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Laterza: Saggi tascabili Laterza

Sempre più blu. Operai nell'Italia della grande crisi

Sempre più blu. Operai nell'Italia della grande crisi

Antonio Sciotto

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 147

La lotta di classe è finita, sostengono alcuni. Imprese e sindacati hanno opinioni diverse ma una cosa è certa: gli operai non sono scomparsi. La tuta blu non è un residuato del Novecento, ma contiene ancora oggi storie, passioni, lotte. E soprattutto persone, uomini e donne in carne e ossa. Antonio Sciotto raccoglie le loro esperienze, entra nelle fabbriche piccole e grandi e spiega cosa sta cambiando e cosa sta succedendo: i lavoratori del Duemila appaiono disincantati rispetto alla politica e ai partiti, fanno sindacato ma spesso si compattano solo quando la loro azienda sta per chiudere. In altri casi invece si dividono: la paura di perdere il posto accende la diffidenza verso gli immigrati e alimenta politiche di esclusione, soprattutto al nord e in territori leghisti. Alcuni operai si sentono soli e disperati, se perdono il lavoro arrivano a togliersi la vita, come è accaduto pure a tanti piccoli imprenditori del Nord-Est. Altri scatenano la fantasia, e mettono in campo nuovi tipi di protesta, come all'lnnse e sull'Asinara: si arrampicano su una gru o si autorecludono su un'isola per attirare i mezzi di informazione. Ma ci sono anche operai che sognano un futuro diverso, addirittura senza la loro fabbrica: accade a Taranto, dove la città è avvelenata da una enorme acciaieria e gli abitanti si interrogano sulla possibilità di un diverso modello di sviluppo.
12,00
Per una buona ragione

Per una buona ragione

Pierluigi Bersani

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 199

"La crisi del sistema democratico è oggi il terreno della battaglia politica. La nostra buona ragione risiede in una visione umanistica, capace di tenere insieme il concetto di democrazia con quello di uguaglianza". Pierluigi Bersani parla per la prima volta in un libro dell'Italia e del Partito Democratico nel tempo della crisi economica e dei grandi mutamenti indotti dal mercato globale. Affronta gli errori del centrosinistra, l'involuzione plebiscitaria della Seconda Repubblica e gli squilibri sociali del Paese. Per promuovere una nuova crescita e un impegno costituente propone l'"unità delle forze della ricostruzione". È il manifesto politico, culturale e civile del leader del Pd.
12,00
L'economia del noi. L'Italia che condivide

L'economia del noi. L'Italia che condivide

Roberta Carlini

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 122

Storie di vita, di esperienze fondate sui legami sociali, nelle quali gruppi di persone entrano in relazione e cercano soluzioni comunitarie a problemi economici, ispirate a principi di reciprocità, solidarietà, socialità, valori ideali, etici o religiosi: fuori dalla logica esclusiva dell'homo economicus, ma dentro il mercato; fuori dalla scena politica istituzionale, ma spesso con l'ambizione di portare una propria visione politica nel fare quotidiano; fuori dal binomio Stato/mercato, dentro lo spazio dei beni comuni. Roberta Carlini raccoglie testimonianze e dati, indaga le motivazioni che portano migliaia di persone a mettere la collaborazione al centro della propria attività nella sfera del lavoro, del consumo, del risparmio, della propria impresa, della vita quotidiana. Motivazioni che hanno radici antiche nella storia dei rapporti tra società ed economia e che trovano nuova forza oggi, per un concorso di motivi: la crisi economica che ha rimesso in discussione il modello teorico totalmente concentrato sulla logica dell'interesse individuale ed egoistico; il nuovo contesto dell'economia della conoscenza, nel quale la logica della collaborazione prevale su quella della competizione; il crescente interesse alla tutela dei beni comuni e alle forme organizzative che maggiormente la garantiscano. Emerge un pezzo di società italiana che, essendo concentrata sul fare più che sull'apparire, ha di solito poca visibilità nella narrazione pubblica. Ma che incrocia molti dei temi cruciali della politica.
12,00
Italiani senza padri. Intervista sul Risorgimento

