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Laterza: Saggi tascabili Laterza

Il viaggio iniziatico

Il viaggio iniziatico

Emanuele Trevi

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 115

La mitologia di strabiliante raffinatezza del sapiente dogon nel Dio d'acqua di Marcel Griaule e le memorie dello sciamano Alce Nero raccolte in uno dei grandi monumenti della storia spirituale dell'umanità. Il testo iniziatico più famoso di tutto il Novecento, "Gli insegnamenti di don Juan" di Carlos Castaneda, e le storie di Rasmussen raccolte tra le popolazioni artiche Inuit. E, ancora, lo splendido e sconcertante caos degli scritti di Antonin Artaud sugli indios Tarahumara e il rituale del peyotl, e i simboli, i riti delle iniziazioni nelle società primitive o tradizionali nelle Haskell Lectures di Mircea Eliade. Emanuele Trevi segue la doppia traccia geografica e iniziatico-metaforica di questi viaggi moderni che riecheggiano in una dimensione antichissima e perduta, alla ricerca di quel passaggio dalla religione alla letteratura che è come il peccato originale e l'atto di fondazione della modernità.
10,00
Il tracollo dell'urbanistica italiana

Il tracollo dell'urbanistica italiana

Leonardo Benevolo

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 116

"L'eclissi del paesaggio italiano, avvenimento di rilievo mondiale, avviene nella generale indifferenza in un paese che, a partire dall'amministrazione dello Stato che ha delegato ogni competenza in materia, rinuncia volontariamente agli strumenti e alle politiche di regolazione, comprovati dall'esperienza internazionale, capaci di contribuire a invertire la tendenza. Credo che il racconto storico dal dopoguerra a oggi del processo di cambiamento della sostanza, e della considerazione politica e sociale, della materia urbanistica in Italia è certamente istruttivo. Per mettere in risalto i molti errori che hanno condotto alla situazione attuale ma anche i possibili punti di riferimento per concepire qualche concreta speranza di un futuro migliore": architetto e urbanista di fama mondiale, Leonardo Benevolo spiega i processi decisionali sulle trasformazioni urbane, le politiche che incidono sulla qualità di vita di tutti, quelle che dovrebbero decidere la riqualificazione delle nostre città. Benevolo traccia una ricostruzione storico-politica e al tempo stesso denuncia il paradossale dissesto dell'urbanistica in un momento storico in cui si fa più urgente l'attenzione per il paesaggio e le sue modificazioni, per l'ambiente e per la "sostenibilità".
10,00
La lotta di classe dopo la lotta di classe

La lotta di classe dopo la lotta di classe

Luciano Gallino, Paola Borgna

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 213

La caratteristica saliente della lotta di classe alla nostra epoca è questa: la classe di quelli che possiamo definire genericamente i vincitori sta conducendo una tenace lotta di classe contro la classe dei perdenti. Dagli anni Ottanta, la lotta che era stata condotta dal basso per migliorare il proprio destino ha ceduto il posto a una lotta condotta dall'alto per recuperare i privilegi, i profitti e soprattutto il potere che erano stati in qualche misura erosi nel trentennio precedente. Questo è il mondo del lavoro nel XXI secolo, così è cambiata la fisionomia delle classi sociali, queste sono le norme e le leggi volute dalla classe dominante per rafforzare la propria posizione e difendere i propri interessi. L'armatura ideologica che sta dietro queste politiche è quella del neoliberalismo, teoria generale che ha dato un grande contributo alla finanziarizzazione del mondo e che ha avuto una presa tale da restare praticamente immutata nonostante le clamorose smentite cui la realtà l'ha esposta. La competitività che tale teoria invoca e i costi che la competitività impone ai lavoratori costituiscono una delle forme assunte dalla lotta di classe ai giorni nostri. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: aumento delle disuguaglianze, marcata redistribuzione del reddito dal basso verso l'alto, politiche di austerità che minano alla base il modello sociale europeo.
12,00
Apocalypse town. Cronache dalla fine della civiltà urbana

