Einaudi: La biblioteca
Perché la Palestina è perduta ma Israele non ha vinto. Storia di un conflitto (XIX-XXI secolo)
Jean-Pierre Filiu
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 456
Un modo nuovo di raccontare una storia che pensiamo di conoscere, un punto di vista inedito sul conflitto senza fine tra Israele e Palestina. Uno dei più autorevoli storici del Medio Oriente ci rivela le radici più controverse del sionismo, e insieme le ombre della solidarietà del mondo arabo al popolo palestinese. Quello di Jean-Pierre Filiu è uno sguardo estremamente complesso e stratificato la cui profondità storica è capace di illuminare un tema che è, e purtroppo resterà, tristemente attuale.
Tempi di rivolta. Una storia delle lotte indiane negli Stati Uniti
Aram Mattioli
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 400
I nativi americani non sono state vittime infelici e impassibili dello spietato sterminio portato avanti dagli Stati Uniti, ma hanno continuato a combattere per difendere il loro mondo e la loro terra dai tempi della Frontiera fino a oggi. Aram Mattioli traccia la storia di un popolo che, vedendo costantemente minacciata la propria esistenza, è riuscito a sopravvivere solo grazie alla lotta. Siamo abituati a immaginare la storia dei nativi americani come una storia di infinita oppressione subita passivamente; a pensare che dopo le grandi battaglie in cui capi leggendari sfidavano leggendari generali i popoli indigeni del Nord America abbiano accettato in maniera stoica il proprio destino di sconfitti. Ma le cose non sono andate proprio così, anzi, la loro resistenza non si è mai fermata, ha trovato altre strade: dalla disobbedienza civile ad azioni di protesta anche dura. E ancora oggi il popolo delle antiche tribù fa sentire la propria voce contro le politiche statunitensi che non hanno mai smesso di essere coloniali. Gli attivisti indiani, deposti le asce, l’arco e le frecce, hanno continuato a considerarsi guerrieri ma di tipo nuovo, cercando di raggiungere i propri obiettivi con i mezzi resi disponibili dalla costituzione, dalla democrazia e dallo stato di diritto degli Usa. Nella loro resistenza si sono serviti di risoluzioni, petizioni e sconfinamenti organizzati di massa della frontiera canadese-americana, per rivendicare le promesse sancite dai trattati storici; così come di pressioni politiche sul Congresso e di udienze e azioni legali. Aram Mattioli, uno dei massimi studiosi delle popolazioni indigene nordamericane, ci racconta, in modo documentato e appassionante, le pagine più vivide di questa resistenza, restituendoci il ritratto di uomini e donne dimenticati che nel corso dell’ultimo secolo non hanno smesso con spirito indomito di denunciare le ingiustizie subite e di conquistare i propri piccoli spazi di libertà; e mostrandoci come la resistenza indigena attraversi come un filo rosso la storia statunitense del XX secolo, inserendosi nel contesto globale delle lotte per l’autoaffermazione anticoloniale.
Tropici americani. L’impero degli Stati Uniti in America Latina nel Novecento
Marco Mariano
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 304
Un capitolo fondamentale della storia degli Stati Uniti. Il racconto delle radici profonde e globali di un impero che si concentra su uno dei nodi cruciali e meno noti della storia statunitense. In cui emergono le specificità di un modello egemonico in parte inedito. E dove si rivelano le ragioni della fragilità di un gigante che abbiamo creduto indistruttibile. L’espressione «impero americano» evoca spesso l’immagine di un’entità astratta, libera da vincoli di spazio e di tempo, che sfugge alle leggi della storia come a quelle della geografia. Un impero globale e permanente, senza limiti. Eppure quei limiti, dettati da condizionamenti interni e sfide globali, sono sempre esistiti. Riportarli alla luce significa comprendere i motivi della sua ascesa e della sua attuale crisi. “Tropici americani” esplora un secolo di politiche imperiali statunitensi in America latina, dall’inizio del Novecento alla fine della guerra fredda. Una proiezione verso Sud fatta sia di continuità, spesso nascoste e negate, con gli imperi europei, sia di novità tipiche del modello egemonico di Washington. Un modello che non va letto in termini eccezionalisti, come frutto di un inevitabile destino manifesto. Le grandi infrastrutture e le istituzioni panamericane, i progetti di modernizzazione socio-economica e la militarizzazione dei rapporti Nord-Sud mostrano sotto una nuova luce come quel progetto sia stato immaginato, costruito e contestato, dentro e fuori gli Stati Uniti. Quello che emerge da queste pagine è dunque un «impero emisferico» sfaccettato e contradditorio. Un impero che non si esaurisce nelle logiche della guerra fredda e pertanto va visto come capitolo fondamentale del «secolo americano» e della storia globale del Novecento.