Italiani senza padri. Intervista sul Risorgimento

Emilio Gentile

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: VI-176

In una approfondita conversazione con Simonetta Fiori, giornalista di "Repubblica", Emilio Gentile riflette sul rapporto che la società italiana ha con il Risorgimento e il suo patrimonio ideale, a centocinquant'anni dall'atto di nascita dello Stato italiano. Ne esce un ripensamento complessivo dell'esperienza risorgimentale che investe totalmente l'atteggiamento degli italiani verso lo Stato nazionale. La nostra mancata coscienza nazionale e civile è stata sostituita da un generico senso di italianità, che costantemente oscilla tra miseria e nobiltà, in un processo di smarrimento collettivo, accentuato da una disordinata modernizzazione rimasta priva di una guida politica, e in cui non mancano le responsabilità del ceto dei colti e anche della storiografia italiana (e anglosassone), lungamente disattenta alla questione nazionale. Dalle grandi divisioni ideologiche tra liberali e gramsciani all'attuale 'inno risorgimentale' che accomuna studiosi di ispirazione diversa, passando attraverso i processi contro il Risorgimento degli ultimi decenni, Gentile si confronta con i maestri e gli ispiratori della storiografia novecentesca - da Croce a Salvemini, da Gramsci a Gobetti - per poi dialogare con Renzo De Felice e Rosario Romeo, fino a discutere le tesi degli attuali protagonisti del dibattito intellettuale, da Ernesto Galli della Loggia a Gian Enrico Rusconi, da Giuseppe Galasso a Paul Ginsborg e Alberto Mario Banti, da Denis Mack Smith a Christopher Duggan.
12,00
L'Italia che legge

L'Italia che legge

Giovanni Solimine

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 173

Occhialuto, emaciato, con difficoltà a relazionarsi con gli altri, se è un uomo. Se donna, anche racchia e un po' snob. È una caricatura del lettore abituale, certo, ma molto resistente. Un'immagine distorta dovuta al fatto che il "lettore forte", come l'Istat definisce chi legge almeno un libro al mese, è una persona che non fa parte della maggioranza degli italiani, è fuori dalla "norma". Il lettore italiano risponde al profilo medio di un giovane dei centri urbani, sotto i 34 anni, che gode di un certo benessere e fra gli obiettivi di vita ha il miglioramento professionale e culturale. La maggior parte è donna. Poi ci sono 20 milioni di italiani che non leggono libri e fra i non lettori assoluti (né di libri né di giornali) spiccano gli uomini adulti. Perché? Perché nella società italiana si sono affermati valori e stili di vita che evidentemente non riconoscono alla cultura, in particolare quella scritta, un ruolo di primo piano. Le iniziative di promozione del libro sono tante e diffuse sul territorio, basti pensare al Manifesto per la lettura nato nel 2008 grazie all'alleanza fra editori, librai, biblioteche e insegnanti. Ma ancora c'è molto da fare: da una maggiore attenzione al pubblico più giovane allo spostamento del target per la promozione dai cosiddetti lettori "forti" a quelli "medi", dal sostegno a scuole e biblioteche al ruolo delle librerie.
12,00
Potere criminale. Intervista sulla storia della mafia

Potere criminale. Intervista sulla storia della mafia

Salvatore Lupo

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 191

"Per troppo tempo ci siamo raccontati la favola che la mafia fosse figlia del sottosviluppo. Poi abbiamo invertito i termini del discorso, dicendo che il sottosviluppo è figlio della mafia. Ma entrambe le proposizioni sono errate. La mafia è una patologia della modernità". Sfatando molti luoghi comuni, lo storico Salvatore Lupo ripercorre il dibattito sulla mafia siciliana, dall'Unità d'Italia a oggi. In un'intervista serrata con il giornalista e scrittore Gaetano Savatteri, lo studioso che per la prima volta ha provato un approccio diverso e scientifico alla storia di Cosa Nostra scardina molti miti che da sempre accompagnano il racconto corrente della mafia e dell'antimafia. Partendo dalle fonti storiche e dagli atti giudiziari, Lupo rilegge i passaggi fondamentali del dibattito sulla mafia che ha segnato la vita politica nazionale: il delitto Notarbartolo, la repressione fascista, 10 sbarco anglo-americano, le Cinque Famiglie di New York, il narcotraffico, il maxiprocesso, la trattativa tra Stato e Cosa Nostra. Temi controversi e spinosi, che questa intervista affronta fino a individuarne i punti deboli e a smontare le verità consolidate. Sfuggendo a semplificazioni revisioniste, il colloquio tra Lupo e Savatteri fornisce spunti di riflessione inediti sulle costanti e sulle variabili che hanno contraddistinto l'evoluzione del fenomeno criminale. Ma, insieme, l'intervista serve a ricostruire gli snodi nevralgici attraverso i quali si è strutturato il fronte della lotta alla mafia.
12,00
Il disastro. L'Aquila dopo il terremoto: le scelte e le colpe

