Libri di Antonio Calabrò
L'avvenire della memoria. Raccontare l'impresa per stimolare l'innovazione
Antonio Calabrò
Libro: Copertina morbida
editore: EGEA
anno edizione: 2022
pagine: 160
Le sfide del climate change, la pandemia e la recessione, gli squilibri geopolitici e i venti di guerra nel cuore dell'Europa: gli eventi spingono con urgenza verso un cambio di paradigma delle relazioni politiche e dello sviluppo economico e sociale. Servono dunque una rilettura critica del catalogo delle idee e la scrittura di nuove mappe della conoscenza, per riconsiderare anche le scelte economiche e culturali sul «progresso». Le imprese hanno in sé risorse essenziali: la forza innovativa d'un dinamico capitale sociale e la profondità d'una cultura plasmata dall'umanesimo industriale che ha contraddistinto la storia economica del paese. Se la letteratura sembra spesso estranea o perfino ostile al mondo produttivo, la cultura d'impresa ha trovato originali spazi di espressione: dalle riviste aziendali agli archivi che custodiscono una solida cultura politecnica, dal teatro alla musica, dalla promozione della ricerca di base all'utilizzo dei nuovi strumenti digitali. Parole, immagini e tecnologie animano un racconto consapevole, che pone una sfida al mondo della comunicazione: rilanciare una rappresentazione attendibile delle trasformazioni in corso, alla ricerca delle radici di quella cura per la bellezza, che si fa valore identitario, portatore di una positiva forza economica di sviluppo.
Oltre la fragilità. Le scelte per costruire la nuova trama delle relazioni economiche e sociali
Antonio Calabrò
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 208
Le società sempre più articolate e complesse in cui viviamo si rivelano molto fragili e vulnerabili. Esprimono, è vero, straordinarie possibilità di crescita, grazie ai progressi di scienza e tecnologia su tutti i fronti dell'innovazione, ma sono quanto mai sensibili a fratture, cambiamenti, effetti inattesi. La loro stessa velocità ne è potenza e limite. La pandemia del Covid-19 e la conseguente recessione economica hanno reso molto più evidenti queste caratteristiche. Siamo cambiati, nel nostro tempo incerto e tagliente. Non migliori, forse. Non peggiori, speriamo. Comunque diversi, più consapevoli non solo di «ciò che non siamo, ciò che non vogliamo», ma soprattutto di quello che ci tocca fare per tenere insieme benessere e solidarietà, sicurezza e democrazia. Rilanciare l'economia e il lavoro, pensando alla sostenibilità ambientale e sociale. E costruire comunità più equilibrate. Per non perdersi troppo d'animo e non disperdere conquiste e valori.
Europa nonostante tutto
Piergaetano Marchetti, Antonio Calabrò, Maurizio Ferrera, Alberto Martinelli, Antonio Padoa Schioppa
Libro: Copertina morbida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2019
pagine: 152
"Questo volumetto non vuol essere un saggio sull'Europa ed i suoi problemi. Vuole essere l'avvio del dialogo che ciascuno di noi quotidianamente può, e forse deve, condurre, se già non lo intrattiene, con amici, parenti, colleghi, semplici conoscenti fortemente critici sull'Europa, pronti a far propri slogan, luoghi comuni, giudizi sommari oggi di moda. Un invito a ragionare, a guardare, perlomeno con grande cautela, alla troppo diffusa 'criminalizzazione' dell'Europa. Un invito a rendersi conto di quanta strada con l'Europa si è fatta anche nel modo quotidiano di vivere. Un invito, al contempo, a non sottovalutare, ma ad individuare nella loro reale dimensione motivi di crisi, ritardi, difficoltà, prospettando tuttavia pure obiettivi e prospettive di soluzione. Un invito, comunque, a guardare ai dati, ai fatti. Un semplice punto di partenza, da cui chiunque possa muovere per un percorso che, si è convinti, non può che essere, nell'interesse anzitutto del nostro Paese, un percorso per 'più e migliore Europa'." (Dall'introduzione di Piergaetano Marchetti)
L'impresa riformista. Lavoro, innovazione, benessere, inclusione
Antonio Calabrò
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 288