Apocalypse town. Cronache dalla fine della civiltà urbana

Alessandro Coppola

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 232

Nel cuore dell'America ci sono città sull'orlo della dissoluzione. Assomigliano, sempre di più, a campagne post-urbane. Un nuovo paesaggio che nella cintura di ruggine - la cosiddetta Rustbelt, che si estende dal Midwest fino a parte del Nordest del paese - è diventato molto comune. Con le fabbriche e i negozi del suburbio abbandonati, distrutte dagli incendi e dalle rivolte razziali degli anni Sessanta e Settanta, da queste città è fuggita più della metà degli abitanti. Lasciandosi alle spalle macerie e popolazioni immiserite, che ogni giorno lottano per la sopravvivenza in un ambiente sempre più ostile. Dalle praterie urbane di Youngstown, dove l'amministrazione comunale si è ormai ridotta a pianificare con zelo l'autodistruzione della città, all'industria del riciclo e della decostruzione di Buffalo, dove attivisti visionari smontano con dovizia e con amore ciò che resta della città; dai deserti alimentari di Detroit e Philadelphia, dove sono scomparsi negozi e supermercati e gli abitanti si organizzano con geniali intraprese agricole, fino alle città come New York che puntano sull'agricoltura urbana, per costruire città più sostenibili grazie a un perfetto metabolismo naturale. Questo è il racconto di territori e popolazioni che non fanno parte delle rappresentazioni consolidate a cui siamo abituati, storie di persone che inventano nuovi modi di vita in ambienti in cui a essersi dissolta - forse per sempre - è la società contemporanea per come la conosciamo.
13,00
Il seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492

Il seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492

Adriano Prosperi

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 180

L'anno 1492 segna tradizionalmente una cesura epocale importante: con la scoperta dell'America e l'avvio dell'unificazione del mondo per opera degli europei si considera concluso il Medioevo e iniziata l'età moderna. In quello stesso anno accadono cose che fissano alcuni meccanismi di identità e di esclusione tipicamente moderni. In Spagna, la conquista dell'ultimo regno musulmano e l'espulsione della minoranza ebraica avviano la formazione di uno stato fortemente caratterizzato dall'unità religiosa. Non solo, alle altre figure già codificate dell'alterità umana, l'eretico, il giudeo,l'espansione extra-europea aggiunge la figura del selvaggio. È su di loro che si esercitarono i dispositivi di potere creati nella penisola iberica, in modo particolare quello dell'Inquisizione. In una realtà sociale come quella spagnola, divisa per lingue, culture, tradizioni e religioni, lo Stato moderno nasce issando le barriere dell'intolleranza e creando categorie di 'diversi' su cui si esercitano i meccanismi dell'esclusione o dello sfruttamento: si va dall'assoggettamento dei popoli extraeuropei (i 'selvaggi') all'eliminazione dell'eretico e dell'ebreo. In tutti questi casi la religione offre la legittimazione all'esercizio del potere. Sugli ebrei in particolare si registra un passaggio carico di un pesante futuro: quello dalla tradizione dell'antigiudaismo cristiano del Medioevo a base religiosa alle nuove forme di antisemitismo a base 'naturale', fondato sulla presunta differenza di sangue.
12,00
L'anticittà

L'anticittà

Stefano Boeri

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 155

Nelle città europee sta crescendo una vera e propria "anti-città": migliaia di persone, giovani, coppie, anziani, tagliati fuori dalla vita culturale, dagli scambi economici, dalle relazioni istituzionali. Le caratteristiche principali dell'anti-città sono la frustrazione e l'omologazione: la frustrazione di una anti-società illegale e senza sbocchi che scopre che la mobilità sociale è un miraggio e l'omologazione di migliaia di concittadini resi simili nelle credenze, nelle aspettative e negli stili di vita. Sono loro gli abitanti dell'anticittà: sono, ad esempio, le diciassette mila famiglie che a Napoli dichiarano reddito zero o i dieci mila senza fissa dimora delle fabbriche dismesse di Milano, parenti stretti dei bambini che abitano i sotterranei di Bucarest, delle famiglie che vivono nel cimitero del Cairo o delle migliaia di immigrati di Dubai. Gli anticorpi contro tutto questo stanno in una architettura che cambi gli spazi abitati per cambiare le relazioni e con esse la qualità della vita. Questo libro parla di come lo spazio sia un protagonista determinante della politica, perché lo spazio fa, disfa, condiziona, promuove, distrugge. È necessario riscoprire il significato civile dell'architettura, la sua dimensione politica, perché è grazie ai progetti architettonici, ai piani urbanistici, alle proposte di design che lo spazio divide e connette pezzi di società, toglie e attribuisce loro risorse, nega o consente relazioni culturali ed economiche.
12,00
Clandestinità (e altri errori di destra e di sinistra)

