Libri di Beatrice Cannella
L'infermiere e il suo paziente. Il contributo del modello psicoanalitico alla comprensione del modello d'aiuto
Beatrice Cannella, Patrizia Cavaglià, Franco Tartaglia
Libro
editore: CEA
anno edizione: 2001
pagine: 144
La psicoanalisi nelle terre di confine. Tra psiche e cervello
Silvio A. Merciai, Beatrice Cannella
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2008
pagine: XXV-293
Le "terre di confine" nelle quali ci conducono gli autori sono le neuroscienze: si esaminano i differenti aspetti dell'incontro che, tra difficoltà e resistenze, si è andato delineando tra psicoanalisi e scoperte neuroscientifiche, a partire dalle classiche proposte di Eric Kandel e prestando attenzione sia allo scenario internazionale sia al mondo scientifico italiano. I capitoli sono dedicati ai temi fondamentali in questo ambito, dal decision-making della neuroeconomia alla neurobiologia dell'innamoramento, dall'uso dei cognitive enhancers ai dilemmi morali della neuroetica, dalle nuove concezioni sull'inconscio al concetto di libertà e di libero arbitrio, dalla teoria della mente all'empatia, per dedicare poi un'attenzione speciale, e non priva di rilievi critici, al fenomeno del mirroring e alle sue implicazioni per la psicologia e la psicoanalisi. La prospettiva in cui gli autori mostrano l'opportunità di questo dialogo è quella di superare ogni arroccamento disciplinare per promuovere la rifondazione scientifica della psicoanalisi.
L'infermiere e il suo paziente. Il contributo del modello psicoanalitico alla comprensione del modello d'aiuto
Beatrice Cannella, Patrizia Cavaglià, Franco Tartaglia
Libro
editore: CEA
anno edizione: 2001
pagine: 144
Il libro è il risultato di molti anni di lavoro con infermieri, allievi infermieri e capo-sala. Gli autori partono dalla considerazione che, per professioni come quella dell’infermiere, che implicano o si basano su una relazione d’aiuto, la formazione debba avvenire su un primo livello di acquisizione teorica e tecnico-strumentale, ma anche su un secondo più propriamente personale e relazionale. Intendono dimostrare come il modello psicoanalitico possa realmente aiutare a capire e a formare tutti quegli operatori che sono quotidianamente impegnati nelle relazioni d’aiuto e continuamente sottoposti a intensi stress emotivi, che derivano dalla drammaticità di molte situazioni di dolore e sofferenza dei malati. Per fornire una risposta adeguata al paziente all’interno della relazione d’aiuto dovranno essere sviluppate competenze specifiche che permettano un’efficace gestione della persona malata. Gli autori esaminano così le capacità necessarie per svolgere questo lavoro di supporto emotivo, soffermandosi su ciò che può essere utile o meno nello svolgerlo, con particolare attenzione alle situazioni di malattia grave o cronica, alla gestione del bambino malato, al problema del malato terminale e della morte.