogno di salvare la libertà dell'arte e del pensiero - sin dal 1930 visse in disparte nella sua dacia di Peredelkino presso Mosca, dove morì nel 1960. Fu in questa volontaria solitudine che maturò e fu scritto II dottor Zivago. Il premio Nobel per la letteratura, conferitogli nel 1958, e l'eco enorme e l'impressione profonda suscitate in tutto il mondo dal romanzo non valsero a toglierlo dall'isolamento né ad attenuare il gelo ufficiale della politica e della letteratura sovietiche. Unanime, la critica di tutto il mondo riconosce che II dottor Zivago si inserisce - per dirla con le parole di Eugenio Montale -"per l'ampiezza del quadro e per la primordialità delle passioni nella tradizione tolstoiana"; e tuttavia, come scrisse Edmund Wilson, esso "non è affatto un romanzo d'antico stampo ... è un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto Joyce, Proust, e Kafka e ... s'è allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio ... l'intero libro è una grandiosa, enorme espressione simbolica della visione della vita dell'autore".
15,00
Mia sorella, la vita

Mia sorella, la vita

Boris Pasternak

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 208

«...Terza in ordine di pubblicazione, dopo Il gemello tra le nuvole e Oltre le barriere, datate rispettivamente 1914 e 1917, insuperata per splendore nell'opera complessiva di Pasternak, Mia sorella, la vita viene data alle stampe a Mosca nel maggio del 1922, a cinque anni di distanza dall'epoca della sua stesura. La prima edizione, tirata in mille copie, va a ruba, e la popolarità del trentaduenne autore ne riceve un'impennata inaudita, varca i confini della Russia e si propaga in Germania e in Inghilterra, arriva all'orecchio finissimo di Rilke. Un acquazzone di luce, scrive a proposito del libro Marina Cvetaeva nel luglio di quello stesso 1922, da Berlino... Al centro del libro, lo svolgimento poetico di un tema amoroso: la relazione tra Boris e Elena Vinograd, destinata a durare una sola, lunga estate. La giovane donna nella primavera del 1918 sarebbe convolata a nozze con Aleksandr Dorodnov, un industriale tessile. La stessa storia, ormai conclusa, si riverbera anche nelle liriche di Temi e variazioni - che uscirà l'anno successivo - in un rapporto di complementarietà tutt'altro che lineare tra le due raccolte: l'inestricabile groviglio di sentimenti vissuto in quei mesi si rifrange in entrambi i testi, senza spartire esattamente a metà le due facce della liaison - l'adorazione e il rancore, l'esaltazione e il sarcasmo, l'acquazzone e l'ustione - ma mescolandole in proporzioni variabili all'interno di un canzoniere bifronte, frammisto di umori; più avvolgente e solare Mia sorella, la vita, screziato di luci più cupe e nevose Temi e variazioni...» (Dalla prefazione di Paola Ferretti)
19,50
Quando rasserena. Testo russo a fronte

Quando rasserena. Testo russo a fronte

Boris Pasternak

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2020

pagine: 128

Primavera 1955. Pasternak sta ultimando quel Dottor Zivago che, nel novembre di due anni dopo, uscirà in prima mondiale per Feltrinelli e godrà subito di notorietà universale, fino al Premio Nobel. Su questo sfondo intricato nasce Quando rasserena, ultima raccolta di uno scrittore che, da più di un decennio ormai, si sta allontanando dal suo stile precedente e orientando verso la cifra e i tratti di- stintivi della sua fase estrema: affabilità di dizione e relativa comprensibilità di contenuti. «Fedeltà alla vita, alla vocazione di scrittore, alla natura animata dall'attività fruttuosa dell'uomo» (sono parole del figlio Evgenij) vengono restituite in uno stile dove è come se Pasternak si fosse definitivamente affrancato dallo sgargiante groviglio metaforico-metonimico delle sue prime raccolte, senza però smarrire la concentrazione dello sguardo e, semmai, schiarendo la sua vena di «preciso e brusco descrittore» (D. Bykov). Quando rasserena appare dunque come la prova poetica testamentaria di un autore propenso a sperimentare (e a offrirci arditamente) ogni risvolto possibile di una «semplicità inaudita» che egli stesso aveva pronosticato a sé decenni addietro; un autore munito del commovente coraggio di mimare l'abbandono al gesto primo della composizione, quali che ne siano gli spunti, come se si trattasse di un esercizio di respirazione dove, dell'aria inalata, egli vuole conservare tutto, dall'impalpabilità alle tossine. E qui spuntano le parole con cui Pasternak era intervenuto il 25 giugno 1935, a Parigi, al Congresso per la difesa della cultura: «la poesia [...] giace nell'erba, sotto i nostri piedi, e bisogna soltanto chinarsi per scorgerla e raccoglierla da terra». (Dalla prefazione di Alessandro Niero)
19,50
Sui treni del mattino. Testo russo a fronte

