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Einaudi: Biblioteca Einaudi

L'epoca geniale. Avicenna, Biruni e l’illuminismo perduto

L'epoca geniale. Avicenna, Biruni e l’illuminismo perduto

S. Frederick Starr

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 360

L’avventurosa ricostruzione della biografia intellettuale e soprattutto umana di due giganti del pensiero: Ibn Sina, noto come Avicenna, e Biruni. Due personalità poliedriche che hanno segnato le vicende culturali, politiche e non solo di un’èra troppo poco ricordata: l’illuminismo perduto del mondo arabo. Questa storia inizia agli albori dell'anno Mille, in una regione dell'Asia centrale oggi sul confine fra il Turkmenistan e l'Uzbekistan. Ed è la storia di Biruni e Avicenna, i due più luminosi e geniali protagonisti di una stagione intellettuale straordinariamente feconda e affascinante, sempre troppo poco indagata, se non da una ristretta cerchia di esperti. Una stagione la cui eredità ha segnato il dibattito filosofico e scientifico dei secoli successivi fino ai tempi presenti. Biruni, per lungo tempo chiamato il da Vinci dell'XI secolo, fu un pioniere degli studi trigonometrici, matematici e astronomici, e arrivò a formulare ipotesi che avrebbero in qualche modo influenzato Galileo, Newton e persino Einstein e la sua concezione della relatività. Avicenna si districò fra le scienze naturali e quelle filosofiche, riconfigurò la teoria della conoscenza aristotelica, concependo un posto per il divino al suo interno, ed è ancora adesso considerato da molti il padre della medicina moderna. Starr riporta alla luce, con una scrittura vivida e avvincente, a beneficio di un pubblico più ampio, le vite dei padri di quello che è stato in seguito definito il «rinascimento islamico», e lo fa raccontandoli prima di tutto come esseri umani, immersi nella carne e nel sangue del proprio tempo.
30,00
Un'eredità di violenza. Una storia dell'impero britannico

Un'eredità di violenza. Una storia dell'impero britannico

Caroline Elkins

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 1000

Il guanto di velluto dell’Impero britannico ha nascosto per centinaia di anni un pugno di ferro fatto di feroce sfruttamento delle risorse, repressione e tortura. “Un’eredità di violenza” rivela il lato oscuro di un potere che anche oggi non vuole essere messo in discussione. Il 7 giugno del 2020 migliaia di manifestanti hanno marciato verso Westminster e sono giunti ai piedi della statua di Winston Churchill, reclamando giustizia e urlando in coro che il «grande statista» non era stato altro che un grande razzista. In quell'estate tante statue del regno sono state prese di mira: alcune sono crollate, altre sono finite dentro un fiume. A essere messe sotto accusa da chi protestava erano le fondamenta ancora solide di un impero ormai svanito. Caroline Elkins in queste pagine documentate e sconvolgenti porta alla luce l'oscuro basamento su cui si è retto il sistema coloniale britannico; ne ricostruisce le origini e le istituzioni, le pratiche e l'ideologia. E così, da quelle profondità buie, emergono chimere spaventose ma per nulla immaginarie; emergono le terribili sofferenze inflitte a milioni di persone con la scusa di dover portare sulle spalle il «fardello dell'uomo bianco», la «responsabilità» di educare i selvaggi. Una triste responsabilità che ha segnato per secoli il destino di una parte enorme di mondo. La violenza non fu soltanto un mezzo ma il fine, il tratto endemico di una struttura di dominio andata avanti per secoli dietro la maschera dell'imperialismo liberale pacificatore e civilizzatore. Una maschera che ancora oggi la Gran Bretagna non intende abbandonare.
48,00
Il mondo dello zucchero. Come le cose dolci hanno trasformato la nostra salute e il pianeta

Il mondo dello zucchero. Come le cose dolci hanno trasformato la nostra salute e il pianeta