Clandestinità (e altri errori di destra e di sinistra)

Paolo Borgna

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 93

Sono le piccole storie che ci fanno capire come sta volgendo la Storia. E sono piccole storie di cittadini stranieri (la badante, lo schiavista di baby pusher, il giardiniere irregolare, la ragazza sfruttata) quelle che Paolo Borgna racconta. Attraverso di loro si capisce perché l'Italia non ha saputo inviare, a partire dai primi anni '90 il messaggio preciso di cui c'era bisogno: "vogliamo essere un Paese d'accoglienza e allo stesso tempo garantire che l'immigrazione non provochi il degrado dei diritti, delle regole, dei servizi sociali della nostra comunità. Promuoveremo la massima espansione dei diritti a chi cerca in Italia nuove opportunità di crescita, di lavoro e di speranze per sé e i propri figli. Affinchè ciò sia possibile, saremo intransigenti contro la criminalità: che è il primo nemico dell'immigrazione e dell'interazione tra culture diverse. La nostra politica e il nostro sistema giudiziario non sono state all'altezza di questa sfida. Abbiamo detto e fatto cose contraddittorie: formulato proclami che si afflosciavano alla prima prova; minacciato sanzioni esagerate che avevano la credibilità di grida manzoniane. Abbiamo mostrato la faccia feroce e spaventato i deboli e i timorosi della legge e siamo stati deboli con i prevaricatori. Non abbiamo contrastato i criminali incalliti e poi ce la siamo presa con i lavavetri". Siamo ancora in tempo a rimediare. Possiamo prosciugare la palude che produce clandestinità sostiene Borgna - sottraendovi tutti i casi di irregolarità.
12,00
La bella e la bestia: arte e neuroscienze

La bella e la bestia: arte e neuroscienze

Ludovica Lumer, Semir Zeki

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 129

"Il processo di studio della relazione tra l'individuo e quello che vede e più ancora tra il sé e lo spazio circostante, le relazioni sociali e le situazioni non usuali è proprio quello che l'arte contemporanea enfatizza come mai precedentemente nella storia. Ed è sorprendente come le questioni approcciate dall'arte di oggi siano esattamente le stesse che sfidano le neuroscienze." Le neuroscienze mettono oggi a disposizione un'enorme quantità di dati sul funzionamento di varie parti del sistema nervoso, dati che raccontano storie, più o meno esaustive, su come gli esseri umani vivono, interagiscono e si muovono nel mondo. Allo stesso modo l'arte, una delle più elevate modalità di rappresentare sensazioni ed emozioni, ci fornisce preziosi documenti sul funzionamento del cervello e in ultima istanza dell'uomo. In particolare l'arte contemporanea, nel suo essere in bilico tra progettualità e azione, tra idea e gesto creativo, esplora e rivela le capacità percettive del sistema nervoso. L'opera d'arte e il processo creativo diventano quindi per lo scienziato il racconto esplicito e diretto delle esperienze percettive, emotive e comportamentali.
12,00
La fine della città

