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Libri di Arnaldo Cecchini

Verso una pianificazione antifragile. Come pensare al futuro senza prevederlo

Verso una pianificazione antifragile. Come pensare al futuro senza prevederlo

Ivan Blecic, Arnaldo Cecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2016

pagine: 160

Gli urbanisti hanno finora pensato di poter trasformare il mondo, ma si tratta di interpretarlo. L'idea di una pianificazione capace di fare i conti con il futuro e di decidere come sarà il mondo si è rivelata per molti aspetti fallimentare. Per quattro buone ragioni. Prevedere è difficile, pressoché impossibile - ma è necessario. Le forze che agiscono nella trasformazione della città sono determinate da processi e dinamiche che non hanno nulla a che fare con la pianificazione. Un approccio normativo-prescrittivo non tiene conto dell'inesorabile volontà di molti esseri umani a fare a modo loro. C'è una piccola distorsione totalitaria nell'idea di sapere che cosa è meglio per gli altri (anche se ci si riuscisse). Questo libro è a favore della necessità di pianificare (per dirla con Colin Ward: "Io non credo che ci si dovrebbe liberare della pianificazione. I ricchi potranno far tutto quel che vogliono, se ciò accade"). Ma di una pianificazione che possa funzionare. La nozione di antifragilità è essenziale per questo scopo. Non solo perché - in moltissimi casi - le città sono si-stemi antifragili, ma perché una pianificazione che operi in direzione dell'antifragilità può essere efficace e costruire le condizioni per evitare iniquità e bruttezza e favorire il diritto alla città.
25,00
Differenti? È indifferente. Capire l'importanza delle differenze culturali e fare in modo che non ci importi

Differenti? È indifferente. Capire l'importanza delle differenze culturali e fare in modo che non ci importi

Libro: Libro rilegato

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2008

pagine: 256

Ancora un libro sull'intercultura. Vero, ma attenti, non il solito libro sull'accoglienza. L'accoglienza resta fondamentale in un ottica "interculturale" ma non basta. Occorre un altro passo in avanti verso la decostruzione degli stereotipi che accompagnano la rappresentazione e la conoscenza dell'altro. Si tratta di una strada complessa e difficile lontana dai buoni sentimenti e insidiata da possibili conflitti sociali ma forse l'unica percorribile in campo educativo. Così come ogni individuo è un intreccio di identità diverse con relazioni mobili che si evolvono, allo stesso modo ogni cultura è intercultura. Classificare le persone usando la "civiltà" di appartenenza come categoria distintiva è sbagliato e porta a scelte sbagliate. I giochi contenuti in questo testo si propongono come trappole per la mente che spingono a riflettere sugli stereotipi, sui nodi problematici che siamo tutti chiamati ad affrontare. Questi giochi aiutano a riconoscere l'altro e il suo punto di vista attraverso una narrazione che non ha una sola prospettiva, che aiuta a identificare le differenze e a renderle relative, a costruire trame dialogiche e ad apprezzare punti di vista differenti. Questi giochi possono, ancora, aiutare a percepire gli esseri umani come "ponte" tra un "dentro" e un "fuori". Giocando potreste riscoprirvi, con sorpresa, ad agire in modo nuovo, e a dire frasi mai pensate; e non sempre politically correct. Presi dalla vertigine della dimensione ludica potreste ritrovarvi ad affermare qualcosa che in bocca ad altri, ascoltata per strada o in TV, vi parrebbe scandalosa. E di lì cominciare a pensare e a dare nuovi fondamenti ai nostri "buoni sentimenti", a renderli efficaci, aperti e duraturi. Può esistere una trappola per pensare migliore di questa?
20,00
Al centro le periferie. Il ruolo degli spazi pubblici e dell'attivazione delle energie sociali in un'esperienza didattica per la riqualificazione urbana

Al centro le periferie. Il ruolo degli spazi pubblici e dell'attivazione delle energie sociali in un'esperienza didattica per la riqualificazione urbana

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2007

pagine: 144

Le periferie sono aree di bordo, terre di confine, talvolta veri spazi di transizione tra città e territorio, a volte vere e proprie cerniere ambientali: ridare loro caratteristiche urbane, significa costruire insieme urbs e civitas, tenendo conto del fatto che spesso in esse si esprimono nuove culture e nuove forme di aggregazione, rapide nell'evolversi e pronte a degenerare. Queste energie oltre ad essere un problema della città, spesso sono una risorsa potenziale della sua evoluzione. La soluzione ai problemi delle periferie non è l'omologazione, ma l'ibridazione, non la costruzione di una città centripeta, per sua natura creatrice di luoghi periferici, ma la promozione di una città multi-centrica e plurale, anche sapendo che molte periferie non sono periferiche, che alcuni centri sono periferie. Avendo ben presente che oltre alla cattiva architettura, alla cattiva urbanistica, alla cattiva politica, rovina della città è in primo luogo la cattiva economia, ovvero il dominio pieno ed incontrollato della rendita e della speculazione. L'esperienza didattica raccontata in questo libro è significativa anche per i suoi risultati, ma soprattutto perché dà conto di un percorso progettuale coraggioso, riferito ad aree periferiche della città di Sassari, che ha coinvolto giovani studenti di architettura e pianificazione per due mesi intensi e pieni di sorprese.
30,50
Analisi e modelli per la pianificazione. Teoria e pratica: lo stato dell'arte

Analisi e modelli per la pianificazione. Teoria e pratica: lo stato dell'arte

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2005

pagine: 416

I modelli e le tecniche per la pianificazione sono stati investiti da trasformazioni radicali che hanno modificato gli strumenti di investigazione e di intervento e, di conseguenza, le funzioni pratiche della pianificazione. In primo luogo è venuta meno la distinzione fra strumenti quantitativi e qualitativi; poi si è messo in discussione il carattere procedurale degli approcci, ma soprattutto è cambiato il concetto di previsione, nella consapevolezza della necessità di operare sui futuri possibili e sugli scenari che li descrivono. Questo studio riflette sulla possibilità di gestire queste trasformazioni radicali all'interno di un obiettivo di fondo che garantisca equità, sostenibilità e diritti.
53,00
La valutazione di impatto urbano. Una proposta metodologica
26,50

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