Libri di Alessandro Bresolin
Calendario della libertà
Albert Camus
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 122
Gli scritti raccolti in questa antologia, molti dei quali tradotti per la prima volta in italiano, testimoniano l'evoluzione del pensiero politico di Albert Camus, il suo impegno di intellettuale libero in una fase cruciale della storia europea. Sono articoli, interventi pubblici, interviste e conferenze che abbracciano un ampio periodo della vita dello scrittore: dal 1939, nel pieno della sua formazione culturale e politica, fino al 1956, l'anno precedente il conferimento del premio Nobel per la letteratura. In un processo d'incessante dialogo tra realtà e coscienza, sfilano tutti i temi centrali della riflessione di Camus: la causa della Repubblica spagnola, la questione algerina, la critica all'imperialismo sovietico, il ruolo dell'intellettuale e l'idea di una "società dei popoli" sovra-nazionale che salvaguardi gli individui dalla violenza degli Stati. Prende così forma il ritratto di un uomo messo di fronte a delle scelte difficili, in un contesto dilaniato prima dalla guerra e poi dalla contrapposizione delle ideologie e degli imperialismi. Nel mai eluso confronto con il proprio tempo e nel coraggio delle prese di posizione, il Camus politico, inscindibile dal filosofo e dal narratore, mostra oggi la sua quanto mai necessaria attualità.
La cirrosi apatica
Alessandro Bresolin
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2008
pagine: 130
Mattia fa il postino precario in una ricca città del Veneto. Abita con due amici in un chiassoso condominio di immigrati, con i quali s'è instaurato un rapporto giocoso e familiare. Un giorno però uno di loro, Nadir, viene trovato morto, strangolato. L'intreccio inquietante che c'è sotto il delitto coinvolge indistintamente tutti gli attori della storia, fino a metterli di fronte a questioni via via sempre più grandi e complesse. Quali meccanismi governano la realtà in cui vivono, cosa c'è dietro quel "modello di sviluppo"?
Il futuro della civiltà europea
Albert Camus
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 57
A dieci anni dal termine del secondo conflitto mondiale, quando le polveri, dopo aver offuscato i cieli, si erano finalmente sedimentate formando uno spesso strato sotto al quale un'intera civiltà cercava di ritrovare trame e orizzonti, gli intellettuali furono chiamati a suggerire cosa di quella civiltà, di quell'Europa minacciata da forze d'ordine economico e politico, era destinato a prosperare, e cosa a perire. Nella discussione intervenne anche Albert Camus, all'incontro organizzato il 28 aprile del 1955 dall'Union Culturelle Gréco-Francaise ad Atene, dal titolo "Il futuro della civiltà europea". Lo sforzo per l'unità, dirà Camus, è un passaggio obbligato, l'unità europea in nome di un pluralismo, di un federalismo ideale e de facto: "La "sovranità" per molto tempo ha messo bastoni a tutte le ruote della storia internazionale. Continuerà a farlo. Le ferite della guerra così recente sono ancora troppo aperte, troppo dolorose perché si possa sperare che le collettività nazionali facciano quello sforzo di cui solo gli individui superiori sono capaci, che consiste nel dominare i propri risentimenti [...]. Bisogna lottare per riuscire a superare gli ostacoli e fare l'Europa, l'Europa finalmente, dove Parigi, Atene, Roma, Berlino saranno i centri nervosi di un impero di mezzo, oserei dire, che in un certo qual modo potrà svolgere il suo ruolo nella storia di domani".
Gesti convulsi. Sul palco della vita
Alessandro Bresolin
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2013
pagine: 144
Una immaginaria band punk-new wave degli anni Ottanta è il filo rosso che unisce le storie di cinque ragazzi. Che ne è stato di loro? Come se la passano oggi? Amore e gelosia, ricchezza e vuoti interiori, grandi aspirazioni e bieche vendette: cinque vite racchiuse in altrettanti racconti neri che rappresentano un'intera generazione e una società nel suo complesso. Sullo sfondo, un variegato comprensorio padano veneto-lombardo: una città con il suo bel centro storico, circondata da vallate e paesi di montagna, ma anche dalla periferia diffusa della pianura. È in questo scenario che si muovono Denis, e la sua "notte bianca" a vegliare il padre defunto; Gianni, che perde la testa dietro lo schermo di un pc e la gonna di una donna; Cristian, scultore talentuoso, che mantiene la sua arte vendendo funghi allucinogeni; Federico, diviso tra amore e conformismo; Ilario, ricco ciclista dopato figlio di papà, vittima di un ricatto. E se il "no future" fosse diventato il loro futuro? Ma la vita riserva svolte inaspettate.