L'impresa, strumento di crescita economica e di sviluppo, è anche luogo dell'identità e dell'appartenenza, agente essenziale di trasformazione sociale e civile. Un attore consapevole dei processi di innovazione che dall'economia si allargano alla società. Una risorsa, in tempi di tensioni, rancori, ascensore sociale bloccato e disuguaglianze. In una stagione di crisi delle democrazie liberali e delle relazioni tra democrazia e cultura di mercato, sarebbe riduttivo pensare all'impresa esclusivamente come a una macchina che genera profitto. Ecco perché diventa rilevante parlare di «impresa riformista», ovvero l'impresa come soggetto «politico» attivo. «Politico» non certo nel senso delle politics, gli atti concreti di governo e di attuazione di riforme, ma in quello della policy, i progetti, le strategie economiche, sociali, culturali. Non «un partito delle imprese», ma l'impresa come soggetto che vive nella società e che contribuisce a determinarne le trasformazioni. Da ascoltare e non ostacolare, nei suoi processi di costruzione di lavoro e sviluppo. Sta purtroppo crescendo nel paese un diffuso clima anti-imprese, che trova alimento in ambienti di governo. Un clima sbagliato, in contrasto con gli interessi di fondo dell'Italia, nel contesto di una grande riforma necessaria dell'Europa. La via è quella di una scelta di cultura e di pratica d'impresa che va oltre l'orizzonte del pur indispensabile fare profitti e lega, al valore per gli azionisti, l'impegno su un sistema di valori d'innovazione positiva, attenzione ambientale, solidarietà, responsabilità sociale.
Carneade
Antonio Calabrò
Libro: Copertina morbida
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 200
"Carneade... vi starete chiedendo chi diavolo sia costui. Sono io, il perfetto sconosciuto che si aggira in mezzo a voi, seminando morte solo per il gusto di farlo. Un killer, un assassino, chiamatemi come vi pare. A me piace vedermi un po' come il fato dell'antica Grecia o come una specie di divinità chiamata a proteggere la bellezza di questo mondo dalla vostra stupidità. Mentre gli altri vi illudono promettendovi vite migliori, io preferisco restare in silenzio, nascosto dietro la mia identità di comodo, elargendo in dono la morte alle vostre inutili esistenze. Non provate a cercare un briciolo di bene in me, sprecherete solo il vostro tempo. La bontà è pura finzione e, in fondo al vostro animo, sapete bene che è così. Siete tutti colpevoli di recitare la parte dei buoni, umani e solidali, ed è per questo che io vi ammazzo. Fin dalla più tenera età volevo diventare un assassino e ci sono riuscito. Novantuno omicidi alle spalle e nessuno ha mai sospettato di me. Come ho fatto? Beh, sta a voi scoprirlo..."
Bandeirantes. Il Brasile alla conquista dell'economia mondiale
Antonio Calabrò, Carlo Calabrò
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 188
Era sempre stato considerato 'il paese del futuro', dai tempi dei coronéis esportatori di zucchero e caffè agli impetuosi ultimi anni Cinquanta del presidente Juscelino Kubitschek, della fondazione di Brasilia, della prima vittoria del Mondiale di calcio con Pelé e della nascita della bossa nova. Ma quel futuro non arrivava mai. Adesso, invece, il Brasile vive una nuova stagione, di stabilità politica democratica e di solido sviluppo economico, tra i maggiori del mondo. La nuova presidente della Repubblica, Dilma Rousseff, ha raccolto l'eredità del popolarissimo Lula e rilanciato la crescita e la 'lotta alla povertà'. Questo libro è il racconto di un viaggio, denso di personaggi, fatti, dati e storie, attraverso un paese in cui, pur tra mille contraddizioni, si affermano nuovi, giovani attori della politica, dell'economia e della cultura. Più di cinquanta milioni di persone, negli ultimi anni, sono uscite dalla miseria e hanno migliorato radicalmente il loro tenore di vita. Cresce una nuova 'classe media', con un boom dei consumi di massa. San Paolo e Rio de Janeiro affrontano le sfide delle megalopoli. Aumentano gli investimenti internazionali, americani, cinesi, tedeschi, italiani. E le migliori imprese brasiliane si muovono alla conquista dei mercati mondiali: sono i nuovi, e migliori, bandeirantes, sulle orme degli avventurosi esploratori che fondarono il più grande paese dell'America Latina.