Il disastro. L'Aquila dopo il terremoto: le scelte e le colpe

Francesco Erbani

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 164

6 aprile 2009, un terremoto colpisce L'Aquila e una cinquantina di comuni della provincia. Muoiono 308 persone. Per la prima volta nella storia recente delle catastrofi italiane, un sisma investe una città capoluogo, con settantamila abitanti e un centro storico molto esteso (160 ettari) e ancora vitale, che ospitava le principali funzioni cittadine (politiche, amministrative, giudiziarie, economiche) oltre a un'università con venticinquemila studenti, seimila dei quali residenti. Francesco Erbani racconta storie, dà voce a molti protagonisti, indaga su vicende note e meno note, dà conto delle inchieste giudiziarie, scava sotto la superficie della cronaca, analizza i meccanismi dell'informazione, esamina criticamente il periodo dell'emergenza e, soprattutto, le scelte proposte per la ricostruzione e i modi in cui questa si sta attuando. Attraverso la raccolta di dati e le interpretazioni di alcuni esperti, l'inchiesta di Francesco Erbani risponde ad alcune domande che vanno al di là della vicenda specifica e investono il senso della rappresentanza politica. Quanto gli insediamenti nel futuro? Quali saranno i costi, economici e umani di una polverizzazione urbana così accentuata, per nulla mitigata da un centro storico ridotto a un fantasma? Quale è la prospettiva per una città che teme di perdere le caratteristiche di urbanità e diventare un aggregato edilizio, una non-città? La costruzione di new town ha funzionato?
12,00
La repubblica degli stagisti. Come non farsi sfruttare

La repubblica degli stagisti. Come non farsi sfruttare

Eleonora Voltolina

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 200

L'Italia è una Repubblica fondata sullo stage. Non solo, nel nostro Paese vive un esemplare straordinario di stagista. Ha un'età indefinita tra i sedici e i sessant'anni, un titolo di studio tra la terza media e il master postuniversitario, un curriculum lungo dieci righe o quattro pagine. Stagista, in Italia, può esserlo chiunque: la normativa vigente non pone limiti. In Italia ci sono quattrocentomila stagisti ogni anno. A breve saranno mezzo milione. Si può fare lo stage in multinazionali e microimprese, ditte private ed enti pubblici. Spesso a titolo gratuito, senza percepire nemmeno un rimborso spese, sperando che il periodo fatto sia una porta d'ingresso per entrare nel mondo del lavoro. Speranza troppo spesso frustrata, al giorno d'oggi meno di un tirocinio su dieci si trasforma in un contratto. È il modo in cui le aziende riescono a risparmiare sul costo del personale, arruolando tirocinanti anziché dipendenti, levandosi la seccatura di dover pagare stipendi e contributi. Eleonora Voltolina, dopo aver fatto a sua volta ben cinque stage, ha deciso di raccontare la sua esperienza e quella di tanti altri, ma anche i trucchi per scegliere, con tutti i riferimenti normativi del caso, per stare alla larga dalle truffe e dalle fregature. L'autrice infatti vuole andare oltre la denuncia e dare indicazioni concrete per orientarsi. Una bussola per non perdersi nel confuso mondo di tirocini e primi lavori.
12,00
Mondo caos. Politica internazionale e nuovi paradigmi scientifici

Mondo caos. Politica internazionale e nuovi paradigmi scientifici

Roberto Menotti

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 199

Le relazioni internazionali nel XXI secolo sono diventate molto complesse, e la complessità confonde e spaventa. Quando si afferma che il mondo è, o sembra, caotico si vuole sottolineare il disordine, la violenza, la perdita di controllo, la paura. In effetti, il caos - o più precisamente la complessità è da sempre il compagno di viaggio dell'umanità, ed è essenziale perfino alla vita stessa sulla terra. Politica, sicurezza ed economia internazionale vengono invece analizzate di norma cercando un 'equilibrio' improbabile e comunque eccezionale, niente affatto normale. L'equilibrio di potenza tra nazioni, o l'equilibrio tra domanda e offerta sui mercati, sono metafore prima che fatti osservati - e spesso non le metafore più utili. Roberto Menotti prende spunto dalle teorie del caos della fisica e della biologia per trarre importanti lezioni anche per le scienze politiche e le relazioni internazionali. Con sguardo nuovo è possibile scoprire collegamenti sorprendenti e spiegazioni inusuali per le grandi questioni del mondo - dal perenne problema della guerra al ruolo dello Stato, dalla globalizzazione alle ineguaglianze economiche, dalle politiche ambientali agli interventi umanitari. Con conseguenze anche per il futuro: mentre un mondo complesso come il nostro è necessariamente incerto e in parte imprevedibile, le leggi della fisica, le regole dei grandi numeri e i vincoli biologici della specie umana non cambiano e possono indicare una strada.
12,00
Economisti che sbagliano. Le radici culturali della crisi