Camus. L'unione delle diversità. Il lascito umano e politico di un uomo in «rivolta» Con un'intervista inedita alla figlia Catherine
Alessandro Bresolin
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2013
pagine: 216
Albert Camus è stato uno degli autori più significativi e originali del Novecento. Celebre soprattutto per i romanzi (Lo straniero, La peste, La caduta) e le pièce teatrali (Caligola, Il malinteso, I giusti), venne a lungo dimenticato in quanto intellettuale critico e militante senza partito. Solo ora che la sua figura è pienamente uscita dal cono d'ombra nel quale era stata relegata, quella della polemica con Sartre, i saggi e gli interventi politici di Camus, letti senza le lenti delle ideologie, vengono valutati per ciò che realmente esprimono. Le sue prese di posizione di sinistra libertaria, nel contesto di una guerra fredda dominata dalla logica del "con me o contro di me", caddero nel vuoto, bollate come inattuali. "Lui è andato avanti da solo e a volto scoperto" dice la figlia Catherine. E oggi sono proprio la coerenza e la sincerità di certe posizioni, sul franchismo, sulla politica sovietica e il comunismo, sulla questione algerina o sul federalismo europeo, a fornirci solidi strumenti per leggere in modo inedito il nostro passato prossimo e per interpretare e affrontare il nostro presente. Un saggio, questo, che segue il filo del pensiero di Camus e non semplicemente la cronologia dei fatti che segnarono la sua breve ma intensa vita.
Il bacio di Lampedusa
Mounir Charfi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 125
Lampedusa come metafora di un bacio d'amore tra due continenti e tra i popoli che attraversano il Mediterraneo. In questo suo primo romanzo, sospeso tra manuale di alchimia e viaggio onirico, il medico tunisino Mounir Charfi racconta l'oscura passione delle migrazioni, fatta di necessità, di evasione dalla guerra, di fame, ma anche di speranze che hanno spinto uomini, donne e bambini a solcare questo mare a costo della vita. La fuga del protagonista avviene con la consapevolezza che questo sogno di un'esistenza migliore dall'altra parte del mare rimane un'utopia. Ma quella dei popoli che saltano da un'isola all'altra, come se volessero sfuggire a un'antica maledizione che li vuole cittadini di una delle rive del Mediterraneo, rimane un'utopia necessaria.
Autobiografia
Paul Valéry
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2015
pagine: 64
Introduzione di Walter Benjamin.
Storia psicologica della Prima Guerra Mondiale. L’uso delle false notizie nella Grande Guerra
Joseph Bédier, Marc Bloch
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 114
"La guerra è stata un immenso esperimento di psicologia sociale. Affrettiamoci a far tesoro di un'occasione, che dobbiamo sperare resti unica." (Marc Bloch). Nel 1921 Marc Bloch pubblicò uno dei suoi saggi più noti, destinato a una grandissima fortuna, spesso evocato come testo fondante di una storia psicologica del conflitti: le "Riflessioni di uno storico sulle false notizie della guerra". Questa nuova versione, curata da Francesco Mores, affianca al saggio di Bloch uno studio apparso nel 1915, "I crimini tedeschi provati con testimonianze tedesche", del filologo romanzo Joseph Bédler, Viene cosi ricostituito il legame tra Bédler e Bloch e illuminato un momento decisivo della riflessione sul potere della paura e della morte nella creazione e nella trasmissione delle notizie.
Eura e la maschera veneziana
Alessandro Bresolin, Tiziana Longo
Libro: Copertina morbida
editore: Mesogea
anno edizione: 2016
pagine: 92
Eura, ragazzina vispa e riflessiva, ha un sogno: inventarsi una maschera e colorarla da sola. Il giorno del suo compleanno, il papà, Diego, la porta a Venezia, in cerca dell'antica bottega dove sa che la figlia potrà realizzare quel sogno. E da quella bottega fantastica cominceranno le avventure che porteranno Eura nel mondo magico del tirannico Leone Panta e poi nel Regno di sotto, da dove insieme ad Arlecchino e a una Colombina diventata gatta, organizzerà una fuga rocambolesca piena di imprevisti e personaggi indimenticabili. Una storia che attraversa tante storie e tante 'maschere' antiche e nuove e racconta quanto siano importanti la libertà e il desiderio di sapere, di creare.