Lo stato-progetto e i suoi rivali. Una nuova storia del XX e XXI secolo
Charles S. Maier
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 664
Uno sguardo globale che ci mostra come le ambizioni degli stati, degli imperi commerciali e dei capitali abbiano, nel bene e nel male, plasmato il XX secolo e il primo quarto del XXI; e come conoscere e capire queste ambizioni possa restituire un senso ai grandi cambiamenti politici ed economici spesso oscuri del nostro tempo. «Un libro ambizioso, destinato a rimanere, in cui Maier espone tutta la fragilità del nostro ordine democratico» («The Wall Street Journal»)
Il governo economico del mondo. 1933-2023
Martin Daunton
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 1304
Per comprendere la crisi che viviamo oggi è necessario osservare con attenzione le forze che hanno mosso l’economia nell’ultimo secolo: quali sono state? Come hanno agito? Che interessi le guidavano? Una monumentale e complessa fotografia del nostro tempo. Nel 1933, nel cuore della Grande Depressione, le cui radici affondavano negli eccessi di un sistema economico sregolato, John Maynard Keynes rifletteva sulle sorti del capitalismo in maniera perplessa. Eppure, malgrado ne ammettesse l’inadeguatezza e la poca funzionalità, nonché la sostanziale ingiustizia, doveva constatare che le alternative restavano poco auspicabili. Prima del 1929, però, i dubbi sull’ordine economico globale non sembravano nemmeno poter sorgere: le merci viaggiavano libere tra i mercati e, almeno per una parte di mondo, gli unici orizzonti sembravano essere quelli del progresso e dell’espansione senza limiti. Partendo dalla crisi di questo ordine che pareva incrollabile, il ponderoso affresco di Martin Daunton ci mostra, con l’ampia prospettiva di cui è capace un grande storico, le complesse dinamiche che hanno dato forma ai cicli economici e politici che da allora si sono susseguiti, quasi sempre a partire dalle spinte statunitensi. Dai protezionismi nazionalisti al New Deal, dal mercato sorvegliato a debita distanza dagli stati, attraverso decine di organi internazionali, degli anni del secondo dopoguerra, alle politiche liberiste e neoliberiste dell’ultimo quarantennio. Per arrivare infine alle rivendicazioni dei paesi in via di sviluppo e alle conseguenze del tracollo del 2008, da cui forse ancora non è emerso un nuovo ordine in grado di imporsi in uno scenario geopolitico sempre più complicato e frammentario.
Se noi bruciamo. Dieci anni di rivolte senza rivoluzione
Vincent Bevins
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 376
Il decennio 2010-2020 ha visto scoppiare un numero di rivolte che non ha paragoni nella storia recente, ma come mai nessuna di queste ha portato a una vera e propria rivoluzione? Negli ultimi anni si è risvegliata un po’ ovunque nel mondo una grande voglia di cambiare le cose: da piazza Tahrir e le cosiddette primavere arabe a Gezi Park in Turchia, dai giovani che hanno inondato le strade in Brasile e in Cile a quelli di Hong Kong. Eppure dopo tutte queste esplosioni di sacrosanta rabbia, di fronte a ingiustizie intollerabili, spesso non è cambiato quasi nulla. Anzi, molte volte la situazione è persino peggiorata: i pieni poteri a Erdoğan in Turchia, l’elezione di Bolsonaro in Brasile, l’ascesa di al-Sisi in Egitto. Bevins ci racconta le ambizioni, le speranze e le delusioni di una generazione che per un attimo ha pensato di poter davvero diventare il motore della storia. Attraverso le parole di chi ha preso parte alle rivolte ci mostra il volto multiforme di proteste diversissime tra loro ma accomunate dall’urgente bisogno di ribellarsi a un’élite di governo distante e indifferente alla vita delle persone. E accomunate poi da alcune caratteristiche: spontaneismo, rifiuto della gerarchia, diffusione dei contenuti attraverso i social. Ma può una rivolta che ambisce a ribaltare le istituzioni essere tanto volatile e non immaginarsi una struttura di comando? Può avere un’idea solo vaga di come riempire il vuoto che genera ogni rivoluzione? Possono le buone intenzioni da sole resistere alla reazione furibonda di un potere che si sente minacciato? Sono tutte domande a cui bisogna provare a dare risposta, per quanto possa essere dolorosa e complicata, nella speranza che gli errori e le piccole conquiste di una stagione di grandi sogni possano essere il primo passo per costruire un domani migliore.