Chiudi e vai! Viaggi calabresi di un capotreno esistenziale
Antonio Calabrò
Libro: Copertina rigida
editore: Disoblio Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 176
"Chiudi e vai!" è un tracciato di riflessione scandito da ventiquattro racconti, ripartiti in dodici mesi, nei quali l'autore intende il viaggio in treno come una metafora dell'esistenza ma anche come il luogo più adatto per conoscere da vicino la Calabria, i calabresi e i reali problemi che tormentano questa terra. Raccontando in forma di diario, fermata dopo fermata, storie di dolore e di amore, incontri folli e disperati, avvenimenti in bilico tra la ragione e la follia, nella cornice degli scenari più suggestivi che è possibile ammirare sulle coste jonica e tirrenica, il capotreno esistenziale Antonio Calabrò cerca un senso all'esistenza laddove pare sia possibile soltanto fare esperienza, bella e atroce a un tempo, del viaggio e degli altri.
La morale del tornio. Cultura d'impresa per lo sviluppo
Antonio Calabrò
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 232
Sapienza manifatturiera e competenza hi tech. Sta qui "la morale del tornio": la centralità dell'industria nel nuovo equilibro tra sviluppo sostenibile ed etica del lavoro. È un viaggio nell'universo produttivo italiano, con occhio attento soprattutto alla "grande Milano" e alle aree più sviluppate del Nord. E le parole chiave sono innovazione, qualità, ricerca, capitale umano. L'Italia, infatti, è un paese abituato "a produrre all'ombra dei campanili cose belle che piacciono al mondo". E sta ancora qui la chiave della nostra competitività: puntare sull eccellenza industriale, legare radici nel territorio a visioni internazionali. Nelle "neofabbriche" fondate su produzione e servizi d'avanguardia, dalla meccanica alla chimica, dalla gomma all'agro-alimentare ecc, si conferma la forza d'una "cultura politecnica" che guida le migliori imprese. "Impresa è cultura", appunto. Per crescere ancora, servono imprenditori, manager e tecnici che siano "ingegneri-filosofi", con una forte intelligenza del cuore.
Reggio è un blues
Antonio Calabrò
Libro: Copertina rigida
editore: Disoblio Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 136
L'opera raccoglie svariati racconti pubblicati periodicamente nel portale d'informazione Zoomsud.it, nei quali l'autore svolge una critica serrata nei confronti della città di Reggio Calabria e dei suoi abitanti. Abbruttiti a causa di diverse ragioni - crisi economica, crisi dei valori, capitalismo, globalizzazione, benessere, mezzi di comunicazione di massa e quant'altro l'autore racconta ai reggini la degenerazione cui sono soggetti e propone loro di tornare quelli che erano un tempo, realtà fattibile e già testimoniata da quanti hanno preso parte al corteo di protesta contro il recente rogo del Museo dello Strumento Musicale.
Un libro ci salverà
Antonio Calabrò
Libro: Copertina morbida
editore: Leonida
anno edizione: 2010
pagine: 144
Cuore di cactus
Antonio Calabrò
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2010
pagine: 143
"Ma allora, si emigra davvero per sempre? Probabilmente, non si emigra mai. Se non altro, non si emigra da se stessi. O forse è proprio sbagliato il termine, emigrare". Non è del tutto esatto che il giornalista affermato che ha scritto questo libro, era soltanto emigrato da Palermo; la sua emigrazione era stata anche la ricerca imperiosa di un altrove, di una diversa misura di mestiere e di vita. Non più giovanissimo, dopo un quindicennio di impegno di punta nel glorioso giornale "L'Ora" negli anni del più intenso lavoro antimafia, l'addio di Antonio Calabrò era maturato nell'agosto del 1985 il giorno dell'uccisione dell'amico commissario Ninni Cassarà, per non dover essere testimone, ancora una volta, dei vuoti rituali in cui la città espugnata inghiottiva il messaggio dei suoi migliori servitori del pubblico interesse. Perciò il ritorno, in queste pagine, con la mente e con il ricordo, non è la nostalgica memoria dei momenti magici nella città com'era, ma è l'analisi documentata, severa, appassionata, delle ragioni che lo avevano spinto alla emigrazione-esilio; ragioni private in cui si riverbera, riflessa nelle tappe di una biografia civile, la grande disgregazione di una metropoli meridionale, il suo destino storico.