Il bacio di Lampedusa
Mounir Charfi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 96
Lampedusa come metafora di un bacio d'amore tra due continenti e due popoli che attraversano il Mediterraneo. In questo suo primo romanzo, sospeso tra manuale di alchimia e viaggio onirico, il medico tunisino Mounir Charfi racconta l'oscura passione delle migrazioni, fatta di necessità, di evasione dalla guerra, di fame, ma anche di speranze che hanno spinto uomini, donne e bambini a solcare questo mare a costo della vita. La fuga del protagonista avviene con la consapevolezza che il sogno di un'esistenza migliore dall'altra parte del mare resterà un'utopia. Ma quella dei popoli che saltano da un'isola all'altra, come se volessero sfuggire a un'antica maledizione che li vuole cittadini di una delle rive del Mediterraneo, rimane un'utopia necessaria. Pubblicato all'alba della Primavera araba, “Il bacio di Lampedusa” ne anticipa in forma poetica e narrativa le aspettative e le rivendicazioni, con la certezza che l'esercizio della fantasia e la ribellione contro la censura siano già gesti autentici di liberazione.
La società dell'uguaglianza
Pierre Rosanvallon
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 320
Senza una vera uguaglianza la democrazia si riduce a forma di regime, e non può diventare società, comunità di singoli che condividono un terreno comune. Pierre Rosanvallon prosegue con questo libro la sua analisi della crisi del sistema democratico e ne individua la ragione profonda proprio nell'arretramento del concetto di uguaglianza e nello svilimento del suo significato. La società prodotta dal trionfo del neoliberismo - un'ideologia pervasiva che è riuscita a trasformare la propria parziale interpretazione della realtà in un insieme di verità non più discutibili - è il mondo della disuguaglianza, che non è solo ingiusto, ma anche minaccioso, violento e aperto all'irruzione di un populismo basato sull'esclusione. La sinistra ha progressivamente accettato questa visione. Può arrivare a governare, ma di fatto non rappresenta più "l'immagine positiva di un mondo desiderabile", qualcosa per cui valga la pena combattere e sulla quale progettare un futuro migliore. A un'analisi della situazione attuale, Rosanvallon risponde con la necessità di rifondare una vera e propria filosofia dell'uguaglianza che sia basata sulla partecipazione e sulla reciprocità. Una "società di eguali" che non può più fare ricorso alla spesa pubblica ma nemmeno consegnarsi al mito della meritocrazia, che pensi contemporaneamente i concetti di comunità e differenza e ponga il principio di un'"uguaglianza-relazione", capace di produrre un vero legame sociale. Prefazione di Corrado Ocone.
Storia psicologica della Prima Guerra Mondiale. L’uso delle false notizie nella Grande Guerra
Joseph Bédier, Marc Bloch
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 95
«Alcuni falsi racconti hanno fatto sollevare le folle. La vita dell'umanità è piena di false notizie, in tutta la molteplicità delle loro forme semplici dicerie, imposture, leggende. Come nascono? Da quali elementi traggono la loro sostanza? Come si diffondono, diventando sempre più grandi mano a mano che passano di bocca in bocca o di scritto in scritto? Nessuna domanda più di questa merita di appassionare chi ami riflettere sulla Storia» Oggi, quello delle "fake news" è sicuramente uno dei fenomeni più discussi. Internet e i social ci inondano ogni giorno con migliaia di notizie false o volutamente manipolate che finiscono spesso, come ha dimostrato il caso della Brexit, per condizionare pesantemente l'opinione pubblica. Eppure già un secolo fa, all'indomani della Prima Guerra Mondiale, uno degli storici più importanti del Novecento, Marc Bloch, si interrogava su questi fenomeni. Nelle sue "Riflessioni di uno storico sulle false notizie della guerra" (1921), Bloch - in dialogo con "I crimini tedeschi provati con testimonianze tedesche" (1915) di Joseph Bédier - ricostruisce la rete di passaparola fra il fronte, le retrovie e l'opinione pubblica attraverso il caso della cattura di un riservista di Brema, trasformato dalla vox populi in una spia tedesca in incognito in Francia.