La fine della città

Leonardo Benevolo, Francesco Erbani

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2011

pagine: 159

Sotto i nostri occhi sta avvenendo una trasformazione radicale della città. Nessuno riesce a definire con certezza quale possa essere il suo destino, perché ha perso una delle caratteristiche che l'ha sempre contraddistinta: l'essere circoscritta. Non si sa che cosa diverrà proprio nel momento in cui diventa il luogo di vita della maggioranza degli abitanti del mondo. La città perde la sua fisionomia e invade il territorio circostante, che non acquista caratteri di urbanità, ma non è neanche più campagna. Il fenomeno è planetario e interessa sia i paesi industrializzati che quelli più poveri, anche se le forme di questo cambiamento sono molto diverse in Europa rispetto al Sud America o all'Africa. Ma questa lunga conversazione con Francesco Erbani, giornalista e scrittore, non è solo un bilancio dell'architettura e dell'urbanistica contemporanee. È anche un'autobiografia intellettuale e politica dove Benevolo racconta se stesso, la propria formazione, la crescita delle città italiane dal dopoguerra, le anomalie del nostro paese, le battaglie per la difesa del paesaggio da una speculazione aggressiva, i risultati raggiunti e le sconfitte, a Roma e a Palermo, a Venezia, a Urbino e a Brescia. E dove con passione sostiene la pratica di un'urbanistica che coniughi saperi diversi, slancio ideale e concretezza nelle realizzazioni, senza risparmiare giudizi "fuori dai denti" dei grandi protagonisti della scena internazionale.
12,00
Il partito personale. I due corpi del leader

Il partito personale. I due corpi del leader

Mauro Calise

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 165

"Nella crisi dei partiti, il leader appare ormai privo della corazza della responsabilità collegiale, secolare conquista della civiltà statale. Come gli antichi sovrani, cui sempre più rassomiglia, il capo del partito personale torna a essere nudo". La nuova edizione di un libro che ha lasciato un segno nel dibattito politico italiano, entrando a far parte del nostro lessico quotidiano.
12,00
L'edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore

L'edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore

Salvatore Natoli

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 104

È possibile abitare il mondo senza fughe in un'improbabile trascendenza, e senza deliri d'onnipotenza? La forza, la temperanza, il coraggio, in breve tutte quelle che un tempo si chiamavano virtù, esistono ancora? Sembra siano state dimenticate. Tuttavia in una società mobile, complessa, frammentata si sente la necessità di darsi un'identità, di trovare corrispondenza negli altri. E se non si riesce a concedere fiducia, si cerca almeno di evitare la delusione. Per questo le virtù riaffiorano o quanto meno comincia a sentirsene il bisogno. Ma cos'è propriamente virtù? È l'unico modo che abbiamo d'inventarci la vita, di darle 'forma' e divenire, così, padroni di noi stessi e, a pieno titolo, soggetti. Ma virtù è anche saper prendere distanza da sé: come un guardarsi da fuori per poterci giudicare - per quanto possibile spassionatamente e poter guadagnare così uno sguardo privo di pregiudizi e perciò più trasparente sul mondo. Praticare le virtù vuol dire prendersi a cuore, avere cura di sé. Ma ogni nostra azione è sempre relazione, anzi noi stessi lo siamo. Infatti, non si può essere felici da soli. Per questo le condotte personali entrano inevitabilmente in circolo con le pratiche sociali e sono proprio le virtù che allentano le resistenze e permettono l'instaurarsi di rapporti giusti con gli altri. Come diceva Spinoza: nulla è più utile all'uomo che l'uomo stesso. Per questo l'estetica dell'esistenza si coniuga con la realizzazione del bene.
10,00
Centauri. Mito e violenza maschile

Centauri. Mito e violenza maschile

Luigi Zoja

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2010

pagine: 99

Centauri: esseri duali. Non soltanto erano insieme uomo e cavallo, avevano una doppia natura: saggi e guaritori, ma anche violenti e stupratori. L'identità maschile è scissa in animale (fecondatore) e civile (paternità) ben più di quanto lo sia quella femminile. La sua polarità sociale non è frutto di lunga evoluzione, ma recente e culturale. Quindi, più precaria. Con lo sprofondare del patriarcato riemerge, nel pieno della postmodernità, il polo "rimosso": la natura animale, simboleggiata dal cavallo. Come nel mito, irrompono patologie quale lo stupro di gruppo, sconosciuto alle specie animali, testimone di una incapacità di relazione risolta con la violenza.
10,00

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