Sui treni del mattino. Testo russo a fronte

Boris Pasternak

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2019

pagine: 179

«Quel che per i contemporanei era evidente e ancora oggi costituisce il nucleo irriducibile dell'opera di Boris Pasternak è una prodigiosa e taumaturgica forza sorgiva che egli riesce a liberare persino nei momenti più bui della storia del suo Paese. Si può dire che Pasternak sia sempre interno al flusso della vita, viaggi con esso e catturi i momenti del giorno che meglio la animano e la risvegliano, come indica il titolo della poesia che dà il nome a questa raccolta: Sui treni del mattino. Non soltanto il treno sarà un tropo ricorrente nei suoi versi, uno strumento della modernità attraverso cui penetrare le ampiezze della Russia e conoscerne gli abitanti dalla periferia, ma sarà anche un treno rannij, equivalente in italiano di "prime ore del giorno", "mattino presto", quando si avverte il passaggio da uno stato assopito all'ipersensibilità percettiva. È cruciale per il poeta cogliere lo stato liminare dei fenomeni... A differenza di Majakovskij, Achmatova, Cvetaeva, Blok, a dispetto di ogni affiato romantico, l'io lirico del poeta è secondario, è dissolto nei versi, non sappiamo quasi nulla di lui, sebbene le poesie siano piene di corporeità, di impulsi sensoriali e sensuali. La natura è presente nel suo essere materia, acquista un corpo, mentre l'io cerca una fuga all'infuori di sé.» (dalla prefazione)
19,50
Le poesie di Jurij Zivago. Testo russo a fronte

Le poesie di Jurij Zivago. Testo russo a fronte

Boris Pasternak

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 131

Come spiegano Clara e Vittorio Strada nella prefazione della nuova traduzione delle poesie, la caratteristica più evidente della struttura de "Il dottor Zivago" è che si compone di una parte in prosa e di una in versi. Le poesie del protagonista non sono un'appendice, bensì un complemento del racconto che li precede. Anzi, il rapporto tra le parti del romanzo può essere rovesciato: i versi finali come momento essenziale, rispetto ai quali la narrazione costituisce, a modo di introduzione, la biografia del loro autore, Jurij Zivago. O di Boris Pasternak? Le poesie del dottor Zivago diventano infatti l'estremo frutto della creatività di Pasternak, l'estremo approdo della sua visione di sé e del mondo, e sono da lui donate al suo eroe.
20,00
Temi e variazioni. Testo russo a fronte