Ulbe Bosma

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 536

Rovesciare una bustina di zucchero nel caffè è un gesto tanto comune da essere quasi invisibile. Eppure non c'è niente di scontato nella straordinaria ascesa dello zucchero: la sua è una storia d'ingegno e potenza che nasconde un lato oscuro fatto di sfruttamento, razzismo e distruzione ambientale. «Bosma ha preso un minuscolo cristallo di zucchero e ne ha fatto un prisma attraverso cui osservare e capire il mondo in cui viviamo» («Los Angeles Review of Books»). Prendere una bustina di zucchero e rovesciarla nel caffè è un gesto quotidiano, naturale, lo facciamo più volte al giorno, senza dargli alcun peso. Eppure lo zucchero bianco da tavola ancora fino a duecento anni fa era un bene di lusso, perché in realtà è tutt'altro che un elemento naturale: ci vogliono creatività e pazienza per arrivare ad estrarlo dalla molecola vegetale e poi un ulteriore sforzo per raffinarlo. La sua vicenda storica, proprio per via di questa difficoltà produttiva, è relativamente recente, non ha più di 2500 anni. In particolare, la vicenda dello zucchero bianco e cristallino, quello a cui siamo abituati, inizia mille anni più tardi, in Asia, dove viene consumato, a piccolissime dosi, nei grandi banchetti e nelle cerimonie di corte, oppure come medicinale miracoloso. Dai palazzi regali comincia una diffusione lenta e capillare in tutto il continente, che lo porta a raggiungere anche il Nordafrica. E infine l'Europa, dove si trasforma in una merce globale e il suo destino si lega a doppio filo con la schiavitù: si stima che più della metà dei 12,5 milioni di africani deportati dall'altra sponda dell'Atlantico fossero impiegati nelle piantagioni di zucchero. Oggi quella merce globale abbonda sulle tavole di mezzo mondo, nascosta anche dove non ci si aspetterebbe di trovarla, con costi ambientali e sociali che rischiano di essere devastanti. Ulbe Bosma ripercorre una storia affascinante ma al tempo stesso crudele, in cui s'intrecciano le piccole biografie dei contadini, le grandi sofferenze delle masse di schiavi e operai e gli avidi interessi degli industriali e dei governi di ogni tempo.
34,00
Contagi. Le malattie e il corso della storia umana

Contagi. Le malattie e il corso della storia umana

Kyle Harper

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 800

La monumentale ricostruzione del ruolo decisivo e paradossale delle malattie nello sviluppo delle civiltà umane in un esemplare intreccio di storia sociale, biologia, genetica, geografia ed economia. Kyle Harper ci spiega perché vi sia un gruppo di malattie pericolose per l'umanità così radicato in profondità nel nostro passato evolutivo e perché la sua crescita sia accelerata dal progresso tecnologico. Dimostra come la storia delle malattie sia connessa con la storia della schiavitù, del colonialismo e del capitalismo, rivelandoci gli effetti duraturi delle epidemie del passato negli andamenti di prosperità, salute, potere e disuguaglianza. E ci racconta come l'umanità sia riuscita a evitare alcune malattie infettive, un successo che ha reso possibile la vita per come la conosciamo, ma che destabilizza l'ambiente favorendo nuove patologie. Con sguardo panoramico, il libro traccia il ruolo delle malattie nel passaggio all'agricoltura, la diffusione delle città, l'avanzare dei trasporti e l'eccezionale incremento della popolazione umana. Harper offre una nuova interpretazione del percorso intrapreso dall'umanità per controllare le malattie infettive, mentre l'evoluzione di nuove minacce si oppone al progresso umano e gli effetti devastanti della modernizzazione contribuiscono a grandi disuguaglianze tra le diverse società. La salute umana è globalmente interdipendente e inseparabile dal benessere del nostro pianeta e Harper, mettendo in prospettiva la pandemia di Covid-19, racconta la storia passata della nostra specie per aiutarci a decidere il nostro futuro.
40,00
I persiani. L’età dei Grandi Re

I persiani. L’età dei Grandi Re

Lloyd Llewellyn-Jones

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 472

Il più vasto e influente impero dell'antichità riportato in vita utilizzando le fonti persiane antiche, ben diverse da quelle ostili greche. La storia sorprendente della potente e sofisticata dinastia achemenide in un libro che ridefinisce la nostra comprensione del mondo antico. I Grandi Re di Persia governarono il più grande impero dell'antichità, che si estendeva dalla Libia alle steppe dell'Asia e dall'Etiopia al Pakistan. Nel cuore dell'impero sorgeva la leggendaria città-palazzo di Persepoli, dove i monarchi achemenidi regnavano nello sfarzo. Da quel luogo, Ciro il Grande, Dario, Serse e i loro eredi approvavano leggi, formavano eserciti e governavano il loro impero profondamente multiculturale. Tuttavia gli Achemenidi furono una delle maggiori famiglie disfunzionali della storia. I fratelli combattevano i fratelli per il potere, mogli e concubine complottavano per portare i rispettivi figli al trono, mentre eunuchi e cortigiani gareggiavano per ottenere influenza e prestigio. Tradizionalmente figlia delle storie di scrittori greci come Erodoto, la nostra comprensione dell'impero persiano ha subìto nel corso dei secoli distorsioni e deformazioni importanti. Llewellyn-Jones attinge alle fonti achemenidi originali, comprese le iscrizioni, l'arte e le recenti scoperte archeologiche in Iran, per dar vita a un'autentica «Versione Persiana» di questo straordinario primo impero dell'antichità.
35,00
Il mondo di Hegel