Il Giappone contemporaneo. Dal 1945 a oggi
Andrea Revelant
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 608
Ripercorrere la storia del Giappone, dalla disfatta subita nella Seconda guerra mondiale fino alle incertezze del tempo presente, significa riflettere sui grandi processi politici, sociali ed economici che hanno plasmato non solo un paese o un continente ma il mondo intero. La storia del Giappone contemporaneo, che queste pagine ricostruiscono nel dettaglio, incomincia con la resa del 15 agosto 1945. Alla dichiarazione con cui l'imperatore Hirohito accetta le condizioni degli Alleati segue un periodo di occupazione e rinascita, di punizione e rieducazione, di riforme che gettano le fondamenta democratiche del paese, e di rinnovate relazioni internazionali che lo proiettano nel futuro. Un futuro che assume l'aspetto del lungo trentennio di prosperità economica ed egemonia politica conservatrice, nel contesto teso e complesso della Guerra fredda. Saranno poi, come in gran parte del mondo occidentale, gli anni Novanta a porre un freno a una crescita che pareva senza limiti e a dare il via a una fase di crisi, e di riassetto sociopolitico, della quale all'orizzonte, proprio come in Europa e negli Stati Uniti, ancora non s'intravede la fine. Andrea Revelant, tenendo conto degli studi più aggiornati e appoggiandosi a una vastissima mole di documenti, segue passo dopo passo la vicenda nazionale giapponese degli ultimi ottant'anni. E lo fa da un lato dando grande spazio all'analisi delle istituzioni e dei sistemi normativi; e dall'altro concentrandosi sui processi di lungo periodo, come i cambiamenti demografici, il mutamento degli equilibri geopolitici e le trasformazioni dei mercati. Restituendoci così un ritratto composito ed estremamente complesso, in cui la traiettoria storica del Giappone s'intreccia con quella dell'area asiatica e con quella di fenomeni globali che ci riguardano molto da vicino.
Guerre di confine. I conflitti che determineranno il nostro futuro
Klaus Dodds
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 384
In futuro gli oceani polari, i fondali marini e persino la Luna o Marte potrebbero diventare terreno di conquista per le potenze mondiali, o anche per qualche miliardario megalomane. I confini che ci separano gli uni dagli altri sono destinati ad aumentare e farsi più complessi. Conoscerne la storia e le evoluzioni è il modo migliore per capire le guerre di oggi, dall’Ucraina alla Palestina. Le frontiere, insieme alle architetture che le rendono possibili, ci accompagnano da millenni. E da tempo altrettanto immemore scatenano guerre. Le più antiche mura erette a scopo difensivo di cui abbiamo testimonianza risalgono a 12.000 anni fa. E poi ancora le fortificazioni di Gerico, di Atene e Costantinopoli, fino ad arrivare ai progetti di scudi spaziali. L’istinto di proteggersi arroccandosi ed erigendo steccati ha dunque radici profonde. I confini però di naturale e istintivo, malgrado siano talvolta segnalati da fiumi o montagne, hanno ben poco. Così nel corso delle epoche è di volta in volta mutato il nostro atteggiamento nei loro confronti. Nel 1989, per esempio, quando crollava il muro di Berlino, sembrava che il mondo fosse pronto a diventare uno solo, sulla spinta della globalizzazione degli scambi. Trent’anni dopo gli scambi continuano a essere sempre più liberi, ma i confini sono rimasti ben saldi sulle carte geografiche, anzi sono persino aumentati. E ovunque, dagli Stati Uniti all’Italia, si parla di difendersi dagli invasori, di costruire nuovi recinti e barriere. Ovunque i confini sono oggetto di strumentalizzazioni volte a risvegliare rigurgiti sovranisti e nazionalisti. E in futuro? Klaus Dodds ci offre un quadro storico e politico dei conflitti di frontiera di oggi e di quelli che verranno. Conflitti relativi a zone da decenni in situazione di stallo; conflitti che incendieranno confini destinati a spostarsi e a mutare geograficamente, a causa del surriscaldamento globale; e conflitti inediti, legati a nuovi spazi di conquista aperti dalla tecnologia. Un quadro che tiene conto da un lato dell’estrema complessità di una materia che è un vero e proprio microcosmo della geopolitica nazionale e internazionale. E dall’altro della necessità sempre più urgente di sfatare il pericoloso mito della sovranità esclusiva e dell’immutabilità delle frontiere: la necessità di coltivare una visione radicalmente diversa, che tenga conto dei rapidi cambiamenti della Terra e delle migrazioni di massa che si profilano all’orizzonte.