Temi e variazioni. Testo russo a fronte

Boris Pasternak

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2018

pagine: 185

«A un secolo dalla sua composizione, la raccolta 'Temi e variazioni' di Boris Pasternak ci appare ancora oggi smagliante di una vita intensa e inafferrabile, percorsa da vibrazioni emotive che il lettore è chiamato a condividere in tutta la loro immediata suggestione. Apparsa nel 1923, l'opera riunisce liriche messe a punto per lo più tra il 1917 e il 1918, cui si aggiungono nuclei poetici successivi. Il lustro di sfasatura temporale che intercorre tra stesura e stampa si spiega con i tempi turbolenti, le pagine convulse della storia di quegli anni. L'uscita - nella Berlino 'russa' degli intellettuali emigrati - è favorita dalla scia travolgente di cui è avvolto il nome di Pasternak da quando, l'anno prima, ha visto la luce la raccolta di versi 'Mia sorella la vita', dal fulgore irresistibile per Vladimir Majakovskij e Marina Cvetaeva. Temi e variazioni germina nello stesso volgere di mesi, a ridosso della Rivoluzione e a margine della stessa storia sentimentale, quella allacciata con Elena Vinograd e protrattasi per circa un anno, nell'arco del 1917. Come sintetizza Marina Cvetaeva, in una lettera datata 11 febbraio 1923: 'Il vostro libro brucia. Quello era un acquazzone, questo - una 'ustione'... Il principio musicale che presiede alle liriche di 'Temi e variazioni' fissa un momento preciso della biografia di Pasternak, quello in cui l'addio al pianoforte come professione si è già consumato ma la nostalgia di quella passione continua a risuonare nelle composizioni poetiche...» (Dalla prefazione di Paola Ferretti)
19,50
L'ultima estate

L'ultima estate

Boris Pasternak

Libro: Libro in brossura

editore: Ripostes

anno edizione: 2017

pagine: 94

Pubblicata nel 1934 e preceduta da frammenti usciti su riviste quest'opera di Pasternak rivela l'intenso lavorìo mentale dell'autore che mira a fondere una scrittura poetica con una prova di romanzo. Nella storia di Serezha in visita alla sorella nell'anno 1916 le immagini di sogno che si avvicendano e che riportano la mente del protagonista agli avvenimenti del passato creano un'atmosfera di poesia e di allusività tipiche dello scrittore russo. Un sogno è il dialogo degli innamorati, immerso a sua volta in un sogno più vasto che intreccia le diverse narrazioni e i diversi tempi in quell'ultima estate (sono gli anni della prima guerra mondiale), in cui la vita pareva ancora dare ascolto agli individui ed era più facile e più naturale amare che odiare.
6,90
Il dottor Zivago

Il dottor Zivago

Boris Pasternak

Libro: Copertina rigida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2017

pagine: 632

Boris Pasternak nacque nel 1890 a Mosca. Il suo ingresso nella vita intellettuale russa coincise con la moda del cubofuturismo e con le più accese esperienze di rinnovamento letterario. Ma per quanto animato da un ansioso bisogno di ricerca, egli non dimenticò mai la più genuina tradizione della sua terra, come testimoniano l'opera poetica e, ancor meglio e di più, il romanzo. La sua poesia, così improduttiva ai fini della propaganda, non lo mise mai in buona luce presso le autorità; egli stesso - non per una ben individuata ragione di ordine politico, ma per un preciso bisogno di salvare la libertà dell'arte e del pensiero - sin dal 1930 visse in disparte nella sua dacia di Peredelkino presso Mosca, dove morì nel 1960. Fu in questa volontaria solitudine che maturò e fu scritto II dottor Zivago. Il premio Nobel per la letteratura, conferitogli nel 1958, e l'eco enorme e l'impressione profonda suscitate in tutto il mondo dal romanzo non valsero a toglierlo dall'isolamento né ad attenuare il gelo ufficiale della politica e della letteratura sovietiche. Unanime, la critica di tutto il mondo riconosce che II dottor Zivago si inserisce - per dirla con le parole di Eugenio Montale -"per l'ampiezza del quadro e per la primordialità delle passioni nella tradizione tolstoiana"; e tuttavia, come scrisse Edmund Wilson, esso "non è affatto un romanzo d'antico stampo ... è un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto Joyce, Proust, e Kafka e ... s'è allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio ... l'intero libro è una grandiosa, enorme espressione simbolica della visione della vita dell'autore".
19,00
La stella di Natale

La stella di Natale

Boris Pasternak

Libro

editore: San Paolo Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 16

Una suggestiva poesia dello scrittore russo Boris Pasternak descrive tutto l'incanto della notte di Natale.
1,80

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