Il mondo di Hegel

Jürgen Kaube

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 5417

Nessun altro pensatore ebbe modo di conoscere altrettanto bene il passaggio dalla vecchia Europa alla società moderna. Che si tratti dell'Illuminismo, della Rivoluzione francese, del dominio napoleonico, delle guerre di liberazione, dell'industrializzazione o delle grandi scoperte, il mondo durante i decenni di vita di Georg Wilhelm Friedrich Hegel cambiò radicalmente e irreversibilmente. E lo fece attraverso idee che sfociarono in rivoluzioni politiche, industriali, estetiche ed educative. Non a caso, secondo Hegel la filosofia doveva elaborare il concetto del proprio tempo: non verità eterne, dunque, non il fondamento di tutto l'essere, ma il proprio tempo in concetti. Jürgen Kaube racconta la vita di Hegel, ne spiega l'opera e mostra come tutti gli sconvolgimenti epocali convergessero verso un tentativo di rivoluzione finale: quella del pensiero. Hegel lavorò a Jena, il centro intellettuale del Classicismo, trovando ispirazione in Schiller, Goethe e in molte altre eminenti personalità del suo tempo. Grande polemista, amava discutere, per esempio con i Romantici; trovava interessante e assorbiva tutto ciò che era nuovo. Kaube presta particolare attenzione anche alla vita privata del filosofo: al figlio illegittimo, morto di malaria in Indonesia, o alla sorella, che partecipò alla congiura repubblicana nel Württemberg...
35,00
Terra di lacrime. L'esplorazione e il saccheggio dell'Africa equatoriale

Terra di lacrime. L'esplorazione e il saccheggio dell'Africa equatoriale

Robert Harms

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 510

Come le grandi potenze coloniali europee, mercanti arabi e affaristi americani si spartirono l'Africa equatoriale e il bacino del Congo, trasformando in pochi decenni una «terra incognita» in una delle aree d'Africa più brutalmente sfruttate. Un momento cruciale nella storia del colonialismo; una vicenda di spietati carovanieri, esploratori, soldati, schiavisti e avidi uomini di potere; di ideali infranti e di comunità ed ecosistemi irrimediabilmente devastati. Per secoli, gli abitanti della foresta pluviale del Congo tennero a debita distanza le dirompenti forze dell'economia globale. Ma alla fine dell'Ottocento, in sole tre decadi, il cuore dell'Africa venne completamente trasformato; tanto che all'inizio del Novecento, il bacino del fiume Congo era diventato uno dei luoghi piú sfruttati della Terra. In Terra di lacrime, l'autorevole storico Robert Harms ricostruisce il caotico processo che permise tutto ciò. Negli anni settanta dell'Ottocento, commercianti, esploratori e uomini di potere giunsero nella regione da Arabia, Europa e America. Qui diedero inizio a uno sfrenato commercio di avorio e gomma per i mercati occidentali, e di schiavi per le coste dell'Oceano Indiano. Al centro di questo processo vi furono tre uomini: Henry Morton Stanley, un esploratore gallese che lavorava per conto del re Leopoldo del Belgio; Pierre Savorgnan de Brazza, un italiano originario dello Stato Pontificio che fondò un impero in nome della Francia; e Tippu Tip, un uomo di nascita mista (africana e araba) che costruì un vasto impero commerciale nell'Africa equatoriale, prima per il sultano di Zanzibar e poi alle dipendenze di Leopoldo. Uomini dalle identità ambigue e non sempre leali, le cui traversie si sovrappongono alle devastazioni subite dal Congo. Muovendosi dai remoti villaggi africani fino alle riunioni delle diplomazie europee o alle fabbriche del Connecticut di tasti in avorio per pianoforte, Terra di lacrime ci fa scoprire in che modo l'Africa equatoriale venne fatalmente intrappolata nel nostro mondo globale.
34,00
Mente e cervello. Una storia filosofica e scientifica