Economisti che sbagliano. Le radici culturali della crisi

Alessandro Roncaglia

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 117

La crisi economica e finanziaria ha prodotto anche una crisi della cultura economica dominante, che influisce sul dibattito sulle scelte di politica economica, dagli interventi congiunturali a quelli strutturali, fino alla riorganizzazione del sistema monetario e finanziano internazionale. La tesi di questo libro è che gli errori del pensiero dominante - la riduzione dell'incertezza a semplice probabilità e il sostegno alle politiche di deregolamentazione finanziaria - hanno portato la politica economica a ballare con gli occhi bendati sull'orlo del baratro della crisi, per poi cadérvi dentro. Il mito di una onnipotente mano invisibile del mercato, la fiducia cieca in meccanismi riequilibratori automatici, l'ostilità verso la fissazione di regole del gioco vincolanti per tutti sono errori gravi, la cui diffusione è stata ed è favorita dalla consonanza con importanti interessi economici e finanziari. Una discussione aperta su questi temi è a questo punto indispensabile, per evitare il rischio che la tragedia si ripeta, con nuovi drammatici scossoni a un sistema finanziario tuttora assai fragile.
12,00
Organizzare l'altruismo. Globalizzazione e welfare

Organizzare l'altruismo. Globalizzazione e welfare

Mauro Ceruti, Tiziano Treu

Libro: Copertina rigida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 177

Gli assetti economici e sociali stanno subendo metamorfosi profonde: dalla globalizzazione dei mercati e dei costumi ai rivolgimenti tecnologici, alle disuguaglianze crescenti in termini di ricchezza e potere fra persone e fra paesi. Il tessuto della convivenza civile mostra segni evidenti di lacerazione, quasi di dissolvimento, che disorientano e impauriscono i singoli e indeboliscono i legami sociali. Questi fenomeni, proprio perché incidono in profondità sui rapporti interpersonali, si riflettono nelle dinamiche della vita sociale e della vita pubblica, e sono all'origine della crisi della socialità e della stessa democrazia. Tiziano Treu e Mauro Ceruti condividono l'idea che tale scenario non sia predeterminato e incorreggibile ma sia possibile agire per sviluppare le capacità personali e il benessere collettivo: si tratta di ricercare nuovi rapporti fra stato, mercato e società, in un'economia sociale di mercato; nuovi orientamenti e nuove strutture del welfare, per adeguarlo alle attuali condizioni della vita umana; una nuova condivisane di responsabilità tra comunità sociale e istituzioni, secondo il principio di sussidiarietà.
12,00
I ricercatori non crescono sugli alberi

I ricercatori non crescono sugli alberi

Francesco Sylos Labini, Stefano Zapperi

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 113

Le nuove leve non riescono a entrare nel mondo della ricerca, l'università è dominata dalle baronie, i concorsi sono truccati, i ricercatori sono pagati poco: casi isolati o problemi strutturali? È possibile riformare il sistema della ricerca e dell'università? Queste le domande cui questo libro risponde, descrivendo lo stato dell'università e della ricerca in Italia: dalla forma barocca dei bandi per i posti da ricercatore alle carriere basate sull'anzianità e il conseguente invecchiamento dei docenti universitari, fino alla proverbiale inamovibilità di chi dirige la ricerca. Si passano in rassegna i punti su cui politiche responsabili dovrebbero intervenire per iniziare un percorso verso un sistema meritocratico invocato a gran voce da tutti, ma da nessuno realmente messo in pratica. Cambiare le cose non sarà facile perché sono tanti i piccoli interessi che gravano sulla ricerca e sull'università. Eppure la situazione è talmente degenerata da rendere un intervento necessario e improrogabile.
12,00

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