La Grecia. Biografia di una nazione moderna
Roderick Beaton
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 504
Gli ultimi tre secoli di storia della Grecia: la progressiva costruzione della nazione odierna, dal dominio ottomano alla conquista dell’indipendenza, dalla tragedia delle guerre civili alla recente crisi finanziaria. Uno sguardo vivido e originale su un popolo e una cultura a lungo celebrati solo per il loro illustre passato. Conosciamo l’antica Grecia, la civiltà che ci ha dato praticamente tutto ciò che oggi definisce la cultura «occidentale» in molti campi del sapere. Tuttavia, solo recentemente, in seguito alla crisi finanziaria che ha sconvolto il Paese dal 2010, ci siamo resi conto di quanto poco sapessimo della nazione moderna. Questo libro si propone di farci conoscere i greci per quello che sono diventati. In che modo la Grecia, così saldamente attaccata all’eredità degli Antichi, è stata in grado di modellare una propria identità che è allo stesso tempo antica e moderna? Il volume illustra gli avvenimenti occorsi, durante gli ultimi trecento anni, nella costruzione di una nazione moderna sulle rovine di una civiltà scomparsa. La storia drammatica e avvincente dello Stato-nazione greco e dell’identità collettiva che lo ha formato. Non solo una storia di eventi o di alta politica, ma anche una storia della cultura e delle arti, delle persone e delle idee.
L'Orda. Come i Mongoli cambiarono il mondo
Marie Favereau
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 408
I Mongoli sono celebri per le loro conquiste, ma furono anche abili diplomatici ed esperti amministratori, un popolo nomade capace di costruire un impero vasto e influente. In questa prima storia completa dell’Orda – la porzione occidentale dell’impero mongolo sorto dopo la morte di Gengis Khan – Marie Favereau dimostra quanto i successi dei Mongoli andassero ben oltre il campo di battaglia. Per trecento anni, l’Orda fu una forza di sviluppo globale non inferiore a quella dell’impero romano. La sua eredità è presente ancora oggi in Europa, Russia, Asia centrale e Medio Oriente. Le conquiste avviate da Gengis Khan nel xiii secolo permisero ai Mongoli di integrare nel loro impero il mondo che li circondava. Questo libro si concentra sull’Orda: un modello sociale ed economico senza precedenti che s’impose, evolvendosi, nell’arco di tre secoli per unificare sotto la propria protezione un territorio oggi diviso tra Kazakistan, Ucraina, Russia ed Europa orientale. In questo enorme spazio, il «popolo delle steppe» diede vita a istituzioni che trasformarono irreversibilmente i precedenti equilibri di potere tra le gerarchie locali, stimolando la crescita delle città. Si impegnarono a far fiorire l’economia e, attraverso una diplomazia orientata al commercio, la loro influenza si estese verso nord, ben oltre i loro confini. I qa’an dominarono i principi russi e i beg turchi, resistettero alla peste nera e si adattarono alla mutevole geopolitica del xv secolo. Il volume chiarisce il ruolo storico di questa popolazione nomade, a lungo ridotta al cliché dell’invasore che saccheggia raccolti e ricchezze. Negando ogni visione convenzionale, l’autrice dimostra come l’Orda seppe dare vita a un’amministrazione mobile e sofisticata, capace di unire le comunità religiose pur nella loro diversità. I Mongoli rimodellarono profondamente lo spazio slavo, contribuirono al fiorire dell’islam e strinsero nuove alleanze con Mamelucchi, lituani, polacchi, italiani e tedeschi. Per certi versi, sono all’origine di una delle prime forme di globalizzazione conosciute dalla civiltà umana.