Mente e cervello. Una storia filosofica e scientifica

Matthew Cobb

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 480

Oggi tendiamo a immaginare il cervello come un computer. I primi scienziati lo pensavano secondo i loro riferimenti tecnologici: come una centralina telefonica, un orologio o un fantasioso dispositivo meccanico o idraulico. Ma è necessario che esista una metafora in grado di svelare i suoi segreti piú profondi una volta per tutte? Galoppando attraverso secoli di speculazioni strampalate, ingegnose o macabre indagini anatomiche, lo scienziato e storico Matthew Cobb ci mostra come siamo giunti alle nostre attuali conoscenze. Le ultime teorie ci consentono di creare ricordi artificiali nel cervello di un topo e di ideare programmi di intelligenza artificiale capaci di straordinarie abilità cognitive. Una comprensione completa sembra ormai alla nostra portata. Per compiere l'ultimo tratto, potremmo aver bisogno di un approccio nuovo e radicale. La ricerca è sempre progredita grazie alle nuove idee. Da dove potrebbe venire la prossima? E quale sarà? La lunga e avventurosa storia dei nostri tentativi di comprendere l'oggetto più misterioso e complesso dell'universo: il cervello umano. «Un lavoro davvero fantastico e una lettura meravigliosa. Il miglior libro che io abbia mai letto sul cervello» (Richard C. Atkinson, University of California). «Il libro di Cobb è un gioiello raro: un'esplorazione sapiente, elettrizzante e accurata. Un capolavoro» (Adam Rutherford).
32,00
Il metodo Giacarta. La crociata anticomunista di Washington e il programma di omicidi di massa che hanno plasmato il nostro mondo

Il metodo Giacarta. La crociata anticomunista di Washington e il programma di omicidi di massa che hanno plasmato il nostro mondo

Vincent Bevins

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 352

La storia segreta dei terribili massacri di cui si resero responsabili gli Stati Uniti in Indonesia, America Latina e nel mondo all'epoca della Guerra fredda. Un tragico racconto di colpi di Stato e omicidi di massa funzionali agli interessi del capitalismo globale e alla creazione del nuovo ordine mondiale. «Un libro magnifico, e non lo scrivo alla leggera. Bevins intreccia interviste e ricerche storiche, i rapporti segreti della Cia con i sogni frustrati di aspiranti rivoluzionari e ci offre un lavoro ben documentato e ben scritto, a volte assai provocatorio, sia politicamente che emotivamente» (London School of Economics Review of Books). «Una critica devastante all'ipocrisia degli Stati Uniti durante la Guerra fredda» (Los Angeles Review of Books). «Eccellente… una storia che la maggioranza degli americani non ha mai saputo o preferirebbe dimenticare» (The Washington Post). «Fondamentale e sconvolgente» (Joshua Oppenheimer). Nel 1965, il governo degli Stati Uniti sostenne in modo decisivo l'esercito indonesiano nell'assassinio di circa un milione di civili innocenti. Fu uno dei punti di svolta più importanti e ignorati del XX secolo: spazzando via il terzo più grande partito comunista dopo quello cinese e sovietico, gli americani diedero il via a identici programmi terroristici in paesi lontani, come il Brasile e il Cile. Questi tragici avvenimenti sono rimasti a lungo nell'ombra, proprio perché gli interventi segreti della Cia ebbero grande successo. In questa sbalorditiva e coraggiosa ricostruzione degli eventi, Vincent Bevins – sulla base dei suoi incisivi reportage scritti per il «Washington Post» e attingendo a documenti recentemente desecretati, ricerche d'archivio e testimonianze dei sopravvissuti raccolte in dodici paesi – rivela un'eredità scioccante che abbraccia il mondo intero. Per decenni, si è creduto che parti del mondo in via di sviluppo siano passate pacificamente al sistema capitalista guidato dagli Stati Uniti. Il Metodo Giacarta dimostra che il brutale sterminio di milioni di persone inermi fu una parte fondamentale del trionfo finale di Washington nella Guerra fredda.
30,00
Gli eserciti delle Crociate

Gli eserciti delle Crociate

Steve Tibble

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: 515

Pensiamo di conoscere le Crociate: il primo esempio di scontro tra civiltà, una serie di drammatici conflitti tra cristianesimo e islam che hanno segnato in profondità il mondo moderno. Ma quanto sono precise le nostre conoscenze? E se la principale causa delle Crociate fosse invece da cercare nel cambiamento climatico e nella migrazione di massa scatenatasi nelle steppe euroasiatiche? E se all'origine del conflitto ci fossero antiche tensioni tra società nomadi e sedentarie, tra mandriani e coltivatori? E che diremmo se scoprissimo che gli eserciti «crociati» erano perlopiù composti da Arabi, Siriani e Armeni, mentre quelli islamici schieravano sorprendentemente pochi musulmani? Steve Tibble si propone di osservare da una prospettiva assai originale i tentativi occidentali di colonizzare il Medio Oriente nel corso del Medioevo, e analizza le strategie dei due fronti in guerra attingendo alle ricerche più recenti, a numerosi documenti islamici, a reperti archeologici e alle più importanti fonti occidentali. Tibble sfida dogmi e luoghi comuni, per mostrarci in tutti i suoi aspetti la figura del soldato medievale, tra tattiche, sconfitte e vittorie. Il confronto di adattamenti, evoluzioni e diversità culturali sottolinea quanto i rispettivi eserciti fossero all'avanguardia, persino per i nostri standard, e ci fa comprendere per il intero la reale complessità di quel mondo, dove i comportamenti venivano condizionati tanto dal pragmatismo quanto dall'ideologia, e l'opportunismo era più importante del fanatismo religioso.
34,00
Imperi islamici. Quindici città che riflettono una civiltà

Imperi islamici. Quindici città che riflettono una civiltà

Justin Marozzi

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: 580

La civiltà islamica è stata per molto tempo invidiata dal resto del mondo. Grazie a un susseguirsi di capitali scintillanti e cosmopolite, gli imperi islamici hanno dominato in Medio Oriente, in Nord Africa, nell'Asia centrale e nelle fasce del subcontinente indiano, mentre l'Europa indietreggiava ai margini. Per secoli il califfato era al tempo stesso vittorioso sul campo di battaglia e trionfante in quello delle idee, le sue città erano ineguagliabili per bellezze artistiche, potenza commerciale, spiritualità e raffinata cultura. Justin Marozzi si sofferma sulle dinastie più importanti alla guida del mondo musulmano - gli Abbasidi di Baghdad, gli Omayyadi di Damasco e Córdoba, i Merinidi di Fez, gli Ottomani di Istanbul, i Moghul dell'India e i Safavidi di Isfahan - e su alcuni dei più carismatici leader della storia musulmana, dal Saladino del Cairo e il potente Tamerlano di Samarcanda al poeta-principe Babur nel regno montano di Kabul e l'irrefrenabile dinastia Maktum di Dubai. L'autore descrive in modo brillante tutte queste grandi dinastie e le loro capitali, inquadrandole all'interno dei momenti decisivi della storia islamica: dalla rivelazione a Maometto alla Mecca e la prima crociata (1096-99) alla conquista di Costantinopoli nel 1453 e la repubblica mercantile di Beirut nell'Ottocento, per toccare infine i paradossi della Dubai contemporanea.
36,00
Uno spettro si aggira per l'Europa. Il mito del bolscevismo giudaico

Uno spettro si aggira per l'Europa. Il mito del bolscevismo giudaico

Paul Hanebrink

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2019

pagine: 328

Per gran parte del XX secolo, l'Europa è stata perseguitata da una minaccia scaturita dalla propria immaginazione: il bolscevismo giudaico. Questo mito - che riteneva il comunismo un complotto ebraico volto a distruggere le nazioni d'Europa - era una fantasia paranoica, eppure i timori di una cospirazione giudaico-bolscevica si affermarono dopo la Rivoluzione russa e si diffusero in tutta Europa. E durante la Seconda guerra mondiale tali paure contribuirono a seminare la morte, l'odio e l'orrore. Il racconto di Paul Hanebrink inizia con i movimenti controrivoluzionari che turbavano l'Europa alla fine della Prima guerra mondiale. Fascisti, nazisti, cristiani conservatori e molti altri europei, terrorizzati dal comunismo, immaginavano i bolscevichi ebrei come nemici sul punto di varcare i confini per sovvertire l'ordine dall'interno con le loro idee devastanti. Negli anni che seguirono, il bolscevismo giudaico fu un'arma politica potente e facile da usare. Dopo l'Olocausto, quello spettro, lungi dal morire, semplicemente si modificò, diventando uno dei componenti della guerra fredda. Dopo un'ennesima trasformazione, persiste ancora oggi su entrambe le sponde dell'Atlantico nella politica tossica del nazionalismo di destra rivitalizzato.
30,00

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