L'età genetica. La rischiosa ambizione di modificare la vita
Matthew Cobb
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 496
La storia lunga mezzo secolo di una rivoluzione scientifica e tecnologica che ha mutato per sempre la nostra visione della vita. Un saggio che illustra il sorprendente potenziale di cambiamento del mondo offerto dall’ingegneria genetica ma anche le inquietanti minacce di cui è portatrice. Negli ultimi cinquant’anni, una rivoluzione scientifica e tecnologica ha trasformato il nostro mondo, permettendoci di guarire da alcune malattie e mettendo più cibo sulle nostre tavole. Da quando la scienza può manipolare con estrema precisione i geni di praticamente qualsiasi organismo, l’umanità ha guadagnato un grado di controllo sulla vita che nemmeno la fantascienza si era mai sognata. “L’età genetica” è la storia di questa rivoluzione, degli entusiasmi ma anche dei pericoli e delle proteste che ha provocato, di come ha modellato la nostra cultura, trasformando la nostra visione della vita stessa. Nei momenti chiave della storia della genetica (dalla scoperta della doppia elica all’avvento delle colture Ogm), alle promesse di una nuova fonte di cibo o di cure decisive di alcune gravi patologie hanno fatto seguito timori di pestilenze, di esseri umani geneticamente manipolati o di guerre biologiche. Paure che non si sono mai materializzate, ma che ciclicamente ritornano. Matthew Cobb esamina le fantasie e la realtà, i benefici e i pericoli, per dare evidenza a tutte le potenzialità dell’età genetica. Con gli ultimi sviluppi dell’editing con il Crispr, la manipolazione genetica in funzione ecologica e la modificazione di virus letali siamo ancora una volta di fronte a un momento cruciale di un futuro che è quasi impossibile immaginare, un futuro troppo importante per essere lasciato in mano ai soli scienziati.
Gli ottomani. Khan, cesari e califfi
Marc David Baer
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 544
L’innovativa ricostruzione di uno degli imperi più celebri della storia, per secoli modello ineguagliato di fusione etnica e contaminazione culturale, tolleranza religiosa e plurilinguismo, snodo fondamentale delle relazioni e dei conflitti tra Europa e Oriente. L’impero ottomano (XIII-XX secolo) è stato a lungo descritto come l’antitesi islamico-asiatica all’Occidente cristiano-europeo. Ma la realtà è nettamente diversa: il dominio multietnico, multilingue e multireligioso degli ottomani durato oltre sei secoli arrivò a toccare il cuore dell’Europa. E infatti i governanti ottomani si consideravano i nuovi romani. Marc David Baer racconta la straordinaria ascesa degli ottomani da principato di frontiera a impero mondiale; sottolinea la filiazione turca, mongola, islamica e bizantina; l’utilizzo della tolleranza religiosa e della conversione per integrare i popoli conquistati; e ricostruisce come, solo dal XIX secolo, a seguito dei colpi di stato, delle rivoluzioni, controrivoluzioni e guerre, la tolleranza fu tragicamente sostituita dalla pulizia etnica e dal genocidio, con la conseguenza ultima della fine della dinastia. Il ritratto magistrale di un potere dinastico che, capovolgendo i concetti fondamentali quali Rinascimento, età delle scoperte, Riforma e rivoluzione scientifica, sfida al contempo i nostri luoghi comuni su temi come millenarismo e messianismo, sessualità e piacere, assolutismo e governo limitato, schiavitù e orientalismo, nonché guerra mondiale. Un libro scritto con uno stile avvincente e ricco di prospettive originali, e che per primo riesce a rappresentare davvero l’incrociarsi di Oriente e Occidente.